Mauro: è questo quello che mi lascia perplesso... Non so se ci siano altre normative messe in atto nel medesimo istante, riguardanti gli allevatori. Sono convinto, di mio, a sensazione, chiamala come vuoi, che il problema sia partito proprio dall'allevatore per niente attento, piuttosto che da escursionisti e bikers. Oddio, magari uno è escursionista e biker e pure allevatore, ha girato in bici in zona con il virus presente e poi, vestito da bici e con la bici è entrato dai maiali, mai si sa, ma si sembra veramente una casisticarisicata. Si, vero, escursionisti e biker possono contribire alla dispersione delle mandrie, dei singoli capi, ma questo capita anche in tutta una serie di episodi non previsti dalla normativa, che esulano da escursionismo e biciclette. Che so: auto, strade, rumore, gente che dà da mangiare ai cinghiali, gente che butta i rifiuti in giro, gli stessi cacciatori che escono con i cani.
Insomma: al solito è un problema molto complesso, e la soluzione messa in pratica mi sembra il classico cancello al recinto, ma con i buoi già scappati da tempo. Non metto in dubbio siano stati interpellati esperti e professionisti, e che la soluzione non sia stata presa a cuor leggero, però continuo a pensare che siano altre le strategie, prima tra tutti un ferreo controllo sugli allevamenti, soprattutto quelli con animali allo stato semi brado.