Buon divertimento allora!
Domani sera aspetto di leggere il resoconto della tua uscita.
..allora
siamo partiti dal Nocicchio e siamo risaliti i Mandrioli in asfalto.
Appena discesi nella parte toscana, circa 700 mtb di asfalto a destra abbiamo preso un sentiero ripidissimo (bici a pinta) che porta in vetta ai Mandrioli con vista sul versante romagnolo fantastica (vale la pena faticare a spinta per 150 mt lineari).
Poi splendido crinale di un paio di km fino ad incrociare la strada forestale al Passo Lupatti.
Abbiamo preso (mantenuto) il sentiero 00 fino al Passo Crocina.
Tutto il crinale è un tappeto soffice di foglie di faggio...ma, hainoi!, alcuni tratti sono coperti per almeno una scarpa di foglie e humus, a tal punto che non si riusciva a capire cosa ci fosse sotto e spesso rami e radici ci hanno fatto scivolare (un cappottamento
);
quindi le discese che in altre occasioni si facevano discretamente veloci ieri si sono fatte piano piano (diversamente ognuno si assume i propri rischi!).
Dalla Crocina simo scesi la Bertesca fino a Pian della Saporita.
A parte un primo tratto sotto la faggeta con uno strato di humus umido ancora più consistente, appena giunti sotto l'abetina il terreno si è fatto pulito e ben percorribile anche se piuttotso tecnico.
Forse è stata l'unica discesa ad essere stata percorsa completamete.
Occorre però fare attenzione ad almeno un paio di gradoni.
Qulache centinaio di mt sulla forestale in direzione nord ed abbiamo svoltato a destra (cancello in legno). uno splendido stradello, in discesa a d ampi tornanti, in ghiaia ed erba ci ha condotto fino all'Eremo Nuovo.
Da qui in poi invece la mulatttiera si fatta complicata tanto da dover fare tratti a piedi fino al ponticino sul Rio Olmo.
Il tratto successivo fino a Pietrapazza è stato percorso all'80/90% a piedi perchè effettivamente è una mulattiera complicata che risale e ridiscende una costa.
A livello paesaggistico il luogo è fantastico.
Giunti a Pietrapazza aabbiamo provato a risalire (ma eravamo consci di quello che facevamo) il 209.
Diciamo subito che anche qui il 95% è stato camminato.
In discesa potrebbe essere anche interessante, soprattutto in una parte centrale... comunque c'è una parte iniziale (scendendo) molto tecnica per scloni e tratti nei quali potrebbe venire a meno il sentiero sotto la ruota (non si vede se si va un poco spediti e si vede solo a quasi fermi, per cui conviene scendere).
In fondo, 150 mt prima di Pietrapazza, c'è una frana da oltrepassare con un passaggio corto ma un pò complicato con le bici a mano e un altro salto di scaloni di grossi sassi.
Morale: con tutti questi "piedi a terra" e considerato la lunghezza del tratto non mi pare una discesa entusiasmante... a meno che non si sia freerider-funamboli
.
Allora meglio discendere veloci la strada bianca.
Risalita in bianca per Poggio Rio dell'Olmo e Nocicchio.
Conclusioni:
dopo qualche scivolone iniziale e un cappottamento con sbrego nasale la cautela ci ha "coinvolto" e non abbiamo in seguito osato più di tanto (divertente però la Bertesca).
Questo anche in virtù del fatto che personalmente sono un pò piantato in discesa ma il mio compagno va un pò meglio.. (ma è lui che ha cappottato!!).
OK il crinale - splendido!!!! - ma in questo periodo di foglie e umido è abbastanza impegnativo... ma fattibile.
OK la Bertesca in discesa fino a Pian della Saporita (in salità metà e oltre sarebbe da spingere .. però è relativamente corta).
KO il tratto Eremo Nuovo - Pietrapazza se si vuole restare in sella.
Potrebbe essere interessante per funamboli che vogliono provare le loro capacità ma occorre spingere la bike in salita per vari tratti.
Un ok di riserva per questo tratto se viene fatto alla "turistica" (trekking con bike) come abbiamo fatto noi ieri.
KO il 209 in salita.
Per "morituri te salutant" forse un ok minuscolo in discesa...
ma non conviene ci sno altre discese più entusiasmanti.
Fra poco le foto sul nostro sito....
Altro?