Opinione Perché il mondo del ciclismo è così conservativo?

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Bike
Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
hai colpito nel segno senza essere (anche) stradista. L'unica situazione in cui i dischi potrebbero dare grandi vantaggi su strada è sul bagnato, ma a quel punto paradossalmente il grip va a farsi benedire con gommine slick gonfiate a morte...
Diversa è la questione con cerchi full carbon, con quelli in effetti non c'era pattino che teneva e si facevano dritti da paura quindi li ci possono stare. Ma c'è un ma, mi sono sempre domandato come mai non sono state sviluppate soluzioni tecniche al problema visto che altre discipline hanno dimostrato che è possibile frenare anche meglio sul carbonio (leggasi F1) . E quando penso che in un solo colpo han reso obsoleti telai, ruote e gruppi delle bdc mi torna il dubbio: "Non è che la bike industry ci vuole sempre fregare?"
Quando si parla di dischi sulle BDC sembra che in precedenza usassero dei freni scadenti.
Un gruppo Rim Dura Ace (ma anche Ultegra) é un signor gruppo con delle prestazioni eccezionali.
Diverso é il discorso circa le MTB che con i freni a disco hanno mutato radicalmente a favore di miglioramenti fondamentali.
 

ymarti

Biker delirius tremens
16/9/03
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Milano
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Bike
Specialized Demo 8 26 oldschool & Nukeproof Mega 29 newschool
Il "manico" di chi propone oggetti innovativi è proprio quello di capire cosa ci possa servire che ancora non sappiamo. Quello che in inglese viene definito: uncover customer needs.

Bellissimo. Un concetto che scoprii leggendo il libro di Jobs e di Apple, Iphone ecc. Scoprii anche questa cosa a riguardo l'innovazione dei prodotti: non vendere il prodotto, vendi la soluzione.
Grazie dello scritto, apprezzato.
 

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Reggio Emilia
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Verissimo, ne ho anche io un paio in casa vicine che alterno. Ĺa cosa bizzarra è che se guardo i tempi, se i percorsi non sono troppo selettivi, vado più forte con la vecchia, il carro armato non scorre :mrgreen:
 

DoubleT

bikerozzo
4/4/11
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italia
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Bike
mtb & rdb
ma quali sono le vere innovazioni… vere dico eh… che hanno cambiato la mtb? ritengo in primis le ruote da 29 pollici, un doveroso ricordo alla turner sultan in bella mostra in lavanderia, il reggisella telescopico quello che se quel fallimento di crankbrothers non c’era… saremmo qua ancora ad aprire e chiudere collarini col metodo coleman, i freni a disco che se non hai il top dei top sai che concerti e le sospensioni, copertoni, geometrie e materiali e direi che basta così… tutta roba tradizionale innovata in base alla tecnologia che ovviamente va avanti ed è così che dev’essere, inventare per aggiungere ad un sistema già di suo perfetto mi lascia perplesso (e… manco ci provo a dire qualcosa sulle ‘a pedalata assistita‘ cosiddette ‘elettriche’, in quanto a perturbazione della perfezione, con dispiacere per chi ci sta credendo)
per cui… yabba-dabba-doo
 

marco

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Diretur
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hai colpito nel segno senza essere (anche) stradista. L'unica situazione in cui i dischi potrebbero dare grandi vantaggi su strada è sul bagnato, ma a quel punto paradossalmente il grip va a farsi benedire con gommine slick gonfiate a morte...
Diversa è la questione con cerchi full carbon, con quelli in effetti non c'era pattino che teneva e si facevano dritti da paura quindi li ci possono stare. Ma c'è un ma, mi sono sempre domandato come mai non sono state sviluppate soluzioni tecniche al problema visto che altre discipline hanno dimostrato che è possibile frenare anche meglio sul carbonio (leggasi F1) . E quando penso che in un solo colpo han reso obsoleti telai, ruote e gruppi delle bdc mi torna il dubbio: "Non è che la bike industry ci vuole sempre fregare?"

Dimentichi una cosa fondamentale: la pista frenante che si consuma, ergo le ruote da buttare via dopo qualche tempo a causa delle frenate.

Quando si parla di dischi sulle BDC sembra che in precedenza usassero dei freni scadenti.
Un gruppo Rim Dura Ace (ma anche Ultegra) é un signor gruppo con delle prestazioni eccezionali.
Diverso é il discorso circa le MTB che con i freni a disco hanno mutato radicalmente a favore di miglioramenti fondamentali.

Vedi sopra, con i cerchi in carbonio la frenata fa discretamente schifo, ma è perfetta per farsi sentire senza usare il campanello.
Anche i V-Brakes funzionavano bene, ma non tornerei mai indietro.
 

jk_biker

Biker superioris
28/1/08
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mi
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boh
Dimentichi una cosa fondamentale: la pista frenante che si consuma, ergo le ruote da buttare via dopo qualche tempo a causa delle frenate.
in teoria il discorso è corretto, ma in pratica una coppia di ruote rim brake da strada ha una vita lunghissima, (molte decine di migliaia di km cioè diversi anni per un amatore) alla fine si cambiano sempre perchè iniziano a cedere raggi e centratura molto prima del consumo piste. Chissà nell'altra versione quanti dischi e pastiglie si sarebbero cambiati a 50€ a botta
 
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marco

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in teoria il discorso è corretto, ma in pratica una coppia di ruote rim brake da strada ha una vita lunghissima, (molte decine di migliaia di km cioè diversi anni per un amatore) alla fine si cambiano sempre perchè iniziano a cedere raggi e centratura molto prima del consumo piste. Chissà nell'altra versione quanti dischi e pastiglie si sarebbero cambiati a 50€ a botta

50€ per un paio di pastiglie?
Senza contare che se fai tanto dislivello non ti durano anni, e c'è pure il rischio che ti esplodano.
 

Paoloderapage

Biker perfektus
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Pistoia
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Transition Spur & XC500
Ai tempi non c'erano auto elettriche, ma credo che nel loro caso il tuo ragionamento non funzioni, ma non me ne intendo quindi potrei sbagliare. Se la mia ipotesi fosse giusta, e visto che l'energia delle batterie è limitata, i sedili riscaldati sarebbero l'opzione migliore.
aggiungo che nei paesi + freddi gran parte delle auto anche a combustione montano di serie (da noi solitamente è optional) sistemi di preriscaldamento a resistenza per non dover aspettare 10 minuti l'arrivo dell'aria calda.
 

drmale

Biker perfektus
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Brescia
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Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Non sono nemmeno un po' conservativo. Però ho imparato a provare le cose. Di sicuro chi ha un po' di anni di mtb si ricorderà solo ai primi del 2000 la difficoltà ad arrampicarsi in salita e a scendere da discese oggi ridicole. Un xc del 2015 è distante anni luce a un xc di oggi. Ho ancora una vecchia RM Altitude del 2015, vestita bene, carbonio ecc, se la paragono a una hightower, che ho noleggiato a finale, è un cancello in salita, nonostante pesi 1,5 kg in meno, e in discesa non ne parliamo. È così, le bici sono sempre le stesse, ma ogni piccolo e in apparenza modesto miglioramento, sommato a tutti gli altri, fa la differenza. Se lo stabilizzatore di sterzo porterà una qualche miglioria, si affermerà, poi le molle diventeranno aria, si aggiungerà l'idraulica e forse anche l'elettronica.. Oppure sparirà per sempre o per ritornare, come le ruote da 29. Ma intanto ognuno di noi dovrà spiegare in base alle leggi della termodinamica perché non funzionerà mai, o al contrario che persino nel Pentateuco lo usavano per i cammelli. Detto questo quell'affare a molla fa cagare, il telescopico è un peso inutile, le 29 sono solo marketing e i garmin fanno anche il caffè, e tutto quello che non c'è non si rompe.
 
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Paoloderapage

Biker perfektus
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Pistoia
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Transition Spur & XC500
Ma c'è un ma, mi sono sempre domandato come mai non sono state sviluppate soluzioni tecniche al problema visto che altre discipline hanno dimostrato che è possibile frenare anche meglio sul carbonio (leggasi F1) .
perchè il carbonio dei freni è completamente differente da quello dei cerchi... non va bene per elementi strutturali leggeri e soggetti a impatti come i cerchi. Oltre al fatto che il processo produtivo richiede 8-10 mesi e un ruota costerebbe come con bici topgamma e (fattore da non trascurare) a freddo letteralemente non frenano diventando pericolosissimi.
 

lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
perchè il mondo del ciclismo è così conservativo??

intanto bisognerebbe fare un distinguo tra ciclista e bicicletta.. cosa conta di più? io direi 90% il ciclista e 10% la bicicletta..
e mentre la bicicletta bene o male è sempre quella.. (come dice l'articolo le innovazioni tecnologiche sono relativamente poche e faticano a emergere) il ciclista è cambiato tantissimo negli ultimi 20 anni.. sia per la tecnica in discesa, sia per la prestazione fisica in salita.

in discesa oggi c'è tutta una serie di tecniche di guida che 20 anni fa in pochissimi facevano.. e quei pochi lo facevano di istinto o per talento.. oggi invece anche il più incapace con delle giornate di scuola può imparare benissimo a scendere quasi ovunque.

in salita poi il discorso è infinito.. scienza dell'allenamento e dell'alimentazione.. controllo della glicemia, barrette, gel, allenamenti con misuratore di potenza, tecniche per il recupero.. insomma oggi vediamo i pro chiudere una hero in 4 ore.. ma anche amatori che fanno prestazioni incredibili (e da puliti..) oggi in tanti anche normali si fanno l'everesting.. o hanno gambe da 4watt/kg.. cose per molti impensabili 20 anni fa.. o fattibili solo da dopati..

quindi il discorso è.. sì la biciletta è conservativa.. ma lo è semplicemente perchè la bici conta poco.. al 90% sia in salita che in discesa la differenza la fa chi ci sta sopra.. quindi aggiornare la bici serve più all'ego e all'estetica.. i veri miglioramenti li fa i ciclista
 

Makkio

Biker grossissimus
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HighMurgia
motografando.altervista.org
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GT Zaskar Carbon 9r - Wilier Evasion '06
Mah, in tutta onestà, nel mondo mtb, tutto questo essere conservatori non ce l'ho mai visto.
Prova ne sia il fatto che vada a velocità doppia se non tripla rispetto al mondo delle bici da corsa.
Negli ultimi 10-15 anni innovazioni ne abbiamo viste ed accolte in grande quantità, perfino bici con ruote anteriori e posteriori di due diametri differenti (alla faccia della praticità).

Per come la vedo io però, ed a quanto sembra è un pensiero condiviso da molti, specialmente fra quelli che pedalano da un po, la bici deve rimanere un mezzo semplice e soprattutto affidabile.
A me pare che negli ultimi anni questa cosa sia venuta decisamente meno, sia per soluzioni tecniche che, a fronte di un vantaggio piu o meno rilevante si rivelano difficili da manutenere o riparare (mi vengono in mente i cavi interni o il cambio elettronico), sia a causa della diminuzione generale della qualità costruttiva dei prodotti, che siano di bassa lega o top di gamma.
Perchè mi starebbe anche bene spendere 1500 euro per una forcella, ma se dopo 3 o 5 anni è già malridotta, beh un po mi girano.

Per quanto riguarda la strada capisco bene l'essere conservatori visto che in fin dei conti una volta che stai comodo in bici e fisicamente sei in forma il resto conta meno di zero, specialmente se su strada non ti butti da discese tecniche a 90 all'ora (dubito che ci siano molti a farlo su strade aperte al traffico che possano ancora raccontarlo)
 
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marco

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Diverse
a causa della diminuzione generale della qualità costruttiva dei prodotti, che siano di bassa lega o top di gamma.
Perchè mi starebbe anche bene spendere 1500 euro per una forcella, ma se dopo 3 o 5 anni è già malridotta, beh un po mi girano.

Diminuzione della qualità costruttiva? A me pare vero proprio il contrario. Ormai è difficile trovare un prodotto di media/alta gamma (cioé quelli dove ci sono le novità) scadente.
Sull'arco temporale della forcella, 3-5 anni sono un'enormità considerando quello che ci fai. Dopo una stagione necessitano di manutenzione ordinaria, ma sarebbe anche strano il contrario visto lo sporco e l'acqua a cui sono sottoposte.

Io dico sempre che una mountain bike non è un pezzo da museo o un quadro. Se la si usa per i monti, tempo 6 mesi ed è tutta sgrattuggiata, ma questo vuol dire che il proprietario l'ha usata per divertirsi. Che poi è lo scopo della nostra attività.
 
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tylerdurden71

Biker tremendus
16/9/11
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Udine
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Per esprimere il mio pernsiero parlo di AUTO! E' vero che si sono evolute tantissimo, ormai sistemi di sicurezza, confort, elettronica sono sempre più presenti e permettono anche a un imbranato di "guidare forte". Ma io continuo a preferire il mio 6 cilindri con trazione posteriore: fa rumore, consuma e se non stai attento te la fa pagare con gli interessi.... ma sinceramente non c'è paragone, di avere un tablet al posto del cruscotto e un sistema che mi filtra tutto, anche gli errori proprio non mi interessa. Quindi, alcuni di noi sono conservativi perchè più che al tempo di dedicano alla sensazione e libertà che un mezzo privo di filtri può dare. Non c'è una cosa giusta e una sbagliata, ma ognuno di noi deve poter scegliere...
 
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Makkio

Biker grossissimus
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HighMurgia
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Diminuzione della qualità costruttiva? A me pare vero proprio il contrario. Ormai è difficile trovare un prodotto di media/alta gamma (cioé quelli dove ci sono le novità) scadente.
Sull'arco temporale della forcella, 3-5 anni sono un'enormità considerando quello che ci fai. Dopo una stagione necessitano di manutenzione ordinaria, ma sarebbe anche strano il contrario visto lo sporco e l'acqua a cui sono sottoposte.

Io dico sempre che una mountain bike non è un pezzo da museo o un quadro. Se la si usa per i monti, tempo 6 mesi ed è tutta sgrattuggiata, ma questo vuol dire che il proprietario l'ha usata per divertirsi. Che poi è lo scopo della nostra attività.
Certo, la manutenzione è chiaro che va fatta.
Io però mi riferivo strettamente alla qualità dei materiali.
Qualche forcella in vita mia l'ho aperta, a me pare che la durata delle parti interne non sia la stessa di qualche anno fa.
Non so se per la ricerca spasmodica del peso o per altri motivi. Probabilmente anche per il fatto che, rispetto a qualche anno fa (e questo vale per tutti i settori produttivi) si fa meno testing dei prodotti, visto che escono ad un ritmo forsennato.
Esempio che mi viene in mente, restando in tema forcelle, le cartucce rockshox race day che scoppiano.
Altro esempio, restando su prodotti che conosco, paragonando la vecchi(iissima) rockshox reba a quella attuale, internamente c'è una bella differenza soprattutto lato camera pneumatica.
 

marika.f

Biker superis
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Orbea
Le grandi invenzioni di Jo di cui non sapevamo di avere bisogno


158924-Spaceforce-318-50-schraeg-links_1140px.pjpeg


EDIT:
Quella dei sedili riscaldati non si può sentire. Il riscaldamento ad aria, che usa l'acqua di raffreddamento del motore, è di fatto un esempio pratico di cogenerazione. E non c'è nulla di più efficiente sul piano energetico.
 

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