ho provato a dire qualcosina in questa discussione, ma seguirla è una vera impresa, andate davvero veloci e se vogliamo ci si accapiglia un pò troppo con molti esempi e forse poca sostanza...
Il mio personale parere è che gestire una bici più leggera è vantaggioso per tutti i motivi già espressi, per i quali devo dare a Dantheman la palma della maggiore chiarezza.
Il problema grosso è però che non si distingue fr e dh. E peggio che mai non si parla del
perchè e dove dovrebbe esserci più o meno peso
La mia bici da discesa (24kg) è il frutto di una scelta attentissima basata su due aspetti fondamentali
1 assicurarmi una escursione generosa (218), quindi possibilità di avere tutti i vantaggi in termini di sensibilità e morbidezza dell'assorbimento negli urti in generale
2 assicurarmi di non rompere i componenti facendo FR pesante che è il mio sport preferito (opachee style)
Una escursione generosa e una molla morbida sono lussi che si pagano nei salti, tutto ciò che non riesce a assorbire l'ammortizzatore viene per forza scaricato in precisi punti del telaio e su alcuni componenti in particolare. Chi contravviene a questa regola non può fare altro che imparare a proprie spese e impolpare ancora una volta il famigerato topic "telai rotti" nell'angolo della verità.
A questo permettetemi di aggiungere che sperare nella presunta progressività di certi telai su certi punti della corsa, o nell'efficienza delle varie regolazioni della compressione di fine corsa è decisamente azzardato in quanto la loro attività influisce senz'altro, ma in maniera decisamente inferiore a quanto ci si aspetti, chi vuole può invitarmi a parlarne di più.
Oltre quindi al vantaggio del peso in più sul discorso robustezza c'è da considerare dell'altro: la
FLESSIONE del telaio e dei componenti.
Per alcuni questa problematica rappresenta una vera ossessione e per il sottoscritto in particolare influisce enormemente su precisione e qualità della guida, eppure mi capita sempre più spesso di fare test di rigidità alle torsioni a bici che flettono in maniera assolutamente inaspettata. I vari carri sverniciati e limati al passaggio ruota il più delle volte non sono imputabili a sassi e fango, ma alla gomma che tocca in curva. Se volete averne una prova puntate un piede sul bullone del movimento centrale e spingete...vedrete spesso la bici flettere senza opporre la resistenza che vi aspettavate, sia nei monoshock che nei più influenzabili quadrilateri. Se la bici non è pesante nei punti giusti e oltretutto non è progettata bene, o peggio ha qualche anno alle spalle, il risultato sarà questo!
Quindi, se per risparmiare peso limiamo i bielloni di un quadrilatero stile Kona è ovvissimo che avremo flessioni laterali, se non mettiamo rinforzi, fazzoletti, separatori tra le bielle giustamente dimensionati non possiamo sperare che la giusta rigidità provenga dalla virtù fatata del progettista....inutile sostituire cuscinetti, rifare perni, boccole eccetera eccetera eccetera, manca la sostanza.
Ho parlato del mio caso e del motivo per cui utilizzo certi componenti e un telaio che non flette NEANCHE FACENDO UNA DISCESA IN DUE
(provate con una fullina leggera a fare la stessa cosa e vedrete se flette paurosamente o meno...). Bisogna ricordare che in una curva in compressione o in salto
il vostro peso diventa doppio, triplo e via dicendo... pertanto: se vi trovate in condizioni simili alle mie optate per scelte analoghe, se invece dovete combattere col cronometro fate scelte diverse, ma ricordatevi di sostituire i componenti (tutti) al massimo ogni due stagioni...a prescindere da ciò che dice ammiocuggino che non gli si rompe mai niente