io sono nato con gli spd
poi anni ed anni di street e trial mi hanno convertito ai flat.
ora li alterno senza problemi, a seconda del terreno, delle condizioni (fango o meno) e di quanto bene conosco il percorso.
tendenzialmente sono pro spd quasi sempre. e più pietre ci sono, e più gli spd mi fanno comodo.
il problema inizia col ripido. se c'è ripido preferisco di gran lunga i flat. se c'è tanto fango idem.
quando i giri sono metà e metà.... è un bel terno al lotto!
quella volta sul garda non sapevo cosa c'era in discesa, e son andato di spd. e meno male. è stato un azzardo...alla fine la discesa era velocissima e senza il tecnico,
a parte un brevissimo tratto....
cmq appartengo pure io alla categoria di quelli che non sono fulmini in discesa ma preferiscono una bici comoda che li aiuti sul difficile....
poi in salita pago pegno...ma pazienza.
inoltre, al di la delle escursioni alle
ruote della bici, dipende molto dalla geometria del proprio mezzo.
da quando è "nato" l'enduro/all-mountain , o meglio, questa tipologia di bici, ho subito capito che il paramentro per me fondamentale nella sceltra di questa bici sono gli angoli di sella e sterzo. il primo lo voglio più verticale possibile, il secondo ben disteso.
ma se il secondo è una questione un po relativa, l'angolo del tubo sella è quello che "fa" veramente una bici usabile a tutto tondo.
un angolo di sella disteso castra le qualità pedalatrici anche della miglior sospensione posteriore del mondo.
io preferisco stare molto in avanti come posizione, angolo sella verticale, sella molto avanzata, punta della sella verso il basso (ma questo dettaglio è dovuto alla malattia che ho), peso molto caricato sugli avambracci, posteriore molto scarico.
poi in discesa per fortuna esiste il reggisella
telescopico che toglie di impaccio da questa posizione poco propensa alla discesa, ma molto efficente in salita, anche con bici un po pesantucce e discreatamente propense alla discesa come la mia, con angoli di sterzo abbastanza aperti (nonstante le ruote da 29" nel mio caso)