Poema
Ringrazio tutti quelli che fanno polemica perché mi fanno ridere tantissimo.
Ne ho lette così tante in questi anni che proprio non riesco a mutare il mio umore allegro quando leggo qualcuno che si inviperisce e me ne dice di ogni.
1. Sarebbe dovuta essere una palese provocazione con molta ironia, secondo le mie intenzioni. Certamente il misto di interesse e disprezzo (è comunque una baracca 'sta Bultaco) può far nascere il sospetto che fossi serio. Per questo l'ho esplicitato in seguito.
2. Negli Stati Uniti in tanti posti hanno vietato l'uso delle emtb su certi sentieri. Punto. È giusto avere dei dubbi su come affrontare la questione da noi. Le certezze non sono il punto forte delle persone intelligenti.
3. Apprezzo molto chi davvero vuole aiutarmi a capire il discorso della coppia di cui questa moto a pedali vanta. Non ho mai approfondito l'argomento e mi pare interessante partire da questo thread per capirne di più.
4. Sto leggendo un libro: Tecniche di resistenza interiore. Le ebike potrebbe occuparne un capitolo, quando si parla di perdita del valore dell'impegno, o nella teoria delle 10'000 ore o nell'assuefazione della ricerca della soluzione più comoda, della morte dell'ideale di meritocrazia.
Ma la determinazione e la fatica, senza aiuti, non è un modello che posso pretendere di diffondere se non attraverso l'esempio.
Tutti liberi di pensarla diversamente.
L'obiezione più giustificata che mi si potrebbe fare è: "ma tu spesso prendi le funivie per fare certi giri lunghissimi. Che differenza c'è tra una risalita meccanizzata pubblica e una individuale?".
Così ho le spalle al muro. Non certo con le frecciatine lette prima.
Dunque, a questa domanda che mi pongo, posso rispondere così:
prima di tutto è una mera questione di gelosia. Gli impianti arrivano solo fino ad un certo punto e il resto si può solo guadagnare con il sudore, quindi certi posti sono raggiungibili solo da parte di un'elite di persone che si sono guadagnati quella cima e quella discesa attraverso tanta fatica (per allenarsi e per arrivare lì). Quindi c'è il pieno piacere del premio fatto di solitudine e grandiosità della Natura, che non si vuole condividere con chi ha avuto l'aiutino fin lì.
Giustamente potrei essere additato nello stesso modo da chi pedala fin dall'inizio.
Ed è questo l'altro obiettivo che mi pongo: non usare gli impianti, alzare l'asticella degli sforzi ammessi dal mio fisico. In alcuni posti l'ho già fatto, spinto dal boicottaggio di certi gestori antipaticissimi di quegli impianti. Un'altra volta perché gli impianti erano chiusi e non mi sono fatto spaventare, raggiungendo la meta ugualmente. Altre volte per pura carenza di soldi. Quindi, per qualunque motivo io abbia iniziato a pedalare e non prender gli impianti, il mio obiettivo finale sarà quello di poter essere completamente autosufficiente e pronto a tutto.
Bisogna avere obiettivi ambiziosi!
Per concludere devo ammettere che adesso, usando talvolta gli impianti sono "alla stregua" di chi usa altri mezzi a motore per facilitare certe salite, ma non voglio fermarmi a questo stato delle cose.
Nel 2013 ero arrivato al massimo a 2100m di dislivello, l'anno scorso a 2500m. Quest'anno voglio passare i 3000m. Prima di tutto è questione di testa.
Aggiungo che voglio comprare gli sci da scialpinismo per andare dove gli impianti non arrivano. Impianti che quasi dappertutto hanno stuprato le montagne pur di portare le masse. Ruspe, disboscamenti, tralicci, cavi.
Per anni sono stato al facile gioco dello sci tradizionale. Adesso la mi anima selvaggia ringhia molto forte e mi vuole portare lontano da tutta la comodità in cui "basta pagare".
Non che dopo una giornata di sci tradizionale non si è stanchi, per carità! è come dopo una giornata di discesa in bikepark! È anche molto bello, ma basta, voglio fuggire.
Se una volta fatto il corso di scialpinismo, dopo quelli di fuoripista già fatti, andrò a guadagnarmi una vetta lontana dal circo, in cui le piste sono sempre più affollate e pericolose, ecco, mi irriterebbe se qualcuno arrivasse lì in cima in elicottero o in motoslitta. Qualcuno magari disattento, inesperto, incapace di leggere la montagna, che può provocare valanghe e seppellire se stesso e altri.
Insomma, c'è un discorso di gelosia e uno etico (che non hanno nessuna importanza nell'essere condivisi, perché sono "problemi miei") e uno riguardante la sicurezza, che invece va affrontato senza aspettare che succeda qualcosa di brutto.
La montagna non è assassina. La montagna ha un suo carattere.
Detto questo, credo che nessuno con una emtb insidierà mai le cime che conquisto, perché in spalla quei motocicli da più di 20kg non si riescono a portare più di tanto.
Ho detto motociclo, perché la differenza tra ciclo e motociclo è nella presenza o meno del motore (elettrico, a benzina o a carbone). La normativa andrà a disquisire sulla potenza ammissibile o meno per poter principalmente mettere delle tasse, ma concettualmente la differenza tra una bicicletta e una motocicletta è proprio nel motore.
La più bella finora mai vista.
Tornando al post e alla coppia dei 60N/m paragonabili a quelli di una Yamaha R6...
Premesso che un motore elettrico ha molta più coppia di spunto di un motore a combustione, vorrei far presente che lo stesso Bosch che equipaggia il 90% delle ebike ha 60 Nm x 250w ma non c'è bisogno di specificare che non è minimamente paragonabile a una moto.
Il trabiccolo della Butalco è una cavolata proprio perchè ha il motore al mozzo, ovvero la coppia alla ruota saranno solo 60N/m mentre col Bosch si può contare su una demoltiplicazione dovuta alla trasmissione, quindi la coppia alla ruota é ben maggiore. Sicuramente il Butalco raggiungerà velocità superiori, ma voglio vederlo a partire in salita da fermo...
giustissimo!
Inoltre è una massa sospesa importante, che penalizza la sospensione.
[MENTION=351]sembola[/MENTION]: complimenti per la polemica! hai una dote innata nel ravviare i topic "banali". Secondo le tue illuminanti affermazioni spiegami perchè sarebbe sbagliato dedicare poco tempo a migliorare le proprie performance in bici? Magari quello che dedica 3h alla settimana alla bici (quindi con un allenamento appena sufficiente), dedica altre 2h ad andare in palestra, a nuotare, a trombare! Magari a uno non gliene frega una pippa di essere il più veloce, magari gli basta farsi un giretto nella natura, fare 2 salti in discesa e tornare a casa in forze per fare dell'altro...
Vero, ma è motociclismo un pochino più faticoso.
È inutile contestare a priori l'utilizzo di un mezzo.
Io penso anche alla bellezza di poter fare magari un giro con carrellino con su i bimbi sulle piste ciclabili tirolesi per un papà che solitamente fa altri sport.
Penso alla positività di uno sviluppo di vacanze sostenibili per chi questo sport non lo ama, ma apprezza i luoghi che sono accessibili solo su due
ruote.
Penso che le batterie da smaltire non saranno nulla di ecologico.
Penso che questo interessante sviluppo dei motori elettrici provochi una produzione spropositata di rifiuti tossici che non sono sicuro che siano meno inquinanti del
petrolio. Inoltre se l'energia elettrica non è prodotta da fonti rinnovabili (attualmente in percentuale bassissima sul totale), anche il motore elettrico inquina molto, ma delocalizzando le emissioni.
Quindi "vacanze sostenibili" un ciuffolo!
Accessibilità a tutti? NO! NO e NO!
Se non ho la preparazione per andare sull'Everest, non ci vado. Punto.
Se voglio veramente andarci, mi alleno tutti i giorni con determinazione, finché non sono pronto!
Sono ecologicamente contrario alle ebike.
Sì, sono pieno di contraddizioni.
È un percorso duro quello di orientarsi in quello che si vuole essere.
Ho preso una moto da 100cv, inseguendo il mito della Dakar, ma poi non la uso quasi mai e quando la uso, sfrutto una parte minima dei suoi cavalli, perché so che ogni volta che giro la manopola inquino più di quanto ritengo giusto fare per un mero divertimento.
Sono sempre molto combattuto tra miti, sogni, passioni, etica...
Non invidio chi ha tutte le certezze in tasca, che se ne frega di tutto e non ha neanche il fastidio delle contraddizioni, coerente com'è nel suo schema mentale, spesso inconsciamente imposto dalla società consumista.
Trovo bellissima il mio caos mentale, perché il senso critico è un segno di libertà. Spero di venirne a capo prima di morire.
Per me la cosa errata (per ignoranza o per fare notizia) nell'articolo è parlare solo di questa coppia di 60N/m.
Se non ho fatto male i calcoli, questo motore fa al massimo 450-460 rpm.
Il motore Yamaha fa 14000 giri: è lì che sta l'inghippo e che rende assurdo il confronto
Non so che rapporti abbia il trabiccolo in questione, ma ci dovrebbe essere la demoltiplicazione tra corona e pignoni. Con un 22-32 siamo già quasi a 90 Nm.
In ogni caso mi pare una buona coppia per partire: riesce pure a partire un ciclista con le gambe?
Si parlava di capacità nel "raspare" il terreno, all'inizio. Ecco, questo non è ovviamente paragonabile a quello di un enduro.
questo forse non ancora, ma le sfumature future verso la KTM Freeride, potrebbero farlo, no?
Ma è superiore a quello di un ciclista con le sue gambe.
Probabilmente il ciclista, alzandosi in piedi e dando le prime zampate può fare di più. Ma, se ci pensi, la gamba del ciclista in genere non ha problemi nella partenza in una salita estrema. Ok, scoppia dopo 20 metri al 30% perché non ha più il fiato o ha mal di gambe, ma problemi di coppia [1] non ne ha. Anzi, deve stare attento a dosare la coppia e partire dolcemente sia per non ribaltarsi che per non raspare e ritrovarsi fermo nel pmi in caso di terreno franabile [2].
Quindi secondo me parte senza problemi.
Poco dopo la partenza, il motore supera la potenza del ciclista. Superandone la potenza ed essendo uguali i rapporti, ne supera anche la coppia alla ruota e quindi la capacità di raspare.
[1] Un problema di coppia sarebbe il ciclista si attacca al manubrio e il pedale non va giù lo stesso: certo, se si cerca di partire con un 44-11 al 30% può capitare
[2] Sì, ma frana! Non è che fria! Cit. Aldo Baglio
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=GuawchU82DY#t=99
Considerazioni interessanti
Attenzione a una cosa, però: la coppia alla pedivella. Da fermo può valere quello che dici, ma come dicevo nell'altro messaggio la potenza del ciclista è abbondante sui terreni difficoltosi.
Col salire dei giri (max ciclista: 80 Bultaco: 460; diciamo che il sorpasso avviene quando il trabiccolo raggiunge i 100rpm) la coppia alla ruota del Bultaco supera quella del ciclista.
Spulciando tra gli altri flames è bello vedere che qualcuno in fondo vuole parlare davvero dell'argomento del topic.
Grazie
Di fatto però è ancora un motore molle o spostandolo sul telaio, con la possibilità di usare le moltipliche della trasmissione, può diventare una moto da trial da meno di 40kg con buone prestazioni? o-o