Perchè cado spesso???

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Bed

Biker poeticus
4/6/03
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e

DISSENTO ! DIssento dall'uso del freno posteriore, in genere un uso (anzi mi pare di capire abuso) è controproducente perchè il freno posteriore tende a bloccare la ruota (in discesa il peso grava di più sull'anteriore e quindi il posteriore tende con facilità al blocco) e in tale situazione la bici diventa ingovernabile....

Ma te, quando t'han tolto le rotelle la prima cosa che hai fatto e' stato un nose-press?;-)

Hemm...forse non ci siamo capiti: e' proprio per imparare ad usare il freno anteriore che uno deve rendersi conto della limitatezza del posteriore.

L'amico ha dei problemi, si ritrova fermo e cade: ora, prima deve acquisire un minimo di sicurezza e poi affinera' la tecnica. Inutile dirgli che dovrebbe usare di piu' (anzi meglio, esclusivamente) l'anteriore, adesso non e' questo il suo problema mi pare. Non a caso parlo di tratto dritto senza curve, proprio perche' cosi' arrivera' ad usare l'anteriore senza troppe difficolta' quando il posteriore non sara' piu' sufficiente. Poi si rendera' conto che aumentando la velocita' di percorrenza del tratto, ridurra' per forza di cosa l'uso del freno posteriore finendo con l'utilizzare prevalentemente l'anteriore.
Diversamente rischia di prendersi ulteriori botte e ritrovarsi appeso ai freni piu' che mai...
Le botte sono "terapeutiche" ed "educative" a patto che si capisca l'errore e si corra ai ripari. Da sempre ho questa abitudine: se un passaggio non mi riesce sia in salita (piede a terra) sia in discesa (caduta) cerco sempre di tornare sui miei passi e ripeterlo, subito, non fosse altro che per fargliela pagare cara :smile:
 

ballero

Biker serius
1/7/07
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Ti dico anch'io la mia....

Direi di mettere Nobby nik davanti e dietro, così, tanto per avere il top!
mettile alla giusta pressione ( ci sono vari post sull'argomento)

Poi se possibile fare qualche uscita con un biker più pratico di te, cosicchè possa darti qualche buon consiglio.

Vedere quello che fa lui e cercare di imitarlo sarebbe molto importante ( i miei vecchi dicevano "il mestiere si ruba con gli occhi").

Io da quando esco con biker molto più bravi di me ho fatto un bel salto di qualità! ....devo proprio ringraziarli!

Per quella che è la mia esperienza nelle discese, ti consiglierei di frenare "a sentita" nei tratti diritti, per poi lasciarli nel tratto dove invece normalmente (o per paura) freneresti, per poi rifrenare subito dopo nel tratto dritto.

Il freno anteriore è molto importante, non puoi rallentare solo con il posteriore, ad esempio nei ripidoni l'uso parsimonioso del freno ant, è fondamentale!

Poi nelle curve il piede esterno alla curva deve stare basso così da far pressare la gomma in terra appena curvi dall'altra parte subito giù l'altro piede e così via...
Va bene anche tenere i piedi pari e alzarsi un poco dal sellino quasi a galleggiare sulla sella. prendendo confidenza sul bilanciamento del peso anteriore/posteriore.

Vedrai che anche quì nel forum qualche biker abilus potrà darti qualche consiglio in più, sicuramente più tecnico.!

Ricorda che Tutti si casca!! fà parte del giochino.......
 

pierlo8961

Biker ciceronis
e



Ma te, quando t'han tolto le rotelle la prima cosa che hai fatto e' stato un nose-press?;-)

Hemm...forse non ci siamo capiti: e' proprio per imparare ad usare il freno anteriore che uno deve rendersi conto della limitatezza del posteriore.

L'amico ha dei problemi, si ritrova fermo e cade: ora, prima deve acquisire un minimo di sicurezza e poi affinera' la tecnica. Inutile dirgli che dovrebbe usare di piu' (anzi meglio, esclusivamente) l'anteriore, adesso non e' questo il suo problema mi pare. Non a caso parlo di tratto dritto senza curve, proprio perche' cosi' arrivera' ad usare l'anteriore senza troppe difficolta' quando il posteriore non sara' piu' sufficiente. Poi si rendera' conto che aumentando la velocita' di percorrenza del tratto, ridurra' per forza di cosa l'uso del freno posteriore finendo con l'utilizzare prevalentemente l'anteriore.
Diversamente rischia di prendersi ulteriori botte e ritrovarsi appeso ai freni piu' che mai...
Le botte sono "terapeutiche" ed "educative" a patto che si capisca l'errore e si corra ai ripari. Da sempre ho questa abitudine: se un passaggio non mi riesce sia in salita (piede a terra) sia in discesa (caduta) cerco sempre di tornare sui miei passi e ripeterlo, subito, non fosse altro che per fargliela pagare cara :smile:


cos'e' un nose-press ? Se è qualcosa con cui farsi male sicuramente l'ho fatto almeno due volte ! :omertà:

PS. le rotelle me le hanno ridate quando sono arrivato penultimo o forse peggio.... :hahaha: STORIA VERA: era il 'permio' per l'ultimo e l'ho vinto io ! :il-saggi: sono ancora tra i miei 'migliori' trofei.

QUOTO ALLA GRANDE quando dici di riaffrontare subito il problema. Anche per me vale questa regola, capire cosa succede e perchè e poi riprovare.
 

indy

Biker popularis
24/4/06
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Torino
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Bike
Cannondale Scalpel HT Carbon 3
per l'esperienza che ho fatto io ti posso dire che al 99% se ti prende paura durante un ripidone cadi, perchè cominci a frenare male (bloccando le ruote) e perdi il controllo.
Tutto ciò che ti può aiutare a risolvere il tuo problema è acquisire sicurezza, questo vuol dire iniziare ad affrontare ripidoni, passaggi tecnici, ecc. ad una velocità adatta alle tue attuali capacità, affinare la tecnica di frenata utilizzando entrambi i freni con la giusta forza senza mai bloccare le ruote, bilanciare la bici con gli spostamenti del corpo e se ti può dare un aiuto psicologico, perchè no, anche cambiare i copertoni (gonfiandoli alla giusta pressione).
 

ncusatis

Biker superis
7/3/08
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Battipaglia SA
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Anche io ho paura delle discese ripide con fondo ghiaioso, per mia fortuna sono caduto solo una volta. Appena inizia la discesa tendo a fare andare la bici cercando di non pensare alla paura ma poi.... arriva e mi attacco ai freni scendendo molto lentamente, ho paura di cadere in velocità. Monto gomme Michelin Dry2 ed anch'io volevo cambiarle convinto che avessero poco grip, poi ho visto i miei compagni scendere a gran velocità al punto da rischiare di perdermi, restando ultimo e solo nella montagna, e quando ho visto che uno di loro (forse il più veloce) aveva le gomme talmente consumate da essere diventate slig, ho capito che forse la causa sono io.
Mi hanno consigliato di usare molto il freno posteriore e di portarlo spesso al bloccaggio in modo da acquisire maggiore sicurezza e controllo della bici.
Ho un solo dubbio la mia bici è una Bianchi Doss quindi una XC con lo sterzo più alto rispetto al piano sella, le loro sono race con lo sterzo al di sotto del piano sella, potrebbero essere per questo più controllabili in discesa?

Questa è la mia bike:




Se abbasso il manubrio aumenta il controllo in discesa?
 

Danybiker88

Redazione
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www.picasawebweb.com
Anche io ho paura delle discese ripide con fondo ghiaioso, per mia fortuna sono caduto solo una volta. Appena inizia la discesa tendo a fare andare la bici cercando di non pensare alla paura ma poi.... arriva e mi attacco ai freni scendendo molto lentamente, ho paura di cadere in velocità. Monto gomme Michelin Dry2 ed anch'io volevo cambiarle convinto che avessero poco grip, poi ho visto i miei compagni scendere a gran velocità al punto da rischiare di perdermi, restando ultimo e solo nella montagna, e quando ho visto che uno di loro (forse il più veloce) aveva le gomme talmente consumate da essere diventate slig, ho capito che forse la causa sono io.
Mi hanno consigliato di usare molto il freno posteriore e di portarlo spesso al bloccaggio in modo da acquisire maggiore sicurezza e controllo della bici.
Ho un solo dubbio la mia bici è una Bianchi Doss quindi una XC con lo sterzo più alto rispetto al piano sella, le loro sono race con lo sterzo al di sotto del piano sella, potrebbero essere per questo più controllabili in discesa?

Questa è la mia bike:




Se abbasso il manubrio aumenta il controllo in discesa?

Diciamo che le gomme che monti non ti aiutano affatto sulla ghiaia :mrgreen:

Una bici con un assetto più racing è molto più difficile da guidare di una bici con assetto più seduto. Detto questo il consiglio che do a tutti quelli che non fanno gare e di abbassare SEMPRE la sella (se già non lo fanno). Ho visto un sacco di gente testarda che si ostinava a non voler abbassare la sella che dopo anni di discesa al 50% a piedi si sono convinti e hanno fatto in sella discese che pruima ritenevano oltre la loro portata.
 

ncusatis

Biker superis
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Battipaglia SA
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Diciamo che le gomme che monti non ti aiutano affatto sulla ghiaia :mrgreen:

Una bici con un assetto più racing è molto più difficile da guidare di una bici con assetto più seduto. Detto questo il consiglio che do a tutti quelli che non fanno gare e di abbassare SEMPRE la sella (se già non lo fanno). Ho visto un sacco di gente testarda che si ostinava a non voler abbassare la sella che dopo anni di discesa al 50% a piedi si sono convinti e hanno fatto in sella discese che pruima ritenevano oltre la loro portata.

Che gomme mi consigli con cameradaria?
La forcella che monto è una marzocchi mx pro lo, il libretto consiglia di portare l'aria di precarico tra 0 e 1 bar, che vuol dire che è a molla? Come devo settarla?
 

lee paolo

Biker velocissimus
29/7/06
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Bologna
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anch'io sono terrorizzato dalle discese ripidissime con fondo di pietre, parto con la giusta grinta poi guando inizio a sentire i ciotoli rotolare sotto le ruote e accelerazioni folli appena tolgo le dita dal freno mi parte un blocco mentale, freno di brutto e rischio sempre la caudta, il più delle volte (quando riesco) scendo dalla bici e finisco la discesa "bici in spalla".
Poi ho preso la 575, il timore non è cambiato ma l'aver speso così tanti soldi per una bici da AM tosto (per le mie capacità è una freeride!) mi ha indotto ad allenarmi.
Fortunatamente non troppo lontano da casa ho un sentiero molto tecnico che uso come campo di allenamenta, salita asfaltata da 20 minuti, poi discesa in un single track molto tecnico che parte molto veloce, onicyhe asperità qualche sasso e un pò di radici, e sul finale diventa tutto roccia e davvero ripidissimo, classica situazione che mi metteva psicologicamente in crisi.
Poco tempo fà con l'occasione di un paio di giorni di ferie ho fatto quella discesa una marea di volte, sono andavto sù e giù dalla mattina alla sera, con un approccio didattico cercando di rendermi conto di eventuali errori giro dopo giro, arrivato a sera sono riuscito a completare il giro con la giusta dose di serenità, certo non da cronometro ma almeno...non sono sceso dalla bici!
E' stata un enorme soddisfazione.
Spero un pò alla volta di godermi sempre di più i vari giri AM della mia zona, senza tremare come una foglia di fronte alla prima difficoltà.
A volte mi chiedo se soffrire di vertigini c'entri qualcosa, io ne soffro parecchio, anche quando faccio trekking ci sono passaggi che sono costretto a fare "a gattoni" (pena rimanere bloccato lì) mentre altri passano di corsa.
 

edosossi

Biker tremendus
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Marina di Carrara
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un mio amico mi ha detto che per andare forte in curva in discesa bisogna tenere premuto il freno posteriore in modo che sia frenata a metà. Mi spiego meglio bisogna premere la leva fino a quando non senti derapare il posteriore ovvero a metà corsa del freno.
 

monorotula

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un mio amico mi ha detto che per andare forte in curva in discesa bisogna tenere premuto il freno posteriore in modo che sia frenata a metà. Mi spiego meglio bisogna premere la leva fino a quando non senti derapare il posteriore ovvero a metà corsa del freno.

Buona questa. Quindi qualsiasi freno di qualsiasi bici, su qualsiasi discesa con qualsiasi fondo e qualsiasi pendenza, a metà corsa della leva, fa derapare la ruota?
Ma quanti anni ha questo tuo amico?
 

Danybiker88

Redazione
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Che gomme mi consigli con cameradaria?
La forcella che monto è una marzocchi mx pro lo, il libretto consiglia di portare l'aria di precarico tra 0 e 1 bar, che vuol dire che è a molla? Come devo settarla?

Come gomme ti consiglio un paio di Nobby Nic da 2.25. Sono ottime gomme: leggere e belle grippose.

Le forcelle marzocchi a molla con precarico ad aria funzionano così:
l'elemento elastico è una molla elicoidale in acciaio e una camera d'aria.
Per comprimere la molla serve una determinata forza x che non si può modificare (dipende dalla tipologia della molla). Se il tuo peso comprime eccessivamente la forcella (quindi hai troppo SAG, ossia affondamento per il tuo peso) allora aggiungi aria. Per comprimere l'aria serve una forza y (che varia a seconda della pressione dell'aria).
Per tanto per comprimere la forcella la forza necessaria sarà x+y. Quindi tu regolando la pressione agisci sulla forza y.
 

Danybiker88

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anch'io sono terrorizzato dalle discese ripidissime con fondo di pietre, parto con la giusta grinta poi guando inizio a sentire i ciotoli rotolare sotto le ruote e accelerazioni folli appena tolgo le dita dal freno mi parte un blocco mentale, freno di brutto e rischio sempre la caudta, il più delle volte (quando riesco) scendo dalla bici e finisco la discesa "bici in spalla".
Poi ho preso la 575, il timore non è cambiato ma l'aver speso così tanti soldi per una bici da AM tosto (per le mie capacità è una freeride!) mi ha indotto ad allenarmi.
Fortunatamente non troppo lontano da casa ho un sentiero molto tecnico che uso come campo di allenamenta, salita asfaltata da 20 minuti, poi discesa in un single track molto tecnico che parte molto veloce, onicyhe asperità qualche sasso e un pò di radici, e sul finale diventa tutto roccia e davvero ripidissimo, classica situazione che mi metteva psicologicamente in crisi.
Poco tempo fà con l'occasione di un paio di giorni di ferie ho fatto quella discesa una marea di volte, sono andavto sù e giù dalla mattina alla sera, con un approccio didattico cercando di rendermi conto di eventuali errori giro dopo giro, arrivato a sera sono riuscito a completare il giro con la giusta dose di serenità, certo non da cronometro ma almeno...non sono sceso dalla bici!
E' stata un enorme soddisfazione.
Spero un pò alla volta di godermi sempre di più i vari giri AM della mia zona, senza tremare come una foglia di fronte alla prima difficoltà.
A volte mi chiedo se soffrire di vertigini c'entri qualcosa, io ne soffro parecchio, anche quando faccio trekking ci sono passaggi che sono costretto a fare "a gattoni" (pena rimanere bloccato lì) mentre altri passano di corsa.

Usi le protezioni? Secondo me sono un grosso aiuto psicologico (e non solo). Quando, dopo la prima caduta, capisci che anche cadendo non ti fai niente affronti con maggiore serenità ogni passaggio. Pensa che adesso se devo fare un pezzettino senza protezioni mi sento molto teso e di conseguenza gioco sempre qualche bel jolly.
 

ncusatis

Biker superis
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Battipaglia SA
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Come gomme ti consiglio un paio di Nobby Nic da 2.25. Sono ottime gomme: leggere e belle grippose.

Le forcelle marzocchi a molla con precarico ad aria funzionano così:
l'elemento elastico è una molla elicoidale in acciaio e una camera d'aria.
Per comprimere la molla serve una determinata forza x che non si può modificare (dipende dalla tipologia della molla). Se il tuo peso comprime eccessivamente la forcella (quindi hai troppo SAG, ossia affondamento per il tuo peso) allora aggiungi aria. Per comprimere l'aria serve una forza y (che varia a seconda della pressione dell'aria).
Per tanto per comprimere la forcella la forza necessaria sarà x+y. Quindi tu regolando la pressione agisci sulla forza y.

Ho capito, quindi in teoria è a molla con in più la possibilità di aumentare la forza comprimente con l'aggiunta di aria, e come faccio quindi a regolarmi? Ho una misura sulla quale basarmi?
 

monorotula

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Usi le protezioni? Secondo me sono un grosso aiuto psicologico (e non solo). Quando, dopo la prima caduta, capisci che anche cadendo non ti fai niente affronti con maggiore serenità ogni passaggio. Pensa che adesso se devo fare un pezzettino senza protezioni mi sento molto teso e di conseguenza gioco sempre qualche bel jolly.

Io cercherei di dare consigli improntati alla prudenza anzichè alla spavalderia. Le protezioni servono per limitare i danni causati dagli imprevisti, non a farsi passare la paura, e l'ultima cosa da pensare è che se si cade con le protezioni non ci si fa niente.
Il fatto che trovi difficoltà a scendere senza protezioni vuol dire solo che ci hai fatto l'abitudine. E' come per la cintura di sicurezza sull'auto, non è che una volta indossata posso andare più sparato perchè mi sento più sicuro.
 

maxgastone

Biker spectacularis
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Io cercherei di dare consigli improntati alla prudenza anzichè alla spavalderia. Le protezioni servono per limitare i danni causati dagli imprevisti, non a farsi passare la paura, e l'ultima cosa da pensare è che se si cade con le protezioni non ci si fa niente.
Il fatto che trovi difficoltà a scendere senza protezioni vuol dire solo che ci hai fatto l'abitudine. E' come per la cintura di sicurezza sull'auto, non è che una volta indossata posso andare più sparato perchè mi sento più sicuro.
Concordo... io dopo il taglio al ginocchio qualche tempo fa ho preso le ginocchiere stile volley ma le uso solo quando so di andare su sentieri very hard. Sono nato ciclisticamente senza protezioni e mi son fatto la mia scarsa esperienza senza nulla addosso e anche quando mi sono fatto male + seriamente anche se avessi avuto le protezioni al gomito non avrei potuto limitare i danni.

Quoto Danny invece sul discorso della sella bassa e magari di riprovare non per far bella figura ma per una questione intima e personale il passaggio o il pezzo di sentiero fatto a piedi prima o l'ultima volta.
 

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