quindi sono problemi di copertoni a quando sto capendo .
sai cosa secondo me? E' un insieme di cause... . I copertoni c'entrano fino a un certo punto. Il fatto è che affinchè i copertoni abbiano grip li si deve "caricare" nella giusta maniera, è quindi un problema di peso del corpo, spinte sui pedali e sul manubrio, morbidezza dei movimenti, traiettorie e modulazione dei
freni. Solo con l'esperienza e la giusta sensibilità si migliora, e guardando quelli più bravi. Le cadute fanno parte del gioco... .
Gli errori da evitare sono:
-frenare troppo: se si frena troppo, parte dell'energia la ruota la disperde per fermarsi e la sottrare al grip col fondo.
-frenare male: come frenare a fondo e di continuo, o frenare a centro di curva, in questo modo si rischiano gli scivoloni.
-frenare in modo uguale tra i due freni: si deve pinzare anteriore e posteriore ma poi, appena si inclina la bici mollare l'anteriore e controllare al limite solo col posteriore, se non addirittura non frenare proprio. Questo sempre per il discorso che più freni e meno grip hai... .
-oppure frenare sui tratti sconnessi, quelli che mettono paura! è più corretto decelerare quanto basta PRIMA del tratto sconnesso/o curva e poi lasciare andare tutto. E' importante questo, si frena possibilmente sul dritto e sul pulito, anche molto, quanto basta a ridurre la velocità per ottenerne una che ci faccia sentire sicuri, fossero anche 15 km/h! e poi mollare!
questo per quanto riguarda la frenata.
Gli errori da evitare riguardanti il peso del corpo sono:
-essere rigidi: legnosi, non accompagnare la bici col corpo, front o full che sia.
-scendere seduti.
-spostare il peso indietro nelle frenate: compatibilmente con le discese e le pendenze si deve rimanere quanto più centrali è possibile. Altrimenti si toglie carico al manubrio e si perde grip e direzionalità.
-non caricare i pedali e le manopole: quando si curva il piede esterno alla curva preme sul pedale (dando grip alla ruota posteriore), il ginocchio della gamba interna alla curva si allarga un pò all'esterno per compensare il bilanciamento del peso, il bacino si sposta all'esterno della curva, la testa ruota un pò assieme alle spalle verso la curva e la mano interna preme un pò sulla manopola (per dare grip alla gomma davanti). Questa è una coordinazione che non è molto intuitiva, ed è opposta alla tecnica usata dagli stradisti (quella più naturale) e richiede tempo per essere assimilata. Però è anche facile constatare che anche andando dritti a 5km/h nel garage basta spostare solo il bacino a destra e a sinistra per vedere la bici iniziare a curvare magicamente da sola. Basta solo sculettare e la bici inizia a girare senza che la si è inclinata.
Solo con la pratica si acquisisce la tecnica e soprattutto la scioltezza nell'esecuzione dei gesti, l'automatismo.
Il mio suggerimento è questo: imparare per gradi e PIANO, ma imparare le cose giuste. Molto meglio imparare a curvare BENE e in sicurezza, senza errori, che catapultarsi a velocità folli sbagliando tutto, pasticciando, arrivando lungo nelle curve e rischiando l'osso del collo.