Oggi 60 km e 800 metri di dislivello girando per la Sabina Romana.
Il ritorno, tutto su asfalto e prevalentemente in discesa è stato un calvario.
Credo di aver messo insieme tutti gli errori possibili per un ciclista.
L'alimentazione dei giorni passati non è stata adeguata, per non dire altro.
Ero troppo fuori forma per poter fare questo giro oggi.
L'estate qui è stata rovente e sono uscito poco.
E l'ho pagata.
E credo l'ultimo giro di aver lasciato la sella un po' troppo in basso.
Lì per lì non mi sembrava ma...
Prima di arrivare a destinazione sentivo già i primi segnali dai quadricipiti, sarebbe stato saggio tornare indietro ma sono troppo tignoso per mollare e pur coi miei tempi e con le soste al momento giusto sono riuscito ad arrivare.
Prima di prendere la strada del ritorno un piccolo strappetto in salita, mi sono fermato e sono arrivati i crampi.
Il ritorno, per fortuna in discesa, è stato alla ricerca costante dell'equilibrio tra lo sforzo e la necessità di andare avanti, mettendo rapporti più corti per non piantarmi, ma non troppo per non frullare ed ottenere l'effetto opposto.
E meno male che la Salaria dalle mie parti è tutta in piano.
Ma io una volta giocavo a pallone, che ci faccio su una bici?!