Mi sembra evidente che non mi sono spiegato bene.
Ci provo per l'ultima volta.
Poi pazienza...
Breve premessa: Una volta quando si acquistava una bici la si riceveva con due gomme identiche montate. Capita anche ora, ma tanto più si va su una bici di un certo livello, tanto più è facile che venga offerta con gomme che hanno maggiore tecnologia dentro e spessissimo sono gomme diverse per l'anteriore e il posteriore.
Allora, dicevo: si riceveva la bici con due gomme identiche e va detto che anche il mercato non offriva molte alternative. Si trovavano gomme di un paio di misure, di una mescola standard con disegni del battistrada abbastanza standardizzati. L'esperimento che credo tutti abbiano fatto era quello di invertire la gomma al posteriore, si aveva qualche vantaggio (talora) e qualche svantaggio (spesso)... ma era così divertente provarci e alcuni di questi esperimenti si rivelavano davvero azzeccati.
La produzione di gomme ambivalenti rispondeva alle esigenze di due gomme diverse in un solo prodotto. Una soluzione economica e progettualmente comoda per differenziare il rendimento sulle due
ruote. Un vantaggio per i produttori, in fondo.
Con gli anni i produttori hanno cominciato ad offrire prodotti di livello decisamente superiore, carcassa a diversa densità (numero di fili), in materiale diverso, più leggero e resistente come le fibre aramidiche (kevlar), battistrada dal disegno diverso e mescole decisamente più elaborate: singole, doppie, triple etc...
Nel tempo, la qualità dell'offerta dell'industria dei pneumatici è cresciuta in maniera esponenziale. Per tutti i veicoli.
Oggi possiamo dire che esistono delle gomme per bici decisamente specialistiche. Differenziate per terreno di utilizzo e condizioni climatiche.
Alcune con una vocazione marcatamente da anteriore. Altre con invece un netta destinazione al posteriore.
Del resto la performance di una gomma e il suo comportamento sul campo è l'argomento principale di questo thread e di tanti altri sul forum...
Questa evoluzione ha portato ad avere quindi gomme che per garantire le performance per cui sono state progettate
devono rotolare nel senso che viene indicato dal produttore. Perchè è così che è stato pensato quel pneumatico e perchè in quel modo garantisce il comportamento atteso.
Chiaramente nulla e nessuno vieta di usare le gomme che avete acquistato come vi pare.
Ed è anche vero che alcuni esperimenti sul campo hanno permesso di scoprire che un DHF fa un lavoro egregio anche se usato montato al posteriore.
Ma tanto più una gomma avrà un battistrada direzionale, tanto più avrà un comportamento diverso da come era stato immaginato se la si monta a rovescio.
In alcuni casi decisamente negativo.
Potrebbe diventare impossibile da tirare, visto che avrebbe la stessa scorrevolezza di un macigno.
In sostanza, oggi se ci si rivolge ai prodotti di alta gamma è abbastanza normale trovare gomme "specialistiche". Mentre tanto più si va verso la bassa gamma, tanto più si avranno gomme generiche.
Questa intesa come regola generale, ma con le dovute eccezioni.
Chi ha voglia di fare esperimenti esiste sempre. E per fortuna.
Ma va doverosamente detto che con i prodotti attualmente in uso, le scoperte sensazionali di miglioramento del rendimento (grip, scorrevolezza o cos'altro volete) sono davvero scarse o inesistenti.
Per questo ho sottolineato, qualche pagina fa, che l'utilizzo secondo la destinazione d'uso è quello che fa meglio apprezzare la performance per cui quel prodotto è stato destinato. Ma se volete farci qualcosa di diverso non potete, e magari nemmeno volete, aspettarvi che si comporti nello stesso modo.
La discussione si è poi arenata su quante gomme riportano l'indicazione di un senso o di due o di nessuno... ma la sostanza del mio primo intervento è quanto riportato qui sopra, in questo post.
Se avete avuto la pazienza di leggerlo fino a qui, comunque, devo farvi i miei complimenti...
e ringraziare per l'attenzione