Matteo,
mi rendo conto che cercare di comprendere le argomentazioni altrui costa un minimo di fatica,
vedo che continui ad insistere con affermazioni
guarda caro tacito che se c'è chi ha detto
cose inesatte qui sei te! perchè hai voluto giustificare il tutto dicendo che le poste sono "private"!
io ti ho spiegato che manco per niente sono private, private inteso come privato può essere bartolini o altri!!
Continuo a non comprendere come la natura giuridica del proprietario dell' azienda,
ripeto gestita con criteri privatistici, possa influire sulla qualità del servizio.
il concetto è che le poste sono protette dallo stato, bartolini e gli altri no! le poste inviano bollette enel, telecom, bancarie, multe, atti ufficiali, contributi a fondo perduto etc etc. bartolini no! quindi è normale che bartolini faccia quello che per lui è più conveniente!
E fa bene. Resta il problema di garantire un servizio che a nessuna azienda conviene fare... per cui è completamente sbagliato parlare di "protezione dello stato". Si tratta di un servizio che lo Stato (la collettività) garantisce a tutti, e che come tutti i servizi
ha un costo. "Aggratis" non lavora nessuno.
ncora con questa storia? lo stato non costringe nessuno! lo stato deve garantire un servizio. se vai in africa non ci sono scuole, ospedali e non c'è il servizio postale nazionale! ok? siamo un paese del terzo mondo noi?! per alcuni studiosi si (anche del 4 mondo)! beh io spero di no! e lo stato deve riuscire a garantirmi servizi come la scuola, la sicurezza, la sanità e anche il servizio postale perchè gli italiani devono essere in grado di comunicare.
quindi nessuno costringe nessuno! le poste non possono venire "costrette" da se stessi. lo stato è padrone delle poste quindi secondo il tuo ragionamento le stato costringe lo stato! lo vedi che non ha senso?!
e come tutti i servizi pubblici sono a perdere, proprio perchè i servizi pubblici sono spesso entieconomici.
Qui ti sbagli, su diversi livelli.
Le aziende che vogliono svolgere attività di pubblico servizio di fatto
sono obbligate da Stato e Regioni a fornire determinate prestazioni ad un determinato prezzo. Nessuno le costringe, certo, ma se vogliono intraprendere quelle attività devono sottostare a quelle condizioni. E visto che nessuno può lavorare in perdita a lungo, lo Stato o le Regioni pagano la differenza.
Inoltre continua a sfuggirti la differenza tra
un'azienda pubblica ed un'azienda
di proprietà pubblica ma di diritto privato. Il "padrone" è lo stesso, ma quello che può o non può fare e come può farlo nei due casi è radicalmente diverso.
Tutto questo comunque ha poco a vedere con l'argomento del topic, e meno che mai vuole giustificare disservizi o inefficienze che evidentemente si verificano.
Spero di essere stato chiaro, se anche stavolta non ci sono riuscito non so veramente cosa fare.