Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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PARCO PROVINCIALE (PC)

Oggi bella escursione sui divertenti trail che, partendo dal Parco Provinciale, scendono a valle.

Abbiamo deciso di percorrere i sentieri Diavolo, Bramble e Hula Hoop.

Le risalite sono sempre su comoda strada asfaltata con traffico inesistente che, se fatta in compagnia, passa via velocemente. Le discese invece sono molto diverse tra loro, Diavolo è un sentiero di cresta che si snoda sul Monte Morìa, aperto, gradonato con tratti ripidi ed esposti; Bramble e Hula Hoop invece si percorrono nel bosco e sono sinonimo di divertimento all'insegna del flow.

Partiamo dal Diavolo:

subito un bel muretto:





in questo tratto terreno asciuttissimo:



uno sguardo alla valle coperta da foschia:



in alto invece sole pieno e cielo azzurro:



in questo tratto il sentiero è abbastanza esposto ma non presenta particolari difficoltà:



un paio di gradoni superati in tranquillità grazie alle ruotone:



gratacul:



dove non puoi sbagliare:



e velocemente raggiungiamo l'abitato di Taverne con il tronco della sua quercia secolare:



Altra risalita sino all'imbocco del Bramble e poi Hula Hoop a seguire, in livrea autunnale:



discesa sempre molto divertente:









la discesa termina proprio alle auto lasciate, non so perchè , in prossimità della Trattoria Valtolla.

.....è finita come al solito!!

con noi oggi, oltre a Paolino ( @beep beep ), c'era Alby (@alby.pc ) che abbiamo rivisto con molto piacere.

Un pensiero va poi ai numerosi biker dell'Oltrepo colpiti da pesanti limitazioni.
 

gigi58

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Cortemaggiore
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Dal Passo della Cisa.

Percorso inedito che unisce il meglio,a mio parere,di due itinerari fatti anni addietro...l'impegnatissimo giro di Corchia e il classico giro dal Passo Cirone che segue il panoramico crinale dal medesimo passo al Passo della Cisa.
il giro è comunque impegnativo,molto pedalato,con alcuni facili e brevi tratti a spinta e una inedita salita di 5/6 km che da Montelungo Terme sale al m.te Ciogallo a 1430 mt di altitudine.
Salita tutta su comoda sterrata,ma con pendenza importante che non da tregua fino alla vetta.



Lo start è al Passo della Cisa a circa 1030 mt di altitudine,la giornata è splendida e la temperatura alle 8,30 del mattino è di circa 6 gradi.
Siamo io con EBIKE ed Enrico con muscolare.
Partiamo in direzione Pontremoli e appena sotto il passo,a sinistra,imbocchiamo una stradina
prima in asfalto per poche centinaia di metri e dopo su bella sterrata, che ci condurrà fino alla sella sud/ovest del Groppo del Vescovo.



La tentazione di salire il Groppo del Vescovo è tanta,ma visto il lungo e impegnativo percorso che ci attende,rinunciamo e aggiriamo "l'ostacolo" su bella sterrata erbosa.



Arrivati alla sella opposta imbocchiamo il sentiero che ci riporterà al Passo.
Questo è il tratto migliore e più bello di tutto il crinale che dal Passo Cirone arriva al passo della Cisa....tutto su single trail,con due tratti a spinta, brevi e non problematici.



Arriviamo così,al m.te Valoria....che già in tanti conosciamo!



...e iniziamo la bella discesa,prima in cresta e poi nel bosco!
Arrivati al Passo,la parte più bella e interessante del percorso...la via Francigena,che ci condurrà a Montelungo Terme.
Questo tratto,dal passo della Cisa fino a Pontremoli, è forse il più bello e caratteristico di tutta la via Francigena.
Quasi tutto in single trail e tutto ciclabile!



Il primo tratto è un saliscendi ,molto vario,con sezioni anche tecniche e comunque sempre molto divertente.






La discesa è molto lunga con la parte finale su tratti rocciosi ma sempre molto filante e appagante.
Arriviamo in un piccolo borgo,quasi del tutto abbandonato...Cavezzano d'Antena.



Da questo borgo inizia su comoda e in leggera salita la sterrata per Montelungo Terme.
Arrivati a Montelungo breve sosta in un caratteristico Bar/Ristorante per rifocillarsi prima della lunghissima e impegnativa salita al m.te Ciogallo.



Brevissimo tratto in asfalto (100 mt.)...e inizia la "tostissima" salita al monte Ciogallo....il Mortirolo a confronto è un cavalcavia!!!!!
Questa è sicuramente la parte più dura di tutto il percorso per la pendenza al limite della ciclabilità....io con ebike,no problem...ma Enrico con la muscolare è stato messo veramente a dura prova.
È riuscito a farla tutta in sella....complimenti a Enrico!!!
Arriviamo in vetta con un ultimo brevissimo tratto a spinta.
Sullo sfondo i lineamenti del m.te Orsaro dell'Appennino Tosco Emiliano.



Dal m.te Ciogallo inizia un lunghissimo e a tratti tecnico single trail nel bosco di faggi.
Il sentiero è tutto un saliscendi,quasi tutto pedalabile e molto divertente. A parte un brevissimo tratto a spinta....il sentiero costeggia il fianco del m.te Molinatico il m.te Pelata e il m.te Grotta Mora. Il tutto su un'uniforme tappeto di foglie che confonde la giusta direzione del sentiero.





Arrivati al m.te Grotta Mora inizia la discesa al passo Cisa.
La discesa è quella che nel giro di Corchia avevamo percorso in salita tra mille imprecazioni...molto,molto tecnica e enduristica...tutta in un canale umido con sassi di grosse e piccole dimensioni che ci mette,a tratti,in seria difficoltà.
A metà,la discesa diventa sterrata,per poi incrociare nuovamente il sentiero della via Francigena,che inizialmente avevamo percorso. Ancora un breve tratto di discesa costeggiando la chiesetta della Madonna della Guardia... poi...finalmente, l'arrivo al Passo della Cisa percorrendo la scalinata della chiesa!
Giro di 39 km con 2 km forse di asfalto...per la maggior parte fatto di sentieri e single trail....alla fine molto appagante!



Alla prox!
 
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alby.pc

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Ferremi alexa
Belle le foto & bella la compagnia. Ciao.
 
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miciolo

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PillerOne - Rivergaro (PC)

Anche noi dell'Emilia da domani saremo Regione arancione e quindi oggi ultimo giro prima della blindatura comunale.

Oggi il meteo non invoglia di certo; previsioni di nebbie e nuvole basse anche alle quote alte del nostro Appennino ci vanno propendere x un giro non distante da casa ed i trail del Monte Pillerone fanno al caso nostro.

Venti minuti di auto e siamo pronti con Paolino x questo ultimo giro prima del lockdown arancione.

Subito salita sino in cima al Monte Pillerone e giù x la PillerExpress, trovata abbastanza scivolosa soprattutto nella sua parte finale, ma sempre molto divertente. Qui zero foto.

Altra risalita sino ad imboccare la PillerOne, trovata completamente asciutta:















Ora non ci resta che attendere che queste due settimane passino alla svelta e che soprattutto diminuisca la pressione di questa merda.

X queste due settimane mi sa che le bici non le toccheremo; nel comune di Piacenza le salite e le discese + tecniche sono quelle dei cavalcavia, autentici GP della montagna!!
 

superskinny

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Transition Patrol Ponderosa Green custom
Cosa succede tra due settimane?
 

miciolo

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TREBBIA (PC)
della serie meglio poco che niente!!!


Mi ero ripromesso di non toccare + la bici sino alla fine del divieto di spostarsi da un Comune all'altro.
Mi ero ripromesso di riprendere a correre x non "lievitare" come lo scorso lockdown primaverile.....
La corsa l'ho ripresa ma ....come si fa a stare in casa con una giornata come oggi? Sulle cime del nostro Appennino ci sarebbe anche la spolverata di neve giusta.... ma non si può!!
Una cosa che invece mi fa incazzare è che i cacciatori "cinghialisti" possono addirittura spostarsi da Regioni limitrofe x venire a cacciare i suini in Emilia Romagna. X loro le restrizioni comunali e regionali non valgono in quanto sono considerati una categoria indispensabile al pari di medici, infermieri, forze dell'ordine, vigili del fuoco, etc

Lasciamo mestamente perdere le cime del nostro Appennino e ci prepariamo a mezzogiorno (orario strategico x non incontrare nessuno) x il nostro giro xc.

Partiamo da casa, fa freschino ma al sole non si sta malaccio ed iniziamo a risalire le carraie ed i sentieri che costeggiano la sponda dx della Trebbia.





A dire il vero qualche bello scorcio lo troviamo anche nella Bassa Val Trebbia:



Un Trebbia con acque cristalline dove vediamo nuotare diversi pesci che risvegliano in me antiche passioni. Quanti ricordi di pescate invernali e guadi fatti in mutande con temperature anche sotto lo zero!!







Arrivati a Ca' Buschi rientriamo x la via dell'andata:









Ormai a fine giro, nei pressi della città, troviamo le ciclabili piene di gente, tutti con la mascherina. Anche noi ci "mascheriamo" x evitare discussioni.

In totale saranno circa 40 km con dislivello ridicolo ma fatti con bici da xc come le nostre ha il suo perchè:
ho usato l'enduro da 26, bella ignorante, montata tutta a molla da 170 all'anteriore dove non esistono blocchi.
E Ila? con la sua endurina faceva anche le ripetute!!!
 

miciolo

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IL GUADO DI SIGERICO (PC)

E' dura rendere interessante un giro quando la salita + dura e la discesa + tecnica sono quelle dei cavalcavia.

Vediamo di metterci almeno un pò di storia ed Ila si inventa di andare a vedere il Guado di Sigerico sul Po.



Ma chi era 'sto Sigerico? Un Arcivescovo di Canterbury che, nel lontano 990 d.c., di ritorno da Roma dove era andato a ritirare il pallio (simbolo della carica vescovile) aveva traghettato il fiume Po al Transitum Padi nelle vicinanze di Calendasco a Piacenza.
Attualmente il Guado di Sigerico è tappa obbligata x tutti quei pellegrini che, in un senso o nell'altro percorrono la Via Francigena.

Quanto sopra l'ho scoperto su Internet, io manco ero a conoscenza del Guado.

Partiamo a mezzogiorno nel grigiore di una tipica giornata invernale padana, con mani e piedi prossimi al congelamento e neanche una mezza salita x scaldarsi. In compenso riesumo il cancellone FRW Seversky del 2007 che, pedalato a 25 km orari di media, ti fa dimenticare il freddo!!
.....ma quanto mi mancano i giri in quota!!!

Il giro parte da Piacenza dove seguiamo il corso del Po percorrendo l'argine maestro di destra.

tra equidistanti filari di piante;



...il sole della bassa:



varietà di uccelli pescatori:



facciamo qualche foto in un'ansa del Po dall'aspetto spettrale:

le piante, sommerse dalle piene precedenti del Po, sembrano fantasmi:











ed arriviamo al Guado di Sigerico:



noi di passare sull'altra sponda voglia zero!!
ce ne ritorniamo quindi x la via dell'andata con una breve variazione:



Quasi arrivati in città vedo questo rimorchio:



...ma che patente ci vuole???
 
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francescoMTB1

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Una casetta di Legno nel Bosco
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IL GUADO DI SIGERICO (PC)



Quasi arrivati in città vedo questo rimorchio:



...ma che patente ci vuole???
Oltre ad una esperienza non indifferente , visto che trattasi di trasporto eccezionale fuori sagoma con obbligo di scorta e percorso autorizzato , e' indispensabile avere conseguito da almeno 5 anni le patenti C-E + CQC (Carta di qualificazione del conducente ) + Eventuale Carta Tachigrafica se il Trattore e' Munito di Tachigrafo Digitale .
 
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miciolo

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E NEVE FU!!!

Le copiose nevicate dei giorni scorsi in Appennino rendono impossibile l'attività pedalatoria in quota mentre a quote basse si potrebbe andare ma fango e acqua la fanno da padrone.

.....e siccome non c'è niente di + bello di un'escursione sui nostri monti quando il giorno prima ha nevicato di brutto ....... non ci resta che rispolverare le ciaspole.

Posto qualche foto dell'escursione fatta sui Monti Bue e Maggiorasca passando x Prato Cipolla e Fontana Gelata (luoghi che battiamo spesso anche in bici).













vista Mar Ligure dal Monte Maggiorasca:









sui ponticelli di Fontana Gelata:



....mi sa che x qualche mese la neve la farà da padrone sui nostri monti. Dove siamo stati noi in alcuni punti gli accumuli superano il metro e mezzo e nell'Alta Val Trebbia anche di +.
X le bici se ne riparla in tempi + asciutti!!
 
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FrancescoF83

Biker Curiosus
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Segnalo tratto del "Ciclo Trebbia" chiuso per erosione (come riporta la segnaletica) in zona Molinazzo di Sotto. Non ho verificato di persona se realmente ci siano problemi strani o è solo per evitare di far girare la gente dopo questo periodo di piogge.

Segnaposto inserito
Vicino a 29020 Gossolengo PC
 

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Ci siamo passati circa un mese fa e l'unico punto a rischio erosione è proprio qualche mt dopo la transenna.
Secondo me il cartello é stato messo x evitare che qualche sprovveduto voli in Trebbia, ma sembra esattamente come quando lo abbiamo percorso noi; stretto ma si passa.
 

FrancescoF83

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Se intendi quella che si vede in foto è li da questa primavera. Segnalarlo solo ora vuol dire che non hanno controllato le sponde prima dell'inverno e ci sono andati quando hanno visto tanta pioggia.
 

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