quanto fumo ci vendono........

tacito

Biker imperialis
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OT:
Diciamo anche che in Cina L'energia costa molto meno, fisco e contributi fanno ridere, e si spiega tutto il resto...:omertà:
Fine OT....

il costo dell'energia non lo conosco, ma il resto è veramente a buon mercato...
se parliamo comunque di Cina intesa come Repubblica Popolare Cinese ha costi alti sotto forma di corruzione che pare essere molto in voga... cmq mi sa che non bisogna andare poi tanto lontano...
 

ADexu

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è certo che se le bici fossero prodotte integralmente in Europa costerebbero senz'altro di più: certamente per questioni di costo del lavoro ma anche della logistica, visto che attualmente la quasi totalità della filiera produttiva è concentrata in un'area geografica limitando le spese ed i tempi di spedizione.

Su questo fatto stavo facendo una piccola riflessione rileggendo una rivista di qualche mese fa (ne ho accennato in un post precedente), c'era il test di una Blur XC in carbonio e il telaio guardacaso è fabbricato in Cina, prezzo al pubblico se non ricordo male intorno ai 2700€ ammo compreso. Lo guardavo e riguardavo e per quanto si può capire da un paio di foto sembra fatto propio bene, ulteriore riprova che le produzioni di alto livello sono ampiamente alla portata dei cinesi, ma continuavo a pensare a quanto detto finora della Cina (manodopera a prezzi ridicoli, tassazione e normative di tutela ambientale e di sicurezza inesistenti, energia probabilmente a basso costo ecc) e allora mi son chiesto quale sarebbe potuto essere il prezzo di quel telaio se lo avessero fabbricato in California.... ora non so se è corretto azzardare un prezzo ma in virtù del fatto che in California la produzione, sempre per i motivi appena esposti ma invertiti in valore, sarebbe di gran lunga più onerosa potremmo anche dire che quel telaio potrebbe avere un prezzo finale talmente alto da metterlo fuori mercato (perchè potrebbe anche costare, azzardando un'ipotesi, una cifra intorno ai 4000€ e a quel prezzo non lo comprerebbe più nessuno).
A questo punto, se la produzione nei paesi più ricchi e con maggiori tutele è così cara, non produrre in Cina o a Taiwan bloccherebbe anche l'attività di sviluppo e ricerca che si fa ancora (per adesso) nei paesi più ricchi dato che quello che si va a progettare e collaudare darebbe luogo ad oggetti all'avanguardia ma invendibili, dato il costo, quindi si bloccherebbe il progresso tecnologico oppure chi si impegna con energie e denaro in ricerca rischia di chiudere i battenti.
In quest'ottica ben vengano le produzioni industriali orientali.
 

tacito

Biker imperialis
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Su questo fatto stavo facendo una piccola riflessione rileggendo una rivista di qualche mese fa (ne ho accennato in un post precedente), c'era il test di una Blur XC in carbonio e il telaio guardacaso è fabbricato in Cina, prezzo al pubblico se non ricordo male intorno ai 2700€ ammo compreso. Lo guardavo e riguardavo e per quanto si può capire da un paio di foto sembra fatto propio bene, ulteriore riprova che le produzioni di alto livello sono ampiamente alla portata dei cinesi, ma continuavo a pensare a quanto detto finora della Cina (manodopera a prezzi ridicoli, tassazione e normative di tutela ambientale e di sicurezza inesistenti, energia probabilmente a basso costo ecc) e allora mi son chiesto quale sarebbe potuto essere il prezzo di quel telaio se lo avessero fabbricato in California.... ora non so se è corretto azzardare un prezzo ma in virtù del fatto che in California la produzione, sempre per i motivi appena esposti ma invertiti in valore, potremmo anche dire che quel telaio potrebbe avere un prezzo finale talmente alto da metterlo fuori mercato perchè potrebbe anche costare, azzardando un'ipotesi, una cifra intorno ai 4000€.
A questo punto, se la produzione nei paesi più ricchi e con maggiori tutele è così cara, non produrre in Cina o a Taiwan bloccherebbe anche l'attività di sviluppo e ricerca che si fa ancora (per adesso) nei paesi più ricchi dato che quello che si va a progettare e collaudare darebbe luogo ad oggetti all'avanguardia ma invendibili, dato il costo, quindi o si bloccherebbe il progresso tecnologico o chi si impegna con energie e denaro in ricerca rischia di chiudere i battenti.
In quest'ottica ben vengano le produzioni industriali orientali.
Il risparmio in termini economici è solo illusorio...
sono proprio paesi come la Cina che rallentano il progresso perchè il progresso non è solo tecnologico ma è e lo è soprattutto a livello etico, sociale e ambientale...
sfruttare i lavoratori, inquinare, creare forti differenze e tensioni sociali è un prezzo così alto per il progresso dell'uomo che si trasforma in regresso e questo la storia lo ha sempre dimostrato...
 

sembola

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Su questo fatto stavo facendo una piccola riflessione rileggendo una rivista di qualche mese fa (ne ho accennato in un post precedente), c'era il test di una Blur XC in carbonio e il telaio guardacaso è fabbricato in Cina
Occhio che per la Repubblica Popolare Cinese Taiwan E' Cina. ;-)

Cmq il resto del discorso fila, e anzi rilancio con una provocazione, tanto per applicare in pratica quanto ho scritto in precedenza sul consumo consapevole. Un telaio Santa Cruz in alluminio, prodotto a Taiwan (ops: volevo dire Cina... non vorrei che gli hacker cinesi mi punissero...:smile:) in catena di montaggio costa pressappoco come un MDE prodotto a mano a Torino in una fabbrica che sicuramente rispetta tutte le norme ambientali e di sicurezza. Ora, è vero che per il consumatore finale il risultato non cambia (la spesa è la stessa) ma qualche domanda uno dovrebbe porsela. E se non se la pone...:soffriba:
 

Fuocoz

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Occhio che per la Repubblica Popolare Cinese Taiwan E' Cina. ;-)

Cmq il resto del discorso fila, e anzi rilancio con una provocazione, tanto per applicare in pratica quanto ho scritto in precedenza sul consumo consapevole. Un telaio Santa Cruz in alluminio, prodotto a Taiwan (ops: volevo dire Cina... non vorrei che gli hacker cinesi mi punissero...:smile:) in catena di montaggio costa pressappoco come un MDE prodotto a mano a Torino in una fabbrica che sicuramente rispetta tutte le norme ambientali e di sicurezza. Ora, è vero che per il consumatore finale il risultato non cambia (la spesa è la stessa) ma qualche domanda uno dovrebbe porsela. E se non se la pone...:soffriba:

I fatti sono 3, o l'mde è una ciofeca o a torino han portato i cinesi (si risparmia sul costo del trasporto) oppure chi vende la SC ci fa un ricarico esageratamente esagerato :/
 

sembola

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I fatti sono 3, o l'mde è una ciofeca o a torino han portato i cinesi (si risparmia sul costo del trasporto) oppure chi vende la SC ci fa un ricarico esageratamente esagerato :/
Il ricarico è come il prezzo,lo decide il mercato. Se è esagerato la bici non si vende, se si vende non è esagerato :medita:

Però, ripeto, qualche domanda uno se la fa. Sia chiaro che ho preso MDE e SantaCruz solo come esempio, avrei potuto prendere Ancillotti e Yeti.
 

Andrea321

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Il ricarico è come il prezzo,lo decide il mercato. Se è esagerato la bici non si vende, se si vende non è esagerato :medita:

scusa ma non sono d'accordo sul discorso che il ricarico lo decida il mercato, anzi ! Il prezzo finale lo deciderà il mercato (un pò drogato dal marketing ovviamente) però come faccio io consumatore a valutare il ricarico ?
Penso alle bici come alle scarpe......io magari penso che un telaio che a me costa 1500€ possa costare (inteso come costo di produzione) 500€ se hand-made da qualche parte fuori dalla cina ma se fatto in cina può costare 250€ come 50€.....a me acquirente cambia poco, alla fine io pago il prezzo finale. Anzi, sta proprio nella 'bravura' delle varie case trovare un sistema per far costare il manufatto il meno possibile così da avere il maggior guadagno a parità di costo finale, favorendo la massima redditività. Se poi questo sistema include la produzione a casa-di-dio, con turni di lavoro improponibili altrove, senza norme, ecc. io acquirente lo posso solo immaginare, peccato però che non avvenga come per certi prodotti alimentari (biologici o equosolidali ad esempio) che sembrano fare maggiormente partecipe il consumatore riguardo all'intera filiera di produzione e di come anche altrove si cerchi di salvaguardare uno sviluppo più sostenibile (e giustificano magari un prezzo un pò maggiore proprio per questo).
 
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Fuocoz

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scusa ma non sono d'accordo sul discorso che il ricarico lo decida il mercato, anzi ! Il prezzo finale lo deciderà il mercato (un pò drogato dal marketing ovviamente) però come faccio io consumatore a valutare il ricarico ?
Penso alle bici come alle scarpe......io magari penso che un telaio che a me costa 1500€ possa costare (inteso come costo di produzione) 500€ se hand-made da qualche parte fuori dalla cina ma se fatto in cina può costare 250€ come 50€.....a me acquirente cambia poco, alla fine io pago il prezzo finale. Anzi, sta proprio nella 'bravura' delle varie case trovare un sistema per far costare il manufatto il meno possibile così da avere il maggior guadagno a parità di costo finale, favorendo la massima redditività. Se poi questo sistema include la produzione a casa-di-dio, con turni di lavoro improponibili altrove, senza norme, ecc. io acquirente lo posso solo immaginare, peccato però che non avvenga come per certi prodotti alimentari (biologici o equosolidali ad esempio) che sembrano fare maggiormente partecipe il consumatore riguardo all'intera filiera di produzione e di come anche altrove si cerchi di salvaguardare uno sviluppo più sostenibile (e giustificano magari un prezzo un pò maggiore proprio per questo).

E' questo il punto.
Uno può solo immaginare e comunque il consumatore medio pecca di diverse informazioni oggettive.
Se le due bici sono simili e hanno prezzo simile su 100 compratori bene o male si divideranno 50 e 50
 

sembola

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scusa ma non sono d'accordo sul discorso che il ricarico lo decida il mercato, anzi ! Il prezzo finale lo deciderà il mercato (un pò drogato dal marketing ovviamente) però come faccio io consumatore a valutare il ricarico ?

Se il consumatore è disposto a pagare (poniamo) 2400 euro per un telaio, li paga indipendentemente che ci sia un ricarico complessivo del 100% o del 400%. In questo senso il ricarico, come componente del prezzo finale, è deciso dal mercato.


Uno può solo immaginare...
e comunque il consumatore medio pecca di diverse informazioni oggettive.
No, io sto parlando delle stesse informazioni, disponibili a chiunque viva fuori da una grotta. Che MDE o Ancillotti sono realmente made in Italy e che Santa Cruz o Yeti son fatte a Taiwan è notorio, così come i prezzi di listino.
 
scusa ma non sono d'accordo sul discorso che il ricarico lo decida il mercato, anzi ! Il prezzo finale lo deciderà il mercato (un pò drogato dal marketing ovviamente) però come faccio io consumatore a valutare il ricarico ?
Penso alle bici come alle scarpe......io magari penso che un telaio che a me costa 1500€ possa costare (inteso come costo di produzione) 500€ se hand-made da qualche parte fuori dalla cina ma se fatto in cina può costare 250€ come 50€.....a me acquirente cambia poco, alla fine io pago il prezzo finale. Anzi, sta proprio nella 'bravura' delle varie case trovare un sistema per far costare il manufatto il meno possibile così da avere il maggior guadagno a parità di costo finale, favorendo la massima redditività. Se poi questo sistema include la produzione a casa-di-dio, con turni di lavoro improponibili altrove, senza norme, ecc. io acquirente lo posso solo immaginare, peccato però che non avvenga come per certi prodotti alimentari (biologici o equosolidali ad esempio) che sembrano fare maggiormente partecipe il consumatore riguardo all'intera filiera di produzione e di come anche altrove si cerchi di salvaguardare uno sviluppo più sostenibile (e giustificano magari un prezzo un pò maggiore proprio per questo).

Esatto!!!!!
Bisogna un pò levarsi dalla testa che i produttori vadano in Cina a produrre perchè così riescono a contenere i prezzi per proporre i loro prodotti a prezzi migliori sul mercato....a loro di farci risparmiare non interessa un fico secco!!! L'unico motivo è abbassare i costi - tanto il prezzo finale è già deciso a tavolino ed è esageratamente caricato- il più possibile, così gli utili sono più alti per loro, ma al contempo non sarà certo più basso il prezzo in negozio.
Se poi a distanza di anni un prodotto si abbassa di prezzo non pensiamo sia perchè hanno trovato il sistema di farci risparmiare soldi, piuttosto spesso succede perchè il mercato non rispondendo più come in passato ha bisogno di essere risvegliato con sconti o cose del genere.



Se il consumatore è disposto a pagare (poniamo) 2400 euro per un telaio, li paga indipendentemente che ci sia un ricarico complessivo del 100% o del 400%. In questo senso il ricarico, come componente del prezzo finale, è deciso dal mercato.

Quindi, come ho già detto sopra, i prezzi sono decisi a tavolino, nel senso che se il mercato tira il prezzo sarà tot, se non tira sarà un'altro, ma in ogni caso vale sempre la pena per i produttori abbassare i costi, ma - non mi stancherò mai di ripeterlo- non per il nostro tornaconto ma solo per il loro.
 

OXYGEN

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Su questo fatto stavo facendo una piccola riflessione rileggendo una rivista di qualche mese fa (ne ho accennato in un post precedente), c'era il test di una Blur XC in carbonio e il telaio guardacaso è fabbricato in Cina, prezzo al pubblico se non ricordo male intorno ai 2700€ ammo compreso. Lo guardavo e riguardavo e per quanto si può capire da un paio di foto sembra fatto propio bene, ulteriore riprova che le produzioni di alto livello sono ampiamente alla portata dei cinesi, ma continuavo a pensare a quanto detto finora della Cina (manodopera a prezzi ridicoli, tassazione e normative di tutela ambientale e di sicurezza inesistenti, energia probabilmente a basso costo ecc) e allora mi son chiesto quale sarebbe potuto essere il prezzo di quel telaio se lo avessero fabbricato in California.... ora non so se è corretto azzardare un prezzo ma in virtù del fatto che in California la produzione, sempre per i motivi appena esposti ma invertiti in valore, sarebbe di gran lunga più onerosa potremmo anche dire che quel telaio potrebbe avere un prezzo finale talmente alto da metterlo fuori mercato (perchè potrebbe anche costare, azzardando un'ipotesi, una cifra intorno ai 4000€ e a quel prezzo non lo comprerebbe più nessuno).
A questo punto, se la produzione nei paesi più ricchi e con maggiori tutele è così cara, non produrre in Cina o a Taiwan bloccherebbe anche l'attività di sviluppo e ricerca che si fa ancora (per adesso) nei paesi più ricchi dato che quello che si va a progettare e collaudare darebbe luogo ad oggetti all'avanguardia ma invendibili, dato il costo, quindi si bloccherebbe il progresso tecnologico oppure chi si impegna con energie e denaro in ricerca rischia di chiudere i battenti.
In quest'ottica ben vengano le produzioni industriali orientali.

Scusa ma mi sembra esagerato. Il telaio della Blur in USA costa 2300 dollari (circa 1600 euro) il resto sono ricarichi vari e tasse. In origine un telaio in carbonio di ottima fattura costerà 150/200 euro, quindi non credo che si potrebbe arrivare alle cifre che dici anche se fosse prodotto in Occidente. Probabilmente ai costruttori conviene lucrare il più possibile sui costi di produzione e quindi trasferire le aziende all'estero per poter investire in ricerca e soprattutto pubblicità, intesa come stampa ed eventi/gare. Tra l'altro esistono diversi produttori 'occidentali' che non per questo tralasciano la ricerca. Forse sarebbe il caso di investire i capitali a casa nostra per riuscire ad avere impianti proporzionati alle quantità richieste in dati settori. Riassumendo non credo che il prezzo di vendita di una bici dipenda così tanto dal costo di produzione ma che sia influenzato da una serie ben più lunga di fattori. Correggetemi se sbaglio, ciao
 

sembola

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Scusa ma mi sembra esagerato. Il telaio della Blur in USA costa 2300 dollari (circa 1600 euro) il resto sono ricarichi vari e tasse. In origine un telaio in carbonio di ottima fattura costerà 150/200 euro, quindi non credo che si potrebbe arrivare alle cifre che dici anche se fosse prodotto in Occidente. Probabilmente ai costruttori conviene lucrare il più possibile sui costi di produzione e quindi trasferire le aziende all'estero per poter investire in ricerca e soprattutto pubblicità, intesa come stampa ed eventi/gare. Tra l'altro esistono diversi produttori 'occidentali' che non per questo tralasciano la ricerca. Forse sarebbe il caso di investire i capitali a casa nostra per riuscire ad avere impianti proporzionati alle quantità richieste in dati settori. Riassumendo non credo che il prezzo di vendita di una bici dipenda così tanto dal costo di produzione ma che sia influenzato da una serie ben più lunga di fattori. Correggetemi se sbaglio, ciao


Tutto giusto, però vorrei sapere quali sarebbero i "diversi produttori 'occidentali'" che "non tralasciano la ricerca". Potresti citarmene qualcuno?
 

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Tutto giusto, però vorrei sapere quali sarebbero i "diversi produttori 'occidentali'" che "non tralasciano la ricerca". Potresti citarmene qualcuno?

Forse non capisco. Intendo produttori tipo Ancillotti, MDE, Nevi, i vari artigiani tedeschi, Intense, Ellsworth; non credo non facciano ricerca e sviluppo sui loro prodotti pur non producendo a Taiwan o Cina. Forse intendi per i telai in carbonio? Su questo è vero, mi riferivo ad un discorso di produzione più in generale.
 

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Forse non capisco. Intendo produttori tipo Ancillotti, MDE, Nevi, i vari artigiani tedeschi, Intense, Ellsworth; non credo non facciano ricerca e sviluppo sui loro prodotti pur non producendo a Taiwan o Cina. Forse intendi per i telai in carbonio? Su questo è vero, mi riferivo ad un discorso di produzione più in generale.

No, no, ci siamo capiti benissimo. :prost:

In ogni caso stiamo parlando di produttori numericamente molto piccoli e di supernicchia, con prezzi di conseguenza.
 

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Occhio che per la Repubblica Popolare Cinese Taiwan E' Cina. ;-)

Cmq il resto del discorso fila, e anzi rilancio con una provocazione, tanto per applicare in pratica quanto ho scritto in precedenza sul consumo consapevole. Un telaio Santa Cruz in alluminio, prodotto a Taiwan (ops: volevo dire Cina... non vorrei che gli hacker cinesi mi punissero...:smile:) in catena di montaggio costa pressappoco come un MDE prodotto a mano a Torino in una fabbrica che sicuramente rispetta tutte le norme ambientali e di sicurezza. Ora, è vero che per il consumatore finale il risultato non cambia (la spesa è la stessa) ma qualche domanda uno dovrebbe porsela. E se non se la pone...:soffriba:

Se MDE riesce a fare lo stesso prezzo è straevidente che il "Made in China" è sopravvalutato......dovrebbe costare di meno.....:rosik:
 

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