eccomi qui!! ripresomi da una giornata a dir poco spettacolare.....mangiato bevuto e dormito.... si può partire col fotoracconto!!!!
perdonatemi il mio essere logorroico oltre ogni limite
è il primo giro serio dopo la malattia , e quando scrivo mi lascio prendere la mano
come ogni buona giornata di mtb che si rispetti.... questa non può che iniziare con una sveglia che suona, in particolare quella di mia moglie che deve alzarsi per andare al lavoro.... la saluto e mi dice "stai attento e divertiti"
in particolare la prima parte... le ultime parole famose
io come da copione resto a letto ancora "5 minuti"....e quando mi alzo sono già irrimediabilmente tardi!
innesto la velocità iperspazio (star wars docet), e in pochi minuti riesco a fare colazione, vestirmi, prendere le dannate medicine , andare in garage, letteralmente lanciare la bici dentro il baule della punto , partire e puntare come uno Stukas verso Trieste.
e naturalmente riesco nell'ordine a dimenticarmi:
abbigliamento di ricambio
ciclocoputer
gli assi passanti delle
ruote
ritorno indietro, recupero il tutto, e riparto per la seconda volta.
scelta della musica da mettere nel lettore cd. no perchè.... la scelta della musica è importantissima! una colonna sonora sbagliata al mattino può trasfromare la giornata in un incubo!!! sono quelle decisioni dvanti alle quali si suda freddo
che possono cambiare il corso degli eventi
opto per la compilation Death Disco vol I
https://soundcloud.com/death-disco-berlin/01-lokomotiv/
(cosi ve la potere pure ascoltare!)
in autostrada strizzo i 77 cavalli nati stanchi della punto e in un battibaleno sono quasi a San Giuseppe, frazione di TS luogo dell'incontro.
talmente in anticipo che decido di puntare verso Basovizza a spararmi una pizza (sono le 8:45 del mattino). detto fatto: e pizza sia :magna:
ritorno a san giuseppe con la panza piena e arriva il mio unico collega e compagno di giro di oggi :il mitico Franz Big Eyes, abbreviato in Big
vestizione, montaggio dei mezzi. e si parte
imbocchiamo subito la ciclabile sterrata che da trieste punta il confine italo-sloveno (una ciclabile bellissima , guardatevi le foto che meraviglia
http://www.rivistabc.com/articoli/la-pista-ciclopedonale-giordano-cottur/)
in ciclabile passiamo per la val rosandra. il panorma e + o meno sempre cosi
Trieste vista dalla ciclabile
dopo circa 5 km inizia la prima salita del giorno, una variante della salamandra in salita (la salamandra è un noto singletrack in discesa locale, che percorreremo al rientro). la salita è subito dura abbestia.... il terreno è bello umido e i sassazzi saponati.... ergo: si scende e si percorre il sentiero a spinta.
dopo aver perso un paio di polmoni per strada sbuchiamo nei pressi dell'abitato di Pesek.
un paio di singletrack che definire "stretti" è un eufemismo, ci buttiamo in una discesetta completamente chiusa dai rovi. e i rovi del carso sono rovi con l'esponenziale.... usciti dal sentiero sembriamo Gesù del film di Mel Gibson
arriviamo in quel di basovizza e da li inizia la salita vera e propria verso la cima del Kokos (Cocusso in italiano). che nonostante tutto passa davvero in fretta. il fondo è ottimo e super compattato.
Big sulla salitazza
arriviamo in cima che non sono nemmeno le 11 del mattino....ma la mia fame e sete e ancora più biblica di prima.... ma con orrore e raccapriccio scopriamo che il rifugio è chiuso!!!! nooooo
e ora chi ...mai...placherà ...la mia sete di Radler? chi mai... spezzerà... le nostre catene.... chi da quest'incubò nero ci risveglierà..... ah no quello non è Panzer, è Ken lil Guerriero
insomma siamo sulla prima cima della giornata, siamo in Slovenia, e al posto della Radler mi accontento di un succoso Enervitene che fa schifo pure alla peggio pantegana della pianura padana
la cima del Kosos con due loschi figuri a turbare il bucolico ambiente
la cima del monte Slavnik (Taiano in italiano, prossima meta di avventure ciclodevastanti
) , vista dalla cim del Kokos
e ora di puntare verso la prossima cima, il Castellaro, punto più alto della provincia di Trieste, anche se in realtà il cippo della cima si trova pochi metri oltre il confine Sloveno.
il trail che porta in cima è noto per essere un qualcosa di unico nel panorma carsico locale: ovvero umidità da sauna finlandese, fanghi simili a quelli della steppa mongola, acqua perenne dovunque.
però.... la mia nuova 29" sale davvero più facilmente rispetto alla vecchia force 26, e riesco a superare in sella un tratto ripido con radici che mai prima avevo fatto: piccole soddisfazione
in compenso la lingua mia e di Big fanno scintille strusciando per terra per la fatica.... e sticazzi ,ma nei video dei fighi non si vede mai che fanno cosi fatica!!!!
la lingua abrasiva si nota perfettamente...
big invece ha più contegno di me e sale composto...
la parte finale della salita al cippo del Castellaro è ripida forte e io non ci provo nemmeno a farla in sella... Big ci prova ma capisce subito che non c'è trippa per gatti....e spinge assieme a me.
in pochi minuti siamo all'agognato cippo, il punto + alto della giornata
ora si inizia a scendere.... quindi come superman entriamo nella cabina del telefono posta sulla cima (ogni meta di enduristi, all mountainers e freeriders ha una cabina del telefono in cima... sennò come ci si cambia velocissimi?? 8-)) e in pochi secondi, ci trasformiamo cosi
, la pendenza diventa negativa, noi siamo sempre più positivi
.... lo dice anche la fisica.... ad ogni forza esiste una forza uguale e contraria.... ahhh come siamo acCULturati
il primo tratto crea qualche difficoltà a Big, che dopo 3 tentativi chiude il passaggio in sella. bella Big!!!!
io opto subito per il fuorisella hardcore e prendo la linea più a destra col gradino... passando cosi vicino a Big da rischiare di portarmelo in trionfo sul manubrio
, però riesce a scattare una ottima foto del mio popi in fuorisella :-?
la discesa verso il confine italosloveno di Pesek è veramente una goduria: sassi in ogni dove, un vero rock'n'roll. Big da dietro dice che mi son giocato un paio di jolly seri.... ed è vero! scendiamo veloci rifilando alberi e massi...passiamo a fuoco per un prato... ma un attimo prima di sbucare sulla strada... le sabbie mobili.
queste:
porca pupazza.... era tutto asciutto fino a 50 metri prima.... e guardate il mio piede quanto affona.... ma vaff!!!
pazienza.... siamo uomini o caporali???
arriviamo proprio sul confine.....e finalmente la parte della discesa più bella: la Salamandra.
niente di che eh.... solo che è un bel singletrack nel bosco, mai troppo ripido o pericoloso, ma molto accidentato, umido e da guidare.... con una contropendenza nel mezzo davvero fastidiosa ,,, che però questa volta chiudo senza alcun problema (e pure qui la prima volta!!!!)
un paio di fotine in action sulla salamandra ci stanno! :
Panz
Big
la salamandra con la 29 è davvero "ti piace vincere facile! :-? meglio cosi.... visto che a tecnica di guida, dopo 40 giorni di stop sono davvero a zero (e diciamo che prima non era molto meglio!
)
arriviamo giù a Draga Sant'Elia....e abbiamo fame e sete.... la sete delle bestie assetate
e cosa c'è a Draga? @
Tc70 se lo ricorderà..... la locanda da Mario, quella dove si mangiano rane e lumache!!! eheheheheh
http://www.locandamario.wpeople.it/
ma noi ci accontetiamo di un birrazza e un panino di quello giusti.
le bici riposano un po al park apposito nel bellissimo giardino estivo
spero un giorno di portavi in questo posto....
tanto per darvi un'idea del posto "caratteristico dove siamo", questo è un quadretto posto dentro il locale: dice tutto!!!!
riempite le panze, riprendiamo la ciclabile fatta all'inizio, ma in senso contrario, per raggiungere l'abitato di Cattinara ,e buttarci giù per l'ultima discesa della giornata, la ps2 dell'enduro dei 3 camini.
per fortuna la ciclabile ora è tutta in discesa, e da qui si può godere di un bel panorama di Trieste
inizia la discesa.... molto meno umida del previsto.
un paio di zompi, belle curve, alcuni ripidini...e big su uno di essi si esibisce in un volo d'angelo che strappa un ottimo punteggio alla giuria
verificato che il prode biker sia tutto intero, riprendiamo a scendere fino al prox ripidino, che è parecchio umido e con radici sporgenti
Big, memore dell'esperienza di prima , decide di scendere a piedi....
noooooo
gli faccio "Frà... questo te se lo porti a casa oggi, scoltime, te lo fa!!"
big è perplesso..... allora decido di aprire io il passaggio
big osserva, temporeggia, sposta pietre, ara il terreno, semina.....
"ciò! te monti in sella o no!!! alo! cul indrio , poco fren davanti e via!!!"
e cosi fu che il prode Big scense senza batter ciglio...poi si gira verso di me e mi fa "tutto qua? no xe un casso!!!"
e cosa dicevo io!!!! :-? bella big!!!
la discesa continua per arrivare al salto del tronco.
un saltino di quelli facili facili, stupidi quasi, rampa perfetta, lisca, atterraggio che ci puoi fare atterrare un C130 dell'aviazione militare, tutto perfetto.
chiedo a big se salta cosi faccio la foto. mi dice di no, che lo copia.
infatti parte, da due pedalate, arriva sul ciglio.... è troppo veloce per copiare.... ma troppo piano per saltare
classica situzione di merda dove se ne può uscire solo con un po di culo
big cerca di far scendere la ruota davanti subito, ma perde l'appoggio dei piedi sui pedali , vedo che decolla dalla bici tenendosi solo per il manubrio , e ricade pesantemente sulla sella con le chiappe. una bella botta!!! ma chiude il tutto in piedi con una grassa risata.
mannaggia perchè non ho fotografato!!!
tocca a me: ho fatto il saltino molte volte, lo conosco bene, nulla potrà succedere al prode Panzer.
infatti.....
parto, e per qualche inspiegabile motivo do due colpi di pedale in più sulla discesa di avvicinamento. perchè?
arrivo sul ciglio, e capisco subito di essere troppo veloce.
cerco di appiattirmi sulla bici per farla scendere subito, ma il salto mi spara ben in alto e lungo.
il controllo della bici in volo è ok.... ma sono taaaanto lungo! e quanto è ora di scendere.... sembra di non scendere mai!!!!
atterro perfettamente sulle ruote. inchiodo..... e guardo il tronco del salto quanto e lontano.
big ha lo sguardo preoccupato.
gli faccio "big.... la go cagada vero?"
"si.... te la ga cagada fora del vaso"
yeeeeee!!!!!!! ho rischiato grosso di farmi male..... ma per fortuna è andato tutto ok.... solo che ho diciamo "esagerato" un po....
farà curriculum per le prossime esperienze.
purtroppo la foto non rende. Big dice che la mia ruota anteriore è passata all'altezza della
gopro posta sul suo petto , con cui ha fatto la foto, quindi circa un metro e mezzo da terra...
puntiamo dritti alla parte finale della ps, con l'attraversamento del guado di cascatelle, questo il nome del sentiero. l'acqua è bella fredda!!!!
ora non resta che togliere le
protezioni, il casco integrale, e prepararsi psicologicamente alla salita che ci riporterà alle auto.
bella strong&stronz pure questa....
chiudiamo il giro con appena 33 km sulle spalle e poco meno di 1000 metri di dislivello... pensavamo molto di più!
e io sinceramente pensavo di non riuscire nemmeno a chiudere il giro visto il mio stato di salute e allenamento.... ma per fortuna è andata bene, anzi benissimo!!!
spero il fotoracconto vi sia piaciuto, diciamo che considero questo il mio vero e proprio ritorno in sella dopo i casini.... ed è stato un ottimo come back!