MONTE ZATTA (PR/GE)
E' dal Natale 2017 che Gigi, una settimana si e una no, mi pungola con questo nome: Zatta, Zatta.
Il Monte Zatta si trova sulla spartiacque tra la Val Taro, la Val Graveglia e la Val di Vara e con i suoi 1404 mt fa parte di diversi itinerari escursionistici nel Parco dell'Aveto.
Itinerari che si potranno fare anche in bici? In rete tracce recenti non se ne trovano ed il giro viene in parte costruito sulla carta utilizzando tracce di vecchi sentieri.
...non resta che andare a provare!!
Dopo quasi due ore di macchina arriviamo al Passo del Bocco da dove parte il nostro itinerario:
Si sale su una comoda sterrata sino alla Colonia Devoto, un imponente edificio in stato di abbandono nel cuore della faggeta.
Sulla Colonia Devoto ci sono storie inquietanti di orrori, fantasmi e messe nere, luogo alla Shining....
la sterrata si trasforma in sentiero con bici a spinta sino al Faggio 40, pianta "monumentale" bicentenaria abbattuta da una tempesta nel 2005.
Questo albero pare debba il suo nome al fatto che, durante un temporale, offrì riparo a 40 contadini, ...anche se di campi non ne abbiamo visto nemmeno uno.....
Siamo nel Parco ed è frequente trovare bacheche con utili informazioni sul territorio:
Alternando tratti pedalati a tratti a piedi arriviamo nel punto + bello del giro, sulla cresta strapiombante del Monte Zatta:
Ila si diverte a fotografare colchici dal pistillo colorato (zafferano???):
In prossimità di Prato Monte Pinello:
Inizia ora la discesa dove si alternano tratti a piedi a tratti dove riusciamo a stare in sella:
Ora ci spostiamo verso il Monte Chiappozzo:
un pò troppo sassoso
una volta raggiunta la civiltà percorriamo una tranquilla sterrata che tra sali-scendi ci riconduce sotto il Monte Zatta.
Ora non ci resta che affrontare l'ultimo sentiero che con 350 mt di dislivello ci riporta in quota e alle macchine.
X la quasi sua totalità spingiamo e spalliamo, sotto un sole estivo finiamo tutti l'acqua, ...un delirio!!!
Appena svalichiamo in Val Taro il sentiero ritorna ciclabile e in poco tempo chiudiamo il giro riuscendo a placare l'arsura al Rifugio al Passo del Bocco.
Nel complesso un giro in Appennino molto panoramico ma ho avuto la risposta al perchè non ci fossero tracce in rete x le mtb....
Tutte le foto sono al link qui sotto:
https://www.flickr.com/photos/140136664@N04/albums/72157674723908548/with/45415046452/
Grazie a a x la compagnia e alla prossima.
E' dal Natale 2017 che Gigi, una settimana si e una no, mi pungola con questo nome: Zatta, Zatta.
Il Monte Zatta si trova sulla spartiacque tra la Val Taro, la Val Graveglia e la Val di Vara e con i suoi 1404 mt fa parte di diversi itinerari escursionistici nel Parco dell'Aveto.
Itinerari che si potranno fare anche in bici? In rete tracce recenti non se ne trovano ed il giro viene in parte costruito sulla carta utilizzando tracce di vecchi sentieri.
...non resta che andare a provare!!
Dopo quasi due ore di macchina arriviamo al Passo del Bocco da dove parte il nostro itinerario:
Si sale su una comoda sterrata sino alla Colonia Devoto, un imponente edificio in stato di abbandono nel cuore della faggeta.
Sulla Colonia Devoto ci sono storie inquietanti di orrori, fantasmi e messe nere, luogo alla Shining....
la sterrata si trasforma in sentiero con bici a spinta sino al Faggio 40, pianta "monumentale" bicentenaria abbattuta da una tempesta nel 2005.
Questo albero pare debba il suo nome al fatto che, durante un temporale, offrì riparo a 40 contadini, ...anche se di campi non ne abbiamo visto nemmeno uno.....
Siamo nel Parco ed è frequente trovare bacheche con utili informazioni sul territorio:
Alternando tratti pedalati a tratti a piedi arriviamo nel punto + bello del giro, sulla cresta strapiombante del Monte Zatta:
Ila si diverte a fotografare colchici dal pistillo colorato (zafferano???):
In prossimità di Prato Monte Pinello:
Inizia ora la discesa dove si alternano tratti a piedi a tratti dove riusciamo a stare in sella:
Ora ci spostiamo verso il Monte Chiappozzo:
un pò troppo sassoso
una volta raggiunta la civiltà percorriamo una tranquilla sterrata che tra sali-scendi ci riconduce sotto il Monte Zatta.
Ora non ci resta che affrontare l'ultimo sentiero che con 350 mt di dislivello ci riporta in quota e alle macchine.
X la quasi sua totalità spingiamo e spalliamo, sotto un sole estivo finiamo tutti l'acqua, ...un delirio!!!
Appena svalichiamo in Val Taro il sentiero ritorna ciclabile e in poco tempo chiudiamo il giro riuscendo a placare l'arsura al Rifugio al Passo del Bocco.
Nel complesso un giro in Appennino molto panoramico ma ho avuto la risposta al perchè non ci fossero tracce in rete x le mtb....
Tutte le foto sono al link qui sotto:
https://www.flickr.com/photos/140136664@N04/albums/72157674723908548/with/45415046452/
Grazie a a x la compagnia e alla prossima.