Leggendo mi viene da replicare su troppe questioni, la "troppa chiarezza" di quanti qui scrivono è proprio l'oggetto della mia preoccupazione
Vediamo se riesco a fissare dei punti e farmi capire.
- Le regole commerciali, fiscali, della strada ci sono già. Bastano ed avanzano.
- Il buon senso, rispetto, senso della sicurezza è proprio di chi va in bici e nessuno lo può mettere in discussione.
- le eccezioni, mele marce ci sono sempre e non si fanno regole e leggi che vietano in toto, ma ci cerca di curare o togliere le mele marce.
- la definizione di un responsabile all'interno di un gruppo come di amici o a fini commerciali è piuttosto automatico e spesso intrinseco. Nel momento che c'è una qualche "organizzazione" quindi anche tra amici è possibile individuare un cosiddetto "responsabile". Quindi, se mai non avete provato, partecipate ad un'attività organizzata, discesa/turistica/culturale/ecc. e poi valutate voi?
E' ovvio che i responsabili sono già (o perlomeno dovrebbero esserlo) preparati ed attenti nel fare in modo che tutto vada per il meglio, nel mantenere e curare i percorsi e che soprattutto non si vadano ad intaccare gli interessi di altri. E' quello che attualmente accade in Italia praticamente su ogni sentiero che in qualche modo è particolarmente adatto alla MTB.
Finale igure e forse è l'unica eccezione, non fa la differenza se non per il fatto che il Comune con il patrocinio di Provincia e Regione offre contributi per la manutenzione. Ma anche lì, checchè se ne dica, i problemi ovviamenti sono molti: cacciatori ed escursionisti, responsabilità solo per citarne alcuni.
Sono le normali ed ovvie attenzioni che automaticamente si mettono in atto se si vuole continuare a fare quel lavoro/attività in quel posto, ma come più in generale anche in altri.
La questione è che bisogna mettere al centro del problema non la montagna ma l'uomo. In questo senso il CAI per me stà sbagliando di grosso. Che faccia le propri inziative sociali senza andare a rompere e danneggiare chi, rispettando le leggi e il buon senso, vuole farlo a titolo commerciale. Il CAI ha cercato di fare e fatto già troppi danni in altre sue specializzazioni (vedasi, sci,
guide alpine, arrampicata, ecc.)
Cosa c'entrano le attività in alta/bassa/media/montagna, cosa c'entrano attività a scopo di lucro o fatte in modo amicale, cosa c'entra il numero dei biker che percorrono i sentieri.
Perchè su un sentiero ci possono essere migliaia di escursionisti a piedi e su una strada migliaia di auto e su un sentiero non ci possono essere migliaia di bike. Si tratterà eventualmente solo di stabilire delle regole se e quando si verificano dei problemi o meglio provare anche a prevenirli.
Il punto è che in questa discussione si intravede sempre e chiaramente una avversione di una "parte" verso chi ha
protezioni più eclatanti (caschi integrali, corpetti, ecc) e la possibilità di raggiungere luoghi con mezzi meccanizzati per fare della MTB un mezzo da utilizzarsi prevalentemente in discesa.
Questa politica lasciamola fare però a quelli che gestiscono i bike park che ne potrebbero avere tutto l'interesse.
La mia paura è che una siffatta legge, come pure gli atteggiamenti che emergono in questa discussione non facciano altro che risolversi nell'interpretare, voler dettare e successivamente nell'accettare norme fatte per essere poi violate (vedasi Pavaglione che è al momento l'unico precedente di casa nostra).
cito in ordine sparso:
3. il CAI ha come interesse non far chiudere nessun sentiero. Chiede che il cicloecursionista sia paragonato all'escursionista a piedi(e non come fanno i sattini in trentino). Entrambe le categorie hanno dei precisi doveri
Mi spiace ma chi va in bici non può essere in alcun modo paragonato ed equiparato all'escursionista a piedi. I doveri possono essere equivalenti ma gli intendi gli scopi, gli obbiettivi, se mi permettete, fanno parte della mia libertà ovviamente nel rispetto delle leggi, degli altri e del buon senso.
Converrai, però, che in un gruppo di dhiller, ben pochi abbiano voglia di salire a pedali un monte (io quando "pedalo" la mia Giant da Dh, faccio fatica a fare 100 m lineari...), mentre i xcisti vorrebbero un sentiero liscio come l'olio ripulito pure di qualsiasi insetto lì residente. Forse, questo genera conflitto tra le parti, ma, ripeto, la mtb è uguale: due ruote, un telaio, etc etc
Il problema è sali come vuoi e scendi come vuoi sempre nel rispetto delle leggi, degli altri e del buon senso.
Dovè il conflitto chi vuole sentieri lisci se ha buon senso e segue le leggi sceglierà sentieri a lui piacenti. Se vuoi e puoi pedalare pedali, diversamente utilizzi le opportunità che meglio ti aggradano per raggiungere i tuoi obiettivi (la Dentera, le funivie, i furgoni, le auto, l'eleicottero, ecc.).
Queste regole ci sono già basta applicarle se serve, come a Pavaglione.
Le gare/eventi/test hanno già la propria regolamentazione basta attenersi a quella. Non stiamo parlando di questo!
@Tano: ma perchè volere a tutti i costi trasportare l'attività gravity in media montagna? Non sarebbe sufficiente fare l'attività a bassa quota (es. bassa val susa) senza impestare ulteriormente i sentieri montani?
E poi come ci arrivi in alto? Facciamo un esempio: la bella discesa che parte dal passo della Mulattiera e ti porta a Bardonecchia come la renderesti fruibile al FR? Elicottero?
Siamo realisti: la montagna agli escursionisti o agli alpinisti, la bassa quota anche alle discipline più strettamente legate alla velocità... ovviamente concertando il tutto con le amministrazioni locali mettendo chiari cartelli sul rischio che si corre risalendo il sentiero a piedi... lasciando perdere però i sentieri storici frequentati abitualmente da escursionisti. Prendendosi ovviamente l'onere di manutentare i sentieri e di evitarli quando fangosi per ritardare i fenomeni di erosione... Magari si riuscirebbe anche a fermare l'accesso dei mezzi motorizzati con la "scusa" che ci sono le mtb in movimento
Un discorso senza alcun senso. Chi sono gli appestati? Sarebbero quelli come me? Ma tu la montagna te la sei comprata o sei nell'amministrazione della Via Lattea o chi altro?
Se in montagna voglio andarci per prendere il sole non lo posso fare? Se voglio portare 50 vecchietti in alta montagna con un furgone/pullman a prendere aria e sole non lo posso fare?
Ma va là...
Allora mettendo al centro l'uomo e quindi in questo caso il Biker dove e quali sono i veri problemi che causa chi va in discesa?
Crea incidenti sui sentieri? Non mi pare che accada. Accadono più incidenti nei parchi cittadini con bambini anziani e quant'altri.
Crea dissesti ecologici? non mi pare, è invece dimostrato che non è assolutamente vero. Risultati analoghi se non peggiori si hanno con gli escursionisti a piedi ed animali.
Allora se il problema vero è anche e per qualcuno solo una questione di "razzismo" verso chi non è come voi e cioè caschettino, guantino, bicino, ecc. o di chi non concepisce che ognuno può trovare soddisfazione in modo diverso...
mi spiace, lo leggo tra le righe, ve lo si vede in faccia quando vi si incontra e vi combatterò per quanto mi è possibile. (ovviamente senza alcun riferimento a nessuno in particolare, vuole essere un discorso generale).