News Peste suina in Liguria e Piemonte: conseguenze per la MTB

Danixele

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Una bici robusta e una vetusta.
Esatto, e a fronte di questo voglio vedere come si prepareranno anzitempo le regioni...tanto per poter in parte arginare...scommetto non succederà nulla, e si chiuderà 3/4 dei boschi italiani...
Mi ricorda l' altro virus..." non arriverà mai da noi..." ora è mondiale...:paur:
Beh grazie a questi due anni di pandemia abbiamo imparato che basta non fare le analisi e il virus non c'è
 

touli

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genova
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Cannondale jekill1
è la tecnica utilizzata per le alluvioni... basta abbassare il valore di piovosità x l'evento catastrofico naturale per dire che non c'è probelma urbanistico
 

orso2020

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etruria
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una front e una gravel
Riflessioni di un ignorante coinvolto nelle restrizioni riguardanti la peste suina.

Sarò prolisso

Premessa: trovo che queste restrizioni per tutta la provincia di Genova siano semplicemente figlie di una tradizione nata da un paio d’anni, quella delle decisioni alla buona prese per colmare una enorme incapacità organizzativa e non solo, ma ritenendo che il comune cittadino sia un benemerito idiota da limitare con metodi radicali, ovviamente non rendendosi conto che trattando così le persone gli si ritorcerà contro in breve tempo, ma transeat.

Andiamo a vedere le criticità uscite fuori per questa pesta suina:
  1. Gli escursionisti e biker passando in zone contaminate raccolgono materiale infetto spargendolo in giro: ebbene una soluzione, già indicata più volte dai comuni dell’entroterra finora non ascoltati, potrebbe essere quella di invitare gentilmente o fare una legge (ma che equivale a invitare gentilmente, visto che è infattibile monitorarla) a portarsi dietro una soluzione disinfettante (compatibile con l’ambiente) da spruzzare sulle suole o gomme al termine del giro nei boschi. Un po’ come si faceva se non erro per l’aviaria, dove all’ingresso di alcuni luoghi ti facevano passare le scarpe su di un tappeto intriso di disinfettante. Soluzione che se non azzera il problema lo riduce di molto, soluzione utile, poco invasiva, comprensiva dalla quasi totalità delle persone che non avrebbero problemi a metterla in pratica. Si potrebbe obiettare che ci sarà sempre un piccola percentuale di NO-spray che non attuerebbero la disposizione riducendo il risultato, ma solo dei benemeriti cretini potrebbero credere che tra le 800.000 persone di Genova e provincia coinvolte nel divieto (escludendo l'alessandrino), esauste dopo la vicenda del ponte Morandi, dalla situazione pandemica (come il resto d’Italia) e dalla situazione di paralisi autostradale che si protrae da due anni, non ci sia qualcuno che vada ugualmente a farsi una scampagnata per tutta la primavera (e poi chissà ancora per quanto) infischiandosene allegramente del decreto, spoiler: saranno molti !
  2. Gli escursionisti e/o biker disperdono i gruppi dei cinghiali facendoli scappare: risposta, ahahahaha ! :loll::loll::loll:, vorrei conoscere chi ha tirato fuori sta baggianata e andare assieme a lui nei boschi a cercare questi branchi di cinghiali terrorizzati dal passaggio di un escursionista o biker (che nella loro vita di cinghiale avranno già visto centinaia di volte) che scappano per km valicando valli e montagne in preda al terrore. Ci prendete per idioti o utenti della domenica ? Avete mai incontrato un cinghiale sul sentiero ? se siete fortunati scappa di qualche decina di metri a lato del sentiero per poi tornare a grufolare poco dopo nel medesimo punto, se NON siete fortunati non si schioda di li e siete voi a dover cambiare strada. I cinghiali possono percorrere lunghe distanze se inseguiti dai cacciattori coi loro cani al seguito o ancor di più se braccati da un branco di lupi che li insegue per ore, il legislatore non ha pensato però di leggiferare indicando ai lupi di non inseguire le prede e/o ai cinghiali di farsi mangiare sul posto.
  3. Bisogna tutelare gli allevatori, comparto importante dell'export italiano: chiedo precisamente quali allevatori ? gli stessi che utilizzano il 70% (SETTANTA PER CENTO) degli antibiotici usati complessivamente in italia ogni anno, portando a batteri sempre più resistenti e pericolosi anche per l'uomo ? o forse a quelli che allevano gli animali in condizioni igieniche inesistenti, promiscue, creando le condizioni perfette per spillover o zoonosi, tipo ad esempio l'aviaria ? o forse quelli che davano da mangiare le farine animali alle mucche facendole impazzire (e poi in certi casi vendendole ugualmente per il consumo umano) ? O ci si riferisce al classico tenero allevatore che tiene i suoi annimali nel prato, li accarezza ogni giorno e gli scende una lacrima ogni volta che deve trasformare il suo maiale in salame ? Che sicuramente qualcuno ci sarà. Per carità noi consumatori non facciamo i puri verginelli, vogliamo la carne a pochi spicci, questa è la conseguenza. Ma perlomeno che non ci prendiamo per i fondelli con storie strappacuore. Tra l'altro io sono d'accordo gli allevatori devono essere tutelati, ma in primis da loro stessi principale causa dei loro problemi.

Vogliamo ridurre il problema della peste suina, ecco le mie soluzioni da ignorante in materia:
1. chiedere di disinfettare suole e materiali al termine di ogni gita, con apposita soluzione disinfettante da indicare.
2. creare un video istituzionale di max 5 minuti oltre che materiale "cataceo" che spiega bene cosa sia la peste suina, come si diffonde, cosa provoca e come comportarsi e chi contattare se si ritrova una carcassa di animale. Materiale da distribuire chiedendo la collaborazioni di tutte le numerose associazioni presenti sul territorio, che lo divulghino sui loro siti o gruppi Whatsapp, Telegram ecc.
In pratica fare esattamente l'opposto di quando disposto finora, e cioè rendere la cittadinanza attiva nella sorveglianza e nel monitoraggio del territorio, invece di chiudere tutto e mandare le famose squadre di tecnici a setacciare centinai di kmq di bosco in cerca di cinghiali.

Vorrei chiudere con questa nota a latere:
faccio presente, che se è vero che suole e pneumatici sono una delle cause della diffusione della malattina, in questo primo week end di chiusura innumerevoli trekker e biker si sono spostati nei territori vicini fuori dal divieto e siccome da nessuno è stato indicato di pulire e disifettare il materiale, quelle stesse gomme o suole che per mesi hanno calpestato i suoli contaminati dalla peste suina ora sono a girare nei territori puliti. Quindi, se prendiamo appunto per vero quanto detto, grazie a questa ordinanza il virus è già stato diffuso sui sentieri dei territori esterni. Complimenti, applausi vivissimi :-?:

Ma tanto ora sappiamo che quando il virus dilagherà in altre zone, perchè dilagherà in altre zone, la colpa sarà esclusivamente e nuovamente del solitario trekker che correva nei boschi senza mascherina spargendo visrus a tutto spiano, vi ricorda qualcosa ?

ps. uno dei cighiali morti per peste suina è stato trovato nel centro città di Genova, tanto per...
Punto 2.....verissimo :prost: :prost:
 

BOGIA NEN

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Piccola osservazione…
Il cinghiale è animale stanziale…
COME CAVOLO HA FATTO in basso Piemonte e Liguria a prendersi la PSA?
Non è che i primi casi ci siano stati in qualche bell’allevamento intensivo, ovviamente incontrollato e che poi qualche animale magari scappato abbia infettatto i selvatici?
Nell’Europa dell’Est è già presente io penso in qualche bell’acquisto di capi esteri… poi nelle condizioni di certi allevamenti è successo il casino…
 

BOGIA NEN

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Riflessioni di un ignorante coinvolto nelle restrizioni riguardanti la peste suina.

Sarò prolisso

Premessa: trovo che queste restrizioni per tutta la provincia di Genova siano semplicemente figlie di una tradizione nata da un paio d’anni, quella delle decisioni alla buona prese per colmare una enorme incapacità organizzativa e non solo, ma ritenendo che il comune cittadino sia un benemerito idiota da limitare con metodi radicali, ovviamente non rendendosi conto che trattando così le persone gli si ritorcerà contro in breve tempo, ma transeat.

Andiamo a vedere le criticità uscite fuori per questa pesta suina:
  1. Gli escursionisti e biker passando in zone contaminate raccolgono materiale infetto spargendolo in giro: ebbene una soluzione, già indicata più volte dai comuni dell’entroterra finora non ascoltati, potrebbe essere quella di invitare gentilmente o fare una legge (ma che equivale a invitare gentilmente, visto che è infattibile monitorarla) a portarsi dietro una soluzione disinfettante (compatibile con l’ambiente) da spruzzare sulle suole o gomme al termine del giro nei boschi. Un po’ come si faceva se non erro per l’aviaria, dove all’ingresso di alcuni luoghi ti facevano passare le scarpe su di un tappeto intriso di disinfettante. Soluzione che se non azzera il problema lo riduce di molto, soluzione utile, poco invasiva, comprensiva dalla quasi totalità delle persone che non avrebbero problemi a metterla in pratica. Si potrebbe obiettare che ci sarà sempre un piccola percentuale di NO-spray che non attuerebbero la disposizione riducendo il risultato, ma solo dei benemeriti cretini potrebbero credere che tra le 800.000 persone di Genova e provincia coinvolte nel divieto (escludendo l'alessandrino), esauste dopo la vicenda del ponte Morandi, dalla situazione pandemica (come il resto d’Italia) e dalla situazione di paralisi autostradale che si protrae da due anni, non ci sia qualcuno che vada ugualmente a farsi una scampagnata per tutta la primavera (e poi chissà ancora per quanto) infischiandosene allegramente del decreto, spoiler: saranno molti !
  2. Gli escursionisti e/o biker disperdono i gruppi dei cinghiali facendoli scappare: risposta, ahahahaha ! :loll::loll::loll:, vorrei conoscere chi ha tirato fuori sta baggianata e andare assieme a lui nei boschi a cercare questi branchi di cinghiali terrorizzati dal passaggio di un escursionista o biker (che nella loro vita di cinghiale avranno già visto centinaia di volte) che scappano per km valicando valli e montagne in preda al terrore. Ci prendete per idioti o utenti della domenica ? Avete mai incontrato un cinghiale sul sentiero ? se siete fortunati scappa di qualche decina di metri a lato del sentiero per poi tornare a grufolare poco dopo nel medesimo punto, se NON siete fortunati non si schioda di li e siete voi a dover cambiare strada. I cinghiali possono percorrere lunghe distanze se inseguiti dai cacciattori coi loro cani al seguito o ancor di più se braccati da un branco di lupi che li insegue per ore, il legislatore non ha pensato però di leggiferare indicando ai lupi di non inseguire le prede e/o ai cinghiali di farsi mangiare sul posto.
  3. Bisogna tutelare gli allevatori, comparto importante dell'export italiano: chiedo precisamente quali allevatori ? gli stessi che utilizzano il 70% (SETTANTA PER CENTO) degli antibiotici usati complessivamente in italia ogni anno, portando a batteri sempre più resistenti e pericolosi anche per l'uomo ? o forse a quelli che allevano gli animali in condizioni igieniche inesistenti, promiscue, creando le condizioni perfette per spillover o zoonosi, tipo ad esempio l'aviaria ? o forse quelli che davano da mangiare le farine animali alle mucche facendole impazzire (e poi in certi casi vendendole ugualmente per il consumo umano) ? O ci si riferisce al classico tenero allevatore che tiene i suoi annimali nel prato, li accarezza ogni giorno e gli scende una lacrima ogni volta che deve trasformare il suo maiale in salame ? Che sicuramente qualcuno ci sarà. Per carità noi consumatori non facciamo i puri verginelli, vogliamo la carne a pochi spicci, questa è la conseguenza. Ma perlomeno che non ci prendiamo per i fondelli con storie strappacuore. Tra l'altro io sono d'accordo gli allevatori devono essere tutelati, ma in primis da loro stessi principale causa dei loro problemi.

Vogliamo ridurre il problema della peste suina, ecco le mie soluzioni da ignorante in materia:
1. chiedere di disinfettare suole e materiali al termine di ogni gita, con apposita soluzione disinfettante da indicare.
2. creare un video istituzionale di max 5 minuti oltre che materiale "cataceo" che spiega bene cosa sia la peste suina, come si diffonde, cosa provoca e come comportarsi e chi contattare se si ritrova una carcassa di animale. Materiale da distribuire chiedendo la collaborazioni di tutte le numerose associazioni presenti sul territorio, che lo divulghino sui loro siti o gruppi Whatsapp, Telegram ecc.
In pratica fare esattamente l'opposto di quando disposto finora, e cioè rendere la cittadinanza attiva nella sorveglianza e nel monitoraggio del territorio, invece di chiudere tutto e mandare le famose squadre di tecnici a setacciare centinai di kmq di bosco in cerca di cinghiali.

Vorrei chiudere con questa nota a latere:
faccio presente, che se è vero che suole e pneumatici sono una delle cause della diffusione della malattina, in questo primo week end di chiusura innumerevoli trekker e biker si sono spostati nei territori vicini fuori dal divieto e siccome da nessuno è stato indicato di pulire e disifettare il materiale, quelle stesse gomme o suole che per mesi hanno calpestato i suoli contaminati dalla peste suina ora sono a girare nei territori puliti. Quindi, se prendiamo appunto per vero quanto detto, grazie a questa ordinanza il virus è già stato diffuso sui sentieri dei territori esterni. Complimenti, applausi vivissimi :-?:

Ma tanto ora sappiamo che quando il virus dilagherà in altre zone, perchè dilagherà in altre zone, la colpa sarà esclusivamente e nuovamente del solitario trekker che correva nei boschi senza mascherina spargendo visrus a tutto spiano, vi ricorda qualcosa ?

ps. uno dei cighiali morti per peste suina è stato trovato nel centro città di Genova, tanto per...
Punto 2 parla per te!!!
Se non sei in grado non è colpa mia! Oggi ne ho spaventato uno che ha fatto 400km finendo in provincia di Sondrio!
DILETTANTE!!!
 

Danixele

Biker forumensus
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Una bici robusta e una vetusta.
Piccola osservazione…
Il cinghiale è animale stanziale…
COME CAVOLO HA FATTO in basso Piemonte e Liguria a prendersi la PSA?
Non è che i primi casi ci siano stati in qualche bell’allevamento intensivo, ovviamente incontrollato e che poi qualche animale magari scappato abbia infettatto i selvatici?
Nell’Europa dell’Est è già presente io penso in qualche bell’acquisto di capi esteri… poi nelle condizioni di certi allevamenti è successo il casino…

Da articolo huffington post:

Il problema è che il numero dei cinghiali in Italia si è moltiplicato a dismisura negli ultimi anni per il continuo ripopolamento a scopi venatori, peraltro proibito dal 2017. Il “nuovo” cinghiale è un ibrido tra il cinghiale preesistente italiano, quello dell’Europa orientale importato per la caccia, e il maiale domestico. Per cui è molto più grosso e più prolifico di quello di quarant’anni fa. La pressione della caccia anziché diminuirli spinge automaticamente il branco a fare più cuccioli.
Guarda caso importazione di cinghiali da europa orientale

Però la resposnsabilità è delle suole contaminatrici di terreni vergini
 

NenaGT89

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Io comunque vorrei capire la fonte della notizia del cinghiale infetto morto in centro a Genova. Quelli che sono riuscita a reperire come notizie sono 2 a Ronco Scrivia e uno a Isola del Cantone. @Danixele cortesemente, hai link dove poterlo leggere?
PS: ti ringrazio comunque per l'atteggiamento denigratorio, le ipotesi (IPOTESI, non verità assolute) le avevo buttate lì io, perché volevo cercare di capire quale fosse la ragione per cui sono state emesse queste ordinanze. Senza rancore, ma capisco che tu sia incazzato per le limitazioni, ma le frustrazioni non serve che le sfoghi qui.
 

BOGIA NEN

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Da articolo huffington post:


Guarda caso importazione di cinghiali da europa orientale

Però la resposnsabilità è delle suole contaminatrici di terreni vergini
Mah io delle immissioni illegali non saprei… anche la storia della pressione venatoria che spinge a fare più cuccioli mi sembra un caso più unico che raro…
La caccia è in declino tante squadre di paese in zona sono sparite… mi sembra propio un controsenso… qualsiasi popolazione animale sottoposta a pressione eccessiva regredisce…invece a me sembra il contrario…
 
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SteFagg

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L'ordinanza, a parte ogni altra considerazione sulla sua opportunità ed efficacia, è scritta coi piedi. Sono vietati il "trekking, il mountain biking" ma dove? Per fare un esempio, il divieto è ovvio per quanto riguarda i sentieri nei boschi, ma nelle strade sterrate dove circolano le macchine (che ugualmente possono veicolare il virus sui pneumatici) ci si può andare? Come sempre i dubbi superano ampiamente le certezze, e quando è così si lascia largo spazio all'interpretazione di chi fa i controlli, con le conseguenze del caso. Mi ricorda tanto la faccenda dell'attività motoria o sportiva durante il lockdown, se ne videro di tutti i colori come ben ricordate.
In ogni caso, i principali vettori del virus sono i cinghiali, e quelli sono ovviamente a piede libero, girano liberamente ovunque nei boschi, nei campi e pure nelle città, ormai la situazione è fuori controllo e prima o poi doveva scoppiare la bomba (se già i danni alle colture, all'ambiente naturale e gli incidenti stradali non bastassero).
 

VINS61

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CANNODALE FLASH 29 SI
Sicuramente noi possiamo (e dobbiamo) fare la nostra parte, il problema è se il cinghiale arriva alla cinta. Che non è ininfrequente, per i motivi di cui sopra.
dopo i cinghiali stessi che vanno ovunque i volatili nell'ambiente selvatico sono il principale veicolo di contagio, come i piccioni portavano la lebbra ,gli uccelli si spostano e razzolano dove spesso scava il cinghiale ,si abbeverano nelle pozze dei boschi
I Corvi sono i migliori se trovano una carogna di cinghiale infetta la puliscono con calma in gruppo salvo poi prendere il volo
e andare a posarsi sulle case nei cortili nelle cascine nei parchi delle nostre città
Hanno un raggio di azione medio di circa 11.15 km a volte si spostano anche a distanze molto maggiori in grandi gruppi
battaglia persa
 

NenaGT89

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dopo i cinghiali stessi che vanno ovunque i volatili nell'ambiente selvatico sono il principale veicolo di contagio, come i piccioni portavano la lebbra ,gli uccelli si spostano e razzolano dove spesso scava il cinghiale ,si abbeverano nelle pozze dei boschi
I Corvi sono i migliori se trovano una carogna di cinghiale infetta la puliscono con calma in gruppo salvo poi prendere il volo
e andare a posarsi sulle case nei cortili nelle cascine nei parchi delle nostre città
Hanno un raggio di azione medio di circa 11.15 km a volte si spostano anche a distanze molto maggiori in grandi gruppi
battaglia persa
A ciò non hai aggiunto un altro problema: le zecche...
 
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Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Piccola osservazione…
Il cinghiale è animale stanziale…
COME CAVOLO HA FATTO in basso Piemonte e Liguria a prendersi la PSA?
Non è che i primi casi ci siano stati in qualche bell’allevamento intensivo, ovviamente incontrollato e che poi qualche animale magari scappato abbia infettatto i selvatici?
Nell’Europa dell’Est è già presente io penso in qualche bell’acquisto di capi esteri… poi nelle condizioni di certi allevamenti è successo il casino…
Ma nooo...è colpa di quei mtbikers che attraversano l' intera Europa in mtb e poi rirornano in Italia...@ottomilainsu è uno di quelli...accidenti a lui... :loll: :loll:
 

nic.ge

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CANNODALE FLASH 29 SI
La "pressione venatoria che spinge a fare più cuccioli" è spiegata bene qui

https://www.lastampa.it/la-zampa/al...a-caccia-peggiorera-la-situazione-1.36541332/

Uno potrebbe pensare che un cinghiale laureato in statistica sia una cosa che non può esistere. La verità è che la natura è sempre sorprendente.
quando organizzi una battuta per abbattimento totale per problemi come la peste fai fuori tutto grandi e piccoli vengono spinti nelle sacche e contro le reti si tengono fino a 20 fucili e battitori con cani spingono i branchi nelle trappole
Non si possono fare abbattimenti selettivi una tantum ci si dovrà arrivare per forza
l'articolo ha ragione le descrizioni sono corrette vanno eliminati a zone in modo sistematico e totale
Dimenticavo di aggiungere : la peste può uccidere in modo esponenziale in un tempo ridotto un numero di esemplari enorme ...ci troveremo carogne infette ed esemplari malati ovunque
 
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BOGIA NEN

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La "pressione venatoria che spinge a fare più cuccioli" è spiegata bene qui

https://www.lastampa.it/la-zampa/al...a-caccia-peggiorera-la-situazione-1.36541332/

Uno potrebbe pensare che un cinghiale laureato in statistica sia una cosa che non può esistere. La verità è che la natura è sempre sorprendente.
Il meccanismo è vero se elimini solo la o il capobranco. Ma quando la caccia era più diffusa a fine stagione dopo 3 mesi il branco era ridottissimo quindi anche se le altre 10 femmine andavano in estro ne rimanevano 2…
Se ora partissero con abbattimenti di massa si riotterrebbe quel risultato.
È vero che in zone dove sia assente la pressione venatoria inserirsi con una BASSA pressione venatoria sicuramente sarebbe un disastro.
 

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