Non siamo riusciti a far mettere in sicurezza ( = ridurre in cattività ) un esemplare dopo un'aggressione, a danno di due cacciatori, nonostante il piano PACOBACE lo prevedesse. La LAV ha fatto ricorso e un TAR sempre meno obiettivo, ha decretato venisse liberato.
Lo stesso esemplare ha aggredito altre due volte, una dei forestali incaricati del monitoraggio, e una un ciclista che manco l'aveva vistA e che gli lasciava ampie vie di fuga. Anche qui, nessuna cattura. Nessuna messa in sicurezza.
Il collare si stava scaricando. Le associazioni ambientaliste e i veterinari si sono opposti alla sostituzione. Quindi nemmeno monitoraggio.
Alla QUARTA aggressione, dello stesso maledetto esemplare, ci è scappato il morto.
La Lega Antivivisezione sta maneggiando per riuscire a farla rilasciare, presentando perizie di parte di dubbissima validità scientifica, cercando di tirare per la collottola ancora una volta il TAR.
La LAV, che evidentemente ha recuperato un pelo di senso per la vergogna, si limita a chiederne il trasferimento in un rifugio.
In Italia, un piano di gestione pragmatico degli animali è IMPOSSIBILE. La pressione politica/sociale è troppo alta. I trentini sono solo 500.000, di cui meno della metà residenti in zone rurali a contatto con l'orso. In un ipotetico sondaggio nazionale, gli italiani col cuore a cuoricino di disneyana formazione, prevarrebbero. Ergo, dato che votano, politicamente non conviene dare seguito alle parti "scomode" del piano PACOBACE. Nessuno vuol vedere foto di orsetti uccisi. Nessuno vuol vedere tirare il collo a un pollo.
Però poi mangiano le coscette fritte...
I trentini che conosco, sono per l'abbattimento non per vendetta, ma per due ragioni fondate:
1- è stata introdotta una specie opportunista, onnivora,
in un territorio privo di antagonisti e con ampie risorse alimentari. E prevedibile un fote incremento demografico. Prima o poi verremo al punto di dover programmare un piano di caccia come sta avvenendo in Slovenia, per preservare anche le altre specie che occupano la stessa nicchia ecologica, non solo gli uomini. Se non siamo nemmeno capaci di dare seguito a un abbattimento di un SINGOLO esemplare che ha ucciso un uomo, di attuare un piano previsto e sottoscritto, meglio fermarci qui, che si potrà solo andare in peggio. E' un banco prova di quanto davvero sia motivata la politica locale e nazionale, di seguire gli zoologi e mettere in minoranza i c.d. "ambientalisti" di maniera, anche quando sono da prendere scelte impopolari.
2- sono fermamente convinti che prima o poi un TAR che la liberi, lo troveranno. In fondo abbiamo avuto un TAR che ha decretato che la
cura Stamina funzionava, imponendone l'attuazione a dei medici, che i vaccini provocano l'autismo e la correlazione tra tumori al cervello e telefoni cellulari, nonostante TUTTA la letteratura scientifica dica il contrario. Dei giudici che diano credito a una perizia raffazzonata, che dia però un buon riscontro mediatico, si trovano sempre. Da cui la richiesta dell'abbattimento: un'orsa morta non può essere liberata. Se vogliamo, è proprio la testardaggine dei c.d. "ambientalisti", che sta spingendo i più moderati verso posizioni favorevoli all'abbattimento.