di che gomma parli?dipende un po cosa ci fai e su che terreni giri.
questa hans dampf è una via di mezzo in tutto, ma non eccelle praticamente in nulla.
una gomma onesta, ma nulla più. io che ero abituato al minion dhf, ho sentito subito la differenza.
alla fine ho girato un anno con questa gomma....ma appena la versione hardcore della minion 29 è tornata disponibile, non ci ho pensato un attimo.
dietro ,per compensare, ho messo una gomma che è praticamente un semislick da 2.0 eheheeheheh..... la stessa che usano molti enduristi in world cup. non so come fanno.... da quando la ho su, vado via di traverso come quelli di fast&furious.
però pesa davvero poco e arrampica assai bene
quasi mi vergogno a dirlo
una maxxis crossmark. veramente una gomma di carta velina. non so come ci facciano a correre in enduro. eppure....
quasi mi vergogno a dirlo
una maxxis crossmark. veramente una gomma di carta velina. non so come ci facciano a correre in enduro. eppure....
son tentato di usarla per la prima gara della stagione..... ma è molto rischioso. io peso....e molto. sto un attimo a pizzicare o forare con una gomma simile.
però la differenza con la ardent Lust che uso abitualmente è abbissale, sia in termini di inefficenza di tenuta, sia di efficenza di scorrevolezza, sopratutto in salita.
diciamo che è una gomma che in ambito enduro necessita di una guida pulita ed attenta.... cosa in cui io non sono mago! anzi! però ha un suo perchè, e nei miei classici giri l'ho notato! si sale molto meglio.... e si fatica un po di meno del solito
vedremo.... con le gomme posteriori ho sempre avuto dei drammi
non ne trovo mai una che ha tutte le caratteristiche che voglio.
alla fine sono seghe mentali.... ma cosa ci posso fare....
Già, di carta velina.
Ho provato anch'io a usarla, ma la ho squarciata quasi subito.
E non è che in salita tenga chissà che, perlomeno con i fondi che ho dalle mie parti.
...io ho una frontina...sapessi a volte come mi maledico in discesa...però finchè ce la fò...la fò...
ho sempre amato le salite, le discese mi fanno paura. so che esiste una serie di bici appositamente studiate per chi come me preferisce salire.
tutti mi chiedono perchè io faccia salite con una bici con escursioni da 170mm davanti ( non bloccabile ), con un peso sui 15kg, gomme da 1kg o anche più e a prezzo di fatiche notevoli, quando potrei faticare molto meno con bici specifica.
io rispondo che l' enduro mi rassicura perchè è robustissima, ha un sistema di sospensione posteriore che ti permette davvero di spianare quasi ogni ostacolo.
quelle rarissime volte che l' ho davvero lanciata in discesa era uno spettacolo, ti porta a fare cose che non immagini perchè l' insieme geometrie/sospensioni è ben studiato proprio per questo.
ma l'ebbrezza finisce dopo poco perchè realizzo che rischio davvero troppo per le mie scarse capacità tecniche. meglio arrivare sano e salvo con calma, pronto per risalire di nuovo.
nel 2011, quando ci davo dentro davvero ( in 11 mesi 5500km-130 uscite-160300D+ ) è successo più di una volta di arrivare a fine discesa coi dischi che tendevano al color viola, a dimostrazione del fatto che non lascio affatto scorrere la bici alla ricerca di velocià, ma freno e rallento in modo continuo prorio perchè non mi sento sicuro delle mie capacità.
adesso vado calmo e da un po mi piace tirare in pianura ( il che magarai a molti parrà un' eresia ), fatto anche col buio, ma ti assicuro che spingere su sterrato e mantenere quasi costantemente velocità sui 27-28km/h è un bel training, specie se poi trovi terreni un pò molli o erbosi e la gomma anteriore che affonda ti fa imprecare in apnea da sforzo.
ovvio che questo è un modo diverso di pedalare da quello un pò allegro e goliardico che prediligete voi: in questo contesto non cerco panorami ma faccio gli stessi percorsi anche per decine di volte in solitaria e mi alleno così.
io sono nato con gli spd
poi anni ed anni di street e trial mi hanno convertito ai flat.
ora li alterno senza problemi, a seconda del terreno, delle condizioni (fango o meno) e di quanto bene conosco il percorso.
tendenzialmente sono pro spd quasi sempre. e più pietre ci sono, e più gli spd mi fanno comodo.
il problema inizia col ripido. se c'è ripido preferisco di gran lunga i flat. se c'è tanto fango idem.
quando i giri sono metà e metà.... è un bel terno al lotto!
quella volta sul garda non sapevo cosa c'era in discesa, e son andato di spd. e meno male. è stato un azzardo...alla fine la discesa era velocissima e senza il tecnico, a parte un brevissimo tratto....
cmq appartengo pure io alla categoria di quelli che non sono fulmini in discesa ma preferiscono una bici comoda che li aiuti sul difficile....
poi in salita pago pegno...ma pazienza.
inoltre, al di la delle escursioni alle ruote della bici, dipende molto dalla geometria del proprio mezzo.
da quando è "nato" l'enduro/all-mountain , o meglio, questa tipologia di bici, ho subito capito che il paramentro per me fondamentale nella sceltra di questa bici sono gli angoli di sella e sterzo. il primo lo voglio più verticale possibile, il secondo ben disteso.
ma se il secondo è una questione un po relativa, l'angolo del tubo sella è quello che "fa" veramente una bici usabile a tutto tondo.
un angolo di sella disteso castra le qualità pedalatrici anche della miglior sospensione posteriore del mondo.
io preferisco stare molto in avanti come posizione, angolo sella verticale, sella molto avanzata, punta della sella verso il basso (ma questo dettaglio è dovuto alla malattia che ho), peso molto caricato sugli avambracci, posteriore molto scarico.
poi in discesa per fortuna esiste il reggisella telescopico che toglie di impaccio da questa posizione poco propensa alla discesa, ma molto efficente in salita, anche con bici un po pesantucce e discreatamente propense alla discesa come la mia, con angoli di sterzo abbastanza aperti (nonstante le ruote da 29" nel mio caso)
[MENTION=37793]Rockyluca[/MENTION] usa spd e non ha freni in discesa ... ma noi lo lasciamo fare. fermeresti mai un cinghiale in discesa ubriaco?
si in salita cmq gli spd sono spettacolari. provati una volta ...
quale??
Well done... Fate vobis: febbraio 2012 operato per un seminoma (tumore) al testicolo dx con annessa asportazione, fortuna (?!?!?) ha voluto che dopo questo problemino mi appassionassi al mondo delle due ruote (grasse, per grazia di Dio). Febbraio 2014, ancora fermo ai box per tunnel tarsale del piede otturato, operazioncina dalla quale mi sto rimettendo (oggi ho tolto il tutore), altri 15/20 gg di convalescenza e poi spero di essere nuovamente operativo. Che vi devo dire...io in salita arranco, bestemmio, vedo la madonna...ma quando si scende passa tutto, la libidine che ti da la mtb...pensate a chi non la esercita...quelli sono i veri problemi, o no?Faccio subito una premessa. Interpreto il movimento mtb come uno stile di vita: si fatica sulle salite ma non per questo si odiano, anzi, si cerca di assaporarne la sofferenza per fortificarci. Piu' sono dure, impervie, piene di ostacoli, piu' ci sentiamo forti dopo aver affrontato e superato ogni singola radice che ci fa' perdere aderenza, ogni pietra che ci fa' deviare la traiettoria, ogni buca che ci rallenta e ci fa' perdere il passo , magari costringendoci al piede a terra. Ma noi duri e testardi ricominciamo a pedalare fino alla cima e, una volta conquistata ci godiamo il fantastico panorama, ci voltiamo e guardiamo il sentiero alle nostre spalle e, dopo il classico "well done old boy" con il ghigno di chi sa' cosa arriva ora, ci buttiamo a valanga giu' per il singletrack che, piu' e' ripido, tecnico, "bast..ardo", piu' noi godiamo come cinghiali che si rotolano nel fango.......
Detto questo passiamo all'argomento "nostalgia": invito tutti a lasciare un pensiero riguardo al proprio stato d'animo quando purtroppo per colpa dei casi della vita, non ci sentiamo in sintonia con il mondo. "Quando non si puo' pedalare" e' un'analogia che intende dire "quando non possiamo fare cio' che piu' ci piace nella vita": essere accanto ai nostri cari,non poter vivere una storia d'amore, non sentirsi realizzati nel lavoro, nelle (false) amicizie. Insomma : in tutte quelle "salite impervie che ci costringono al piede a terra"..... ma tutto questo non dobbiamo odiarlo, bisogna cercare di metabolizzarlo e pensare alla meta, alla "cima da conquistare" per cosi' poi poter ammirare il panorama e compiacerci delle sofferenze passate. Dato che dopo ogni salita c'e' uno splendido singletrack in discesa che ci aspetta. Arrivera' per tutti il momento di godere come ginghiali rotolanti!!
Inizio io con la mia personale "salita": in questo momento sono in una camera d'albergo a piu' di 3000km da casa per via del mio lavoro che mi costringe a viaggiare all' estero per alcuni mesi l' anno. Inutile dirvi la nostalgia che provo a pensare ai miei due "terremoti" che sono a casa e che vivono male la cosa facendo impazzire la loro mamma (che poi sarebbemia moglie!), mi mancano le uscite con la cumpa di cinghiali ( che ovviamente non mi fanno mancare le prese per il c..o quando loro sono in giro per sentieri e io in albergo a smarronarmi!). Alle volte e' proprio dura, ma io sono un f....o biker e so' benissimo che anche dopo questa salita arrivera' il momento di godere!!! ora a voi i commenti.
love the ride
non si capisce chi è l'ubriaco: il cinghiale o la discesa?
TU no di sicuro....
sono uscito da casa a 18 anni compiuti per andare da solo con la mia valigia in quel di Pisa a fare l'universita'. mi sembra ieri. mi sentivo perso solo in quella "grande" citta'! ora ci penso ancora e ringrazio mia mamma di averci lasciato andare per la nostra strada ed abituato ad essere indipendenti da subito! sono stati 6 anni meravigliosi ... da vero universitario! d'altra parte ho conosciuto da 18 anni la mia attuale moglie ... e poi amici veri fraterni! poi altre esperienze in svizzera ... inghilterrra ... olanda. pero' Pisa e' stata galeotta e ci ritorno con piacere.non mi è piaciuta per niente.
la cosa più saggia che abbia fatto è stato mollare tutto e farmi l'anno di militare.
bei ricordi di quell'anno, pessimi del triennio precedente.
Well done... Fate vobis: febbraio 2012 operato per un seminoma (tumore) al testicolo dx con annessa asportazione, fortuna (?!?!?) ha voluto che dopo questo problemino mi appassionassi al mondo delle due ruote (grasse, per grazia di Dio). Febbraio 2014, ancora fermo ai box per tunnel tarsale del piede otturato, operazioncina dalla quale mi sto rimettendo (oggi ho tolto il tutore), altri 15/20 gg di convalescenza e poi spero di essere nuovamente operativo. Che vi devo dire...io in salita arranco, bestemmio, vedo la madonna...ma quando si scende passa tutto, la libidine che ti da la mtb...pensate a chi non la esercita...quelli sono i veri problemi, o no?
Tutti qui hanno buoni motivi per essere nostalgici...il bello di TUTTI noi è che nonostante tutto NON MOLLIAMO MAIIII!!!! Benvenuto mauru,in questa banda di pazzi...naturalmente 1000 auguri per i tuoi problemi fisici e poi Hopla!!...Via in sella a pensar solo a far il cinghiale...e come dice l'ideatore del thread...''Love to ride!!!''
Tutti qui hanno buoni motivi per essere nostalgici...il bello di TUTTI noi è che nonostante tutto NON MOLLIAMO MAIIII!!!! Benvenuto mauru,in questa banda di pazzi...naturalmente 1000 auguri per i tuoi problemi fisici e poi Hopla!!...Via in sella a pensar solo a far il cinghiale...e come dice l'ideatore del thread...''Love to ride!!!''
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?