Opinione Perché il mondo del ciclismo è così conservativo?

albatros_la

Biker marathonensis
25/6/09
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Ciao io sono anche stradista e dal mio punto di vista i freni a disco servo e eccome, frenano meglio, funzionano sul bagnato, si modulano meglio, non devi frenare su una pista in carbonio se hai il denaro per comprarti quelle ruote :mrgreen:
Per ultimo fai molta meno fatica a frenare, ho fatto i 50 km di discesa dal Teide tutti con presa alta sul manubrio e a fine discesa avevo ancora l'uso delle dita:pirletto:I freni a disco sulla bdc non sono utili, ma bensì necessari:il-saggi:
Sul fatto che si freni meno su strada direi che ti sbagli, e anche sul fatto che le piste frenanti che non si sporcano mi sento di dissentire, prova a fare un giro su strada umida se non bagnata e controlla le piste frenanti dopo pochi km le troverai tutte belle impastate di patina nera.
Anche i dischi si bagnano e diventano spesso come un branco di scimmie urlanti. Solo tamburi e freni magnetici sono esenti dal bagnato; i primi non si usano su bici da corsa o fuori strada, i secondi ovviamente su nessuna bici. Il fatto che una bici da corsa abbia bisogno di meno potenza frenante di una MTB è evidente, basta guardare la dimensione dei dischi. Inoltre la bici da corsa affronta pendenze generalmente inferiori a tante MTB, su fondo "più facile".
Se i freni a disco fossero stati necessari, la bici da corsa sarebbe nata ieri e non decenni fa. Se fossero stati più utili che nella MTB, visto e considerato l'enorme giro di denaro del settore strada rispetto al settore MTB, sarebbero apparsi prima lì. Non dico che non siano apprezzabili, ma sicuramente sono meno utili che nella MTB e capisco chi voglia soppesarne pregi e difetti per fare una scelta pensata (anche se ormai pian piano si andrà verosimilmente soltanto in quella direzione).
Domanda "ignorante": ha senso fare 50 km discesa con una bici da corsa in presa alta? Se la presa bassa non la si usa in discesa, a cosa serve? Non vale la pena allora usare una curva diritta?
 

lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
Stando al ragionamento che la differenza la fa principalmente il rider se prendo ad esempio un Loic Bruni e gli faccio fare un percorso DH da W.C. attuale con un mezzo di ultima generazione ed uno di 20 anni fa ci sarà poca differenza sui tempi finali ? ! Secondo me anche lo sviluppo dei mezzi conta parecchio in alcuni ambiti .
se fai scendere Loic Bruni su una bici di 20 anni fa probabilmente arriva in fondo con 10-20 secondi di ritardo.. ma in fondo ci arriva in qualche modo..
se fai scendere l'amatore di turno su una bici di 20 anni fa probabilmente non arriva neanche in fondo..

quindi proprio per questo motivo è il ciclista a fare la differenza maggiore..
 
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Tronicox

Biker ciceronis
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Giussano
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SCOR 4060 ST IL PACHIDERMA GRIGIO
Bdc e strada sono due utilizzi diversi si diceva.. rileggi i post precedenti
Certo era che si discuteva sul costo di manutenzione dei ricambi, non è che si parla di cambiare la bici, ma normali prodotti da consumo, con costi relativamente abbordabili.
sono andato a vedere su un sito francese molto noto i prezzi medi di prodotti shimano, si evince che:
Pastiglie originali shimano in titanio 17 €
Pattini originali shimano per pista in carbonio 15 €
Pattini originali shimano normali 10€
Dishi shimano ICE-tec 25€
Quindi non si parla di costi astronomici. Non è che ti voglio dare contro.
Saranno due utilizzi diversi, ma per entrambi il freno a disco è il top.
 
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Tronicox

Biker ciceronis
27/4/12
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Giussano
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SCOR 4060 ST IL PACHIDERMA GRIGIO
Anche i dischi si bagnano e diventano spesso come un branco di scimmie urlanti. Solo tamburi e freni magnetici sono esenti dal bagnato; i primi non si usano su bici da corsa o fuori strada, i secondi ovviamente su nessuna bici. Il fatto che una bici da corsa abbia bisogno di meno potenza frenante di una MTB è evidente, basta guardare la dimensione dei dischi. Inoltre la bici da corsa affronta pendenze generalmente inferiori a tante MTB, su fondo "più facile".
Se i freni a disco fossero stati necessari, la bici da corsa sarebbe nata ieri e non decenni fa. Se fossero stati più utili che nella MTB, visto e considerato l'enorme giro di denaro del settore strada rispetto al settore MTB, sarebbero apparsi prima lì. Non dico che non siano apprezzabili, ma sicuramente sono meno utili che nella MTB e capisco chi voglia soppesarne pregi e difetti per fare una scelta pensata (anche se ormai pian piano si andrà verosimilmente soltanto in quella direzione).
Domanda "ignorante": ha senso fare 50 km discesa con una bici da corsa in presa alta? Se la presa bassa non la si usa in discesa, a cosa serve? Non vale la pena allora usare una curva diritta?
Ti rispondo subito per l presa alta, prova a fare 50 km di discesa in presa bassa e poi vedrai cosa ti dice la tua schiena. Il freno a disco ti permette di imprimere meno forza nella leva e tenere una posizione più comoda in discesa senza affaticare le mani. La presa bassa in certi frangenti è utilissima, ti da più aereodinamica e in discesa se scendi a cannone più controllo, ma non è per niente comoda.
I dischi per le bici da strada son anche più piccoli perche la bici pesa 8-9 kg e non 14-25 come la mtb. E ovviamente i percorsi sono nettamente diversi, ma il peso fa la sua parte. e per quanto riguarda il fatto di essere necessari o meno, chi prova i freni a disco su una bdc, difficilmente torna indietro. Tipo quando uno usa il telescopico per la prima volta e dice "Ma come facevo prima senza..."
 

torakiki.gt

lupus in bicycla
16/2/11
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pavia
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Spertan mullet - cube two - thok mig
per scaldarti col motore devi scaldare tutto l'abitacolo. E devi aspettare che il motore sia caldo. Se apri una portiera se ne va in 3 secondi.
Il riscaldamento a sedile è una resistenza elettrica immediata o quasi. Ti fa venire le emorroidi, ma è indubbiamente molto più efficiente
Io l'ho avuto su una sola auto e personalmente non lho mai usato xke lo trovavo quasi fastidioso.
Ovvero se fa tanto freddo ti ritrovi con culo bollente e le mani gelate. :loll:
 

Gigispeed3

Biker superis
4/2/16
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Marostica
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Nomad 6
Caro Marco, ti leggo sempre volentieri. Anche oggi l ho fatto, pensando ad un articolo interessante, invece mi sa che ti sei offeso perchè il popolo di mtb mag si sia espresso in modo democraticamente contrario alle due mollette appese allo sterzo che comunicano col posteriore..
Ora, i commenti mi sono parsi in alcuni casi divertenti, in altri anche logici.
Io che non sono un pro, e che appartengo alla casta dei weekend warriors, cosa vuoi che me ne faccio di un appendino simile?
già i miei amici mi prendono per il culo, per il campanellino sul manubrio, salvo poi chiedermi di accenderlo se ci sono persone, se mi metto pure lo stendiabiti mi ghettizzeranno...

Poi li ho già spesi i soldini ( mille neuri almeno ) per un ammortizzatore di sterzo Ohlins, montato sulla mia moto da pista al tempo..
Non ho migliorato i tempi, però almeno era bellissimo e me lo invidiavano in molti,
le due mollette delle marmitte giannelli, scusa ma fanno cacare e si inzozzerebbero di fangazza alla prima uscita sull umido..
Non mi pare il caso, dai

Con infinita stima, immagino non sia stato semplice andare ad un meeting fatto apposta per sta "cosa", ma spero che almeno i trail erano fichi, i buffet abbondanti e spero vi siate cmq divertiti.
 

roninmtb

Biker novus
4/9/10
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Torino
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Io sono uno che ama le novità, mi piace sempre sperimentare e sono pronto ad accogliere qualsiasi innovazione, però nel mondo MTB si esagera davvero siamo arrivati a superare l'elettronica che era il settore sovrano nel aggiungere aggiornamenti su aggiornamenti.
Ora, ogni piccolo miglioramento può essere utile ma sarebbe soprattutto utile iniziare a produrre MTB e bici in genere che non costino come una macchina e magari che permettessero ai biker o ai ciclisti di cambiarle più spesso. Aggiungendo sempre novità e aumenti non si fa altro che creare uno zoccolo duro di persone che si tengono la loro bicicletta a costo di usare una 26 del 2010, rilassando un po' i prezzi si otterrebbero, secondo me, vendite maggiori. Probabilmente, però, quella parte di biker che si svena per avere l'ultima novità riesce ancora a sostenere un mercato che spesso sfiora l'assurdo...
 
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frenco

Edonista della MTB
21/11/16
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padova
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Fuel ex8
Io non credo che il mondo MTB sia conservativo, piuttosto un pelo scettico rispetto alle finte novità o alle innovazioni inutili.
Normalmente se una novità risponde ad un bisogno latente, che abbiamo sempre sentito senza magari metterlo a fuoco, la reazione è tutt'altro che conservativa. Se invece uno non ha mai sentito il bisogno, mi pare normale sia un po' scettico.
Io ho sempre sentito il bisogno di alzare a abbassare la sella cento volte nel corso del giro, tu mi presenti il dropper e io lo accolgo a braccia aperte. Io ho sempre avuto male alle mani per manopole scomode e piccole che trasmettevano tutte le vibrazioni (ho le mani molto grandi e non uso guanti imbottiti), per cui le manopole oversize di spugna siliconica per me hanno fatto la differenza. Ho sempre sofferto i cerchi stretti che davano instabilità laterale alla ruota con pressioni basse, ho accolto a braccia aperte i cerchi larghi. Ho sofferto le forature e la mancanza di grip e il tubeless a bassa pressione (una volta imparati alcuni trucchi) mi ha cambiato la qualità delle uscite. Il deragliatore mi ha sempre infastidito, l'1x mi ha subito conquistato e non tornerei mai indietro. Ecettera eccetera.
Ma la storia delle bici e delle MTB è costellata di invenzioni "meteoriche" che sono durate meno delle cotte del liceo.
E poi siamo tutti diversi e usiamo la bici in modo diverso per fare cose diverse, ci sono molte cose che a me servono e a te no, per cui capisco il tuo scetticismo, ma tu puoi capire il mio entusiasmo.
 

trvdario

Biker cesareus
24/7/06
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Torino e provincia
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Commento che condivido, penso che in molti sul forum abbiano criticato "a spada tratta" , semplicemente perché con questo prodotto si cerca di dare una soluzione ad un problema che nessuno ha mai avuto.

Per quanto riguarda il discorso del riscaldamento in macchina, da sempre si accende subito lo "scalda culo" e poi quando il motore è caldo si spenge il sedile e si attaccano le bocchette. Usare una resistenza per cuocersi la schiena ed avere freddo sul viso e petto mi sembra la cosa più lontana dall'efficienza
Eh ma l'ha detto un ING....
 

marco

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Diretur
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Caro Marco, ti leggo sempre volentieri. Anche oggi l ho fatto, pensando ad un articolo interessante, invece mi sa che ti sei offeso perchè il popolo di mtb mag si sia espresso in modo democraticamente contrario alle due mollette appese allo sterzo che comunicano col posteriore..
Ora, i commenti mi sono parsi in alcuni casi divertenti, in altri anche logici.
Io che non sono un pro, e che appartengo alla casta dei weekend warriors, cosa vuoi che me ne faccio di un appendino simile?
già i miei amici mi prendono per il culo, per il campanellino sul manubrio, salvo poi chiedermi di accenderlo se ci sono persone, se mi metto pure lo stendiabiti mi ghettizzeranno...

Poi li ho già spesi i soldini ( mille neuri almeno ) per un ammortizzatore di sterzo Ohlins, montato sulla mia moto da pista al tempo..
Non ho migliorato i tempi, però almeno era bellissimo e me lo invidiavano in molti,
le due mollette delle marmitte giannelli, scusa ma fanno cacare e si inzozzerebbero di fangazza alla prima uscita sull umido..
Non mi pare il caso, dai

Con infinita stima, immagino non sia stato semplice andare ad un meeting fatto apposta per sta "cosa", ma spero che almeno i trail erano fichi, i buffet abbondanti e spero vi siate cmq divertiti.

haha, ti ringrazio per le belle parole ma:
1. non sono andato alla presentazione
2. meno che mai mi sono offeso.

È bello però vedere come si scaldino gli animi per due mollette appese allo sterzo. Ed è anche il motivo per cui mi sono sentito in dovere (morale, umano e costituzionale, nonché con profonda e vibrante soddisfazione) di scrivere questo pezzo, che chiaramente non vi lascia indifferenti.
 

oTToo

Biker forumensus
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Treviglio
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18% GREY
in salita poi il discorso è infinito.. scienza dell'allenamento e dell'alimentazione.. controllo della glicemia, barrette, gel, allenamenti con misuratore di potenza, tecniche per il recupero.. insomma oggi vediamo i pro chiudere una hero in 4 ore.. ma anche amatori che fanno prestazioni incredibili (e da puliti..) oggi in tanti anche normali si fanno l'everesting.. o hanno gambe da 4watt/kg.. cose per molti impensabili 20 anni fa.. o fattibili solo da dopati..
Interessante ma la platea per questi argomenti è a mio avviso minoritaria: vedendo chi è su due ruote la maggioranza è sugli "anta" inoltrati. Per me, che di anni ne ho 52, il risultato è portare a casa le coronarie.
 
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Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Bassa modenese
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Enduro Expert 2010
I benefici delle innovazioni tecniche vanno commisurate con il loro costo, ad esempio sono profondamente convinto dei vantaggi delle trasmissioni wireless, cambio o telescopico con comando senza cavi ma con questi prezzi credo che terrò i cavetti ancora per molti anni.
 

Dz10

Biker tremendus
21/11/20
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Friuli Venezia Giulia
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Stumpjumper evo
Stando al ragionamento che la differenza la fa principalmente il rider se prendo ad esempio un Loic Bruni e gli faccio fare un percorso DH da W.C. attuale con un mezzo di ultima generazione ed uno di 20 anni fa ci sarà poca differenza sui tempi finali ? ! Secondo me anche lo sviluppo dei mezzi conta parecchio in alcuni ambiti .
Io penso si intendesse che si, lo sviluppo del mezzo conta eccome, ma è sempre il rider a fare la differenza…. Se io prendo l’ultima Mtb da dh uscita e faccio un trail contro Bruni che prende una trail bike del 2015… come andrà a finire?
Soprattutto con le ultime tipologie di bici uscite, ci vuole manico per far “rendere” un’enduro con geo moderne, se la usassi io probabilmente sarebbe la bici a portarmi in giro e non viceversa
 
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Treppy

Biker grossissimus
25/1/21
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Marche
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Rockrider XC100S
A me l'innovazione piace, in tutti gli ambiti.
Credo che la resistenza alle nuove uscite sia l'esborso economico unito al rischio di passare per scemi se alla fine "l'invenzione" si rivela una cagata pazzesca.
Credo però che se fossimo tester e potessimo avere tutto a disposizione gratuitamente l'hype di provare una nuova uscita sarebbe nettamente maggiore.
 
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Riki174

Biker urlandum
2/4/12
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Brescia - Camunia - Como
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Orbea Wild
Fat bike: la risposta ad una domanda che nessuno aveva fatto...esaurito l'effetto marketing iniziale sono tornate ad essere la nicchia che devono essere.
Schwalbe Procore: soluzione ad un problema effettivo (forature varie) bocciata comunque dal mercato.
Sistemi che riducono il pedal kickback e altri che lo amplificano (pur non creati per quello).
Gomme robuste e liquido o gommoni meno robusti con salsiccioni...ecc ecc...
Ci sono centinaia di altri esempi simili che secondo me dimostrano semplicemente che il mondo MTB è esattamente l'opposto di quanto esposto nell'articolo.
Ci sono continui cambiamenti in direzioni anche diametralmente opposte.
Quindi @marco in risposta all'articolo la mia opinione è: secondo me NO, anzi, è proprio il contrario.
Ovviamente ad ogni innovazione non ci sarà mai un plebiscito, ed è normale che il pubblico reagisca in maniera articolata.
 

lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
Interessante ma la platea per questi argomenti è a mio avviso minoritaria: vedendo chi è su due ruote la maggioranza è sugli "anta" inoltrati. Per me, che di anni ne ho 52, il risultato è portare a casa le coronarie.
guarda io ai giorni nostri vedo veramente tanti sulla 50ina che in bici vanno veramente veramente forte. lasciando perdere il discorso doping.. ai giorni nostri se ne hai voglia tra preparatore, nutrizionista, misuratore di potenza, integratori ecc.. si riescono a raggiungere delle prestazioni veramente alte.

io ho iniziato ad andare in bici più o meno nel 2008 e mi ricordo che allora i 50 enni che vedevo mediamente non andavano così forte.. era un ciclismo più "pane e salame".. ovviamente i campioni over 50 c'erano anche allora.. ma mediamente molti molti meno. adesso il livello s'è alzato moltissimo, un pò per tutte le fasce d'età.

prima era più "macina km e se hai la genetica andrai forte".. adesso invece c'è proprio una scienza dell'allenamento "se fai X ottieni Y".. se segui determinate tabelle, una certa alimentazione, un certo recupero.. a certi watt ci arrivi matematicamente
 
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