Si, e fanno bene. Ero a conoscenza del fatto che il soccorso alpino é costituito in parte da volontari e, come per la protezione civile, ci sono degli effettivi con regolare assunzione con contratto di lavoro.Se la gestione di orsi e lupi fosse così semplice e prevedibile, non ci saremmo impegnati così tanto per eradicarli.
E' chiaro che, anche adottando le linee guida di comportamento, resta un rischio residuo ineludibile.
E torniamo a JJ4 che insegue il ciclista che non la aveva avvistata, che percorre la strada forestale A MONTE di dove si trova, lasciandole la sicura via di fuga verso valle nel bosco, lo raggiunge, lo sorpassa, gli sbarra la strada e lo assale.
Su una popolazione di 250-300 orsi ne basta 1 che abbia di questi comportamenti, per costituire un rischio non riducibile nemmeno con la migliore formazione/informazione e con l'adozione dei comportamenti più virtuosi.
Ed è per questo che il piano PACOBACE prevedeva il monitoraggio e la messa in sicurezza di questi esemplari.
1) Le squadre di terra del soccorso alpino sono costituite da volontari. Gli unici professionisti sono i tecnici imbarcati dell'elisoccorso.
2) In provincia di TN e BZ lo sono anche i pompieri.
Ho chiesto a un amico soccorritore alpino in una stazione AA. Loro non hanno ancora ricevuto indicazioni, ma mi diceva che a livello di coordinamento provinciale stanno valutando la cosa.
Anche per loro del soccorso alpino mi sembra giusto limitare gli interventi dei volontari in determinati contesti. Ciò dovrebbe valere non solo dove ci sono gli animali, ma, ad esempio, anche per fatti brutti e pericolosi come ciò che é accaduto in Romagna, o con i terremoti del centro Italia.
Rimangono fuori da questo discorso le forze armate dello stato italiano e gli organi di polizia giudiziaria.