Ieri ho assistito ad una garetta per MTB qui vicino casa mia. Niente di che: una cronoscalata che non so nemmeno fin dove arrivasse, con lungo tratto su strada asfaltata (orrore!).
Io camminavo su questa strada, per raggiungere un sentiero che avrei fatto a piedi: di fianco a me sfilavano atleti lanciatissimi, a velocità che andavano dai 15 km/h a salire.
Tutti con signore bici: telaio in carbonio, rigorosamente monocorona.
Così ho ripensato alle discussione avute qui sul forum: quanto consuma il monocorona, se valga o meno la pena adottarlo e così via. Io uso ancora la tripla (che non è mai uscita di produzione, eh... esiste ancora, persino sui gruppi nuovi tipo M7000 e M8000).
Poi, ad altra successiva analisi ho capito la differenza molto più macroscopica tra i miei mezzi e quelli degli atleti che correvano: il fisico!
Erano tutti magrissimi, spalle ridotte all'osso, busto bello strettino, vitino da vespa. E gamba... molta gamba.
A quel punto ho realizzato che probabilmente per 3/4 degli utilizzatori medi di MTB il discorso mono è davvero una coperta troppo corta. Che mica tutti fanno gare XC di un certo livello (e quella di ieri, per quanto mi riguarda, pareva quasi un qualcosa di casalingo) e che forse si presta troppa attenzione più al mezzo che non alle gambe. D'altra parte: i gruppi fanno guadagnare soldi ai produttori... l'allenamento e basta: no.