Allora complimenti per la tenacia e un pò d'incoscienza,"qualità" che nelle giuste proporzioni non possono mancare in un biker,specialmente in quelli con un'anima free.
Eccomi tornato da un gran bel giro ... un bel week end in campeggio a premilcuore con un gran bel giro per il parco in MTB ... sveglia alle 5.30 e alle 6 parto per il percorso MTB n° 13 ... una salita tosta (almeno per me) su asfalto per 4,5km poi si prende il sentiero e si continua a salire ancora (gli ultimi strappi sono stati particolarmente faticosi), un po di sali e scendi e poi si inizia a scendere abbastanza ... inizio abbastanza veloce e fattibile e mano a mano la discesa diventa sempre più ripida e "scalettata" con scalini da più di una spanna che iniziano a crearmi qualche problema ... dopo essermi cappottato per tre volte decido che forse è il caso di evitare di continuare ad azzardare troppo e quando vedo uno scalino che reputo pericoloso deciso di superarlo a piedi ... sceso a valle prendo il percorso 317 che costeggia la statale e torno in direzione premilcuore: tanto fango e salite e discese che ho percorso a piedi visto che in diversi punti erano proibitive, ma avrei una domanda per chi ha fatto già il percorso: ma voi riuscite a salire e scendere dappertutto senza scendere dalla bici? perchè per me in alcuni punti è stato impossibile e per tre volte mi sono cappottato nonostante ero perennemente fuori sella e cercavo di caricare meno possibile l'anteriore mentre scendevo ...
Poi una curiosità: mi sarà uscita 4-5 volte la catena quando scendevo a piedi assieme alla bici, mi sa che usciva quando la ruota dietro saltellava negli "scalini", è una cosa normale o ha qualche problema/bisogno di messa a punto il mio cambio?
grazie dei complimenti eheh, tornando al discorso del modo di affrontare quei gradini ... prenderli in velocità non saprei come fare... cioè il percorso li va giù un sacco, se sbaglio un atterraggio in velocità mi ritrovo con la bici seduto su una panchina in piazza a Forlì dalla ruzzola che prendo, per il fatto della leggera impennata si potrebbe provare anche se da quello che mi ricordo scendevo perennemente attaccato ai freni perchè se no andavo veramente troppo forte (o almeno era quella la mia impressione)... stavo sempre fuori sella, frenavo costantemente col posteriore e anche abbastanza con l'anteriore lasciandolo giusto quando facevo lo scalino se no caricavo troppo il davanti e il cappottamento era automatico dappertutto
purtroppo vicino a casa c'è il fiume o il fiume, al momento non mi viene in mente altro, ma cercherò di informarmi un poDovresti trovare,vicino a dove abiti un percorso con varie difficoltà,da percorrere abitualmente,otterresti così molti miglioramenti sia fisici che tecnici.
per me era il primo approccio con delle discese di quel tipo e il modo con cui mi sono trovato meglio è stato: freno per non esagerare con la velocità (visto anche il numero di grossi sassi piantati a terra), quando arrivo in prossimità dello scalino mollo il freno anteriore, sfrutto il fianco del sentiero per fare un mini salto e atterro ... riuscivo ad andare giù abbastanza forte ... o almeno più forte di quanto mi aspettavo ... però evidentemente 3 volte non ha funzionato ... boh, capirò col tempo come prendere quegli "scalini" ... un altra cosa che non ho capito è il tempo che da il libro per fare il percorso ... 3 ore senza contare le pause ... io ce ne ho messe 2 ... bohComplimenti anche da parte mia anche per le belle foto. C'è chi dice che in discesa si deve cercare di frenare il meno possibile mantenendo il più possibile una linea retta. Io sto cercando piano piano di fare in questo modo anche se mi rendo conto che affinare la tecnica è un lavoro molto lungo, inoltre bisogna cambiare mentalità (ci vuole un pò di sana incoscenza).
Per quanto riguarda il consiglio che ti viene dato di andare in compagnia ti posso dire che in effetti sarebbe sempre meglio essere sempre in compagnia per questioni di sicurezza anche perché in quelle zone soprattutto i telefoni cellulari non ricevono quasi mai.
Però una cosa è sacrosanta: andare nel Parco in solitaria regala emozioni che in compagnia non si avvertono. Comunque felicissimo di pedalare con te prossimamente.
Secondome il modo migliore per imparare una discreta tecnica in discesa è metterti dietro qualcuno con più esperienza di te che abbia la pazienza di aspettarti e cercare di replicare le sue traiettorie ed i suoi passaggi.per me era il primo approccio con delle discese di quel tipo e il modo con cui mi sono trovato meglio è stato: freno per non esagerare con la velocità (visto anche il numero di grossi sassi piantati a terra), quando arrivo in prossimità dello scalino mollo il freno anteriore, sfrutto il fianco del sentiero per fare un mini salto e atterro ... riuscivo ad andare giù abbastanza forte ... o almeno più forte di quanto mi aspettavo ... però evidentemente 3 volte non ha funzionato ... boh, capirò col tempo come prendere quegli "scalini" ... un altra cosa che non ho capito è il tempo che da il libro per fare il percorso ... 3 ore senza contare le pause ... io ce ne ho messe 2 ... boh
ah ok, ne terrò conto allora la prossima volta che guardo un itinerario, perchè mi sono accorto proprio ora che l'ho anche allungato ... mi sono infilato nel percorso 317 prima di quando dicono nel libro...e li infatti ho trovato parecchio fango e salite moooolto ripideSecondome il modo migliore per imparare una discreta tecnica in discesa è metterti dietro qualcuno con più esperienza di te che abbia la pazienza di aspettarti e cercare di replicare le sue traiettorie ed i suoi passaggi.
I tempi di percorrenza che indica il libro sono considerati per andature molto turistiche.
per me era il primo approccio con delle discese di quel tipo e il modo con cui mi sono trovato meglio è stato: freno per non esagerare con la velocità (visto anche il numero di grossi sassi piantati a terra), quando arrivo in prossimità dello scalino mollo il freno anteriore, sfrutto il fianco del sentiero per fare un mini salto e atterro ... riuscivo ad andare giù abbastanza forte ... o almeno più forte di quanto mi aspettavo ... però evidentemente 3 volte non ha funzionato ... boh, capirò col tempo come prendere quegli "scalini" ... un altra cosa che non ho capito è il tempo che da il libro per fare il percorso ... 3 ore senza contare le pause ... io ce ne ho messe 2 ... boh
Credo che l'azione del frenare in quel tipo di percorsi sia un riflesso incondizionato perché si teme inconsciamente di non riuscire a controllare la velocità. Fondamentale è anche la conoscenza o meno del sentiero da percorrere. I tempi segnati nelle guide turistiche sono sempre molto gonfiati, l'ho sperimentato anche io.
Infatti.... ma non stare ad ascoltare il buon vecchio (e resuscitato) Paolo alias VIAGRA: ti porterà verso il lato della perdizione!!!!!!!!Rimani sintonizzato su questo forum che ti consentirà di conoscere tanti biker in gamba.
Ciao da Paolo in Cesena.
A io .... te che sei il TOTTERO della Romagna avrai da parlare....Infatti.... ma non stare ad ascoltare il buon vecchio (e resuscitato) Paolo alias VIAGRA: ti porterà verso il lato della perdizione!!!!!!!!
o-oA io .... te che sei il TOTTERO della Romagna avrai da parlare....
Ecco così ho perso due amici in un colpo solo ...
A breve caro mio ricordati di portare le protezioni che ci facciamo un bel Palazzuolo Friraid.....P.S. ieri escursione sui Sibillini con STEX e TOTTERO.
Oggi randagiata con i foligno free-ride ...
Ecco cosa succede a frequentare il forum AAA compagni di avventura cercasi ... conosci gente e dopo non riesci a smettere di frequentarla ... per fortuna che il mio angelo custode vede e provvede. Ma questa è un'altra storia ...
Beh, mica sempre vero!Ecco cosa succede a frequentare il forum AAA compagni di avventura cercasi ... conosci gente e dopo non riesci a smettere di frequentarla ... per fortuna che il mio angelo custode vede e provvede. Ma questa è un'altra storia ...
Rispondo con un po di ritardo...Eccomi tornato da un gran bel giro ... un bel week end in campeggio a premilcuore con un gran bel giro per il parco in MTB ... sveglia alle 5.30 e alle 6 parto per il percorso MTB n° 13 ... una salita tosta (almeno per me) su asfalto per 4,5km poi si prende il sentiero e si continua a salire ancora (gli ultimi strappi sono stati particolarmente faticosi), un po di sali e scendi e poi si inizia a scendere abbastanza ... inizio abbastanza veloce e fattibile e mano a mano la discesa diventa sempre più ripida e "scalettata" con scalini da più di una spanna che iniziano a crearmi qualche problema ... dopo essermi cappottato per tre volte decido che forse è il caso di evitare di continuare ad azzardare troppo e quando vedo uno scalino che reputo pericoloso deciso di superarlo a piedi ... sceso a valle prendo il percorso 317 che costeggia la statale e torno in direzione premilcuore: tanto fango e salite e discese che ho percorso a piedi visto che in diversi punti erano proibitive, ma avrei una domanda per chi ha fatto già il percorso: ma voi riuscite a salire e scendere dappertutto senza scendere dalla bici? perchè per me in alcuni punti è stato impossibile e per tre volte mi sono cappottato nonostante ero perennemente fuori sella e cercavo di caricare meno possibile l'anteriore mentre scendevo ...
Poi una curiosità: mi sarà uscita 4-5 volte la catena quando scendevo a piedi assieme alla bici, mi sa che usciva quando la ruota dietro saltellava negli "scalini", è una cosa normale o ha qualche problema/bisogno di messa a punto il mio cambio?
Guarda ... al riguardo ho deciso che ti preferisco come scrittore ... corro meno rischi ...Beh, mica sempre vero!
Con me hai pedalato una volta e proprio nelle Foreste Casentinesi e poi........ non ti ho più visto!
Come mai 'sta cosa?
Perchè non leggi nello specifico dei giri nel Parco attraverso i siti dei bikers; ci possono essere indicazioni particolareggiate sui vari tratti che ti potrebbero dare sicuramente più informazioniè stata una scelta un po veloce visto che ho deciso di fare l'uscita due giorni prima di partire ... dalla guida non sembrava un percorso particolamente difficile e sono partito abbastanza sicuro per quel motivo