Nuova legge regionale sullo sci...e sulla mtb!

shrdlu

Biker poeticus
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Torino
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Noi le vorremmo come "leggi" di autodisciplina? e come legge vera e propria?
Come scrive giustamente Kikhit, e` dura capire se uno applica il codice di autodisciplina o no... in piu` l'italiano medio gia` non rispetta le leggi per cui potrebbe essere sanzionato, figurati se rispetta un codice di autodisciplina. In un mondo ideale, forse... ma parliamo di favole.
Secondo me degli articoli di legge sarebbero auspicabili. Ad esempio si potrebbero applicare sanzioni al trasporto di bici su strade di montagna... tipo se ti becco con l'auto con una o due bici ok, se ti becco col furgone con 8-10 bici che sali su una strada di montagna non autorizzata ti sequestro bici e furgone o per lo meno ti faccio una di quelle multe che non dimenticherai piu`.
Sono vecchio e rinco? Forse, a 41 anni i neuroni sono quasi finiti.
Una simile legge non impedirebbe, in caso di manifestazioni preventivamente autorizzate, di attuare una deroga temporanea ai divieti.
 

maxgastone

Biker spectacularis
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maxgastaldi.wordpress.com
Escludo categoricamente che il CAI possa in qualche modo rappresentare le MTB intesa, come già l'acronimo vuole comprendere, come un'insieme di modi di intendere la bicicletta da montagna.
Il CAI è un'associazione nazionale che per ragioni storiche mai e poi mai potrà in qualche modo avere una visione aperta ed obiettiva della MTB che in qualche modo si mette in contrapposizione con l'escursionismo a piedi.
E' però anche vero come dice kikit che tuttavia rapresenta forse l'unico modo di essere rappresentati.
Ma la FCI, le scuole MTB cosa stanno facendo? Ne sanno qualcosa della cosa? Sanno o hanno capito che cosa si possono aspettare?
Sarebbe bello saperlo.
Purtroppo il CAI ha pregi e difetti, i suoi difetti più evidenti (anche agli associati) sono la profonda burocrazia e l'immobilismo a recepire le novità... ha fatto fatica a capire il movimento dell'arrampicata infatti poi c'è stato l'aventino di chi praticava la disciplina con la creazione della FASI... ha fatto moltissima fatica con lo snow ma poi lentamente ha capito tanto da formare gli istruttori di snowbording-alpinismo (termine orribile :smile:).

La mtb è una attività (per il CAI) relativamente giovane, tanto però è stato fatto da quando era emerso che per i soci CAI non c'era per questa attività la copertura assicurativa riservata alle altre attività... allora si è mobilitata l'area torinese con i suoi praticanti CAI e da lì è partito tutto un movimento che in pochi anni è riuscito a:


  1. Far avere l'assicurazione come per le altre attività
  2. Creare accompagnatori in ambito LPV
  3. Far riconoscere la disciplina ufficialmente
  4. Creare un gruppo di lavoro nazionale con validissime figure...
Quindi bisogna avere un minimo di pazienza e non dire a priori che la mtb verrà messa sempre da parte o non presa in considerazione... e poi alla fine è la base che fa movimento. Se la base CAI di praticanti aumenterà i capoccioni ai vertici dovranno adeguarsi e o capitolare o vedersi sfuggire molte persone... diamo tempo al tempo. Ma io almeno per il piemonte ritengo che le figure presenti in zona possano e debbano colloquiare con la Regione Piemonte...

Risalite furgonate: ci possono e ci devono essere ma non SUI SENTIERI DI MONTAGNA... forse è sfuggito ma in questo momento l'unico esempio tollerabile (forse anche per la filosofia CAI) è quello di Finale (e forse in futuro quello di Cervo) dove nei sentieri usati dalle associazioni di FR non si troverà nessun escursionista abituale essendo quei sentieri non utilizzati dall'escursionismo... Utilizzare un mezzo di risalita meccanizzato per poi scendere a tuono su un sentiero con anche escursionisti (perchè non venitemi a dire che chi prende gli impianti poi non scende a tuono :il-saggi:) lo vedo come un suicidio per tutta la nostra categoria :fantasm:
 

kikhit

Biker incredibilis
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Come scrive giustamente Kikhit, e` dura capire se uno applica il codice di autodisciplina o no... in piu` l'italiano medio gia` non rispetta le leggi per cui potrebbe essere sanzionato, figurati se rispetta un codice di autodisciplina. In un mondo ideale, forse... ma parliamo di favole.
Secondo me degli articoli di legge sarebbero auspicabili. Ad esempio si potrebbero applicare sanzioni al trasporto di bici su strade di montagna... tipo se ti becco con l'auto con una o due bici ok, se ti becco col furgone con 8-10 bici che sali su una strada di montagna non autorizzata ti sequestro bici e furgone o per lo meno ti faccio una di quelle multe che non dimenticherai piu`.
Sono vecchio e rinco? Forse, a 41 anni i neuroni sono quasi finiti.
Una simile legge non impedirebbe, in caso di manifestazioni preventivamente autorizzate, di attuare una deroga temporanea ai divieti.


così multano il Costola quando carica le bici sul furgone per i giri pedalati!

E' un criterio inapplicabile, si basa sulla sanzione per presunzione che qualcuno possa commettere un illecito.
 

ApoBike

Biker serius
14/9/06
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Venaria
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Escludo categoricamente che il CAI possa in qualche modo rappresentare le MTB intesa, come già l'acronimo vuole comprendere, come un'insieme di modi di intendere la bicicletta da montagna.
Il CAI è un'associazione nazionale che per ragioni storiche mai e poi mai potrà in qualche modo avere una visione aperta ed obiettiva della MTB che in qualche modo si mette in contrapposizione con l'escursionismo a piedi.
E' però anche vero come dice kikit che tuttavia rapresenta forse l'unico modo di essere rappresentati.
Ma la FCI, le scuole MTB cosa stanno facendo? Ne sanno qualcosa della cosa? Sanno o hanno capito che cosa si possono aspettare?
Sarebbe bello saperlo.

e' stato gia' scritto piu' volte in questo thread che il CAI MTB e' entrato DI FATTO ED UFFICIALMENTE a far parte dell' ESCURSIONISMO ! Ho gia' postato qui l'informativa ed anche MaxGastone che come me e' (anche) del giro, lo ha confermato. Desideri la lettera interna del CAI Centrale ?
Per cortesia non scriviamo cose che non conosciamo espressamente, dato che ci si son voluti 10 anni di sforzi. Come gia' detto, e' un passo importantissimo: ad oggi tra me cicloescursionista in MTB ed un escursionista a piedi, a meno di divieti particolari, regionali, etc.etc. NON c'è alcuna differenza, abbiamo gli stessi diritti ! Ovviamente nel rispetto della montagna, di se stessi e degli altri. Non so bene come linkare post passati ma vai a vederTi quello mio di qualche giorno fa e troverai tutto. Mi auguro che questi diritti e concetti assodati come questo non siano -qui- da ripetere nuovamente...
 

kikhit

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forse è sfuggito ma in questo momento l'unico esempio tollerabile (forse anche per la filosofia CAI) è quello di Finale (e forse in futuro quello di Cervo) dove nei sentieri usati dalle associazioni di FR non si troverà nessun escursionista abituale essendo quei sentieri non utilizzati dall'escursionismo...

questo passaggio è significativo.
Non è questione, come alcuni giovani e svegli (a differenza dei vecchi rincoglioniti), col loro profondo acume credono, ovvero che si voglia distinguere fr, xc, am, e cavolate varie.
Bensì, ogni pratica, per potere sopravvivvere al meglio, in un contesto in cui la montagna è frequentata da tanti escursionisti differenti, deve essere in un certo senso regolamentata.
E chi vuole fare discesa a tuono (come a volte piace anche a me) va in aree apposite, vedi bikepark, oppure come a Fionale si creano associazioni che prendono in gestione determinati percorsi, li curano e ci lavorano sopra, e ci portano la gente.
A me pare che sul gta a Susa, o sul 560, chi portava gente coi furgoni, non ci abbia mai fatto un lavoro.
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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Risalite furgonate: ci possono e ci devono essere ma non SUI SENTIERI DI MONTAGNA... forse è sfuggito ma in questo momento l'unico esempio tollerabile (forse anche per la filosofia CAI) è quello di Finale (e forse in futuro quello di Cervo) dove nei sentieri usati dalle associazioni di FR non si troverà nessun escursionista abituale essendo quei sentieri non utilizzati dall'escursionismo... Prendere una seggiovia per poi scendere a tuono su un sentiero con anche escursionisti (perchè non venitemi a dire che chi prende gli impianti poi non scende a tuono :il-saggi:) lo vedo come un suicidio per tutta la nostra categoria :fantasm:

visto che sono ancora on line mi permetto di dire che condivido tutto in pieno tranne l'uso del termine "seggiovia" che sostituirei con "qualunque mezzo meccanico"
 

maxgastone

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visto che sono ancora on line mi permetto di dire che condivido tutto in pieno tranne l'uso del termine "seggiovia" che sostituirei con "qualunque mezzo meccanico"
Giusta osservazione...

Io però ritengo possibile che un escursionista in mtb possa usare mezzi di risalita meccanici laddove questo permetta di evitare risalite inutili al fine del giro preventivato. Ad esempio un Triangolo Lariano o un Montallegro/Chiavari/Sestri Levante anche con la funivia non perdono il loro fascino...

Altrimenti via anche gli alpinisti dalle funivie e così avremo Rosa e Bianco finalmente liberi dalla massa... :celopiùg:
 

kikhit

Biker incredibilis
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Giusta osservazione...

Io però ritengo possibile che un escursionista in mtb possa usare mezzi di risalita meccanici laddove questo permetta di evitare risalite inutili al fine del giro preventivato. Ad esempio un Triangolo Lariano o un Montallegro/Chiavari/Sestri Levante anche con la funivia non perdono il loro fascino...

Altrimenti via anche gli alpinisti dalle funivie e così avremo Rosa e Bianco finalmente liberi dalla massa... :celopiùg:

o lo jafferau....mica vuoi farmi pedalare il primo pezzo polveroso, trafficato, in mezzo ai cantieri?! ;-)
 

maxgastone

Biker spectacularis
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o lo jafferau....mica vuoi farmi pedalare il primo pezzo polveroso, trafficato, in mezzo ai cantieri?! ;-)
Io l'ho pedalato... ma se dovessi tornare indietro salirei almeno con la macchina...

Solo per il Gravity no mezzi di risalita meccanizzati per scendere in montagna... e poi senza essere preso come un elitario: in montagna ci vada chi è in grado di andarci :il-saggi:
 

maxgastone

Biker spectacularis
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OToppure parti da Salbertrand, con annessa galleria del Seguret, in salita, con i piedi a bagno, 1800m di disl tutto in fuoristrada.. ;-)OT
A proposito di fuoristrada nella zona del lago di ledro lungo la strada militare che una volta l'anno vede protagonista la rampiledro viaggiano allegramente anche i mezzi fuoristrada... forse perchè la strada è in lombardia?

... il bello è che poi ci fa delle paturnie per mtb si o mtb no in montagna :arrabbiat:
 

beppejump

Biker serius
12/10/04
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settimo torinese
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Utilizzare un mezzo di risalita meccanizzato per poi scendere a tuono su un sentiero con anche escursionisti (perchè non venitemi a dire che chi prende gli impianti poi non scende a tuono :il-saggi:) lo vedo come un suicidio per tutta la nostra categoria :fantasm:[/QUOTE]


E' dal '91 che faccio cicloescursionismo e ho visto decine di cicloescursionisti mancare di rispetto agli escursionisti, andando a tuono, (e viceversa) buttare cartacce, lasciare camere d'aria in giro, ecc.
Insisto perchè questi toni sono veramente insopportabili
 

Tano

Biker tremendus
Mi stupisce ed incuriosisce la confusione che state facendo.
Allora...
per ovvie ragioni delle norme comportamentali come quelle del codice NORBA non possono e non potranno mai essere trasformate o essere spunto per leggi.
Quello norme si rifanno al buon senso e servono da memorandum per il biker.
Leggi e regolamenti hanno altre funzioni!

Fate attenzione che l'uso di autoveicoli, sulle strade non è assolutamente vietato, anzi, ma regolato dal codice della strada. Quindi nessuno potrà vietare di usare auto, furgoni, pullman, camion e quant'altro nel rispetto di tali leggi.

Adesso viene il bello, attenzione:
quello che si puo vietare oppure concedere in deroga è solo la percorrenza dei percorsi mappati/censiti/definiti (come volete), ma anche strade interpoderali, mulattiere e sentieri, nonchè di inoltrarsi in boschi, prati, pascoli o incolti...
ma attenzione non sarà mai possibile definire con quali bici non lo potrete o lo potrete fare.
E allora, saremo tutti fottuti su questi percorsi/aree, sia che ci vado con la xc sia che ci vado con dh.
Come ho detto quelli come noi con bici da xc, ma anche da dh non contano nulla rispetto ai giochi di potere che si verranno inevitabilmente ad innescare. Badate che io come la stragrande maggioranza degli amanti della discesa abbiamo e pratichiamo sia MTB pedalata che non, e poi se anche non fosse quale sarebbe il problema!
E' da sempre che cerco di trovare e fare chiarezza. Chi confonde la discesa di un sentiero con la dh agonistica non ha capito nulla.
Cosa c'entra il tipo di bike, cosa c'entrano i furgoni?

Svegliaaaaa.

Immaginate ancora: supponiamo, se su un percorso/sentiero che al momento non ha vincoli o divieti si inizia a portare regolarmente dei pulman con turisti cinesi muniti di cicli vari, se il percorso ha una qualche condivisione con altri interessati (escursionisti a piedi, cacciatori, proprietari, ecc.)dopo poco il CAI interverrà, il Comune emetterà un'ordinanza di divieto oppure di non deroga di quel percorso per l'utilizzo con le bici. Non gli fregherà nulla sia dell'eventuale possibilità di sviluppo turistico, del ritorno di imagine, ecc.
Al Comune non interesserà un bel fico secco con quali bici percorrono il sentiero.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Sentinella
Stiamo un po' sbarellando...
Se da un lato sembriamo dirigerci verso la buona strada, dall'altro andiamo a puntare il dito contro una categoria che in realtà ha varie sfaccettature.
Io faccio freeride. Preferisco l'old-style pedalato, ma non disdegno qualche salita meccanizzata. Mi infervoro contro chi fa danni e non si preoccupa di ripararli, ma non mi sento assolutamente in condizione di puntare il dito contro tutti quelli che salgono con funivie o furgoni.
Per me l'unico danno sicuro che può provocare una salita furgonata è l'inquinamento generato dal continuo sgasare dei furgoni a gasolio carichi. Punto. E' l'unica cosa certa.
Il problema della discesa a tuono o no non ha senso. Io posso salire pedalando interamente la salita e scendere come un missile ollando i pedoni e sgommando sulle stelle alpine. Conosco persone che invece sono rispettosissime dell'ambiente, restaurano sentieri e fanno manutenzione, pur facendo gravity con risalite furgonate.

Io propongo:

La risalita furgonata deve essere sottoposta alle stesse regole dei bikepark, perché quello che cambia è solo il mezzo di risalita meccanizzata.
Per utilizzare abitualmente i furgoni per queste attività, si deve avere un'autorizzazione dal Comune (rilasciabile anche gratuitamente, per quel chemi riguarda), individuando un responsabile di riferimento.
Se la discesa si effettua su sentieri non utilizzati prettamente dalle MTB, chi fa la guida dev'essere responsabile di ciò che accade. Se si verificano incidenti o danni a cose e persone, ne risponde chi organizza queste risalite.

Questa forma di controllo fa sì che chi pratica abusivamente questa disciplina per non dover rispettare le buone regole, può essere sanzionato anche pesantemente; chi è autorizzato a fare le risalite furgonate diventa anche responsabile. In questo modo, la guida, oltre a far fare i sentieri più belli e divertenti, mostrando i kick nascosti e quant'altro, si preoccuperà anche di evitare di passare su proprietà private "a rischio protesta", frenerà il gruppo nei centri abitati, e praticamente sarà in grado di far rispettare le regole in modo molto più efficace di un raro agente sperduto.

E tutto andrà bene finché qualcuno farà il cazzone. Se qualcuno fa il pirla, qualcuno va nelle grane.
Una volta che c'è un responsabile, il pepe tra le chiappe farà rigare tutto più dritto.
Se il pirla è nel gruppo autorizzato, il responsabile può semplicemente portare tempestivamente le scuse a chi ha subito il danno e risolvere la cosa amichevolmente e può cazziare il suddetto pirla. Se invece il responsabile cerca di coprire il pirla o fa finta di niente, il danneggiato potrà rivalersi sul responsabile tramite il Comune (polizia municipale).
Se il pirla appartiene ad un gruppo abusivo, il responsabile di quello autorizzato, pur di non essere incolpato ingiustamente, indicherà il gruppo abusivo (poi son sempre i soliti... e si sa chi gira o no. Non è certo il gruppetto sconosciuto che fa una discesa una tantum che può creare tanto fastidio da mobilitare qualcuno a sporgere lamentele al Comune).
Questo dovrebbe portare al rispetto delle regole sia da parte degli autorizzati, sia da quelli che per motivi a me ignoti, preferirebbero stare nell'ombra.

Se un organizzatore fa spesso risalite furgonate in una zona, a lungo andare sarà anche poi conosciuto dai proprietari dei campi e dai paesani. Quindi se costui è una persona rispettosa delle persone e delle regole, quand'anche si dovesse trovare un danno in una proprietà, difficilmente si andrebbe ad accusare una persona notoriamente corretta. Questo dovrebbe quindi sottrarre il "responsabile-responsabile", da accuse verso ignoti. Il vecchietto che trova varie impronte di bici nel suo orto appena seminato e vuole lamentarsi in Comune dirà "qualcuno continua a passare in bicicletta nel mio orto, ma son sicuro che non sono quelli del Pincopallino, perché son proprio dei bravi mat". Poi sta a ciascuno costruirsi e non rovinarsi la reputazione.
Spero di non essere stato troppo confusionario. :-P

Quali sono le regole da rispettare? il codice norba va benissimo.

Morale:
usi tanto un sentiero -> ti preoccupi anche della manutenzione = Bikepark (in senso esteso)
vai su sentieri naturali -> sii rispettoso, stai accuorto o qualcuno va nei guai.

In questo modo io farei una legge... affinandone il linguaggio, ovviamente, ma con questi principi.
Mi pare un metodo che permette libertà totale a chi se lo merita; punizioni esemplari a chi fa il brighella. :-|

Se un responsabile di una furgonata dovesse prendersi una multa per danni (perché non ha provveduto a scusarsi tempestivamente con il danneggiato o se questo non fosse bastato), non penso che sborserebbe felicemente quanto dovuto, lasciando che i cretini facciano i cretini liberamente. Se uno deve pagare una multa, può indicare il vero artefice del danno, con tanto di testimoni. Al di là delle multe, che credo non pioveranno, a causa della seria paura di prenderle dei responsabili, penso che costoro si premureranno di far rigare dritto tutto il gruppo e di organizzarsi per rimediare ai danni provocati (danni istantanei o di usura a lungo termine).

L'unico modo di far rispettare le regole è responsabilizzare le persone.

Per inciso:
Multare chi esce dal negozio senza scontrino, dopo aver comprato qualcosa, mi pare che abbia fatto aumentare il numero degli scontrini emessi. Non che tutti ora sono in regola, ma molto più di prima, mi pare.
Nel caso del gravity, non sarà neanche necessario un controllo del vigile, ma sarà direttamente il danneggiato a potersi rivalere su qualcuno, portando tutti i riders (la maggioranza) a doversi comportare correttamente.

Certo, ci saranno i "se" e i "ma", ma questa mi pare una buona base di partenza per normare la situazione fuori controllo e responsabilizzare tutti i bikers.
________________________________________________

Altro discorso è sulle strade interdette al traffico, su cui viaggiano i furgoni. Se sono interdette al traffico, non ci vuole una nuova norma per far la multa, mi pare. Il codice della strada basta e avanza.

_________________________________________________

Sull'escursionismo gli unici divieti da porre, come già detto e ridetto, dovrebbero essere posti solo stagionalmente sugli itinerari più trafficati dai pedoni.
Basta.
Poi sarà dovere morale di chi crede in queste buone regole di redarguire chi si comporta irrispettosamente. E si sa che anche se c'è un cretino sperduto sui monti, non farà mai abbastanza danni quanti tanti freeriders indisciplinati che insistono su un certo trail.

Io sono freerider e credo che "freeride" implichi rispetto. Chi è idiota, con la bici da AM o da DH, idiota è... e va stroncato, educato.
Chi ama la montagna dev'essere libero di farlo anche in MTB.
 

maxgastone

Biker spectacularis
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E' dal '91 che faccio cicloescursionismo e ho visto decine di cicloescursionisti mancare di rispetto agli escursionisti, andando a tuono, (e viceversa) buttare cartacce, lasciare camere d'aria in giro, ecc.
Insisto perchè questi toni sono veramente insopportabili
Beh non sei l'unico ad andare in montagna... vedo anch'io gente che si porta appresso tonnellate di roba da mangiare e poi lascia sporco ovunque.

Ma esprimere un'opinione personale e comunque "purtroppo" condivisa da chi da anni lotta per far passare la mtb come un'attività ecosostenibile è un grave peccato?

Tu parli di toni non sostenibili, io parlo di opinioni che possono anche non essere accettati ma se posti in garbato modo non penso che possano alterare più di tanto...
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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@Tano: ma perchè volere a tutti i costi trasportare l'attività gravity in media montagna? Non sarebbe sufficiente fare l'attività a bassa quota (es. bassa val susa) senza impestare ulteriormente i sentieri montani?

E poi come ci arrivi in alto? Facciamo un esempio: la bella discesa che parte dal passo della Mulattiera e ti porta a Bardonecchia come la renderesti fruibile al FR? Elicottero?

Siamo realisti: la montagna agli escursionisti o agli alpinisti, la bassa quota anche alle discipline più strettamente legate alla velocità... ovviamente concertando il tutto con le amministrazioni locali mettendo chiari cartelli sul rischio che si corre risalendo il sentiero a piedi... lasciando perdere però i sentieri storici frequentati abitualmente da escursionisti. Prendendosi ovviamente l'onere di manutentare i sentieri e di evitarli quando fangosi per ritardare i fenomeni di erosione... Magari si riuscirebbe anche a fermare l'accesso dei mezzi motorizzati con la "scusa" che ci sono le mtb in movimento

@Happy: a grandi linee sono d'accordo con il tuo pensiero appena espresso...
 

shrdlu

Biker poeticus
7/2/03
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La risalita furgonata deve essere sottoposta alle stesse regole dei bikepark, perché quello che cambia è solo il mezzo di risalita meccanizzata.
Quoto solo questo passaggio per far notare che, come riportato da Dom, questo era gia` stato evidenziato:
Salgomasudo ha scritto:
...sviluppare un discorso di reciproco rispetto individuando i sentieri "stile bike park" dove fare i criceti allora non credo che ci siano grossi problemi è la stessa legge che te lo permette.
Vai dalle amministrazioni comunali, fatti nominare gestore responsabile e poi organizza tutto quello che intendi fare, nel rispetto della legge che ti impone i lavori di manutenzione di drenaggio delle acque, di regolamentazione degli incroci di assicurazione responsabilità civile verso i terzi etc etc.
Scusate ma a questo punto mi pare che non ci stiamo capendo... chi e` che vuole andare a fare discese con risalite meccanizzate senza sottostare a queste regole?
Sono d'accordo che i maleducati esistono dovunque ed in tutte le discipline... pero`, almeno nella mia esperienza, sono pochi i maleducati che si fanno n-mila metri di dislivello... quindi ritengo che regolamentare i bike-park (in senso esteso) e vietare la pratica della discesa meccanizzata fuori da aree esplicitamente individuate potrebbe essere un inizio.
Come verificare se si fanno discese "illegali"? Non lo so... ho sparato la cavolata del divieto di trasporto bici, ma era una cavolata.
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Vietare il gravity fuori dai bikepark è preculde a molte persone rispettose di praticare una disciplina che non è per forza distruttiva e maleducata.
secondo me, se c'è un responsabile incaricato che risponde di quanto accade, i pirla diminuiranno progressivamente e drasticamente.

Per me la ricetta è sempre responsabilizzare, senza privare della libertà le persone che non meritano privazioni.
 

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