Pedalata retrograda

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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andy_g

Biker poeticus
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Roma
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Giant Trance
La catena fa il normale giro
Hai ragione, avevo visto male lo schema.
Quanto a rompersi non lo so, ma il fatto che la catena tiri in su invece che in avanti può influire, il cambio non è ovviamente ottimizzato per lavorare in quel modo. Con il pignone più piccolo potrebbe addirittura creare attrito tra la catena in tiro e quella nelle pulegge.
 
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VikkorMallanson

Biker novus
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Tarquinia
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GT Fury
Da qualche giorno ho iniziato ad allenarmi regolarmente (sia pure per tratti molto brevi), per cui riesco a capire meglio come funziona il tutto. La scarsa "autonomia" in salita sta scomparendo: in passato le mie uscite prevedevano dislivelli di qualche centinaio di metri, nei giri brevi; ora non sono ancora a quei livelli ma ogni giorno scopro capacità pedalatorie molto maggiori.
E' quindi certo che i muscoli, una volta deciso di provare questo sistema di pedalata, devono riconfigurarsi totalmente, e questo richiede tempo. Non bisogna spaventarsi se, all'inizio, sembra di non essere mai saliti su una bici.
Parallelamente si deve forgiare un diverso modo di porsi in sella, di regolare la bici stessa, di affrontare le salite e di muoversi (da seduti e non) per incrementare la spinta.
Vi dico questo perché ieri, dopo aver sistemato un po' meglio la Meta 5.20, ho provato ad affrontare delle brevi salite, molto ripide, che inserivo nei miei giri più frequenti. La pendenza, ad occhio, non è inferiore al 16%, forse sfiora il 20% in alcuni punti, quindi la bici deve essere veramente molto a punto, come pure la tecnica di pedalata (in piedi), altrimenti "un sva so" (come direbbero a Forlì). La leggerezza rispetto alla GT certamente ha aiutato, comunque è la prima volta che finisco, rimanendo sempre in sella, una salita di quel genere. Per l'occasione ho montato il pacco pignoni 12-36 preso recentemente, lasciando davanti la corona da 32 denti (quella centrale delle 3 originali), con pneumatici molto scorrevoli.
Si conferma l'enorme maneggevolezza del mezzo in questa situazione, specialmente pedalando in piedi, che consente di recuperare perdite di aderenza, salti della ruota dovuti a sassi smossi, e via dicendo. La tendenza ad impennare ovviamente c'è, ma è sotto controllo. Il bobbing, avendo utilizzato il rinvio folle (poi inserirò un po' di foto), è praticamente nullo.
Rimane qualche problema di uscita della catena dagli ingranaggi: devo provare ad accorciarla per renderla un po' più tesa. Da questo punto di vista l'altra soluzione (catena ad "8") è parecchio migliore.
 
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ibanez

Twice as Hard
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Camber
Ti do una altra idea per invertire il senso di rotazione: prendi un telaio in acciaio (più facile da saldare), da un fabbro ti fai saldare un altro movimento centrale nei pressi del movimento centrale vero.
Collega i due MC con una coppia di ingranaggi della stesso diametro, lasciando i pedali sul MC originario, che trasmette il moto tramite ingranaggio al MC secondario su cui da una parte avrai l'ingranaggio, dall' altro la corona che trasmette il moto alla ruota tramite la catena.
La coppia di ingranaggi inverte il senso di rotazione del MC secondario, per cui pedalando all indietro sul primario, la bici avanzerà.
Spero di essermi spiegato
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
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Sotto il Canto (BG)
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Specy Turbo Levo
Ti do una altra idea per invertire il senso di rotazione: prendi un telaio in acciaio (più facile da saldare), da un fabbro ti fai saldare un altro movimento centrale nei pressi del movimento centrale vero.
Collega i due MC con una coppia di ingranaggi della stesso diametro, lasciando i pedali sul MC originario, che trasmette il moto tramite ingranaggio al MC secondario su cui da una parte avrai l'ingranaggio, dall' altro la corona che trasmette il moto alla ruota tramite la catena.
La coppia di ingranaggi inverte il senso di rotazione del MC secondario, per cui pedalando all indietro sul primario, la bici avanzerà.
Spero di essermi spiegato
Ci avevo pensato anch'io ma è impossibile da farsi, perché la corona andrebbe in collisione con la pedivella, a meno di posizionarlo ad una distanza maggiore del raggio della corona.
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
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Sotto il Canto (BG)
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Specy Turbo Levo
Ti assicuro che a Brescia mai usato un termine simile

Io cmq continuo a restare scettico,inorridito e basito,ma attratto da un accrocchio simile..
Che poi a dirla tutta, se si ha la passione per le rotelle, basta prendere una ebike della Rocky Mountain :smile:
 

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Guxx

Up without drugs, Down without cuts
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solo
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ce l'ho
Io ti faccio i miei sinceri complimenti per la determinazione e il coraggio nel perseguire la tua idea.
Si possono non condividere le scelte, pensare che la corretta ricerca della soluzione sia un'altra ma nessuno può negare il fatto che tu abbia reso reale, tangibile, la tua personalissima illuminazione senza mollare, senza rinunciarvi fin dall'inizio, magari negandosi definitivamente anche la possibilità di tornare a pedalare.
Ammirevole, direi "di esempio" (sempre che non mi sia perso qualcosa), anche per i toni che hai deciso di mantenere in tutta la discussione, nonostante la "forte ironia" degli utenti.
In bocca al lupo per la riuscita.
 

g.f.

Biker assatanatus
28/1/18
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Pinerolo
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YT Jeffsy AL 2018 29"; Santa Cruz Tallboy v5 cc 2023 (custom build)
Io ti faccio i miei sinceri complimenti per la determinazione e il coraggio nel perseguire la tua idea.
Si possono non condividere le scelte, pensare che la corretta ricerca della soluzione sia un'altra ma nessuno può negare il fatto che tu abbia reso reale, tangibile, la tua personalissima illuminazione senza mollare, senza rinunciarvi fin dall'inizio, magari negandosi definitivamente anche la possibilità di tornare a pedalare.
Ammirevole, direi "di esempio" (sempre che non mi sia perso qualcosa), anche per i toni che hai deciso di mantenere in tutta la discussione, nonostante la "forte ironia" degli utenti.
In bocca al lupo per la riuscita.
Mi aggiungo anche io ai complimenti per la determinazione e la sperimentazione.
Anche se non vedo una reale utilità per questo sistema di pedalata, sperimentando possono venire fuori soluzioni autocostruite utili magari in altri ambiti e situazioni.
 

VikkorMallanson

Biker novus
25/9/12
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Tarquinia
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GT Fury
Visto il tono medio dei precedenti interventi, sono un po' confuso dai vostri commenti più che lusinghieri... Grazie!!!
Aggiungo alcune di cose che avevo dimenticato:
- Il ginocchio, sebbene sollecitato duramente, sta reagendo bene: per ora posso continuare ad insistere sulla preparazione atletica.
- Il rinvio, che precedentemente avevo cassato in modo perentorio, si sta rivelando invece una piacevole scoperta. Del resto lo avevo visto utilizzato sull'ultima GT Fury, molti costruttori si stanno spostando su questa soluzione, per cui non può essere così deleterio a livello prestazioni. Certamente, pesa un po' di più rispetto alla soluzione ad "8", ma ha l'innegabile vantaggio di aggiustare il "bobbing" nel modo migliore: nel caso della 5.20 è praticamente azzerato. Nel Downhill credo che serva a svincolare la posizione del perno del forcellone da quella del movimento centrale.
- Un altro vantaggio che sta emergendo è la scarsa necessità del blocco della forcella: nel sistema tradizionale è veramente utile soltanto pedalando in piedi in pianura o falsopiano, mentre nella salita vera e propria soltanto su strada asfaltata ha un senso. Nel caso della retrograda non c'è un carico sull'avantreno così elevato, in nessun caso, pertanto se ne può fare tranquillamente a meno.
- Partenza alla massima accelerazione: trovo una minore facilità nell'accelerare da fermo rispetto all'altro sistema, ma potrebbe essere un problema momentaneo, dovuto alla scarsa dimestichezza. E' molto più difficile impennare, questo è certo, e se potrebbe rappresentare un problema nel saltare un ostacolo, certamente questa caratteristica è utilissima nelle salite al limite di aderenza, laddove si può letteralmente "centellinare" la spinta sulla ruota posteriore.
- Superamento del punto morto dei pedali: non so per quale diavoleria sia più facile superare il punto morto, affrontando le salite, ma è innegabile che tutto appare più semplice, anche da questo punto di vista.
 
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VikkorMallanson

Biker novus
25/9/12
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Tarquinia
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GT Fury
Un appunto sull'altezza della sella: nel giro di ieri, in zona Tolfa, ho provato varie altezze della stessa, visto che sulla 5.20 ho il sellino telescopico: è ormai assodato che si può girare con una sella più bassa di circa 8-10 cm rispetto al sistema tradizionale. Forse è questa la vera rivoluzione!
Tutti sanno che non esiste una sola altezza sella: in discesa deve essere ridotta, per avere un miglior controllo ed un miglior assetto, mentre in salita aumentata, per avere più spinta e perché è un movimento più adatto al ginocchio. Nella pedalata retrograda, al contrario, c'è la reale possibilità di fare tutto con un assetto fisso. Non saprei spiegare perché, in una posizione più rialzata, non si raccolgono vantaggi degni di nota riguardo alla spinta in avanti. Al contrario, i vantaggi dell'abbassamento sono parecchi: principalmente la possibilità di fermarsi e ripartire anche in situazioni di pericolo (pendenze elevate, sull'orlo di burroni ecc.). Il sellino telescopico è comunque utile, ma è sufficiente una corsa limitata.
 

_Roberto_

Biker serius
Un appunto sull'altezza della sella: nel giro di ieri, in zona Tolfa, ho provato varie altezze della stessa, visto che sulla 5.20 ho il sellino telescopico: è ormai assodato che si può girare con una sella più bassa di circa 8-10 cm rispetto al sistema tradizionale. Forse è questa la vera rivoluzione!
Nel numero dell'ingegneria ferroviaria di un secolo fa dicono che la sella va comunque tenuta alta (gamba distesa al punto morto inferiore) e molto arretrata... che ne pensi?
 

Classifica mensile dislivello positivo