Non sono un "collega" Sparkista ma ogni tanto seguo la discussione perché comunque amo un po' tutte le mtb, permettetemi di mollare una mia supposizione sulla nuova 2022
L'altro giorno in un video su YouTube (che al momento mi sfugge, credo fosse uno della serie che stanno portando avanti sul canale della Syncros) Nino diceva che il mondo delle mtb va sempre più verso l'integrazione, quindi design dei telai sempre più puliti, probabilmente sempre più manubri integrati (con magari anche i fori per far passare all'interno le guaine in caso di gruppi non wireless o per i
freni) e secondo me quasi sicuramente la nuova Spark farà da apripista per questa nuova ondata di mtb.. l'ammo nascosto direi che ormai è una certezza.
A questo punto una possibile soluzione potrebbe essere quella di un qualche tipo di vano con sportello che, aprendolo, darebbe accesso alla parte del telaio in cui hanno in mente di alloggiare l'ammortizzatore.. un po' come SWAT e simili che ora si usano nell'obliquo, ma appunto situato nella parte appena sopra il movimento centrale dove probabilmente collocheranno la sospensione.
Tanto a livello di rigidezza generale non dovrebbe essere un problema creare un telaio simil-asimmetrico con uno sportellino ad estrazione laterale, un po' come si fa su alcune forcelle bdc che nello stelo sinistro della forcella hanno uno sportello magnetico per nascondere le viti di fissaggio della pinza.
Probabile che nei prossimi anni si sacrificherà un po' la praticità in fase di manutenzione sull'altare dell'estetica: come è successo per il passaggio cavi interno nel telaio 4/5 anni fa ora si va verso passaggi interni nei manubri integrati (vedi quanto succede in bdc) e, forse, anche la stessa sospensione posteriore nascosta nel telaio o comunque molto più nascosta di quanto siamo abituati adesso
Se ci fate caso anche banalmente gli attacchi manubrio e gli spessori sono cambiati nelle forme, i perni passanti si estraggono con l'esagonale o hanno il perno annegato all'interno.. tutto va verso la pulizia delle forme