ma che male c'è a non evolversi, se la bici è lenta a recepire novità chi se ne frega? io lo vedo come un plus. tutto il resto va a mille, la bici e la carbonara spero che restino come sono.
Le grandi invenzioni di Jo di cui non sapevamo di avere bisogno
X 2 fanno esattamente 50€, poi ogni tanto tocca anche ai dischi. E mettici che non tutti sono in grado di cambiarseli coi prezzi dei mecca che ormai sono delle butique. Quanto ai rim brake, ho visto cerchi crepati, mozzi aperti in 2 e moltissimi raggi saltati ma non mai sentito di nessuna ruuota esplosa per consumo eccessivo della pista frenante in oltre 30 anni che giro su strada50€ per un paio di pastiglie?
Senza contare che se fai tanto dislivello non ti durano anni, e c'è pure il rischio che ti esplodano.
X 2 fanno esattamente 50€, poi ogni tanto tocca anche ai dischi. E mettici che non tutti sono in grado di cambiarseli coi prezzi dei mecca che ormai sono delle butique. Quanto ai rim brake, ho visto cerchi crepati, mozzi aperti in 2 e moltissimi raggi saltati ma non mai sentito di nessuna ruuota esplosa per consumo eccessivo della pista frenante in oltre 30 anni che giro su strada
Scusami, non posso fare a meno di notare i "termini tecnici" che solitamente si usano tra grandi aziende e che, puntualmente pugnalano il vocabolario.Provo a scrivere la mia...
(sono innovation manager di una grossa azienda di componenti per refrigerazione, quindi il mio è un parere personale pseudo-professionale)
Quando si lancia una novità non basta spiegare quale sia la funzione o il motivo per cui è stata sviluppata. In questo caso si parla di feature che può essere accettata o meno dai potenziali clienti.
Per riuscire a proporre una novità con successo è assolutamente necessario individuare e spiegare immediatamente a quale pain pont si riferisce. A volte si pensano innovazioni che non risolvono nessun problema del cliente / mercato, quasi sempre non hanno il successo commerciale sperato.
Questo comporta che i clienti, in questo caso noi malati di mtb, possiamo non sentirne il bisogno, anche se siamo appunto "malati-innamorati" del nostro oggetto. Una volta provato magari vediamo una differenza minima e quindi lo mettiamo subito da parte.
Un esempio, il brain di Specialized, prendiamo come esempio quello posteriore. La sua value proposition è molto semplice: una full suspended bike regolabile come una front. Qual'è il pain point che risolve? Semplice, quello di dover sempre aprire chiudere l'ammortizzatore posteriore, evitando di sdondolare in salita. In questo caso è chiaro qual'è il problema che risolve. Attenzione, in questo caso sono chiari sia il problema che risolve che il beneficio che da.
Nel caso della proposta dell'articolo la prima impressione (felice di sbagliarmi provandolo) è di avere un accessorio che, potrà darmi un beneficio certo, ma ad un problema che per quanto mi riguarda, non esiste.
Con innovazioni di questo tipo è molto più difficile avere successo, perchè a meno che non dia vantaggi invequivocabili e tangibili, verrà vista come una feature, un optional, non molto di più.
Il "manico" di chi propone oggetti innovativi è proprio quello di capire cosa ci possa servire che ancora non sappiamo. Quello che in inglese viene definito: uncover customer needs.
Per i freni a disco sulle bici da corsa, i pain point sono: la capacità frenante e la sicurezza del corridore grazie ad un dispositivo più performante (e pesante).
(spero di non aver dato l'idea di voler fare il professorone, ho semplicemente ragionato come se fossi nel mio lavoro quitidiano)
Quindi se dico che preferisco smollare due brugole e non inserire un componente in più nella catena manubrio-ruota che pesa, può rompersi, ingombra ed è inutilmente lungo per le geometrie attuali, sono conservatrice?forse sei troppo giovane e non ricordi, ma l'attacco manubrio variabile è stato uno dei best seller di syntace in passato. Idem per il reggisella in carbonio, uno dei primi a proporlo.
Quindi se dico che preferisco smollare due brugole e non inserire un componente in più nella catena manubrio-ruota che pesa, può rompersi, ingombra ed è inutilmente lungo per le geometrie attuali, sono conservatrice?
Questa discussione è stucchevole.
Proporre un dispositivo di richiamo elastico al manubrio è, per chi ha esperienza motociclistica e qualche nozione di dinamica del veicolo a due ruote, ad essere generosi, una cosa insensata.
Fare un secondo articolo per difendere il primo, dando a tutti degli ignoranti conservatori "che non siete ingegneri", è una toppa peggio del buco.
Stimo Syntace, penso di essere uno dei pochi che qui ha comprato cerchi e mozzi da loro, ma il K.I.S. anche gli altri mag on line (Pinkbike e Enduro Mag) hanno praticamente detto che è inutile, che ovviamente è diverso dal dire che non fa quello che dice.
Divento scettico quando, sempre riferito al K.I.S., leggo che oltretutto consente di sfruttare al meglio il battistrada ......................
Prima cosa che ho fatto quando ho preso la mia prima 29 da XC, subito messa davanti al mio frontino di acciaio di 15anni fa.Mettete accanto una front 26 di 10 anni e una 29 odierna …. Hanno 2 ruote entrambe ma sembra siano fatte per sport diversi.
No, nessuna coda di paglia.
Semmai la coda di paglia l'ha avuta chi ha pensato ad un articolo che, invece di entrare nei dettagli tecnici per confutare i commentatori, dà indistintamente a tutti dei conservatori ignoranti "che tanto non capireste che non siete ingegneri"
Consiglio una lettura di questo libro per capire PERCHE' inserire un elemento di richiamo elastico alla posizione "dritta" è uno stupro della dinamica del mezzo a due ruote.
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Articoli di opinione su un tema tecnico?
A quando il sondaggio per decidere il valore dell'accelerazione di gravità?
Sono parecchio duro e stamani in particolare modo, non capisco in che senso lo dici, pensi che possano trovarne dei vantaggi?Premettendo che non l'ho mai provato, ribadisco il fatto che secondo me è stato fatto provare alla gente sbagliata. Mi piacerebbe sentire il parere di un biker principiante su ebike (per il peso della bici).
Sono parecchio duro e stamani in particolare modo, non capisco in che senso lo dici, pensi che possano trovarne dei vantaggi?
Gli agonisti che corrono in gran fondo xc saranno tutti amputati alloraUn mio amico stradista mi ha dato due spiegazioni, più razionali:
1. in caso di cadute di gruppo, il pericolo costituito dai bordi taglienti dei dischi;
2. il fatto che è più facile avere un disco regolato male che un v-brake regolato male, e lo sfregamento del disco regolato male sottrae watts.
A voi i commenti, per me il ciclismo su strada è terra incognita.
Il freno a disco tra i professionisti ormai è diventato la norma, con tutte le cadute di gruppo che fanno nelle corse, non mi risulta che ci siano feriti da taglio di disco, ma per favore dai! E' che gli stradisti sono più talebani degli mtb-bikerDiciamo che sono tutte valutazioni corrette, puoi aggiungere che i freni classici a pattini pesano meno, hanno meno manutenzione, e se esci con l'asciutto su asfalto buono anche un ottima efficienza.
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