Opinione Ode ai cartelli per le mountain bike

avalonice

Biker grossissimus
2/4/09
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ovunque
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con le ruote
Interessante...è chiaro che in un territorio esteso ed eterogeneo come quello italiano la cosa è più complessa da gestire.

Giusto per curiosità: sai come si regolano per la gestione dell'attraversamento di proprietà private? Se io "associazione biker xyz" voglio tabellare un sentiero in Svizzera mi rapporto con questo ente e sono loro a dirmi se posso procedere o meno ed entro quali limiti?

Oppure devo sbrigarmela io ad ottenere autorizzazioni dai proprietari terrieri e poi riportare la cosa all'ente che gestisce i sentieri?
Per quanto riguarda i trail questi fanno parte integrante della segnaletica e sono riportati sulle paline con il loro numero di riferimento, quindi non ha senso per una associazione rifare lo stesso lavoro.
L'associazione si muove certamente all'intero della legislazione elvetica quindi solo un legale potrebbe risponderti esaustivamente ma tanto per darti un indicazione cito una frase estratta del sito:

È dal 1934 che ci impegniamo per realizzare sentieri escursionistici attrattivi, sicuri e segnalati in modo uniforme. Il nostro lavoro comprende la pianificazione e la garanzia della qualità delle infrastrutture dei sentieri escursionistici su mandato dell’Ufficio federale delle strade. Le basi di ciò sono sancite dalla Costituzione federale.

se citano la costituzione poi tirare le tue conclusione sulla solidità legale delle loro attività.
 
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tiziano73

volere è potere
21/10/13
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ala (tn)
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Trek fuel ex 9.7 2021
l'anno scorso ho trovato anche il famoso "sellaranda tour" molto scarso di indicazioni,infatti abbiamo sbagliato spesso, il prox weekend ci ritornoe spero siano migliorati.
 

FOF

Biker serius
12/9/12
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Lontano
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Ho la soluzione! TUTTI IN SVIZZERA! Dai che li possiamo fottercene dell’inflazione! (la vita era già cara impestata anche prima!) In Italia non abbiamo i cartelli in autostrada quindi non ha senso porsi il problema dei cartelli sui sentieri, ci conviene espatriare, faremo la fame ma non ci perderemo più sui sentieri.
 

monorotula

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Mah, ma chi è che parte per un giro puntando sulla cartellonistica? Chi improvvisa, magari con bici a nolo, forse. Per gli altri, fermarsi in discesa per controllare la traccia ai bivi non mi pare un disagio intollerabile, parliamo di una manciata di secondi. Inoltre, se c'è la necessità di controllare sovente la traccia, vuol dire che ci trova in una zona poco conosciuta, dove fermarsi a leggere la mappa per capire bene l'area in cui ci si sta muovendo non è un brutto esercizio da farsi. Questo si gira con spirito escursionistico, se invece si vuol fare il tempo è un'altro discorso, ma forse si è anche nel posto sbagliato.
Le paline sarebbero state ben gradite ai tempi in cui per controllare la giusta direzione bisognava fermarsi e dispiegare il cartaceo, individuare la posizione, etc.
 
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marco

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Diverse
Ho la soluzione! TUTTI IN SVIZZERA! Dai che li possiamo fottercene dell’inflazione! (la vita era già cara impestata anche prima!) In Italia non abbiamo i cartelli in autostrada quindi non ha senso porsi il problema dei cartelli sui sentieri, ci conviene espatriare, faremo la fame ma non ci perderemo più sui sentieri.

hehe, occhio che qui hanno combattuto l'inflazione con la valuta, cioé il franco. Saremmo fuori topic ma è una politica monetaria ben precisa.
In ogni caso se guardi al cambio odierno impallidisci
 

The_Chopper

Biker serius
14/8/19
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Venezia
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Cube Stereo 150 C:62 SL 29"
Il problema vero non è l'onere di posare i cartelli.
Sono sicuro che sai benissimo anche tu che chi apre un sentiero e poi lo segnala va incontro a diversi ostacoli, in primo luogo la responsabilità in caso di infortuni.

Si va al solito ritornello: io pulisco un sentiero, lo usiamo io e miei compagni di merende, il terreno è il più delle volte proprietà privata (in parte o integralmente per lo sviluppo del sentiero, poco importa), ma finchè si sta sul livello "occhio non vede, cuore non duole" tutto procede liscio, con il grosso limite che solo pochi locali conoscono e frequentano i sentieri.

Quando compaiono uno o più cartelli iniziano le rogne. I proprietari non fanno più finta di non sapere, le amministrazioni locali o la forestale entrano in gioco, ci si infila nel guazzabuglio burocratico/legale solito e il più delle volte o si rimuovono i cartelli o si chiude proprio il sentiero, o come nei casi peggiori una intera trail area.

Sarebbe interessante sapere quale è il modello adottato in Svizzera o altri posti dove la cartellonistica c'è e la fruizione dei sentieri avviene senza rogne.

Quali sono gli enti coinvolti? Il comune o la regione e una associazione di biker locali? Come è gestita la questione di attraversamento proprietà private, che ci sono sicuramente anche in alta montagna, e la responsabilità in caso di incidenti sui percorsi segnati?

Sapere in dettaglio come funziona un modello reale sarebbe utile per prendere esempio, invece di rassegnarsi a "in Italia non funzionerebbe mai", visto che comunque in diverse aree anche Italiane il modello funziona eccome.
Tutto verissimo e vissuto sia qui in Veneto (Montello, dove la manutenzione sentieri si scontra periodicamente con i proprietari e gli Enti) sia nella mia terra d'origine Apuana, dove vige l'atteggiamento carbonaro del trail semi nascosto "finchè qualcuno non si lamenta". Ritengo virtuoso l'esempio che ho citato poco fa della Lunigiana Bike Area, dove evidentemente Enti locali e una Società privata di promozione turistica hanno collaborato.
 
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gabriele(76)

Biker tremendus
30/8/12
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LO
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Spectral
Su questo punto sono d'accordo con te, ma penso (temo?) che la maggioranza preferisca avere le 10 indicazioni. E da quello che ho visto gli enti turistici si organizzano mettendo le 10 indicazioni.

Poi magari si può fare meglio... Mettendo cartelli più piccoli, un quadrato 10x10 con sullo il numero!
Mah, ti dirò, in realtà è la logica che ho trovato nella Bike Republic e in tutta la Oetztal, ma non solo.
La prima volta che prendi in mano la mappa dei percorsi la si comprende facilmente. Quella logica ti permette sia di seguire i tour proposti dall'ente, sia di inventarne tu concatenando diversamente i sentieri in base anche alla difficoltà e così via.
Figurati, l'ha capito mia figlia di 13 anni: cartello con due cifre = ciclabile, 4 cifre = pista shaped solo per mtb con colore delle difficoltà (sapeva che doveva evitare i rossi), 3 cifre = percorsi naturali ...
Con quel totem di 10 cartelli cosa capisci? Puoi seguire solo le tracce proposte (è questo il punto limitante, non tanto il numero dei cartelli), senza capire se sarà una ciclabile, una forestale, un trail e così via e con grosse difficoltà a fare qualcosa di diverso.
 
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FOF

Biker serius
12/9/12
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Lontano
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hehe, occhio che qui hanno combattuto l'inflazione con la valuta, cioé il franco. Saremmo fuori topic ma è una politica monetaria ben precisa.
In ogni caso se guardi al cambio odierno impallidisci
Oggi contro Euro impallidisci praticamente con ogni altra valuta! L’unico modo per sopravvivere in Svizzera è produrre reddito in Svizzera con le metriche del vostro tenore e costo della vita, la banale realtà ci insegna che più alto è il tenore di vita e maggiori sono i servizi offerti, anche la semplice cartellonistica, in Italia queste sono discussioni puerili, mancano servizi ben più necessari.
 

vassanam

Biker cesareus
23/6/10
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Maderno
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la zoppa
non trovi i sentieri più belli per l'eterna diatriba SAT-biker dell'Alto Garda.
Scusa l'ignoranza Marco, cosa significa? Comunque io vivo in un comune dell'alto Garda e sono d'accordo con te. Credo sia una forma di miopia che sta lentamente "guarendo"; abbiamo un territorio magnifico per fare sport, specialmente mtb, ma i vecchi albergatori/amministrazioni non hanno mai saputo sfruttarlo. Sembra che grazie a iniziative private e ad amministratori comunali illuminati la questione stia migliorando. Vengo da una settimana in Sudtirolo...avanti anni luce.
 
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Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
maiellacultura.blogspot.com
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Ne approfitto per segnalare cosa é accaduto sulla Maiella circa lo stimolo partito dal basso da associazioni, operatori del settore, semplici appassionati di giri in MTB.
Si é riusciti a "convincere un ente che diceva sempre no" a capire che "altri usi" della montagna non avrebbero compromesso la tutela.
Presto sulla Maiella ci sarà una rete sentieristica interamente dedicata alla MTB, segnalata con la cartellonistica del parco e manotenuta dalle associazioni.
 
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Luke_Brixia

Biker extra
22/11/08
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Brescia
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non trovi i sentieri più belli per l'eterna diatriba SAT-biker dell'Alto Garda.
anzi, quelli li trovi col cartello "divieto bici"

Quest'estate invece sono stato positivamente sorpreso dalle indicazioni sui trail dell'Isola d'Elba nella zona di Capoliveri; dal secondo giorno non ho più avuto bisogno del Garmin.

Sono stato invece incredibilmente deluso dalle indicazioni nel bike park della Paganella, che con le mtb ci vive... provate a fare il Bear Trail senza app e senza perdervi...
 
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YetiMan

Biker popularis
1/3/09
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Zürich
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Yeti SB100, Lynskey Pro29, Yeti 575
[Off-topic] @marco Fantastico il Pischa Trail che hai segnalato nell'articolo, fatto l'anno scorso arrivando in funivia da Klosters fino al Gotschna Top (2'300m), poi tutto in bici in quota fino allo Strela Pass, giù a Davos, su al Pischa, giù a Klosters: https://www.strava.com/activities/5830788518/
Io però avevo la traccia del Garmin e ho seguito quella. A Davos abbiamo anche incrociato la Swiss Epic.
A vedere le tue foto che sono quasi identiche alle mie mi torna in mente tutto e quasi mi commuovo da quanto era bello...

(cit.) "Diciamo che i 600 metri di dislivello fino alla stazione a monte della funivia Pischa (era chiusa quando sono andato io, il 22 agosto 2022) sono pedalabili al 70%, o anche meno se non siete in forma."
Con la SB100 e le dovute pause ne ho pedalato il 99%, solo in due tratti ho dovuto spingere per qualche metro per superare un paio di scalini troppo alti. Certo, non è stato facile... poi in punta ho dovuto aspettare più di un'ora uno dei miei soci che se l'è fatta tutta a spinta!
 

MoroTheBiker1

Biker popularis
17/1/15
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Breganze VI
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Trek Fuel EX 9 650b
Invece dalle mie parti girano questi (pedemontana vicentina):

Colceresa_bike.jpg
Su percorsi dove non c'erano i divieti prima del passaggio dell'evento del 2021. In pratica si può passare per questi sentieri (soprattutto carrarecce) una volta all'anno pagando l'iscrizione alla Colceresabike.
Lo so che non centra con l'articolo, ma ne approffitto visto che tra pochi gg verrà svolta l'edizione 2022 alla quale io e i miei compagni non parteciperemo come abbiamo fatto lo scorso anno.
 
B

boliviano

Ospite
Il problema in Italia parte dalla mancanza di una cartografia unica, di qualità e pubblica. Un tempo era lavoro dell’Istituto Geografico Militare che produceva tavolette con taglio pessimo, mal fatte e sempre vecchie. Alcune regioni nemmeno avevano quelle. L’alternativa erano le CTR…in bianco e nero. Peggio che andar di notte senza luci. Fortuna esiste almeno la base OSM con i suoi pregi e limiti.

In sostanza per chi come me vive in Svizzera (sono abituato a girare da solo per monti senza dispositivi ma eventualmente solo con cartine “cartacee”) adattarsi alla realtà Italiana è difficile. Ogni volta che per turismo vado in Italia divento matto. Spesso, piuttosto che contrattare una guida, semplicemente getto la spugna. Non so se faccia meglio al turismo ricorrere a guide obbligatorie o semplicemente aggiornare le carte e renderle di pubblico accesso…
 
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vitamin

Biker forumensus
22/10/07
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Milano
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YT Capra
A Sestri Levante ci sono 4 cartelli in croce ma c'è ovviamente il solito c.....one che si diverte a vandalizzarli (in particolare quelli a Punta Baffe)
 
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aria

Biker perfektus
23/9/13
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Come al solito prevenire è meglio che curare.

Quanto costa mettere 20-30-50 cartelli su una trail area? 1000-2000 euro?

Quanto costa fare dei recuperi in fuoristrada o elicottero di biker che si perdono o si fanno male, smobilitando 118, carabinieri, forestale, protezione civile? 5000-10000 euro moltiplicato per ogni recupero? forse anche di più, e ormai se ne sentono ogni settimana..
a parte che l'elicottero se ti perdi te lo paghi (e sarà meglio)
cmq tra fare il cartello a norma CAI/regionale, il palo su cui metterlo e mandare una ditta a scavare (talvolta nelal roccia) e piazzare il tutto in luoghi il più delle volte raggiungibili solo a piedi (con palo e freccia in spalla), fai pure 150/200€ per ogni punto. Ovvero per 50 pali siamo sui 7500€ almeno. NON 1000-2000.
conto della serva, eh! ;)
cmq i cartelli di solito li posa il cai, con fondi di regioni o province, o direttamente questi enti (specie in parchi)
Il problema vero non è l'onere di posare i cartelli.
Sono sicuro che sai benissimo anche tu che chi apre un sentiero e poi lo segnala va incontro a diversi ostacoli, in primo luogo la responsabilità in caso di infortuni.

Si va al solito ritornello: io pulisco un sentiero, lo usiamo io e miei compagni di merende, il terreno è il più delle volte proprietà privata (in parte o integralmente per lo sviluppo del sentiero, poco importa), ma finchè si sta sul livello "occhio non vede, cuore non duole" tutto procede liscio, con il grosso limite che solo pochi locali conoscono e frequentano i sentieri.

Quando compaiono uno o più cartelli iniziano le rogne. I proprietari non fanno più finta di non sapere, le amministrazioni locali o la forestale entrano in gioco, ci si infila nel guazzabuglio burocratico/legale solito e il più delle volte o si rimuovono i cartelli o si chiude proprio il sentiero, o come nei casi peggiori una intera trail area.

Sarebbe interessante sapere quale è il modello adottato in Svizzera o altri posti dove la cartellonistica c'è e la fruizione dei sentieri avviene senza rogne.

Quali sono gli enti coinvolti? Il comune o la regione e una associazione di biker locali? Come è gestita la questione di attraversamento proprietà private, che ci sono sicuramente anche in alta montagna, e la responsabilità in caso di incidenti sui percorsi segnati?

Sapere in dettaglio come funziona un modello reale sarebbe utile per prendere esempio, invece di rassegnarsi a "in Italia non funzionerebbe mai", visto che comunque in diverse aree anche Italiane il modello funziona eccome.
verissimo. specie perchè l'italia è piena di teste di bip che si schiantano contro un albero e poi dicono che la colpa è dell'albero. E fanno causa al proprietario dell'albero per 50.000€ perchè si sono stortati il mignolo. Tu proprietario dell'albero che faresti?
Ho la soluzione! TUTTI IN SVIZZERA! Dai che li possiamo fottercene dell’inflazione! (la vita era già cara impestata anche prima!) In Italia non abbiamo i cartelli in autostrada quindi non ha senso porsi il problema dei cartelli sui sentieri, ci conviene espatriare, faremo la fame ma non ci perderemo più sui sentieri.
In effetti oggi i cartelli sono l'ultimo dei problemi...:ueh:
Mah, ma chi è che parte per un giro puntando sulla cartellonistica? Chi improvvisa, magari con bici a nolo, forse. Per gli altri, fermarsi in discesa per controllare la traccia ai bivi non mi pare un disagio intollerabile, parliamo di una manciata di secondi. Inoltre, se c'è la necessità di controllare sovente la traccia, vuol dire che ci trova in una zona poco conosciuta, dove fermarsi a leggere la mappa per capire bene l'area in cui ci si sta muovendo non è un brutto esercizio da farsi. Questo si gira con spirito escursionistico, se invece si vuol fare il tempo è un'altro discorso, ma forse si è anche nel posto sbagliato.
Le paline sarebbero state ben gradite ai tempi in cui per controllare la giusta direzione bisognava fermarsi e dispiegare il cartaceo, individuare la posizione, etc.
dipende anche dalla cartellonistica però.
Se sai che devi fare il sentiero X e che è ben segnato, puoi anche fidarti dalla cartellonistica.
O guardare una mappa e saperla "calare" sul paesaggio che vedi intorno, e poi vai a orientamento.
 

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