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Wlaia

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Quando vai a Pisa, credo che la maggioranza si faccia la foto fingendo si sorreggere la Torre, per quanto riguarda sto termine "turisti della bicicletta" non capisco cosa ci si trovi di male, si va in un bel posto, si fanno pure le vacanze, ci si porta dietro la famiglia, e la maggioranza fa fondamentalmente turismo.
Non credo sia una patente ma un modo di vivere la manifestazione.

Il punto non condivisibile a mio avviso è nella parte segnata in grassetto... come ho detto, secondo me la stragrande maggioranza fa una gara, con risultati ed obiettivi completamente diversi a seconda dei casi, ma con lo stesso impegno e spirito. Una minoranza, fa turismo.
 

AlfA'

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Quando vai a Pisa, credo che la maggioranza si faccia la foto fingendo si sorreggere la Torre, per quanto riguarda sto termine "turisti della bicicletta" non capisco cosa ci si trovi di male, si va in un bel posto, si fanno pure le vacanze, ci si porta dietro la famiglia, e la maggioranza fa fondamentalmente turismo.
Non credo sia una patente ma un modo di vivere la manifestazione.

Per curiosità...alla salz ci sei andato da turista o per vincere? per saper...... perchè se è la seconda....ti alleni male parecchio :smile::smile::smile:
 

sembola

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Quando vai a Pisa, credo che la maggioranza si faccia la foto fingendo si sorreggere la Torre, per quanto riguarda sto termine "turisti della bicicletta" non capisco cosa ci si trovi di male, si va in un bel posto, si fanno pure le vacanze, ci si porta dietro la famiglia, e la maggioranza fa fondamentalmente turismo.
Non credo sia una patente ma un modo di vivere la manifestazione.

A me invece pare un modo per connotare negativamente un modo di vivere la manifestazione rispetto ad altri più "seri", o almeno è così che io la percepisco.
Se poi davvero è la maggioranza (ma ne dubito) dovrebbe essere ringraziata, visto che consente ai puri, a quelli che corrono sul serio senza vedere nulla intorno a sè, di gareggiare. Senza i bisonti le gare non si fanno, basta leggere una classifica e calcolare quanti non rientrano nel 150% del tempo del vincitore...


Oppure semplicemente meglio non pontificare e offendere e lasciare che la gente si diverta come vuole.
Parole sante.
Mi dispiace doverlo dire, ma dalle critiche (legittime e a mio modo di vedere sacrosante) ad un certo modo di interpretare l'organizzazione di queste manifestazioni si è passati ad altro. Parere personale come sempre...
 

achille

Biker grossissimus
Il punto non condivisibile a mio avviso è nella parte segnata in grassetto... come ho detto, secondo me la stragrande maggioranza fa una gara, con risultati ed obiettivi completamente diversi a seconda dei casi, ma con lo stesso impegno e spirito. Una minoranza, fa turismo.

Quelli che conosco io ci vanno esaltando le bellezze del luogo...pensando a quello che vedranno o mangeranno....questo è turismo
 

stefanob

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Mai visti comportamenti del genere alle gare cui ho preso parte. Il significato letterale di spirito goliardico (che conoscevo anche senza che me lo ribadissi) è ben diverso da quello che comunemente si attribuisce a chi prende parte ad una gara senza l'assillo del crono a tutti i costi, ma valorizzando altri aspetti del prendere parte alla gara stessa.

E ci mancherebbe altro che tu ne avessi visti di comportamenti del genere, per questo che non ritengo che il termine Goliardia si addica al concetto che vuoi esprimere tu. E, ribadisco, il fatto che tu ritenga di dover definire in modo diverso l'approccio di chi "partecipa alle gare senza l'assillo del cronometro" e quello di chi, invece, partecipa con obiettivi di classifica, è per me sbagliato.
Secondo me entrambi questi partecipanti danno tutto loro stessi per raggiungere i loro obiettivi e partecipano alla gara con analoga serietà ed impegno e si guardano bene di pensare di essere li per una scampagnata. L'unica differenza risiede nei risultati che riescono a raggiungere, tu, come rappresentate ipotetico della prima categoria sarai contento se riuscirai a migliorare il piazzamento dell'anno precedente o se avrai limato il tempo che ti eri prefissato da quanto dice il cronometro al tuo arrivo, io, come rappresentate dei secondi, il primo anno sarò felice fino alle lacrime (e non è una figura retorica, è quanto mi è successo nel 2012) se riuscirò ad arrivare in fondo entro il tempo massimo e, gli anni successivi, se oltre arrivare entro il tempo massimo sarò anche in grado di riconoscere mia moglie all'arrivo e non pensare che si tratti di una nuova conquista frutto del mio fascino di attempato ciclista che ha compiuto la sua impresa.
 

achille

Biker grossissimus
A me invece pare un modo per connotare negativamente un modo di vivere la manifestazione rispetto ad altri più "seri", o almeno è così che io la percepisco.
Se poi davvero è la maggioranza (ma ne dubito) dovrebbe essere ringraziata, visto che consente ai puri, a quelli che corrono sul serio senza vedere nulla intorno a sè, di gareggiare. Senza i bisonti le gare non si fanno, basta leggere una classifica e calcolare quanti non rientrano nel 150% del tempo del vincitore...

Si cerca di discutere e far discutere, per migliorare la situazione della mountainbike italiana. A vostro dire uso metodi non convenzionali, a mio parere uso metodi che almeno fanno discutere e riflettere.
Basta varcare il confine delle Alpi e a nord esiste un altro mondo.
 

achille

Biker grossissimus
Quando parlo di mountainbike è l'unico momento in cui divento acidino, per alcuni il termine acidino è riduttivo, altri che mi conoscono, mi attizzano e ridono delle reazioni altrui.
Ragazzi pedalate e fate quello che vi pare sempre nel rispetto delle persone e dell'ambiente.
 

picasso70

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E' chiaro che siamo tutti turisti, non vedo nulla di male tra l'altro. Compreso chi predilige altre manifestazioni, magari con maggiore distanza e dislivello, ma indossando uno zainetto da boy scout! :smile:


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samuelgol

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A me invece pare un modo per connotare negativamente un modo di vivere la manifestazione rispetto ad altri più "seri", o almeno è così che io la percepisco.........
Io la percepisco diversamente. In primis perchè sono parole venute da uno che non mi è mai parso uno che si credesse "serio" nel senso di agonista incallito che dà tutto per un crono di prestigio, irrispettoso dell'approccio diverso dal suo. In subordine perchè io nei commenti pregara (bdc o mtb non fa differenza) leggo un buon 95% di dichiarazioni improntate all'approccio assolutamente ludico a qualsiasi manifestazione. Dichiarazioni del tipo: "mi basta arrivare" "vado solo per divertirmi", "la classifica non la guardo", "mi fermo a tutti ristori", "non sono allenato", "dai la facciamo in compagnia" ecc.ecc.ecc., salvo poi nel post gara che c'è più ressa a guardare le classifiche che al pasta party e tutti sono proprio a commentare il proprio tempo...ma questo è già un altro discorso. Insomma, a parole tutti o quasi ludici disincantati cicloturisti, però se salta fuori uno che se non altro sulla base delle dichiarazioni pregara, fa una constatazione in tal senso, allora diventa un offesa. Secondo me rimane una constatazione. La gara vera, specie i big event come questi, la fanno veramente pochi pochi pochi (molti meno di quelli che credono di farla anche nelle dichiarazioni pregara prendendosi troppo sul serio a volte). Gli altri stanno facendo altro. Il che non è assolutamente disdicevole, anzi, magari trattandosi di gare amatoriali, è anche più logico.
E ci mancherebbe altro che tu ne avessi visti di comportamenti del genere, per questo che non ritengo che il termine Goliardia si addica al concetto che vuoi esprimere tu.....
Non è il concetto che voglio esprimere io. E' il concetto che comunemente viene associato a chi non fa le gare con l'assillo del tempo. Pensavo di averlo già grassettato e sottolineato che comunemente il senso è quello e non quello letterale.
........il fatto che tu ritenga di dover definire in modo diverso l'approccio di chi "partecipa alle gare senza l'assillo del cronometro" e quello di chi, invece, partecipa con obiettivi di classifica, è per me sbagliato.
Secondo me entrambi questi partecipanti danno tutto loro stessi per raggiungere i loro obiettivi e partecipano alla gara con analoga serietà ed impegno e si guardano bene di pensare di essere li per una scampagnata. L'unica differenza risiede nei risultati che riescono a raggiungere, ......
Affatto. Sei contraddittorio in quel che dici. Chi partecipa senza assillo del cronometro non mette analoga serietà, impegno, nè dà tutto se stesso, semplicemente perchè fregandosene del crono, è lì per altre ragioni (lecite, assolutamente lecite). Se desse tutto con serietà e impegno, starebbe perseguendo anch'egli un crono. Che sia quello per arrivare 1 o semplicemente quello per rimanere nel tempo massimo. Se poi uno a parole dice di fregarsene e invece sputa sangue come quello che arriva primo, allora non vedo perchè dire che se ne frega nulla del cronometro. Io penso che a parole ci sia una grande maggioranza che dice di fregarsene del crono, che poi con i fatti, chi realmente se ne frega ce ne sia un tot meno.
 
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sembola

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Quelli che conosco io ci vanno esaltando le bellezze del luogo...pensando a quello che vedranno o mangeranno....questo è turismo
Io non credo che il futuro della mtb in Italia possa passare solo dall' agonismo duro e puro, dal vedere solo il cardio ed il manubrio, "una ruota e un culo". E' proprio il concetto del "o è agonismo, o non è" che a mio parere strozza il movimento sportivo impedendone la diffusione.
Per cui non vedo nessuna sfumatura negativa nella presenza in gara di chi vuole fare un'esperienza non solo agonistica ma anche paesaggistica, gastronomica, culturale e quindi "turistica" in senso lato.

Basta varcare il confine delle Alpi e a nord esiste un altro mondo.
Appunto un altro mondo, molto meno orientato alla gara e molto di più alla pratica sportiva. Il "turismo" per loro è un ottimo motivo per partecipare ad una GF.
 

samuelgol

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Ragione in più per evitare di fare "classifiche" in base alla "serietà" degli intenti agonistici :prost:
Siamo d'accordo sulla pari dignità di ogni intento. Ma io non ce l'ho proprio letta da parte di nessuno una differenziazione. Ho solo letto una constatazione su approcci diversi. Agonistici tout court per pochi, turistici, o ludici o goliardici, ognuno usi l'aggettivo che ritiene più idoneo, per molti altri. o-o
 

picasso70

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Il vero problema del nostro sport e del ciclismo amatoriale è la presenza di soggetti che si credono degli Elite solo perché hanno portato a termine circuiti preconfezionati attraverso percorsi prestabiliti da altri.


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stefanob

Biker serius
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Affatto. Sei contraddittorio in quel che dici. Chi partecipa senza assillo del cronometro non mette analoga serietà, impegno, nè dà tutto se stesso, semplicemente perchè fregandosene del crono, è lì per altre ragioni (lecite, assolutamente lecite). Se desse tutto con serietà e impegno, starebbe perseguendo anch'egli un crono. Che sia quello per arrivare 1 o semplicemente quello per rimanere nel tempo massimo. Se poi uno a parole dice di fregarsene e invece sputa sangue come quello che arriva primo, allora non vedo perchè dire che se ne frega nulla del cronometro. Io penso che a parole ci sia una grande maggioranza che dice di fregarsene del crono, che poi con i fatti, chi realmente se ne frega ce ne sia un tot meno.

Scusami, e poi la chiudo qui perchè non è un fatto personale con te ma perchè credo di non riuscire a spiegarmi e quindi è inutile che io continui. Per forza che tutti lottiamo contro il cronometro, visto che c'è il tempo limite da rispettare e se non arrivi entro quello, o non passi i cancelli nei tempi previsti dall'organizzazione vieni squalificato, tutti dobbiamo confrontarci con il cronometro. Ed è proprio per questo è sbagliato dire che ci sono quelli che si impegnano anima e corpo per arrivare in cima alle classifiche e ci sono gli altri che si fermano per le foto e i ristori e per "cazzeggiare" (si, lo so non hai mai detto cazzeggiare ma cerco di interpretare una linea di pensiero). Chi si comporta in quest'ultimo modo, magari partendo dall'ultima griglia, dovrebbero essere dei fenomeni per restare nei tempi limite, o no?
Io credo, invece, che visti i livelli di preparazione differenti, viste spesso, le età differenti, anche chi parte in fondo, che parte essendo consapevole di cimentarsi in un impresa che non è certo che sia alla sua portata (lascia stare quelli che dicono non mi interessa il tempo o il cronometro, io vado per divertirmi e poi non è vero), be credo che tutti questi, indipendentemente dalla classifica, si impegnino al pari dei primi e, al pari dei primi, prendano l'impegno molto seriamente.

Mi scuso con te se sono risultato "polemico", non era mia intenzione, e tanto meno non ho fatti personali con chi pratichi il ciclismo con sacrifici per allenarsi, sacrifici di alimentazione e di vita personale per raggiungere obiettivi sportivi in linea con le sue attese. Avrei piacere che queste persone mi guardassero e mi percepissero non come un loro pari livello, è ovvio che non lo sono, ma come uno che esprime in modo diverso la sua passione per la bici, che non si può permettere risultati degni di valore, per diversi motivi,ma che non per questo non profonde un grande impegno nelle manifestazioni cui partecipa.
 

Wlaia

Biker ciceronis
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Siamo d'accordo sulla pari dignità di ogni intento. Ma io non ce l'ho proprio letta da parte di nessuno una differenziazione. Ho solo letto una constatazione su approcci diversi. Agonistici tout court per pochi, turistici, o ludici o goliardici, ognuno usi l'aggettivo che ritiene più idoneo, per molti altri. o-o

forse dovremmo metterci d'accordo tutti sul significato dei termini, perchè mi pare che chiamiamo in modo analogo cose molto diverse e viceversa ...
L'importante è non sottovalutare l'impegno, la passione, lo sforzo di tutti quelli che pur non avendo le capacità e le possibilità degli uomini di classifica, affrontano le gare mettendo comunque in pista (sia in gara che in preparazione) tutto quello che anno, anche se basta a malapena per arrivare ultimi. Nè criticarli perchè approfittano della gara per qualche giorno di vacanza con gite, foto e mangiate annesse.
 

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