Nuova legge regionale sullo sci...e sulla mtb!

Little Eagle

Biker superis
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Western Alps
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>>> Proposta proposta proposta
Dal mio punto di vista sono pronto a proporre nelle Sedi opportune e con il diritto di parola che ci verra' concesso (questa volta parlo di CAI MTB), che:

il censimento della sentieristica -effettuato da una Commissione di esperti- sia volto UNICAMENTE alla identificazione delle sole aree, sentieri, tracce, boschi che debbano essere OGGETTO di specifica regolamentazione autorizzata in quanto identificabili come luoghi ad alta frequentazione che al momento del censimento fosse ritenuta da proteggere da tale fruizione massiva. Va da se' che sino a che tale specifica regolamentazione non verra' redatta e posta in essere, i fruitori cicloescursionisti come su definiti, potranno transitare in tali aree.
<<<


Grande Apo, hai sintetizzato come meglio non si poteva fare.
Anzitutto, occorrerebbe che TUTTI i bikers piemontesi si facciano portavoce di questa posizione: identificare solo i percorsi da vietare (con annesse chiare motivazioni!) lasciando liberi tutti gli altri e non viceversa, fermo restando che la nostra libertà finisce dove cominciano i diritti altrui, in un reciproco rispetto.
Poi bisognerebbe aggiungere una apposita segnaletica: la normativa regionale in proposito ha recepito in toto la segnaletica cai, che però non prevede un simbolo per la mtb: sarebbe ora di provvedere!
Infine, ma questo resti tra di noi :spetteguless:, finché non ci sono divieti è tutto concesso: allora perché accanirsi tanto per definire i percorsi ciclopedonali? in fin dei conti credo che la Giunta Regionale abbia argomenti ben più importanti di cui occuparsi... magari finisce tutto nel dimenticatoio...:ronf:
 

rooby-doo

Biker forumensus
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Graziella
...Infine, ma questo resti tra di noi :spetteguless:, finché non ci sono divieti è tutto concesso: allora perché accanirsi tanto per definire i percorsi ciclopedonali? in fin dei conti credo che la Giunta Regionale abbia argomenti ben più importanti di cui occuparsi... magari finisce tutto nel dimenticatoio...:ronf:
Bravo... l'impressione che ci si agiti troppo in anticipo,
mentre in Regione ...fatta la legge... :ronf:
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Bravo... l'impressione che ci si agiti troppo in anticipo,
mentre in Regione ...fatta la legge... :ronf:

Tanto per dare un metro di paragone, la legge regionale toscana sull' escursionismo è del marzo 1998, il regolamento di attuazione è stato emanato a dicembre 2006.
Può darsi che la Regione Piemonte sia più veloce o meno veloce: dipende dalla volontà politica... prima o poi però la legge verrà attuata, la burocrazia è come un elefante, lento a mettersi in moto ma poi inarrestabile.
 

Happykiller

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Per l'escursionismo:
Partiamo in modo propositivo sull'inividuazione dei percorsi "ciclabili", raccogliendo un archivio ufficiale di tutte le tracce gps dei nostri giri. Questo delineerebbe anche una rimappatura aggiornata dei sentieri.
Se da un lato questo potrebbe portare a facilitare l'individuazione dei cosiddetti percorsi ciclopedonali, dall'altro dev'essere chiaro che quelli "non mappati" sono semplicemente "non mappati" e non "interdetti"!
Mentre l'individuazione dei percorsi vietati sarà poi delegata agli enti locali.
 

ApoBike

Biker serius
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Per l'escursionismo:
Partiamo in modo propositivo sull'inividuazione dei percorsi "ciclabili", raccogliendo un archivio ufficiale di tutte le tracce gps dei nostri giri. Questo delineerebbe anche una rimappatura aggiornata dei sentieri.
Se da un lato questo potrebbe portare a facilitare l'individuazione dei cosiddetti percorsi ciclopedonali, dall'altro dev'essere chiaro che quelli "non mappati" sono semplicemente "non mappati" e non "interdetti"!
Mentre l'individuazione dei percorsi vietati sarà poi delegata agli enti locali.

Yesss ! e aggiungo, una piccolo embrione di Database dei sentieri/percorsi/itinerari, e' gia' presente in ambito CAI MTB (LPV) x ora su iniziativa degli AC CAI (Accompagnatori Cicloescursionismo) qui -> http://www.mtbcai.it/itinerari-ele.asp. E' da tempo nell'aria l'iniziativa di estendere questo censimento (in ambito CAI), identificando piu' ampiamente tutte le sezioni CAI LPV, come soggetti contributori della mappatura piu' sistematica dei possibili itinerari MTB del loro territorio. l discorso e' ampio, ma certamente se il CAI avviasse realmente una iniziativa di questo tipo, sarebbe il soggetto migliore per proporsi quale 'consulente' per le Commissioni/Giunte Regionali che dovessero essere chiamate a censire i famosi itinerari 'ciclopedonali'...
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
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Per l'escursionismo:
Partiamo in modo propositivo sull'inividuazione dei percorsi "ciclabili", raccogliendo un archivio ufficiale di tutte le tracce gps dei nostri giri. Questo delineerebbe anche una rimappatura aggiornata dei sentieri.
Se da un lato questo potrebbe portare a facilitare l'individuazione dei cosiddetti percorsi ciclopedonali, dall'altro dev'essere chiaro che quelli "non mappati" sono semplicemente "non mappati" e non "interdetti"!
Mentre l'individuazione dei percorsi vietati sarà poi delegata agli enti locali.

Sinceramente non sono affatto d'accordo con la tua proposta di condividere le tracce gps.

In primis perchè la libera condivisione non permette di "scremare" i possibli utilizzatori (ragione per cui abbiamo smesso di pubblicare sul TheGroup gli itinerari) e vorrei evitare che quello che oggi è un sentiero domani divenga una pista d'allenamento da sfruttare e poi :via!: quando iniziano a sorgere problemi di convivenza verso altro sentiero nel frattempo individuato da altri...

Secondo perchè è la Regione che con le proprie risorse deve fare il catasto sentieri e utilitaristicamente parlando, visto che quelli non censiti sono a rigore di libera percorrenza meglio che ne censiscano il minimo indispensabile...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Secondo perchè è la Regione che con le proprie risorse deve fare il catasto sentieri e utilitaristicamente parlando, visto che quelli non censiti sono a rigore di libera percorrenza meglio che ne censiscano il minimo indispensabile...
Credo che il catasto dei sentieri comprenderà solo ed esclusivamente la sentieristica documentata, vale a dire i sentieri segnati e manutenuti in modo ufficiale dal CAI o dagli enti locali.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Da un lato sono d'accordo con Salgo, perché penso sia meglio lasciare tutto libero e selvaggio, dall'altro penso che una mappatura aggiornata possa essere utile a tutti.
Forse allora sarebbe opportuno non divulgare tutte le tracce, ma "offrirle" all'IGM, semplicemente per affinare e aggiornare le mappe, che sono la base principale sulle quali si programmano i giri.

Dubito che percorsi con 1000m di dislivello in salita diventino piste d'allenamento per chicchessia...

Come già detto, quei sentieri che rischiano di diventare piste abusive, è bene che vengano inserite nella regolamentazione tipo-bikepark. Non è una traccia gps che rende un sentiero una pista d'allenamento.
Chi va sù e giù con i furgoni (fin dove si arriva), sicuramente conosce molto meglio la zona di chi ci passa una volta ogni tanto, quindi non ci sono rivelazioni sorprendenti pubblicando una tal traccia.
Al di là di questo, la mia preoccupazione era sull'ambiguità della legge attuale, che non lascia ben intendere che si può fare al di fuori dei percorsi individuati come "cicloescursionistici". Questo mi fa auspicare che il numero dei percorsi individuati sia enorme, in modo che un'interpretazione restrittiva della legge non comporti una riduzione surreale dei sentieri percorribili.

Qui, per colpa di questa forma sibillina con cui è scritta questa legge (ma è in vigore?!), ora stiamo facendo discussioni su varie ipotesi interpretative, non su qualcosa di univoco.

Mi chiedo se questa ambiguità è figlia degli interessi di qualcuno o dell'incapacità.
Non so se è più grave il malaffare o la stupidità.
 

Tano

Biker tremendus
Mi pare davvero che siamo ad una convergenza pressoche' assoluta circa i paletti fondamentali che vorremmo chiarire, ribadire e esprimere nel caso in cui fosse necessario farlo...
Quoto Eagle, ma e' come se lo facessi per il 99% di questo forum, e parlo a livello personale, in questo momento ne' per conto del CAI ne' di alcuna cricca.

Provero' a riassumere quelli che ritengo gli elementi fondamentali da cui partire per stendere i nostri "articoli":

1- La montagna E' di chi la rispetta (amplieremo, ma ci siamo capiti)

2- Frequentazioni 'massive' delle terre alte non gia' regolamentate dalla Legge Regionale in oggetto, sono assolutamente da regolamentare (esempio bike-parks e risalite furgonate ripetute con precisa e determinata regolarita' e comprovato e verificabile danno al territorio privato o demaniale)

3- Gli utilizzatori di mezzi a basso/bassissimo impatto ambientale montano -quali la MTB- che vengano usati con le stesse modalita' e rispetto di norma utilizzati nella pratica dello escursionismo alpino, ne assumono di fatto gli stessi diritti, eccezione fatta per casi isolati e verificabili da denunciarsi alle autorita' competenti

4- Si assume il codice NORBA/CAI MTB (o quello che vedremo magari di raffinare in seguito e NON importa affatto se in parte copiato), quale codice di autoregolamentazione disciplinare per il cicloescursionista in MTB, in difetto della applicazione del quale valgono le norme citate in quesi articoli nonche' in quelli della citata Legge Regionale e sanzioni relative (da scrivere probabilmente)

>>> Proposta proposta proposta
Dal mio punto di vista sono pronto a proporre nelle Sedi opportune e con il diritto di parola che ci verra' concesso (questa volta parlo di CAI MTB), che:

il censimento della sentieristica -effettuato da una Commissione di esperti- sia volto UNICAMENTE alla identificazione delle sole aree, sentieri, tracce, boschi che debbano essere OGGETTO di specifica regolamentazione autorizzata in quanto identificabili come luoghi ad alta frequentazione che al momento del censimento fosse ritenuta da proteggere da tale fruizione massiva. Va da se' che sino a che tale specifica regolamentazione non verra' redatta e posta in essere, i fruitori cicloescursionisti come su definiti, potranno transitare in tali aree.
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Siccome al momento non mi viene in mente altro -di piu' da aggiungere-, a livello di paletti fondamentali, ritengo che da qui si possano gia' sviluppare una bella serie di possibili articoletti...

Da qui si potrebbe partire per 'smontare' la iniziativa (per ora sibillina) della legge di regolamentare e censire pochi sentieri in regione dove 'relegare' i cicloescursionisti. Ben vengano invece le iniziative Regionali atte a definire, censire ed identificare specifici sentieri "ciclopedonali" opportunamente palinati di interesse per cosi' dire piu' turistico.

-In short-: dobbiamo far vedere che: praticando la nostra passione per la MTB, con la nostra esperienza, le nostre forze (le diverse associazioni), il nostro rispetto per l'ambiente, ci siamo auto-regolamentati, perche' vogliamo bene e facciamo bene al territorio e all'incentivazione dell'utilizzo corretto dello stesso, divertendoci in sicurezza.

Tutto questo puo' coesistere con l'agonismo nelle sue diverse specialita' della MTB ed i bike parks sempre se soggetti alle opportune regolamentazioni e responsabilita' da parte degli enti organizzatori / gestori degli stessi.

Che ne dite ?
ciau Apo

Ottimo Apo, mi sembra corretto, conciso e chiaro.
Concordo pienamente con quanto scrivi.

Tuttavia mi piacerebbe capire la questione del comma 5 dell'articolo 31 e se avete maggiori info...:
5. Al di fuori dei tracciati individuati come bike park nei quali il transito è esclusivo, il passaggio delle mountain&#8722;bike è altresì autorizzato per attività di cicloescursionismo su tutte le strade, strade interpoderali destinate all'uso promiscuo da parte di veicoli, animali e persone. E' altresì consentito il transito delle mountain&#8722;bike per attività cicloescursionistiche sui sentieri costituenti la rete sentieristica regionale nell'ambito di itinerari ciclopedonali escursionistici. Le caratteristiche, le modalità di individuazione di tali itinerari e di regolamentazione comportamentale in funzione dell'uso promiscuo sono disciplinati per mezzo di appositi provvedimenti della Giunta regionale.

Dove ho sottilineato, continuo ad avere dubbi sul significato, e se significa, in parole povere, che le MTB potranno percorrere i sentieri "appositamente" definiti "ciclopedonabili"... continuo ad avere parecchie preoccupazioni sul campo di applicazione della legge, non tanto per quello che è nella realtà dei fatti, ma per quanto ad esempio troppo spesso leggo esplicitamente in questo forum...
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
25/6/03
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Dove ho sottilineato, continuo ad avere dubbi sul significato, e se significa, in parole povere, che le MTB potranno percorrere i sentieri "appositamente" definiti "ciclopedonabili"... continuo ad avere parecchie preoccupazioni sul campo di applicazione della legge, non tanto per quello che è nella realtà dei fatti, ma per quanto ad esempio troppo spesso leggo esplicitamente in questo forum...

Ma a te cosa interessa del comma 5???
Non sei sempre stato tu a richiedere di poter avere i sentieri per farne luoghi da discesa???
Non sei sempre stato tu a dire che gli escursionisti sono delle pippe che scendono come deficienti e rovinano i sentieri???

Vorrai mica dirmi che adesso ti preoccupi per una categoria che fino a ieri ti ha solo dato fastidio??

Oppure ti preoccupa di non poter più avere a disposizione i sentieri in generale e il fatto di doverti far nominare gestore responsabile con tutti gli oneri connessi, solo su quelli che avrai concordato con le amministrazioni locali???
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Evitiamo le polemiche, perché discutendo si capisce e ci si confronta, litigando non ci si capisce e ci si scontra. o-o

Io non so cosa abbia detto in passato Tano. Non mi interessa.

Ma rileggendo per l'ennesima volta questo articolo, si può cogliere un elemento che va un po' ad evitare questo litigio: pensando positivamente che "gli itinerari ciclopedonali escursionistici" siano semplicemente tutti quelli non utilizzati/vietati ai mezzi a motore, "è altresì consentito il transito delle mountain&#8722;bike per attività cicloescursionistiche"... e qui diventa piuttosto palese la differenza d'utilizzo rispetto ai tracciati dei bikepark.
Quindi, supponendo che tutti i sentieri (non specificamente vietati) siano ciclopedonali, l'unica attività consentita su questi trail è esclusivamente quella cicloescursionistica.
Ciò implicitamente significa che le discese ripetute a tuono (che non possono essere certo considerate "cicloescursionistiche"), non possono essere fatte su qualsiasi sentiero al di fuori dei bikepark.
Non è scritto da nessuna parte che i bikepark debbano essere fatti solo in comprensori sciistici con impianti a fune, quindi definire i tracciati da mtb per attività non-cicloescursionistiche può essere fatto dappertutto, previa autorizzazione.

Può essere corretta come interpretazione?
 

Danybiker88

Redazione
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Evitiamo le polemiche, perché discutendo si capisce e ci si confronta, litigando non ci si capisce e ci si scontra. o-o

Io non so cosa abbia detto in passato Tano. Non mi interessa.

Ma rileggendo per l'ennesima volta questo articolo, si può cogliere un elemento che va un po' ad evitare questo litigio: pensando positivamente che "gli itinerari ciclopedonali escursionistici" siano semplicemente tutti quelli non utilizzati/vietati ai mezzi a motore, "è altresì consentito il transito delle mountain&#8722;bike per attività cicloescursionistiche"... e qui diventa piuttosto palese la differenza d'utilizzo rispetto ai tracciati dei bikepark.
Quindi, supponendo che tutti i sentieri (non specificamente vietati) siano ciclopedonali, l'unica attività consentita su questi trail è esclusivamente quella cicloescursionistica.
Ciò implicitamente significa che le discese ripetute a tuono (che non possono essere certo considerate "cicloescursionistiche"), non possono essere fatte su qualsiasi sentiero al di fuori dei bikepark.
Non è scritto da nessuna parte che i bikepark debbano essere fatti solo in comprensori sciistici con impianti a fune, quindi definire i tracciati da mtb per attività non-cicloescursionistiche può essere fatto dappertutto, previa autorizzazione.

Può essere corretta come interpretazione?
Teoricamente si può anche leggere in questo senso.

Il problema è che pare che le intenzioni dei legislatori fossero diverse:
parlando con un consigliere che ha preso parte alla discussione, è venuto fuori, in maniera però non molto chiara, che dovrebbero essere percorribili solo i sentieri che verrano definiti idonei da atti della Giunta, che sicuramente delegherà ai comuni; sentieri segnalati e segnati.

Se le intenzioni sono queste, il rischio è che le prossime leggi possano essere molto più restrittive. Per questo bisogna farsi sentire, per evitare che venga emanata una legge con un esplicito divieto (e a quel punto sarebbe troppo tardi per fare qualsiasi cosa).
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
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Evitiamo le polemiche, perché discutendo si capisce e ci si confronta, litigando non ci si capisce e ci si scontra. o-o

Io non so cosa abbia detto in passato Tano. Non mi interessa.

Ma rileggendo per l'ennesima volta questo articolo, si può cogliere un elemento che va un po' ad evitare questo litigio: pensando positivamente che "gli itinerari ciclopedonali escursionistici" siano semplicemente tutti quelli non utilizzati/vietati ai mezzi a motore, "è altresì consentito il transito delle mountain&#8722;bike per attività cicloescursionistiche"... e qui diventa piuttosto palese la differenza d'utilizzo rispetto ai tracciati dei bikepark.
Quindi, supponendo che tutti i sentieri (non specificamente vietati) siano ciclopedonali, l'unica attività consentita su questi trail è esclusivamente quella cicloescursionistica.
Ciò implicitamente significa che le discese ripetute a tuono (che non possono essere certo considerate "cicloescursionistiche"), non possono essere fatte su qualsiasi sentiero al di fuori dei bikepark.
Non è scritto da nessuna parte che i bikepark debbano essere fatti solo in comprensori sciistici con impianti a fune, quindi definire i tracciati da mtb per attività non-cicloescursionistiche può essere fatto dappertutto, previa autorizzazione.

Può essere corretta come interpretazione?


ESATTO...

ragione per cui in caso di applicazione della norma se trovi ripetitori a tuono su sentieri non espressamente regolamentati come bike park di cui al comma 4 corri a chiamare :via!: la forestale
 

Tano

Biker tremendus
Ma a te cosa interessa del comma 5???
Non sei sempre stato tu a richiedere di poter avere i sentieri per farne luoghi da discesa???
Non sei sempre stato tu a dire che gli escursionisti sono delle pippe che scendono come deficienti e rovinano i sentieri???

Vorrai mica dirmi che adesso ti preoccupi per una categoria che fino a ieri ti ha solo dato fastidio??

Oppure ti preoccupa di non poter più avere a disposizione i sentieri in generale e il fatto di doverti far nominare gestore responsabile con tutti gli oneri connessi, solo su quelli che avrai concordato con le amministrazioni locali???

Vorrei che la finissi con questi continui attacchi personali...
Il problema tra l'altro non sono neanche gli attacchi personali, anche se non dovrebbero essere consentiti, ma quanto il fatto che si riportano cose non corrispondenti alla verità. Parole mai dette da nessuno e cose mai scritte da nessuno e quantomeno da me.
Questo atteggiamento sottolinea ancora di più il fatto che qualcuno non ha ancora ben compreso il centro del problema.
Quello che mi piacerebbe si capisse (tutti i miei interventi sono in questo senso riferiti) è che il rischio che corriamo tutti, adesso qui da noi in Piemonte poi anche nelle altre regioni che potrebbero prendere come esempio questa legge, e quindi il vero problema sarebbe invece che le limitazioni sarebbero rivolte verso tutti i tipi di MTB ed i modi di intendere la discesa e forse la salita.
Quindi non solo rivolto a chi ad esempio, ne dico solo una, pensa di trovarsi su un tracciato di downhill...
 

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Biker serius
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Teoricamente si può anche leggere in questo senso.

Il problema è che pare che le intenzioni dei legislatori fossero diverse:


Se le intenzioni sono queste, il rischio è che le prossime leggi possano essere molto più restrittive. Per questo bisogna farsi sentire, per evitare che venga emanata una legge con un esplicito divieto (e a quel punto sarebbe troppo tardi per fare qualsiasi cosa).

Dunque, a me piacerebbe tanto che fosse come interpreta 'happy', ma ho paura che le intenzioni dei legislatori siano diverse. proviamo ad analizzare per benino il comma 5:

sostanzialmente si divide in due parti:

a) [FONT=&quot]di fuori dei tracciati individuati come bike park nei quali il transito è esclusivo, [/FONT] [FONT=&quot]il passaggio delle mountain-bike è altresì autorizzato per attività di cicloescursionismo su tutte le strade, strade interpoderali destinate all’uso promiscuo da parte di veicoli, animali e persone. [/FONT]

Fin qui interpretiamo: le MTB possono circolare sulle militari, carrareccie e simili. Vabbe', grazie= all'Assietta ci possiamo ancora andare di sicuro !

b) [FONT=&quot]E’ altresì consentito il transito delle mountain-bike per attività cicloescursionistiche sui sentieri costituenti la rete sentieristica regionale nell’ambito di itinerari ciclopedonali escursionistici.[/FONT] [FONT=&quot]Le caratteristiche, le modalità di individuazione di tali itinerari e di regolamentazione comportamentale in funzione dell’uso promiscuo sono disciplinati per mezzo di appositi provvedimenti della Giunta regionale.[/FONT]

E qui invece: io onestamente interpreto che l'ambito specificatamente citato (i famosi itinerari ciclopedonali escursionistici), voglia -nelle intenzioni- limitare l'uso della MTB solo ai suddetti (tanti, pochi, quali, boh ??). CHI li individuera', COME e QUANDO per ora non ci e' dato di sapere. Quel che posso garantire e' che e' la prima volta che sento usare detto termine per identificare un sentiero ad esempio CAI ed il relativo utilizzo. L'utilizzo del termine 'itinerari' poi e' sicuramente restrittivo...
E ancora: gli appositi "provvedimenti della Giunta Regionale" lasciano presagire che questo comma non sia affatto sufficiente a regolamentare se un sentiero Regionale possa essere sicuramente percorso sia da pedoni che da cicli, MA piuttosto questo comma sia semplicemente il padre di tutta una serie di provvedimenti che regolamenteranno: censimento, uso e comportamenti (proprio come scritto!).

Come gia' detto piu' volte dunque: prepariamoci xche' se faranno le cose seriamente o meglio, come interpreto -io- in accordo al testo, potrebbero veramente arrivare con la mannaia (divieti a go' go' e sanzioni)...

Ah, in ultimo: qualcuno chiedeva se e' operativa questa Legge
Alla prima pagina della stessa si legge:
[FONT=&quot]Approvata dal Consiglio regionale il 14 gennaio 2009[/FONT]​

d'altronde, se non fosse cosi', a che titolo avrebbero gia' da un mesetto applicato le prime sanzioni sulle piste ?!? Se avete notato (-per chi di Voi scia-), negli ambiti dei comprensori sciistici i cartelli di "Fuori pista vietato", sono spuntati come funghi....

ma su', non facciamo i maligni...: e' perche' pensano alla nostra sicurezza........
 

ApoBike

Biker serius
14/9/06
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Sinceramente non sono affatto d'accordo con la tua proposta di condividere le tracce gps.

In primis perchè la libera condivisione non permette di "scremare" i possibli utilizzatori (ragione per cui abbiamo smesso di pubblicare sul TheGroup gli itinerari) e vorrei evitare che quello che oggi è un sentiero domani divenga una pista d'allenamento da sfruttare e poi :via!: quando iniziano a sorgere problemi di convivenza verso altro sentiero nel frattempo individuato da altri...

Secondo perchè è la Regione che con le proprie risorse deve fare il catasto sentieri e utilitaristicamente parlando, visto che quelli non censiti sono a rigore di libera percorrenza meglio che ne censiscano il minimo indispensabile...

Salgo: se e' vero che il GPS aiuta l'individuazione dei percorsi e quindi alla loro fruizione anche -forse- massiva, e' anche vero che per rovinare dei boschi e fare i "gadani" non c'e' bisogno del GPS... !
(sulla MTB ci sono ormai parecchi libri, siti di percorsi, etc.etc.)

Vorrei solo ricordare che comunque la scelta CAI in merito, e' stata ed e' per la georeferenziazione con GPS dei percorsi. E questo accade sia in ambito CAI MTB LPV (x ora solo nella ns.zona - http://www.mtbcai.it/itinerari-ele.asp) che -per l'escursionismo-, come CAI Centrale. Leggo proprio una ultimissima notizia sulla Rivista del CAI che riporta di un nuovo Portale dei Sentieri Italiani sviluppato dal CAI Regione Lombardia in accordo con la Regione Lombardia (e per ora da cosa ho visto alimentato solo per quella regione), che -a quanto si evince- consentira' di essere "alimentato" in maniera controllata e strutturata, dagli stessi utenti (presumibilmente un minimo esperti in materia) del CAI ! (http://www.chartaitinerum.org).
Ricordo anche che in ambito LPV era stata diffusa e incoraggiata a livello delle singole Sezioni una attivita' appunto di definizione Catasto Sentieri con le identificazioni delle aree di competenza, ma onestamente dovrei chiedere a che punto sia. Sicuro non avevo sentito parlare di 'discriminare' tra sentieri esclusivi per l'escursionismo per pedoni da quello con bikes...
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
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Vorrei che la finissi con questi continui attacchi personali...
Il problema tra l'altro non sono neanche gli attacchi personali, anche se non dovrebbero essere consentiti, ma quanto il fatto che si riportano cose non corrispondenti alla verità. Parole mai dette da nessuno e cose mai scritte da nessuno e quantomeno da me.
Questo atteggiamento sottolinea ancora di più il fatto che qualcuno non ha ancora ben compreso il centro del problema.
Quello che mi piacerebbe si capisse (tutti i miei interventi sono in questo senso riferiti) è che il rischio che corriamo tutti, adesso qui da noi in Piemonte poi anche nelle altre regioni che potrebbero prendere come esempio questa legge, e quindi il vero problema sarebbe invece che le limitazioni sarebbero rivolte verso tutti i tipi di MTB ed i modi di intendere la discesa e forse la salita.
Quindi non solo rivolto a chi ad esempio, ne dico solo una, pensa di trovarsi su un tracciato di downhill...

Visto che hai la memoria corta...

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=1974911&postcount=24

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=1975552&postcount=43

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=1975716&postcount=49

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=1977416&postcount=67

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=1980971&postcount=85

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=1991515&postcount=200

e mi fermo qui soprattutto con riferimento all'ultimo intervento che ho linkato

Rileggilo bene chiedi regole per permettere la fruizione dei sentieri a chi vuole utilizzarli per scendere ed allenarsi...

ADESSO PUOI FARLO
puoi finalmente andare dalle ammnistrazioni locali farti riconoscere come operatore professionale, farti nominare gestore, interloquire con loro e ottenere il permesso di tracciare ed utilizzare i sentieri come meglio credi...

FALLO

rimboccati le maniche e smetti di fare polemica oppure di continuare a cercare la soluzione "comoda"

cioè quella che ti permetta di utilizzare tutti i sentieri come meglio credi per utilizzo gravity senza dover dare nulla in cambio come adesso...
 
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Biker pazzescus
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http://cartografia.provincia.biella...tadeiSentieridelBiellese/articolo3000448.html

Biella ha tutto mappato nel dettaglio, ogni sentiero e traccia, sia su carta che su googleearth.
Io che organizzo giri pedalati, consulto "spesso" queste mappe, elucubro, decido a tavolino dove andare ad esplorare.
I miei soci che girano nella stessa zona salendo in furgone, si disinteressano completamente di questi supporti digitali. Guardano un po' le mappe cartacee, ma per lo più vanno a naso, istinto e conoscono sicuramente molto meglio la zona di quanto possa saperne io studiando le tracce gps.
Fortunatamente questi ragazzi hanno un senso di rispetto della natura e un piacere nel recuperare vecchie mulattiere, che è elogiabile.
Secondo me, non è assolutamente dannoso pubblicare le tracce gps.
Se si arrivasse a mappare l'intero territorio, si avrebbe semplicemente una migliore conoscenza dello stesso. E se nel pubblicare la traccia si evidenziano le criticità, l'apporto informativo è ancora maggiore!
Se l'interpretazione è ignobilmente restrittiva, per lo meno facciamo in modo che il "recinto" sia bello grande! :-( ;-)


Ma... scusate... qualcuno che abita a Turin non può andare a chiedere una spiegazione ad un assessore che ha sottoscritto questa legge? qui stiamo facendo ipotesi alla Maurizio Mosca! :-P
 

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