Comunque dai siamo tutti bravi a fare il "la so iiiiiio" su cosa bisognava fare e non fare,
e io mi porto l' accendino e il telo con dentro i lumini dei morti (??) e le mutande con le maniche lunghe e la carta topografica con la bussola. Tutto giusto per carità però fate la prova di orientamento con carta e bussola in un bosco senza avere punti di riferimento noti...io ci ho provato e mi sono augurato di non avere mai questo tipo di necessità "sul campo" sopratutto se in montagna con il freddo e la notte che arriva in fretta!
Poi ammettiamo anche che una qualche cazzata l' abbiamo fatta più o meno tutti quanti dai. Io per lo meno qualcuna ammetto di averla fatta, voi non so...
In realtà quando ci si mette anche un pò la sfiga, il cambio repentino del tempo, o qualche altro fattore esterno poi sono proprio caxxi amari per tutti, anche per i più esperti.
Un paio di esempi: due escursionisti varesini, marito e moglie di mezza età, assidui frequentatori delle gite del CAI (quindi non proprio giovani inesperti) una decina di anni fa perirono sul Monte Bar (si proprio quello che vediamo spesso nei video di
@marco). Era novembre, non c'era ancora neve, eppure li ritrovarono morti assiderati un paio di giorni dopo sul versante opposto a quello dove avrebbero dovuto essere.
Un caro amico Istruttore Nazionale di Sci-Alpinismo, uno dei massimi esperti di valanghe in Italia (ha scritto anche dei libri e teneva corsi anche a
guide alpine) morto proprio sotto ad una valanga per un banalissimo errore: si era "solo" dimenticato di accendere l' ARTVA in partenza...Senza dimenticare come è finita una banalissima scivolata di un utente di questo forum un anno fa circa...
Con ciò voglio solo dire che, senza sapere direttamente da loro cosa sia successo, è difficile sapere quale sia stata la causa di questa brutta avventura finita fortunatamente bene, nonostante tutto.