Il rivenditore FRW, in una delle sue disquisizioni, ha affermato che i telai
Specialized ormai vengono prodotti tutti in Cina.
Quando ho sottoposto l'interrogativo al rivenditore Specialized, mi ha detto: "Chi te l'ha detta sta fesseria?"
Fermo restando che non mi fido di nessuno dei due,
chi dei due sta vendendo fumo?
Probabilmente tutti e due, con una prevalenza del primo. Mi spiego meglio (e ti prego di scusarmi se la spiegazione è lunga, ma le cose complesse non si possono trattare in modo semplicistico).
Il rivenditore S'd "vende fumo" nel senso che il marchio che tratta usa, come moltissimi altri, il marketing in maniera estensiva: sponsorizzando campioni sia nell' XC che nel gravity per esempio ma anche spingendo in ogni modo possibile soluzioni tecniche certamente valide ma non più di altre (sistema FSR, Brain). Resta comunque, tra i marchi "prestigiosi", uno dei più accessibili e con un buon rapporto qualità/prezzo, e non ha mai nascosto l'origine asiatica dei suoi telai senza acrobazie verbali (ricordo la
Trek di Paolino con su scritto "Assembled in the USA with national and foreign parts"
)
Il rivenditore FRW "vende fumo" in maniera molto più rozza usando il termine "Cina" come spauracchio per indicare qualcosa di scarsa qualità, d'altronde un ministro della Repubblica ha incolpato la Cina di ogni possibile nefandezza per mesi (e poi, curiosamente ha smesso, si vede che si son ravveduti
) e questi sono i risultati.
Per quello che ne so io la stragrande maggioranza dei telai S'd (e di quelli di tutte le altre marche nella media/alta gamma) viene prodotta a Taiwan, e non credo che un assemblatore come FRW possa fare eccezione. Ma quand'anche fosse, la Cina ha la capacità tecnologica sufficiente per mandare uomini nello spazio, e non vedo perchè non possa essere in grado di produrre telai da bici. C'è poi un problema lessicale/politico
: la Repubblica Popolare Cinese non riconosce Taiwan (o meglio, la "Repubblica Cinese" - "Republic of China") come stato, anzi la considera semplicemente una provincia ribelle da riunire, prima o poi, alla madrepatria, con le buone o con le cattive. Per i cinesi la parola "Taiwan" esiste solo come nome geografico dell' isola; per cui la parola "Cina" viene usata , in maniera sottilmente maliziosa, per indicare Taiwan da coloro che non vogliono inimicarsi le autorità cinesi e precludersi possibili sbocchi commerciali.
- Se tutti i pezzi fossero prodotti in Europa, le MTB costerebbero ancora di più, oppure vista la convenienza dei mercati orientali i prezzi dovrebbero essere più bassi?
Premesso che come ho scritto decine di volte il livello del prezzo è generato dal mercato, e quindi parlare di quanto "dovrebbe" costare una bici non ha senso dal punto di vista economico, è certo che se le bici fossero prodotte integralmente in Europa costerebbero senz'altro di più: certamente per questioni di costo del lavoro ma anche della logistica, visto che attualmente la quasi totalità della filiera produttiva è concentrata in un'area geografica limitando le spese ed i tempi di spedizione.
- I prezzi restano alti perchè tanti Biker dissennati sono disposti a spedere generando una domanda di mercato interessante?
Sì e no.
Sì, perchè è innegabile che il prezzo lo fa il mercato, nel senso che se non ci fossero consumatori disposti a pagare un determinato prezzo (qualunque esso sia) la bici resterebbe in negozio.
No, perchè che i prezzi siano alti a prescindere non è vero, visto che esistono fasce di prezzo molto diverse tra loro e che consentono a tutti di avere una mtb realmente usabile.
Al contrario: possono comperare le bici usate (spesso molto poco) dai biker dissennati
Seriamente, il consumatore può e deve
scegliere in maniera consapevole. Confrontare i prodotti, valutare le caratteristiche, scegliere l'oggetto che più si attaglia all' uso che se ne vuol fare. Ovviamente non solo per comperare dei balocchi, quali sono oggettivamente le nostre mtb, ma anche e soprattutto per le cose più serie.