Di solito la frase che li fà zittire è: "visto che è un problema suo, se la prenda con se stesso"
Pedoni arrabbiati con i bikers al colle!
- Creatore Discussione nonnocarb
- Data di inizio
Di solito la frase che li fà zittire è: "visto che è un problema suo, se la prenda con se stesso"
Non ero al colle, ero un po sfatto dal sabato perche eravamo a LEOGANG e ho fatto due rande da nove cosi ho fatto un giro al renon giu per il Peter Ploner dove è venuto fuori il casino con la tipa col cane e guinzaglio :)…
ma guarda una tipa cosi deve andare al manicomio…e basta…
adesso vado a farmi un Colle e dopo un Renon
ah! a Leogang, allora eri con "Hoonz" (sempre amico di Rossyhoney).
Quanta gente di Brixen conosci?
(rubrica: i fatti nostri)
Quanta gente di Brixen conosci?
(rubrica: i fatti nostri)
Hei...
Hoonz lo conosco tramite Stefano Rossi e da BX conosco ancora un altro ragazzo che si chiama Daniel però ero a Leogang con altra gente di Renon e Bolzano Pino, Tommy, Gabbri, Yuri, Valerio ne conosci qualchuno?
saluti
Grazie per il benvenuto raga !!!!!
magari ci siamo gia visti all Colle o al Renon… io ho una Morewood Izimu dh bianca…e caschetto Troylee nero…e ho un paio di tatuaggi
NEWS: Al Renon un ragazzo che conosco ha fatto un club die DH&FR e spera di entrare nel SV Renon POOL, cosi ci devono dare una pista o un trail per allenarci…speriamo…
però fino adesso non si ancora niente die preciso, vi farò sapere in futuro…
i fatti nostri: io ho una graziella rosa con una Dorado 2010 e un cestino portapacchi, boxer azzurri e tanta paura
Valerio quello che fa flat? E' sempre al park di Bz.. e gli altri magari li conosco pure di vista.. è sempre la stessa storia, non ci si conosce tra locals qui.. siamo gruppetti invisibili..
i fatti nostri: io ho una graziella rosa con una Dorado 2010 e un cestino portapacchi, boxer azzurri e tanta paura
è ormai te sei vecchio Steff
manco uno :(
quà in giro cìè tanta gente che fa FR, ma ci si conosce in pochi. Non va bene questo. Bisogna rimediare!
@stef: uhm.. bella tua graziella, ma mettiti anche il perizoma.. sopra i boxer.
Il casino si pone soprattutto quando ci sono giorni affollati come questi. La gente vede una frenata che alza troppa polvere e pensa subito mioddìo questo ci si schianta addosso...
. Il problema è che sei obbligato a percorrere certe strade bianche di collegamento che sono piene di bambini, gente a passeggio che occupa tutta la larghezza del sentiero, cani al guinzaglio & non. A quel punto o scendi a passo d'uomo oppure - come è successo anche alla nostra comitiva sabato scorso - ti becchi l'inevitabile sciampo da parte di qualcuno che s'incazza (credo che il tizio fosse un assessore + albergatore del luogo, nel nostro caso).
Nelle discese più tecniche o comunque sui trails del Sellaronda tour abbiamo sempre rallentato, sorriso e salutato tutti. Problms zero (a parte quello sopra), forse anche perché la gente che cammina e suda davvero riesce ad apprezzare il gesto atletico (parola grossa) del biker....
E comunque se non fossero i biker, sarebbero i cavalli, o i cani di taglia grossa, o i bambini che schiamazzano e corrono ovunque, o.......
Peace, love & freeraid'
Paul
. Il problema è che sei obbligato a percorrere certe strade bianche di collegamento che sono piene di bambini, gente a passeggio che occupa tutta la larghezza del sentiero, cani al guinzaglio & non. A quel punto o scendi a passo d'uomo oppure - come è successo anche alla nostra comitiva sabato scorso - ti becchi l'inevitabile sciampo da parte di qualcuno che s'incazza (credo che il tizio fosse un assessore + albergatore del luogo, nel nostro caso).
Nelle discese più tecniche o comunque sui trails del Sellaronda tour abbiamo sempre rallentato, sorriso e salutato tutti. Problms zero (a parte quello sopra), forse anche perché la gente che cammina e suda davvero riesce ad apprezzare il gesto atletico (parola grossa) del biker....
E comunque se non fossero i biker, sarebbero i cavalli, o i cani di taglia grossa, o i bambini che schiamazzano e corrono ovunque, o.......
Peace, love & freeraid'
Paul
AHAHAHAHAHAHAH
"brividodellacorsasenzafreni"
AHAHAHAHAHAHAH
ignorante d'un giornalista...non sa nemmeno di cosa parla....
n'un fò frirraid ma non se ne può più....ogni anno c'è qlcuno che rivendica diritti sulla montagna come fosse loro.....caxxo LA MONTAGNA E' DI TUTTI
"brividodellacorsasenzafreni"
AHAHAHAHAHAHAH
ignorante d'un giornalista...non sa nemmeno di cosa parla....
n'un fò frirraid ma non se ne può più....ogni anno c'è qlcuno che rivendica diritti sulla montagna come fosse loro.....caxxo LA MONTAGNA E' DI TUTTI
Ciao a tutti, al riguardo ho avuto una interessate conversazione con l'assessora JUDITH KOFLER PEINTNER Assessora alla Scuola, al Tempo Libero e alla Mobilità del Comune di Bolzano, durante la serata notte in bici.
Premetto opero in una asd di Bolzano "ALPBIKE Ciclotrekking" che fa escursioni e formazione (sono maestro di MTB diplomato AMI)
Mi sono reso conto che la parte politica e' completamente ignorante del movimento attorno alla MTB tutta, dall'XC alle escursioni, dal Freeride al Downhill agonistico.
Ma mi sono reso conto, e esce anche dal forum, che la MTB e sopratutto i sui praticanti non hanno saputo conquistarsi una visibilita' e di fatto non hanno una rappresentanza.
Sarebbe utile fare gruppo, o meglio lobby, traduco; tutte le asd. sportive e tutti i biker solitari e non tesserati si dovrebbero consociare per fare movimento di opinione con qualcosa di visibile in alto adige, possibilmente in entrambe le lingue, una sorta di associazione trasversale a tutti i tipi di frequentazione della montagna in mtb e anche linguisticamente trasversale , senza divisioni tipo Cai AVS.
Troppo idealistico?
Utopia?
Quando ci vieteranno i sentieri piu' stretti del passo della mtb (come in trentino) (vedi questo sito [URL]http://trentinomtbikers.altervista.org/[/URL] ) sara' tardi e piangeremo su quanto non fatto.
Ne parliamo?
[email protected] o [email protected]
Premetto opero in una asd di Bolzano "ALPBIKE Ciclotrekking" che fa escursioni e formazione (sono maestro di MTB diplomato AMI)
Mi sono reso conto che la parte politica e' completamente ignorante del movimento attorno alla MTB tutta, dall'XC alle escursioni, dal Freeride al Downhill agonistico.
Ma mi sono reso conto, e esce anche dal forum, che la MTB e sopratutto i sui praticanti non hanno saputo conquistarsi una visibilita' e di fatto non hanno una rappresentanza.
Sarebbe utile fare gruppo, o meglio lobby, traduco; tutte le asd. sportive e tutti i biker solitari e non tesserati si dovrebbero consociare per fare movimento di opinione con qualcosa di visibile in alto adige, possibilmente in entrambe le lingue, una sorta di associazione trasversale a tutti i tipi di frequentazione della montagna in mtb e anche linguisticamente trasversale , senza divisioni tipo Cai AVS.
Troppo idealistico?
Utopia?
Quando ci vieteranno i sentieri piu' stretti del passo della mtb (come in trentino) (vedi questo sito [URL]http://trentinomtbikers.altervista.org/[/URL] ) sara' tardi e piangeremo su quanto non fatto.
Ne parliamo?
[email protected] o [email protected]
Ciao complimenti per l'iniziativa, che appoggio in pieno.
Però
purtroppo la sola visibilità non basta, ci vuole anche educazione da parte della comunità dei bikers (non intendo necessariamente rivolgermi a chi legge questo mio post). Purtroppo la dinamica del comportamento umano ci insegna che un episodio negativo varrà negli occhi di altri individui sempre di più di mille altri episodi positivi che l'anno preceduto. Abbiamo un "bias comportamentale" (biologico se non ricordo male) in tal senso.
Quando ce ne scendiamo per un sentiero come un branco di lupi arrapati ed incrociamo i pedoni che sono poi obbligati ad allontanarsi di fretta, pena venir travolti, ecco che ci facciamo male da soli. Tutte le nostre associazioni, i nostri buoni propositi vengono minati alla radice (discorso che mi viene confermato anche dal mio amico nonché presidente del bike club locale di cui faccio parte).
Facendo il Sellaronda Tour in pieno agosto mi sono reso conto di quanto poco ci voglia per fare incazzare la gente - nel senso che basta una sgommata di troppo, una whippata un po' troppo ardita vicino a chi vuole solo passeggiare tranquillamente, una banale caduta in scivolata sulla ghiaia per allarmare chi della bici da montagna non conosce nulla. Ed è subito polemica :-/
E temo che il futuro possa riservarci solo l'attività nei bike-park o nelle "riserve indiane" all'uopo costituite (v. Livigno).
Pace bene & rocchenroll
Paul
Ciao Paul,
hai pienamente ragione, il comportamento di noi biker influenza l'esito dei rapporti con i pedoni, e probabilmente visti alcuni episodi e una stampa sicuramente ottusa e miope non sono ottimista, con il tempo la politica confinera' chi pratica il frreride nei park o in percorsi dedicati, cosi' sara' sempre meno free e solo ride.
Il mio intento e' quello di mantenere almeno per chi oggi e domani fa "ride" in modo civile e rispettoso dell'ambinete la possibilita' di frequentare i sentieri montani e pedemontani senza limitazoni assurde o confinati alle forestali.
Un segnale in tal senso viene proprio dall'assessora che chiedeva a noi e a UISP se la discarica di Castel Firmiano, ormai chiusa perche' esaurito lo spazio e in via di completamento per la sistemazione esterna, poteva essere trasformata in un "BIKE Park".
Chiaro e' che finche' il bike park non c'e si pedala ovunque, non e' se quando c'e il bike park si pedala solo li?
Ecco perche' vorrei trovare altri biker con dietro una A.S.D. da coinvolgere in caso di chiamata ad un tavolo, per portare tutte le esigenze,non solo di UISP, sono un inguaribile democratico e non mi va di dovermi trovare con la responsabilita' di rappresentare un movimento che in realta' non rappresento se non in minima parte.
Quindi sul forum e su altri canali cerco biker bolzanini da coinvolgere nel momento (se verra' ) in cui potremmo essere interpellati.
saluti.
hai pienamente ragione, il comportamento di noi biker influenza l'esito dei rapporti con i pedoni, e probabilmente visti alcuni episodi
e una stampa sicuramente ottusa e miope non sono ottimista, con il tempo la politica confinera' chi pratica il frreride nei park o in percorsi dedicati, cosi' sara' sempre meno free e solo ride.Il mio intento e' quello di mantenere almeno per chi oggi e domani fa "ride" in modo civile e rispettoso dell'ambinete la possibilita' di frequentare i sentieri montani e pedemontani senza limitazoni assurde o confinati alle forestali.
Un segnale in tal senso viene proprio dall'assessora che chiedeva a noi e a UISP se la discarica di Castel Firmiano, ormai chiusa perche' esaurito lo spazio e in via di completamento per la sistemazione esterna, poteva essere trasformata in un "BIKE Park".
Chiaro e' che finche' il bike park non c'e si pedala ovunque, non e' se quando c'e il bike park si pedala solo li?
Ecco perche' vorrei trovare altri biker con dietro una A.S.D. da coinvolgere in caso di chiamata ad un tavolo, per portare tutte le esigenze,non solo di UISP, sono un inguaribile democratico e non mi va di dovermi trovare con la responsabilita' di rappresentare un movimento che in realta' non rappresento se non in minima parte.
Quindi sul forum e su altri canali cerco biker bolzanini da coinvolgere nel momento (se verra' ) in cui potremmo essere interpellati.
saluti.
Marco, io sono di Bolzano, ho 30 anni e pratico un po di tutto.. se per qualsiasi motivo ti posso essere d'aiuto chiedi pure senza problemi. Proprio oggi parlando col responsabile dei laboratori del centro di via Vintola mi è stato praticamente data in mano la gestione (in forma di volontariato totale) della ciclofficina.. al lavoro ci vado in bici e.. lavoro in bici.. insomma facciamoci vedere come delle brave persone o-o
Aggiungo che qualcosina-ina si sta muovendo.. so di bikers che hanno parlato col Durny in persona, lui che tutto può, chissà.. anche con Free-MTB qualcosa è stato fatto..
Aggiungo che qualcosina-ina si sta muovendo.. so di bikers che hanno parlato col Durny in persona, lui che tutto può, chissà.. anche con Free-MTB qualcosa è stato fatto..
Ciao, conosco bene il centro giovanile, e' il regno di Giorgio mio "Presidente" in ALP BIKE, lui ha fatto una giornata con i ragazzi (io ero in ferie) per coinvolgerli nell'uso della bici e per dare loro i primi principi di tecnica e comportamento.
Io ho fatto una serata aperta agli adulti per il comportamento in bici ma e' andata un po male in quanto a partecipenti, ma il periodo era certamente inadatto, proveremo di nuovo in inverno, andra' meglio.
Hai perfettemante ragione su una cosa, se ci facciamo vedere "bene" e corretti avranno una visione di noi biker buona, si deve quindi fare per prima cosa pressione su noi stessi e sui nostri compagni di uscite per comportarci correttamente e poi le cose miglorano...
saluti.
Io ho fatto una serata aperta agli adulti per il comportamento in bici ma e' andata un po male in quanto a partecipenti, ma il periodo era certamente inadatto, proveremo di nuovo in inverno, andra' meglio.
Hai perfettemante ragione su una cosa, se ci facciamo vedere "bene" e corretti avranno una visione di noi biker buona, si deve quindi fare per prima cosa pressione su noi stessi e sui nostri compagni di uscite per comportarci correttamente e poi le cose miglorano...
saluti.
Ciao ragazzi é un pó che non bazzicavo il forum,
questo problema é sempre sorto quando un "movimento" attacca lo spazio di un altro "movimento", lo abbiamo avuto con la scalata alpina e la scalata sportiva, lo sci e lo snow-board e si ripropone tra mtb ed escursionisti pedoni, ma internamente ogni tanto anche in famiglia mtb di diverse filosofie.
In ogni modo la convivenza é possibile e la proposta fatta di censire il movimento mtb, per sapere quanti siamo, per poi attivarsi anche a livello politico é piú che necessaria. Il nodo stá nel fatto che non tutti (siamo una democrazia) vogliono organizzarsi in una ASD di qualsivoglia organizzazione, FCI o UISP, quel che l'é. Forse non é neanche necessario, ma sarebbe piú che utile avere un nesso comune, un referente (anche un gruppo di lavoro) che venga interpellato quando di mtb si parla. A Laces hanno predisposto dei sentieri per il quieto vivere. Forse si é una tendenza per arrivare alle riserve palesate e forse non una soluzione ideale, ma comunque accettabile.
Il codice comportamentale dovrebbe essere intrinseco all'attivitá, ma non tutti hanno gli stessi valori ed il rispetto per il prossimo e qui iniziano le difficoltá. Bikers Renegade che vogliono sentirsi molto free vs. pedoni che andrebbero comunque a randellare anche chi porta bambini schiamazzanti, cani al guinzaglio e non ecc. come sopra, in montagna.
Si puó elaborare e proporre un codice deontologico comportamentale, insegnare ai bambini - come maestro mtb di federazione lo faccio - come relazionarsi con i pedoni, sperando che da grandicelli mantengano certi valori. Poi comunque dobbiamo fare anche i conti con biker-non-locals (sono in tanti e riconosciuti solo ultimamente come forza economica, benché considerata ancora come pubblico turistico in minoranza - ca. 25-30%, vedi il WIKU di qualche settimana fà), che trovandosi in vacanza spesso hanno la soglia comportamentale piuttosto di basso rango. Questo lo ho potuto osservare anche ad un Camp Cube a Mayrhofen-Zillertal, dove con molta arroganza sfrecciavano, su un sentiero non riservato al bike-camp, vicino ai pedoni urlando sproloqui di tutti i tipi. In questi casi come biker ti senti disarmato dai tuoi stessi fratelli. Si sá la mamma dei coglioni é sempre gravida....
Una possibilitá di fare espandere un certo codice comportamentale é copiare un pó il movimento "risk 'n' fun" generato dall'AVS in Austria per il freeride invernale. Per garantire la sicurezza dei ragazzi che iniziavano sempre di piú ad esporsi al pericolo valange con la tavola, mio fratello come guida alpina ha trovato un gruppo di ragazzi interessato, ai quali ha fatto poche lezioni di uso dell'ARVA, della valutazione situazione neve, condizioni meteo e morfologia. Questi ragazzi hanno iniziato a parlarne con i propri amici ed il movimento si espande a macchia d'olio. In gergo tecnico "train the trainer". Questo ha ridotto la casistica dei decessi per valanga.
Il problema é vecchio, ma sempre piú impellente (vedi i divieti nel Tirolo, da poco anche in Germania nella regione Hessen, nel trentino ed i limiti al Renon).
Vediamo cosa ne esce a passar parola tra noi biker
self-regulation!!
questo problema é sempre sorto quando un "movimento" attacca lo spazio di un altro "movimento", lo abbiamo avuto con la scalata alpina e la scalata sportiva, lo sci e lo snow-board e si ripropone tra mtb ed escursionisti pedoni, ma internamente ogni tanto anche in famiglia mtb di diverse filosofie.
In ogni modo la convivenza é possibile e la proposta fatta di censire il movimento mtb, per sapere quanti siamo, per poi attivarsi anche a livello politico é piú che necessaria. Il nodo stá nel fatto che non tutti (siamo una democrazia) vogliono organizzarsi in una ASD di qualsivoglia organizzazione, FCI o UISP, quel che l'é. Forse non é neanche necessario, ma sarebbe piú che utile avere un nesso comune, un referente (anche un gruppo di lavoro) che venga interpellato quando di mtb si parla. A Laces hanno predisposto dei sentieri per il quieto vivere. Forse si é una tendenza per arrivare alle riserve palesate e forse non una soluzione ideale, ma comunque accettabile.
Il codice comportamentale dovrebbe essere intrinseco all'attivitá, ma non tutti hanno gli stessi valori ed il rispetto per il prossimo e qui iniziano le difficoltá. Bikers Renegade che vogliono sentirsi molto free vs. pedoni che andrebbero comunque a randellare anche chi porta bambini schiamazzanti, cani al guinzaglio e non ecc. come sopra, in montagna.
Si puó elaborare e proporre un codice deontologico comportamentale, insegnare ai bambini - come maestro mtb di federazione lo faccio - come relazionarsi con i pedoni, sperando che da grandicelli mantengano certi valori. Poi comunque dobbiamo fare anche i conti con biker-non-locals (sono in tanti e riconosciuti solo ultimamente come forza economica, benché considerata ancora come pubblico turistico in minoranza - ca. 25-30%, vedi il WIKU di qualche settimana fà), che trovandosi in vacanza spesso hanno la soglia comportamentale piuttosto di basso rango. Questo lo ho potuto osservare anche ad un Camp Cube a Mayrhofen-Zillertal, dove con molta arroganza sfrecciavano, su un sentiero non riservato al bike-camp, vicino ai pedoni urlando sproloqui di tutti i tipi. In questi casi come biker ti senti disarmato dai tuoi stessi fratelli. Si sá la mamma dei coglioni é sempre gravida....
Una possibilitá di fare espandere un certo codice comportamentale é copiare un pó il movimento "risk 'n' fun" generato dall'AVS in Austria per il freeride invernale. Per garantire la sicurezza dei ragazzi che iniziavano sempre di piú ad esporsi al pericolo valange con la tavola, mio fratello come guida alpina ha trovato un gruppo di ragazzi interessato, ai quali ha fatto poche lezioni di uso dell'ARVA, della valutazione situazione neve, condizioni meteo e morfologia. Questi ragazzi hanno iniziato a parlarne con i propri amici ed il movimento si espande a macchia d'olio. In gergo tecnico "train the trainer". Questo ha ridotto la casistica dei decessi per valanga.
Il problema é vecchio, ma sempre piú impellente (vedi i divieti nel Tirolo, da poco anche in Germania nella regione Hessen, nel trentino ed i limiti al Renon).
Vediamo cosa ne esce a passar parola tra noi biker
self-regulation!!