Perchè cado spesso???

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
un mio amico mi ha detto che per andare forte in curva in discesa bisogna tenere premuto il freno posteriore in modo che sia frenata a metà. Mi spiego meglio bisogna premere la leva fino a quando non senti derapare il posteriore ovvero a metà corsa del freno.
Ahhh ottimo consiglio :medita:... ma il piede/interno curva lo metti fuori stile motocross?

:rosik: non si fa... non si fa!
 

pierlo8961

Biker ciceronis
anch'io sono terrorizzato dalle discese ripidissime con fondo di pietre, parto con la giusta grinta poi guando inizio a sentire i ciotoli rotolare sotto le ruote e accelerazioni folli appena tolgo le dita dal freno mi parte un blocco mentale, freno di brutto e rischio sempre la caudta, il più delle volte (quando riesco) scendo dalla bici e finisco la discesa "bici in spalla".
Poi ho preso la 575, il timore non è cambiato ma l'aver speso così tanti soldi per una bici da AM tosto (per le mie capacità è una freeride!) mi ha indotto ad allenarmi.
Fortunatamente non troppo lontano da casa ho un sentiero molto tecnico che uso come campo di allenamenta, salita asfaltata da 20 minuti, poi discesa in un single track molto tecnico che parte molto veloce, onicyhe asperità qualche sasso e un pò di radici, e sul finale diventa tutto roccia e davvero ripidissimo, classica situazione che mi metteva psicologicamente in crisi.
Poco tempo fà con l'occasione di un paio di giorni di ferie ho fatto quella discesa una marea di volte, sono andavto sù e giù dalla mattina alla sera, con un approccio didattico cercando di rendermi conto di eventuali errori giro dopo giro, arrivato a sera sono riuscito a completare il giro con la giusta dose di serenità, certo non da cronometro ma almeno...non sono sceso dalla bici!
E' stata un enorme soddisfazione.
Spero un pò alla volta di godermi sempre di più i vari giri AM della mia zona, senza tremare come una foglia di fronte alla prima difficoltà.
A volte mi chiedo se soffrire di vertigini c'entri qualcosa, io ne soffro parecchio, anche quando faccio trekking ci sono passaggi che sono costretto a fare "a gattoni" (pena rimanere bloccato lì) mentre altri passano di corsa.


BEN FATTO !
Così si impara, se non hai nessuno cui 'stare dietro', si prova e si riprova fino a capire dove e come si può migliorare........ bravo
 

Formy

Biker popularis
20/5/08
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Pescantina
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Specialized Epic 29"
Pure a me certe discese specialmente le tecniche mi fanno un pò di che..
Ma bisoghna cercare di superare la paura e scendere leggeri, senza forzare, e prestare attenzione allo spostamento del peso e.. ai frenii!!!
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Io cercherei di dare consigli improntati alla prudenza anzichè alla spavalderia. Le protezioni servono per limitare i danni causati dagli imprevisti, non a farsi passare la paura, e l'ultima cosa da pensare è che se si cade con le protezioni non ci si fa niente.
Il fatto che trovi difficoltà a scendere senza protezioni vuol dire solo che ci hai fatto l'abitudine. E' come per la cintura di sicurezza sull'auto, non è che una volta indossata posso andare più sparato perchè mi sento più sicuro.

Sono d'accordo. Le protezioni non ti salvano dalle grosse cadute, però ti preservano da tutta quella serie di graffi, abrasioni, lividi che anche una banale caduta di solito provoca.
Da quando uso le protezioni, ho notato che prendo un po di rischi in più. Se per esempio c'è un passaggio su roccia dove non sono sicuro al 100% di passare lo provo lo stesso, perchè so che un eventuale caduta non avrebbe (sfiga esclusa) alcuna conseguenza. Mentre quando giravo senza protezioni, l'idea anche solo di grattugiarmi una gamba mi faceva desistere.
Ovviamente questa è un'arma a doppio taglio. Se da un lato ti fai meno male, dall'altro prendi dei rischi in più.
Comunque le protezioni mi hanno salvati più di una volta. Per esempio una volta in collina mi sono impuntato col frontino e sono atterrato con tutto il peso sulla gomitiera su una pietra bella aguzza. Non avessi avuto la gomitiera mi sarei di sicuro rotto il gomito.
 

maxrosso

Biker marathonensis
5/10/05
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ovada (AL)
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Specialized diverge e turbo levo
a mio parere c'è una cosa che è molto importante anche se può sembrare banale.. la velocità.. mi spiego meglio: se non si ha paura si affrontano gli ostacoli o ad esempio le pietraie o i ghiaioni a maggior velocità, e come sugli sci la velocità aiuta moltissimo a superare gli ostacoli e a fare le manovre con più fluidità, quoto Dany e Monorotula sui Nobby Nic da 2,25, le ho da quando sono uscite e non uso altre gomme, invece sull'uso del freno anteriore ci andrei un pò più cauto, agli inizi il freno anteriore dà effetti devastanti se non si è in grado di modulare la frenata, se si deve proprio cadere è meglio una scivolata di un cappottone a 360°, usarlo è importante ma bisogna sempre essere consapevoli che in entrata in curva lo si deve mollare immediatamente, importante anche l'abbassare la sella e aggiungerei di abbassare il più possibile il baricentro con il corpo, gomiti larghi e flessi, gambe flesse e non cambiare le traiettorie all'ultimo momento, e il piede interno fuori nella curva perchè nò? non deve essere una abitudine ma a volte ti salva da una caduta...
 

ncusatis

Biker superis
7/3/08
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Battipaglia SA
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a mio parere c'è una cosa che è molto importante anche se può sembrare banale.. la velocità.. mi spiego meglio: se non si ha paura si affrontano gli ostacoli o ad esempio le pietraie o i ghiaioni a maggior velocità, e come sugli sci la velocità aiuta moltissimo a superare gli ostacoli e a fare le manovre con più fluidità, quoto Dany e Monorotula sui Nobby Nic da 2,25, le ho da quando sono uscite e non uso altre gomme, invece sull'uso del freno anteriore ci andrei un pò più cauto, agli inizi il freno anteriore dà effetti devastanti se non si è in grado di modulare la frenata, se si deve proprio cadere è meglio una scivolata di un cappottone a 360°, usarlo è importante ma bisogna sempre essere consapevoli che in entrata in curva lo si deve mollare immediatamente, importante anche l'abbassare la sella e aggiungerei di abbassare il più possibile il baricentro con il corpo, gomiti larghi e flessi, gambe flesse e non cambiare le traiettorie all'ultimo momento, e il piede interno fuori nella curva perchè nò? non deve essere una abitudine ma a volte ti salva da una caduta...

E' vero, maggiore è la velocità più è facile superare gli ostacoli e controllare la bici.
Infatti una maggiore velocità innanzitutto ci obbliga a guardare più avanti e quindi a disegnare meglio le traiettorie e a prevenire eventuali ostacoli, inoltre aumenta la sicurezza e abbassa la soglia della paura lasciando spazio alla capacità di percepire e controllare le reazioni della bici che si traduce in un aumento del controllo.
Una bici lenta (discesa frenata) è soggetta ad essere guidata con paura, quindi con pochissima capacità di percezione e sensibilità che fa sentire la bici come una trappola pronta a buttarti giù da un momento all'altro.
La discesa appare più o meno così:
all'inizio si sta in sella dicendo a se stessi "questa volta ti faccio vedere io", si mettono in pratica tutte le teorie suggerite da amici più bravi (sella bassa, peso in dietro, gambe e braccia flesse, non tirare il freno anteriore ecc.) e vai, inizia la discesa ancora non troppo ripida, la paura è lì fa capolino ma non compare ancora, la teoria funziona la bici scende bene il gruppo è poco più avanti, ok forse ho superato, ho capito come fare, ...quando all'improvviso, proprio come accade sulle montagne russe, compare la discesa ripida, la prima cosa che si fa è controllare la velocità, si tirano entrambi i freni quel tantino che permette alla bici di non prendere troppa velocità e alle ruote di non scivolare, ma la bassa velocità ci fa percepire qualsiasi cosa passa sotto alle gomme come grossi ostacoli, anche una banale piccola pietra viene percepita come un pericolo di scivolata che automaticamente ci porta a voler andare ancora più lenti ma ci si accorge di essere già al limite della frenata oltre si rischia il bloccaggio delle ruote e quindi la scivolata.... panico.... la bici non si ferma più... non posso scendere.... aiuto.... e così via fino in fondo, se ci si arriva...!!!!
E' questo che accade vero? Secondo me la cosa più difficile da fare è riuscire a superare la paura della velocità, bisogna provare anzi rischiare almeno una volta, per arrivare ad avere la sensazione di controllo come detto sopra, io ci sto provando utilizzando il solo freno posteriore che spesso porto volontariamente al bloccaggio al solo scopo di aumentare la mia sensazione di controllo della bici è come se gli dicessi "comando io, e quindi fai quello che dico io".
Buone discese a tutti..... ce la faremo anche noi fifoni.... ehm... forse!!!!
 

monorotula

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E' vero, maggiore è la velocità più è facile superare gli ostacoli e controllare la bici.
Infatti una maggiore velocità innanzitutto ci obbliga a guardare più avanti e quindi a disegnare meglio le traiettorie e a prevenire eventuali ostacoli, inoltre aumenta la sicurezza e abbassa la soglia della paura lasciando spazio alla capacità di percepire e controllare le reazioni della bici che si traduce in un aumento del controllo.
Una bici lenta (discesa frenata) è soggetta ad essere guidata con paura, quindi con pochissima capacità di percezione e sensibilità che fa sentire la bici come una trappola pronta a buttarti giù da un momento all'altro.
La discesa appare più o meno così:
all'inizio si sta in sella dicendo a se stessi "questa volta ti faccio vedere io", si mettono in pratica tutte le teorie suggerite da amici più bravi (sella bassa, peso in dietro, gambe e braccia flesse, non tirare il freno anteriore ecc.) e vai, inizia la discesa ancora non troppo ripida, la paura è lì fa capolino ma non compare ancora, la teoria funziona la bici scende bene il gruppo è poco più avanti, ok forse ho superato, ho capito come fare, ...quando all'improvviso, proprio come accade sulle montagne russe, compare la discesa ripida, la prima cosa che si fa è controllare la velocità, si tirano entrambi i freni quel tantino che permette alla bici di non prendere troppa velocità e alle ruote di non scivolare, ma la bassa velocità ci fa percepire qualsiasi cosa passa sotto alle gomme come grossi ostacoli, anche una banale piccola pietra viene percepita come un pericolo di scivolata che automaticamente ci porta a voler andare ancora più lenti ma ci si accorge di essere già al limite della frenata oltre si rischia il bloccaggio delle ruote e quindi la scivolata.... panico.... la bici non si ferma più... non posso scendere.... aiuto.... e così via fino in fondo, se ci si arriva...!!!!
E' questo che accade vero? Secondo me la cosa più difficile da fare è riuscire a superare la paura della velocità, bisogna provare anzi rischiare almeno una volta, per arrivare ad avere la sensazione di controllo come detto sopra, io ci sto provando utilizzando il solo freno posteriore che spesso porto volontariamente al bloccaggio al solo scopo di aumentare la mia sensazione di controllo della bici è come se gli dicessi "comando io, e quindi fai quello che dico io".
Buone discese a tutti..... ce la faremo anche noi fifoni.... ehm... forse!!!!

Che dire, poche idee e sbagliate. Spero tu indossi regolarmente le protezioni.
 

LaRobby

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....
all'inizio si sta in sella dicendo a se stessi "questa volta ti faccio vedere io", si mettono in pratica tutte le teorie suggerite da amici più bravi (sella bassa, peso in dietro, gambe e braccia flesse, non tirare il freno anteriore ecc.) e vai, inizia la discesa ancora non troppo ripida, la paura è lì fa capolino ma non compare ancora, la teoria funziona la bici scende bene il gruppo è poco più avanti, ok forse ho superato, ho capito come fare, ...quando all'improvviso, proprio come accade sulle montagne russe, compare la discesa ripida, la prima cosa che si fa è controllare la velocità, si tirano entrambi i freni quel tantino che permette alla bici di non prendere troppa velocità e alle ruote di non scivolare, ma la bassa velocità ci fa percepire qualsiasi cosa passa sotto alle gomme come grossi ostacoli, anche una banale piccola pietra viene percepita come un pericolo di scivolata che automaticamente ci porta a voler andare ancora più lenti ma ci si accorge di essere già al limite della frenata oltre si rischia il bloccaggio delle ruote e quindi la scivolata.... panico.... la bici non si ferma più... non posso scendere.... aiuto.... e così via fino in fondo, se ci si arriva...!!!!
E' questo che accade vero? Secondo me la cosa più difficile da fare è riuscire a superare la paura della velocità, bisogna provare anzi rischiare almeno una volta, per arrivare ad avere la sensazione di controllo come detto sopra, io ci sto provando utilizzando il solo freno posteriore che spesso porto volontariamente al bloccaggio al solo scopo di aumentare la mia sensazione di controllo della bici è come se gli dicessi "comando io, e quindi fai quello che dico io".
Buone discese a tutti..... ce la faremo anche noi fifoni.... ehm... forse!!!!


Ma sono ioooooooooooo!!!!! :OOO: :smile:

Aggiungerei i muscoli che si irrigidiscono, il cuore che batte all'impazzata, il fiato che si ferma..... e la sensazione di sollievo misto a gioia che ti assale a fine discesa...

Chi mi ha visto affrontare discese dice pure che la mia faccia si trasforma....:smile::smile:

Comunque da quando ho montato i pedalini con il gancio, sono già caduta due volte. Ho sempre l'istinto di sganciare quello opposto al lato dove cado...:nunsacci:

Mi sembra però, e forse è solo un'impressione, di avere più controllo della bici con i ganci. Quindi, prima di toglierli, voglio cercare di abituarmi un po'....
 

ncusatis

Biker superis
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Ma sono ioooooooooooo!!!!! :OOO: :smile:

Aggiungerei i muscoli che si irrigidiscono, il cuore che batte all'impazzata, il fiato che si ferma..... e la sensazione di sollievo misto a gioia che ti assale a fine discesa...

Chi mi ha visto affrontare discese dice pure che la mia faccia si trasforma....:smile::smile:

Comunque con i pedalini bloccati, anche io sono già caduta due volte. Ho sempre l'istinto di sganciare quello opposto al lato dove cado...:nunsacci:

Mi sembra però, e forse è solo un'impressione, di avere più controllo della bici con i ganci. Quindi, prima di toglierli, voglio cercare di abituarmi un po'....

Tutto vero... provo e condivido tutto! Magari la prossima volta mi faccio fare un primo piano da qualcuno mentre scendo e lo aggiungo al foto album per confrontare le differenze prima e dopo la trasformazione.... :smile:.
Anche a me consigliano di sganciare gli spd, ma non mi sento sicuro ho la sensazione di scivolare sui pedali e quindi scendo agganciato.
L'altra cosa brutta è rimanere soli in discesa, in un sentiero di montagna che non conosci, ho anche per questo convinto mio fratello a comperare la mtb, pensando scendesse (almeno all'inizio) come me così da non restare solo... e invece... va più forte degli altri.
Peccato abiti così lontano altrimenti ci facevamo compagnia e coraggio assieme.
:duello:ce la faremo anche noi!!!!
 
cado spesso con la mia Specy Stumpjumper fsr... anche oggi gran caduta nella sciara (lava) dell'Etna... con graffi abbastanza profondi ovunque..
perchè cado????
all'anteriore monto un saguaro che lunedì taglierò a striscioline e poi cremerò in qualche altoforno...
ma non credo che la colpa sia solo del copertone ma soprattutto mia...
oggi un compagno di avventura mi faceva notare che probabilmente sposto il peso sul posteriore cosicché l'anteriore non ha il giusto carico per cui sarebbe opportuno invertire la pipa al momento posizionata a + 12 in modo da scaricare più peso all'anteriore e contestualmente modificare l'inclinazione del manubrio sempre per lo stesso motivo ed infine avvicinare un pò la sella alla pipa.
Ciò dovrebbe in qualche modo ovviare ad un pò di problemi...
siete d'accordo???
non posso sempre tornare a casa tutto escoriato... mio figlio mi rimprovera...

ho letto tutti i consigli che ti hanno elargito e mi trovo d'accordo quasi su tutti; evidentemente il forum è frequentato da gente con manico ed esperienza, quindi nulla da aggiungere riguardo tecnica di guida e setup del mezzo.
ma vorrei contribuire con la mia esperienza che, se vogliamo, può essere simile alla tua.
mi spiego: dopo oltre 10 anni ho ripreso la mtb e mi sono ritrovato ad affrontare le situazioni più estreme (per i miei limiti) con lo stesso entusiasmo di quando ero un tantino più giovane.
ma... a parità di entusiasmo ho riscontrato una grossa differenza: ora, con un pargoletto di neanche 2 mesi a carico, prima di affrontare un ripidone la testa mi dice "che ca**o stai facendo?" -o simili.
il "problema", secondo me, è che a una certa età certe cose non vengono più naturali. Quando mi trovo in situazioni critiche io risolvo così: mi concentro tantissimo (quando cado nel 90% dei casi sto pensando ad altro) faccio un breve resoconto dei miei limiti di guida e mi butto giù attenendomi a tali limiti.
Se tutto va bene, la prossima discesa la farò un pelino più veloce e così via, perchè, ripeto, sono convinto che da giovanissimi certi comportamenti "rischiosi" vengano moooolto più naturali!
edit: ho iniziato a giocare a rugby molto tardi; quanto detto sopra coincide perfettamente con i movimenti legati al placcaggio e al contatto duro tipici di questo sport: da giovani vengono naturale, da "vecchietti" è molto difficile acquisirli senza autoviolentarsi...

Secondo me, quindi, se tieni a mente quanto sopra, potrai ricercare coscientemente i tuoi limiti e di volta in volta spostarli un po' più in alto!
 

LaRobby

Biker popularis
27/2/08
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il "problema", secondo me, è che a una certa età certe cose non vengono più naturali. Quando mi trovo in situazioni critiche io risolvo così: mi concentro tantissimo (quando cado nel 90% dei casi sto pensando ad altro) faccio un breve resoconto dei miei limiti di guida e mi butto giù attenendomi a tali limiti.

D'accordo sul discorso dell'età... Io ho iniziato lo scorso anno per caso ad un'età in cui sarebbe bene pensare a fare la calzetta piuttosto che mtb. Figuriamoci poi certi sentieri. :il-saggi::smile:

Ogni volta che affronto un po' di ripido la parte razionale del mio cervello me lo ripete sempre: "C'hai una certa età, lascia perdere...." :rosik:

Però, la soddisfazione che provo quando ci riesco è impagabile!

Tutto vero... provo e condivido tutto! Magari la prossima volta mi faccio fare un primo piano da qualcuno mentre scendo e lo aggiungo al foto album per confrontare le differenze prima e dopo la trasformazione.... :smile:.

Dai, magari me la faccio fare anche io.... :smile::smile: Ci sarà da ridere!!!:smile::smile:


Anche a me consigliano di sganciare gli spd, ma non mi sento sicuro ho la sensazione di scivolare sui pedali e quindi scendo agganciato.

Stesso problema. Ho provato pure io, ma i piedi mi scivolano....

L'altra cosa brutta è rimanere soli in discesa, in un sentiero di montagna che non conosci, ho anche per questo convinto mio fratello a comperare la mtb, pensando scendesse (almeno all'inizio) come me così da non restare solo... e invece... va più forte degli altri.
Peccato abiti così lontano altrimenti ci facevamo compagnia e coraggio assieme.
:duello:ce la faremo anche noi!!!!

Io non affronto mai i sentieri da sola, quando li faccio il maritino mi precede. Mi dà sicurezza specie nei sentieri che non ho mai fatto.
Mi aspetto che mi avverta di pericoli e, osservandolo, mi faccio un'idea di come procede il sentiero ...

:i-want-t:
 

monorotula

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Avessi tanta esperienza....!!!

Purtroppo il metodo più sicuro e "sbrigativo" per imparare a gestire bene la bici è quello di passare intere mezze giornate in un piazzale, nei pressi di un gradino, su un ripido asfaltato, con dei birilli. Certo, non è divertente come scorrazzare per i boschi. Una volta acquisiti sicurezza ed equilibrio nella guida, si può passare ad affrontare le difficoltà legate al fondo naturale. Ad averne voglia.
 

tacito

Biker imperialis
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Piccolo aggiornamento:
ho sostituito il saguaro all'anteriore con il Vertical della Continental e devo dire che i primi e limitati riscontri sono molto positivi...
in piccoli tracciati di sterrato inseriti nel mio giro classico settimanale ho la sensazione che finalmente la ruota anteriore va dove dico io...
e che soprattutto non scivola lateralmente...vado anche un pelino più veloce... vediamo che succederà in percorsi più impegnativi...
 

Jaky

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Focus Sam Team - On One Parkwood 27.5" - Surly Steamroller
Piccolo aggiornamento:
ho sostituito il saguaro all'anteriore con il Vertical della Continental e devo dire che i primi e limitati riscontri sono molto positivi...
in piccoli tracciati di sterrato inseriti nel mio giro classico settimanale ho la sensazione che finalmente la ruota anteriore va dove dico io...
e che soprattutto non scivola lateralmente...vado anche un pelino più veloce... vediamo che succederà in percorsi più impegnativi...
Una domanda perdonami...ma se cadi praticamente da fermo, come fa la ruota a scapparti di lato??
 

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