Quando accontentare il cliente vale più di fare la cosa giusta...

Boro

Biker meravigliosus
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...si ma cerca di capirla dal loro punto di vista o da tè come lavoratore , ti faccio un altro esempio diverso , che forse rende maggiormente l'idea : andresti mai ad un ristorante con un sacchetto della spesa a dire : salve , un tavolo per due , però scusa un attimo , ho portato io il cibo da casa , voi me lo cucinate ? grazie !

se si rifiutano di farlo o ti fanno pagare uno sproposito , mi sembra anche normale !

Queste forme di "resistenza" sono a mio modo di vedere residui di mentalita' tipicamente italica figli di quello che era il nostro mondo commerciale (e non solo) di qualche anno fa prima che le frontiere si aprissero e il mercato si globalizzasse: una summa piu' o meno evidente di rendite di posizione.
Per vendere occorreva spesso una licenza che andava acquistata, il consumatore aveva poca possibilita' di informarsi sui prezzi e su sulla merce, l'acquisto poteva avvenire per lo piu' localmente, i fornitori pochi.
Risultato prezzi altissimi e vita facile.
Ora non e' piu' cosi e attuare forme di ritorsioni come tariffe modello apartheid mi ricorda, per fare un esempio, i gommisti che anni fa si rifiutavano di montare gomme non comprate da loro a prezzi esorbitanti. Sappiamo come e' finita, oggi lavorano essenzialmente sul monta e smonta e con la faccenda delle gomme da neve fanno pure ottimi affari.
Ci sono mondi interi commerciali che sono stati tagliati fuori in un colpo, pensa a chi aveva un negozio di dischi o di computer.

Per tornare ai rivenditori bici, i piu' evoluti al momento applicano, intelligentemente, fasce di prezzo di manodopera diverse non a seconda del cliente ma a seconda del lavoro che devono fare.
Se ti prendo 40 euro all'ora + iva per cambiare una camera d'aria sono fuori mercato col biciclettaio dietro l'angolo, ma se te li prendo per smontare una forcella invece posso perche' e' un lavoro qualificato.
 
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goz

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Quindi, ricapitolando ... c'è l'ho col Deca perché assume chi ritiene più adeguato e non me ...
se questo era riferito al mio post , premetto che non ho mai detto di avercela col deca.
anzi, dal punto di vista aziendale è una scelta perfettamente condivisibile, soprattutto nella grande distribuzione.
da cliente ritengo addirittura lecito aspettarsi minor competenza nella grande distribuzione (penso anche ai vari mediaworld e affini), dove spesso si cerca il risparmio e non si può pretendere "la moglie piena e la botte ubriaca" :nunsacci:
e cmq sono cliente affezionato deca.
su certe cose, però, so che è meglio arrivare preparati a priori.
;-)
 

sembola

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...anzi, dal punto di vista aziendale è una scelta perfettamente condivisibile, soprattutto nella grande distribuzione.
...
da cliente ritengo addirittura lecito aspettarsi minor competenza nella grande distribuzione (penso anche ai vari mediaworld e affini), dove spesso si cerca il risparmio e non si può pretendere "la moglie piena e la botte ubriaca"

E' evidente che la pensi in modo piuttosto diverso dagli interventi che abbiamo letto nelle pagine precedenti ed alle quali ho replicato. Per cui no, non mi riferivo a te in particolare quanto ad una certa mancanza di buon senso e/o di senso della realtà che a volte si "respira" in certi topic :prost:
 

markxxx79

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Queste forme di "resistenza" sono a mio modo di vedere residui di mentalita' tipicamente italica figli di quello che era il nostro mondo commerciale (e non solo) di qualche anno fa prima che le frontiere si aprissero e il mercato si globalizzasse: una summa piu' o meno evidente di rendite di posizione.
Per vendere occorreva spesso una licenza che andava acquistata, il consumatore aveva poca possibilita' di informarsi sui prezzi e su sulla merce, l'acquisto poteva avvenire per lo piu' localmente, i fornitori pochi.
Risultato prezzi altissimi e vita facile.
Ora non e' piu' cosi e attuare forme di ritorsioni come tariffe modello apartheid mi ricorda, per fare un esempio, i gommisti che anni fa si rifiutavano di montare gomme non comprate da loro a prezzi esorbitanti. Sappiamo come e' finita, oggi lavorano essenzialmente sul monta e smonta e con la faccenda delle gomme da neve fanno pure ottimi affari.
Ci sono mondi interi commerciali che sono stati tagliati fuori in un colpo, pensa a chi aveva un negozio di dischi o di computer.

Per tornare ai rivenditori bici, i piu' evoluti al momento applicano, intelligentemente, fasce di prezzo di manodopera diverse non a seconda del cliente ma a seconda del lavoro che devono fare.
Se ti prendo 40 euro all'ora + iva per cambiare una camera d'aria sono fuori mercato col biciclettaio dietro l'angolo, ma se te li prendo per smontare una forcella invece posso perche' e' un lavoro qualificato.


dimentichi però un particolare anche , metti che vieni da mè a montare un manubrio in carbonio e stem presi aftermarket on line . io te li monto .
dopo un pò ti si rompe il manubrio vicino allo stem e ti fai un bel volo , chi risponde ?

la casa costruttrice , ti può benissimo dire : " problemi di assemblaggio , probabilmente non è stato montato o serrato correttamente " , il venditore : " io ho montato tutto come si deve e a regola , il problema è un difetto di fabbrica ..."

chi risponde ? e come fai a dimostrare una cosa o l'altra ?
quando 2 diverse persone devono rispondere di una cosa sola , ci si scarica la palla a destra e a sinistra a prescindere dal paese in cui si è ! se prendo un prodotto da un sivende lui ne è responsabile , sia del prodotto che del montaggio .

io compro moltissimo online , ma sono fermamente convinto che chi lo fà deve sapersi arrangiare e sbrigarsela , anche perchè semplicemente dopo vai a pagare in manodopera quello che risparmi o poco ci manca ...

poi sicuramente sarò retrogrado come mentalità , ma dal mio sivende con cui ho un buonissimo rapporto e che spesso mi fà anche favori e prezzi molto buoni , presentarmi da lui con un pezzo preso online e chiedergli di montarmelo , la vedo come prenderlo per il c_ _o !!!
 
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lucanervi

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dimentichi però un particolare anche , metti che vieni da mè a montare un manubrio in carbonio e stem presi aftermarket on line . io te li monto .
dopo un pò ti si rompe il manubrio vicino allo stem e ti fai un bel volo , chi risponde ?

la casa costruttrice , ti può benissimo dire : " problemi di assemblaggio , probabilmente non è stato montato o serrato correttamente " , il venditore : " io ho montato tutto come si deve e a regola , il problema è un difetto di fabbrica ..."

chi risponde ? e come fai a dimostrare una cosa o l'altra ?
quando 2 diverse persone devono rispondere di una cosa sola , ci si scarica la palla a destra e a sinistra a prescindere dal paese in cui si è ! se prendo un prodotto da un sivende lui ne è responsabile , sia del prodotto che del montaggio .

io compro moltissimo online , ma sono fermamente convinto che chi lo fà deve sapersi arrangiare e sbrigarsela , anche perchè semplicemente dopo vai a pagare in manodopera quello che risparmi o poco ci manca ...

poi sicuramente sarò retrogrado come mentalità , ma dal mio sivende con cui ho un buonissimo rapporto e che spesso mi fà anche favori e prezzi molto buoni , presentarmi da lui con un pezzo preso online e chiedergli di montarmelo , la vedo come prenderlo per il c_ _o !!!

io vado dal mio sivende anche con pezzi comprati usati per farli mantenere, tipo spurgare un paio di freni comprati online su ebay dalla germania in condizioni pessime (il tipo li aveva spediti pure senza proteggere niente, così alla molla dentro una scatolad i cartone, dischi viti e tutto il resto, arrivato il pacco sembrava ci fosse dentro una sveglia rotta, vabbeh…) senza nessunissimo problema, e anche con pezzi nuovi comprati online, se lui non li ha non vedo perché farsi dei problemi, paghi la manodopera che serve e amici come prima (anche se raramente faccio montare qualcosa, ormai faccio tutto io, tranne raggiare ruote o revisione ammo e forcella)

infine il venditore è responsabile del pezzo e del montaggio fino a un certo punto, come fai a dimostrare che ad esempio non avevi smontato e rimontato il pezzo non a regola d'arte e per questo si è rotto? o anche solamente allentato le viti per girare il manubrio e poi chiuso male…
se a quel punto cede o si spezza chi è il responsabile? il venditore? la casa madre che costruiste il pezzo? non penso

ciò o-o
 

Boro

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dopo un pò ti si rompe il manubrio vicino allo stem e ti fai un bel volo , chi risponde ?

la casa costruttrice , ti può benissimo dire : " problemi di assemblaggio , probabilmente non è stato montato o serrato correttamente " , il venditore : " io ho montato tutto come si deve e a regola , il problema è un difetto di fabbrica ..."

chi risponde ? e come fai a dimostrare una cosa o l'altra ?
quando 2 diverse persone devono rispondere di una cosa sola , ci si scarica la palla a destra e a sinistra a prescindere dal paese in cui si è ! se prendo un prodotto da un sivende lui ne è responsabile , sia del prodotto che del montaggio .

io compro moltissimo online , ma sono fermamente convinto che chi lo fà deve sapersi arrangiare e sbrigarsela , anche perchè semplicemente dopo vai a pagare in manodopera quello che risparmi o poco ci manca ...

poi sicuramente sarò retrogrado come mentalità , ma dal mio sivende con cui ho un buonissimo rapporto e che spesso mi fà anche favori e prezzi molto buoni , presentarmi da lui con un pezzo preso online e chiedergli di montarmelo , la vedo come prenderlo per il c_ _o !!!

Io non la vedo cosi' bianca o nera, se hai un buon rapporto basta intendersi. A me e' capitato che andando da un rivenditore (da cui pero' la bici era stata acquistata, anche se da molto tempo) e avendo una forcella vecchia da sistemare mi venisse detto: "fai prima a cambiarla, cercatela su internet e vieni qui che te la monto".
Quando vado dal centro Andreani dove faccio revisionare le sospensioni mi metto d'accordo prima se preferiscono che prenda i ricambi io o se lo fanno loro perche' alle volte anche loro li devono cercare (ci sono n modelli, n marche) e cosi' impazziscono meno e sono contenti se glieli porti tu.

Senza arrivare agli eccessi (ho visto con i miei occhi un tipo presentarsi in una pizzeria da asporto con la scatoletta di tonno da mettere sulla pizza e venire chiaramente rimbalzato) occorre sempre un compromesso, perche' se a te pare di prenderlo per il cu@o presentandoti con manubrio da montare, a me pare che invece siano loro a farlo quando mi vendono materiale comune a cifre fuori mercato. Una differenza e' tollerabile, non si prentende siano competitivi con il canale online, ma c'e' un limite.

Ed e' qui il punto, un rivenditore oggigiorno deve campare sulla competenza, non puo' sperare di lucrare un margine consistente sulla mera vendita di pezzi, perche' a prendere un catalogo e ordinare qualcosa da farsi spedire ormai sono in tanti a poterlo fare, non e' piu' un servizio che crea valore aggiunto.
E per i consumatori informati e' una gran fortuna.
 

sembola

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[MENTION=112474]markxxx79[/MENTION]: quello della responsabilità a mio parere è un non problema visto che il rimpallo tra produttore e montatore può verificarsi sia che montatore e venditore coincidano sia che non coincidano. Semmai quando venditore e montatore coincidono è molto più semplice far valere la garanzia, ma se parliamo di responsabilità da prodotto cambia davvero poco, diventa una guerra tra avvocati e periti che usano come munizioni ciò che si può o non può dimostrare formalmente.

Concordo poi con quello che dice [MENTION=3398]Boro[/MENTION], puoi rimanere sul mercato solo col servizio, per il prezzo c'è l'online e la GDO.
 

Somis

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Santa Cruz Bronson 2 CC, Ghost ASX 7500, Trek 4700
dimentichi però un particolare anche , metti che vieni da mè a montare un manubrio in carbonio e stem presi aftermarket on line . io te li monto .
dopo un pò ti si rompe il manubrio vicino allo stem e ti fai un bel volo , chi risponde ?

Il mio sivende ha messo sulla porta un cartello con il quale avvisa la clientela che si riserva di valutare il materiale non comprato da lui prima di installarlo. E immagino che lo faccia proprio per una questione di responsabilità: si presenta un cliente con un manubrio in carbonio comprato in Cina in un sacchetto di plastica senza nessuna scritta, immagino rifiuti il lavoro. Ciò comporta rinunciare al guadagno e forse perdere un cliente. Il vantaggio è essere sicuri di non essere chiamati in tribunale se poi il cliente si fa male a a seguito di una rottura improvvisa del manubrio non comprato da lui nel caso più grave, o comunque il dover dare una garanzia su un lavoro fatto con materiali dei quali non conosce l'affidabilità, perchè poi ci sono clienti che imputano la rottura di un componente accusando un montaggio non fatto a regola d'arte.
Se invece il cliente gli porta un pezzo di una marca che conosce, una volta verificata la compatibilità non si fa problemi a montarlo e farsi pagare il lavoro. Poi sta all'intelligenza del cliente valutare se il negoziante è solo furbo e cerca di far comprare solo la merce che vende lui oppure valutare che il suddetto comportamento tutela sia il venditore che l'incolumità del cliente.
 
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Navarre

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Per me se uno è abbastanza evoluto per comperarsi i pezzi online, deve essere anche abbastanza evoluto per montarseli!
Io francamente mi vergognerei ad andare in un negozio con un pezzo preso fuori (ma è come la vedo io, non che sia giusto).
 
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Il mio sivende ha messo sulla porta un cartello con il quale avvisa la clientela che si riserva di valutare il materiale non comprato da lui prima di installarlo. E immagino che lo faccia proprio per una questione di responsabilità: si presenta un cliente con un manubrio in carbonio comprato in Cina in un sacchetto di plastica senza nessuna scritta, immagino rifiuti il lavoro. Ciò comporta rinunciare al guadagno e forse perdere un cliente. Il vantaggio è essere sicuri di non essere chiamati in tribunale se poi il cliente si fa male a a seguito di una rottura improvvisa del manubrio non comprato da lui nel caso più grave, o comunque il dover dare una garanzia su un lavoro fatto con materiali dei quali non conosce l'affidabilità, perchè poi ci sono clienti che imputano la rottura di un componente accusando un montaggio non fatto a regola d'arte.
Se invece il cliente gli porta un pezzo di una marca che conosce, una volta verificata la compatibilità non si fa problemi a montarlo e farsi pagare il lavoro. Poi sta all'intelligenza del cliente valutare se il negoziante è solo furbo e cerca di far comprare solo la merce che vende lui oppure valutare che il suddetto comportamento tutela sia il venditore che l'incolumità del cliente.

...hai rappresentato meglio quello che volevo dire .
Poi raga pure io se vado dal mio sivende non mi dice no' .
Gli porto la mia bike presa tutta e assemblata da me' tranne la forca e mi fa'p agare poco , ma credo siano situazioni non ordinarie , ma solo dopo anni che si ha un buon rapporto
 

Dn73

Biker infernalis
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Scusa ma non capisco di cosa uno dovrebbe vergognarsi. Anzi gli risolvi una grana. .se fa il meccanico. Se è solo un venditore. ..
Dove vado per la manutenzione, non fa proprio nessun problema. Paghi la manodopera e non si deve sbattere a cercare ed ordinare il pezzo. Anche perché ormai il magazzino non lo fa più nessuno ed è cmq impossibile avere tutto. E non è manco una questione di prezzo. ..perché magari on line risparmi sul pezzo, ma poi li paghi in manodopera. Ma tagli e di tanto i tempi di attesa del pezzo. In più non ha problemi di garanzia, in quanto il pezzo è tuo e quindi azzi tuoi se hai ordinato quello errato o fallato.
 
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Biker nirvanensus
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Scusa ma non capisco di cosa uno dovrebbe vergognarsi. Anzi gli risolvi una grana. .se fa il meccanico. Se è solo un venditore. ..
Dove vado per la manutenzione, non fa proprio nessun problema. Paghi la manodopera e non si deve sbattere a cercare ed ordinare il pezzo. Anche perché ormai il magazzino non lo fa più nessuno ed è cmq impossibile avere tutto. E non è manco una questione di prezzo. ..perché magari on line risparmi sul pezzo, ma poi li paghi in manodopera. Ma tagli e di tanto i tempi di attesa del pezzo. In più non ha problemi di garanzia, in quanto il pezzo è tuo e quindi azzi tuoi se hai ordinato quello errato o fallato.

In realtà io non ho vergogna di niente.
Me lo monto io perché mi piace fare manutenzione.
E perché di solito sono anche più bravo!!!
 

amexroma

Biker serius
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Per me se uno è abbastanza evoluto per comperarsi i pezzi online, deve essere anche abbastanza evoluto per montarseli!
Io francamente mi vergognerei ad andare in un negozio con un pezzo preso fuori (ma è come la vedo io, non che sia giusto).

concordo, però solo se parliamo di bici.
con l'auto ad es io mi compro i pezzi di ricambio on-line, mi capitò un meccanico che non voleva montarmi io ricambi comprati da internet, e l'ho sfanculato. Quello di cui sono ora cliente, trovato sotto casa, monta tranquillamente i pezzi portati dai clienti, però avvisando che non si ritiene responsabile in caso di durata minore o difettosità dei pezzi, essendo il più delle volte non di marca ma commerciali. basta mettere le cose in chiaro PRIMA...
 

Sciuscia

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poi ragazzi , guardiamo anche la cosa dal loro punto di vista , perchè pure noi esageriamo in altre situazioni , spece ultimamente con la diffusione capillare delle vendite on line , e non parlo di bike , ma di componentistica .

se fossi un negoziante , come mi racconta spesso che gli è accaduto al mio sivende e mi si presenta uno con una bike non presa da mè , e un pezzo comprato online , dicendomi se glielo monto , o combina un disastro perchè lo ha montato alla caxxo e ha rotto la bike e pretende la riparazione in garanzia , gli metterei fuori il tariffario a 150 euro all'ora !!!

perchè pure noi a volte stiamo esagerando in un altro senso , non rispettando la professionalità e le capacità lavorative con pretese spesso assurde ...



Questione annosa.

Diciamo che nel mondo ideale, io compro il cazz0 che mi pare su internet e un sivende me lo monta al prezzo orario di manodopera che ritiene più giusto.

Nel mondo un po' più reale, sono il primo che si vergognerebbe a presentarsi con un pezzo preso online chiedendo il montaggio. Non tanto per il dimostrare la mia incapacità, ma proprio per una questione "morale".
E infatti, se compro online, come quasi sempre compro, poi monto da solo.

Tutto questo non vuol dire che sia giusto trattare come cliente di serie B colui che non compra i pezzi o la bici (perché poi è questa la vera discriminante) da te... liberissimo di trattare coi guanti, a livello economico, il cliente fisso, purché questo non significhi un listino ritoccato al rialzo o peggio un lavoro sbrigativo per il cliente più saltuario.
 

Sciuscia

Biker immensus
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Io non sono ingegnere ma anche questo della lampadina e' il solito luogo comune, la solita generalizzazione.
Ma anche se fosse, la manualita' non e' una dote richiesta ad un buon ingegnere, chi usa molto la testa spesso fatica ad usare le mani, ma a fare i conti che deve fare puo' essere molto bravo anche se in certe circostanze sembra un cretino.
Ad ognuno il suo.



Non sono d'accordo: al di là della frase fatta della lampadina, mi riconosco nella frase di un mio professore che diceva "Se non andate mai in cantiere a sporcarci le scarpe, non siete ingegneri, siete solo persone che hanno studiato ingegneria."
Mi sentirei stupido a non sapere come fare una cosa nella pratica, pur conoscendone perfettamente la teoria.
Questo non significa, naturalmente, che in ingegnere deve tirare su un pilastro in C.A., ma non è accettabile nemmeno che non sappia come si fa a farlo, ma sia solo capace a calcolarlo.
 

Lonewolf

Biker superioris
Da ingegnere, questi non li chiamerei ingegneri. Ma anche per cose ben più complesse, che cambiare una lampadina.
La mia non è una battuta scontata, lavoro in un ambiente con decine di ingegneri (io non lo sono), e sebbene la maggior parte di loro siano degli ottimi tecnici e siano in grado di effettuare personalmente lavori anche complessi, questo non è scontato per tutta la categoria.
Ce ne sono alcuni che io reputo ottimi ingegneri perché hanno competenze molto specialistiche ad esempio in campo strutturale o fluidodinamico, ma che per loro stessa ammissione sono "negati" nei lavori manuali magari più semplici. Probabilmente non hanno mai avuto occasione di "sporcarsi le mani" e questo è assolutamente legittimo, il loro lavoro è fare calcoli e farli bene. Io sono un perito industriale e alle superiori ho fatto parecchie ore di aggiustaggio, torneria, fresatura, officina motori e altre materie pratiche che mi hanno dato le basi per fare del "bricolage evoluto", incluso ovviamente la manutenzione delle bike
 
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Boro

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Quindi dici che un buon ingegnere edile deve essere anche un buon muratore? Perche' sapere come si tira su un pilastro e tirarlo su con le proprie mani son due cose molto diverse per me. La prima la vedo ancora attinente alla teoria, anche se non occorrono calcoli ma conoscere una metodologia esecutiva.
Daccordo visionare dal vivo le attivita' che seguono i calcoli a monte del lavoro, ma dover mettersi anche a farle con le proprie mani non mi pare una dote necessaria.
 

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