I gusti son gusti, nessuno e' fatto alla stessa maniera, ma la posizione eretta e' penalizzante sia per la pedalata che per la salita, anche se una volta fatta l'abitudine non ci si fa' piu' caso. Molti pero' dimenticano che la posizione eretta e' molto penalizzante per la schiena (parlo naturalmente di bici per pedalare e anche diverse ore, non di FR/DH dove non si sta' seduti quasi mai) perche' il peso grava tutto sulla colonna anziche' essere distribuito un po' anche sulle braccia, le sollecitazioni dello sterrato poi aumentano notevolmente questa cosa (anche con 170mm sotto al cu').
Potremmo dire, al contrario, che la posizione troppo sdraiata, mettendo in tensione i glutei e nervi e tendini di quella zona, è un
bell'aiuto x infiammare il nervo sciatico. : )
Poi non stiamo parlando di stare seduti dritti come in poltrona, ma sempre con una certa inclinazione in avanti e mentre una posizione un pochino + eretta ti consente se la bici è della misura giusta di compensare piegando le braccia, se già parti sdraiato con le braccia tese non hai + spazio di manovra e di sicuro non puoi rialzarti alla bisogna.
Anche il paradigma posizione sdraiata = efficienza si sta sfaldando ( vedi ad esempio il sistema di posizionamento in sella sviluppato in quel di Bereguardo e in studio all'università di Pavia , che sta mettendo in sella alle bici da corsa una miriade di ciclisti con l'attacco manubrio inclinato in alto ).
Insomma, sto chiaramente provando a giustificare quello che x me funziona.
Per quanto mi riguarda, sono passata da una c'dale completamente rigida con la sella 15 cm + alta del manubrio a una proflex con sella un po' + alta del manubrio a una c'dale super V con sella all'altezza del manubrio ad un bullit con sella + bassa del manubrio alla nomad ancora con sella + bassa del manubrio ( man mano che le forcelle si allungano, necessariamente la posizione relativa di sella e manubrio cambia, a meno che tu non misuri 2 metri di altezza ) e non mi pento minimamente.
All'inizio mi facevo qualche problema, intossicata dalla teoria, ma poi ho notato che la differenza, se c'è, nel mio caso è veramente minima, e il gioco vale decisamente la candela. Infatti, una volta guadagnata la cima, anche con qualche ora di salita, i 165 mm dietro e i 180 davanti e la geometria della nomad + che azzeccata la rendono la bici + divertente che io abbia mai provato.
Alla fine, penso proprio che, come dici tu all'inizio, tutti i gusti son gusti
Ho da un mesetto una blur LT, prima una slayer 2006 (molto eretta, rilassata e FR...), prima ancora un giant VT (2004, angoli ancora abbastanza chiusi, forse troppo). Dico la mia sugli angoli. Gli angoli troppo aperti sono una tendenza del momento, tant'e' che i produttori li stanno proponendo su quasi tutte le mtb. Sono assolutamente d'accordo che un angolo chiuso rende la bici piuttosto "scorbutica" e diventa piu' facile impuntarsi, ma angoli eccessivamente aperti rendono la bici stabile ma troppo pigra, dipende molto dai percorsi che fai, 68 gradi per una trail/AM (che era poi l'angolo della slayer) per i miei gusti sono gia' troppo pochi, coi 67 del nomad non so' come mi troverei, la blur LT con la marza e' sui 69 gradi, abbastanza allround per divertirti sui singletrack e non impuntarti. :-?
Vorrei bonariamente contraddirti. Secondo me gli angoli aperti non sono una tendenza del momento, ma una evoluzione. Tieni conto che ormai le bici da trial hanno un angolo di sterzo di 71° ( dai 73 o 74 ° di prima ), che qualche anno fa era il paradigma x una bici da XC e i trialisti fanno cose mai viste prima. Potrai obiettare che è cresciuta l'abilità tecnica dei riders, ma, visto che x lo + ognuno di loro ha una bici su misura, credo di poter affermare che l'evoluzione della tecnica di guida va di pari passo con l'evoluzione della tecnica del mezzo. Il trial e la dh, essendo le discipline + estreme, credo che siano anche le discipline + attendibili x l'evoluzione tecnica del mezzo. In particolare geometrie e soluzioni della DH - anche se un po' addomesticate - si propagano poi all'indietro verso discipline meno estreme non per questioni di moda, ma xchè sono una valida evoluzione, che va di pari passo con l'evoluzione tecnica di chi usa le mtb su terreni particolarmente probanti.
In questo caso xò credo veramente che molto dipenda dai gusti e dai percorsi che fai in bici e non ultimo dal feeling della bici, indipendentemente dalla sua geometria sulla carta e probabilmente è x questo motivo che c'è una scelta così ampia e differenziata.
Il nomad con la 66 da 170/180 come dicevo sopra è forse la bici + agile che io abbia mai provato. Ho usato per un pochino la fox da 160 davanti, ma il feeling non era lo stesso, l'avantreno era + piantato e la bici meno agile nonostante l'angolo + chiuso.
Scusami tutto questo sproloquio.
Alla fine, penso che tu continuerai a divertirti sulla blur LT e io sulla nomad e sul 4X, e magari lo faremo anche insieme, al prox raduno del forum a Caldirola e potremo scambiarci le nostre impressioni dal vivo
ciao :)