Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Torino
www.thegroupmtb.it
Bike
Occam Lt, Alma
già...già... :smile:
dopo una settimana di lavoro
dopo 700m nella neve in salita
dopo una cena su e dopo n° genepy
dopo un 700m di discesa in drifting sulla fresca che nemmeno i calzettoni da cascata e i guanti super da nord dell'Annapurna sono riusciti ad evitare che mi si surgelassero i diti di mani e piedi...

dopotutto... un b'ciuc assonnato... e vabbè...

ma voi partivate alle 9.30 per andare a scialpinistare...un orario da pantofolari,scusa...gli skialp seri alle 9,30 iniziano la seconda salita...:smile::smile:


infatti noi siamo snowalp ;-) ce la prendiamo comoda in inverno...però nel pomeriggio eravamo i primi a mangiare crepes e bere birra...:hahaha:

tornando in topic...sabato su non c'era né traccia del 'fondovalle'...né della 'valle'...né della 'cima'...una nebbia surreale con il bianco della neve senza vedere a due metri...
 

giobìgiobà

Biker superioris
Non credo più da anni al mito romantico di chi vede nelle montagne e nella vita tra le valli un modello di purezza. So che nemmeno tra le mura delle vecchie malghe diroccate, dove si annidano i fantasmi di un passato che taluni si sforzano di vedere soltanto come buono, c'è mai stata quella pace che tanti di noi cercano pedalando./QUOTE]

...amara ma inconfutabile...
in ogni caso capisco e apprezzo la "ricerca"
i nostri sono dei "nostoi" alla Ulisse, dei viaggi per ritornare in luoghi che magari nenmmeno esistono - ma nei quali vogliamo comunque credere...
...ero OT???
ooppssss
 
ultimamente sono stato incasinato ed ho avuto poco tempo per leggere il forum...

l'anticonformismo, lo si disse già iscorrendo con il buon pippixe, c'entra poco con la discussione...
c'entra di piu' l'individualismo, il difendere, come illustra Scr1, la propria visione fino a spaccarsi le gambe, i polmoni ed il cuore su di una montagna che, intesa cosi', rimane (per fortuna aggiungo io) terreno di gioco di pochi.

L'altra sera salivo sulla pista innevata che porta al rifugio gestito da un mio amico... il buio, il crocchiare delle kenda sulla neve dura sotto e coperta da un dito di farina fresca...
sono in bici, d'inverno, di notte a 2000metri... sono un c......e forse, ma mi sto divertendo come un bambino, nonostante sia da solo e nonostante la fatica... non c'seggiovia, armatura, sospensione o altra diavoleria che cambierei con l'emozione di vedere quei due caprioli che esterrefatti guardano questo strano animale sbuffare su dalla salita... io e loro, fratelli sotto il cielo...poi un piatto di polenta calda ed un bicchiere di vino nel rifugio mentre un mondo lontano se ne va a fare in culo annegando nelle sue schifezze...laggiù fondo alla valle.
Posso solo dirti..... beato te!!!

è da 2 settimane che non vado in bici causa influenza e stando a casa mi "inquino" di mass media e altre cavolate varie..... appena guarito devo staccare la spina.... mi serve relax.....:celopiùg:
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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ciriè
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Belle parole, piene di sentimento e di orgoglio di non appartenenza a luoghi, simboli situazioni ideologie comuni, preimpostati da una società che da un lato ti aliena e dall'altro crea dei falsi miti di progresso per integrarti nei meandri conusumistici. L’uomo viene trasformato in consumatore, in un eterno lattante, il cui unico desiderio è di consumare una maggiore quantità di cose “migliori”.
Il nostro sistema economico deve creare individui che siano adeguati alle sue necessità; individui che
cooperino senza difficoltà, che vogliano consumare sempre di più. Il nostro sistema deve produrre individui
di gusti standardizzati, facilmente influenzabili e dai desideri facilmente prevedibili.
Il nostro sistema ha bisogno di individui che credano di essere liberi ed indipendenti, ma che, ciononostante,
si comportino così come ci si aspetta che essi si comportino, uomini che si inseriscano senza attriti nella
macchina sociale, che possano essere guidati senza forza, comandati senza capi, e indirizzati senza altra
ambizione che non sia quella di fare le cose “come si deve”.
L’autorità non è scomparsa, né ha perso alcunché della sua forza, ma si è trasformata nell’autorità anonima
della persuasione e della suggestione.
In altre parole per adattarsi l’uomo moderno ha bisogno di illudersi che tutto venga fatto con il suo consenso
e di non rendersi conto di come il consenso gli venga strappato con un sottile processo di manipolazione. Il
consenso gli viene estorto a livello inconscio, dietro le sue spalle.
Nell’educazione progressista impiegano gli stessi artifici. Il fanciullo è costretto ad inghiottire la pillola, ma
stavolta ricoperta da un sottile strato di zucchero

aspetta, dov'è che l'ho letta questa....uuuuhmmm..... vediamo....
George Orwell "1984" oppure Ray Bradbury "Fahraneith 451"????????:smile:
a sto' punto consiglio anche Erich Fromm "l'arte di vivere"
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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cagliari
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balvenie
aspetta, dov'è che l'ho letta questa....uuuuhmmm..... vediamo....
George Orwell "1984" oppure Ray Bradbury "Fahraneith 451"????????:smile:
a sto' punto consiglio anche Erich Fromm "l'arte di vivere"

è proprio Fromm se non mi ricordo male....
ma anche Orwell e Bradbury... mica scarsi.... azz...
 

Uttolo

Biker serius
Non chiamatemi fratello, non sono della tribù!

Ovvero confessioni occidentali di un biker controcorrente​

Sono un ribelle, un miscredente, un misantropo, un estremista. Lo diventai per difendermi dall’idiozia del mio mondo adolescenziale fatto di “paninari” e “baciapile” quando non di “paninari-baciapile” che erano l’universo intero del cattolicissimo liceo della prima cintura nel quale mi ero ritrovato “confinato”.

La Domenica e la montagna erano il mio rifugio. Imparai a conoscere, a scoprire e a gioire della scoperta. In silenzio. Sviluppai le mie regole: antitetiche, lapidarie ed inviolabili.
Così, mentre i miei pii e vestitissimi compagnucci si recavano a frequentissimi ed interminabili ritiri spirituali (ero l’unico a non andare) per compiacere l’ecclesiastico corpo docente io vagavo per boschi e pendii, fiero di rivendicare il mio diritto a farmi i cazzi miei almeno la domenica, con o senza il beneplacito di Dio, e forse perfino disposto a sopportare che per questo qualche suo ministro della fede provvedesse ad interrogarmi puntualmente ogni lunedì dovendo farmi scontare il mancato incasso della mia confessione -invariabilmente incentrata sul numero di volte in cui uno si “toccava” nella settimana- prima della messa serale di fine ritiro.

Avendo legato il concetto di montagna a una scelta esistenziale, il mio approccio diventò elitario, estremista, selettivo. Essa era diventata una sorta di luogo sacrale dove si affermava la mia indipendenza dalle regole della società civile. Parallelamente a questa visione -distorta o meno che fosse e sia- si sviluppava la mia idiosincrasia per tutto quanto di “urbano” il turista della domenica volesse portare sulla montagna: la 127 da lavare in riva al torrente, le radio, i palloni da calcio, i tavolini delle orde barbariche che infestavano i prati armate del più spaventoso ordigno che il “merendero” anni ’80 fu capace di inventare: “il pizzamatic”, una specie di bomba a gas spalleggiabile e in genere utilizzata per cucinare en plein air caponate,pizze,”milinzani” e quant’altro. Alla stessa stregua motociclisti, fuoristradisti e quanti non riuscivano ad accontentarsi di stare per un attimo in silenzio ma dovevano portarsi fin lassù un qualunque sonoro ricordo del mondo civile quasi a scongiurare il latente pericolo di dover ascoltare per un attimo i loro pensieri a causa dell’assenza di rumore.

Già…alla montagna ci si può adattare come facevano i pastori o portarci per qualche ora la propria più o meno invasiva e discutibile civiltà.

Gli anni, è ovvio, limano un po’ gli spigoli, ma quegli stessi pensieri non mi abbandonano mai del tutto nel vedere che la montagna è sempre più fruita in modo consumistico e sempre più in tale modo si cerca di venderla a masse via via crescenti.

Per questo abbiamo fior di riviste a celebrare le gesta di “truzzetti” stranieri di indiscutibile bravura vestiti per “far tendenza” più che sport…per uniformarsi a questi e sembrare altrettanto bravi occorrerà calarsi completamente nella parte prevista e canonizzata: il biker si vestirà adeguatamente, userà con proprietà lo “slang” caratteristico, ascolterà musica in linea con il trend più o meno adrenalinico di quanto applicato sul campo, in una specie di continua e precisa adesione al “manifesto ideologico” che sancisce i requisiti minimi per essere parte della tribù.
Se sarete dei “dirtisti” o dei “friraider” da “baikpark” allora vi toccherà avere sempre in cuffia o in amplificazione tipo stadio la tecno o un miscuglio di suoni,rumori & rutti tipo rap…anche se vi trovate al margine di un bosco, anche se sarete in un posto nel quale, per una volta, varrebbe la pena di aver dimenticato a casa il frastuono della civiltà insieme all’improbabile guardaroba fatto di cappellini di lana da calcare sugli occhi e di braghe dal cavallo troppo basso per pensare davvero di poterci cavalcare una bicicletta.

La teoria del “requisito minimo” per essere omologato al volere modaiolo tribale mi sconvolge così come la promozione di tutti quegli enti (commerciali e istituzionali) che cercano, attraverso lo stesso tipo di immagini evocative, di proporre al grande pubblico la montagna esclusivamente come un “terreno di gioco” senza voler nemmeno prendere in considerazione che essa è prima di tutto un ecosistema naturale che talvolta reca tracce importanti di culture e civiltà umane passate la cui “esplorazione” potrebbe avere perlomeno un “valore aggiunto” per l’offerta turistica.
L’approccio consumistico svilisce la montagna. Un pendio alpino non può e non deve essere posto alla stregua di una rampa da allenamento piazzata in un sordido contesto suburbano con il doveroso contorno di graffiti di varia natura e con l’immancabile filodiffusione di suoni, rumori & rutti sempre troppo sonora.

Il marketing consumista cerca il grande numero, l’economia di scala, l’ottimizzazione delle risorse, l’industrializzazione del processo produttivo dell’offerta.
Il grande numero è inversamente proporzionale alla fatica necessaria.
Il grande numero è inversamente proporzionale alla qualità dell’offerta.
Il grande numero conterrà per postulato un numero più elevato di idioti.
La montagna non è fatta per i grandi numeri, se io piscio contro un larice non succede niente, se ci pisciamo in cinquecento il larice muore.

Volenti o nolenti progresso porterà sempre più persone in montagna con sempre meno fatica e queste saranno sempre meno preparate a rapportarsi con l’ambiente naturale in quanto sempre meno disposte a sacrificare qualcosa per conoscerlo.
Si consoliderà sempre di più la figura indefinita di un “eroe della domenica globale”, abbigliato con schinieri e corazze al pari di un principe acheo, combatterà su cavalcature ipertecnologiche le sue “battaglie” su pochi campi universalmente riconosciuti idonei da un grande numero di guerrieri e potrà comodamente rifocillarsi concludendo le sue tenzoni sulle terrazze di altrettanti ristori strategicamente posti alla fine di ogni discesa ove, indipendentemente che egli si trovi a Whistler mountain o in Valle di Susa, gli verrà servito lo stesso cheese-burger con le stesse patatine fritte perché la cultura del territorio, come è noto, si fa anche a tavola e perché a questo tipo di eroe fregherà sempre meno della cultura e delle tradizioni del posto che avrà la fortuna di ospitare le sue luminose gesta.
Niente di male, è economia. Però mi spiace che montagne come le mie, ricche di storia, di tradizioni ,di limpidi esempi di indipendenza politico-culturale e della possibilità di raccontare una parte di tutto ciò attraverso i loro sentieri abiurino ancora una volta qualsiasi riferimento alla loro peculiarità territoriale volendo presentarsi al grande pubblico soltanto come una trentina di percorsi attrezzati (campi di battaglia?) per eroi della domenica utili in fondo per scendere senza perdersi sulla cassa un qualche anonimo fast food d’alta quota.

E’ vero che infondo andiamo tutti in bicicletta, ma nessuno mi chiami fratello, non sono della tribù.



Vostro
Bikerciuc

Gran belle parole!!!
Hai tutta la mia approvazione, ma mi sento in dovere di dire che come l'hai messa giù sembra una guerra già vinta dal popolo degli "eroi della domenica globale". Io per il momento nei miei pochi giri fatti in varie zone del trentino ho sempre incontrato persone normali più o meno vestite alla moda, ma quasi sempre con indumenti idonei allo scopo di star bene e poter sfruttare al massimo la loro giornata di "relax".
Ti sembrerà assurdo, ma quelli che tu chiami suoni rumori e rutti tipo rap, per me sono musica.... Non ti nascondo che oltre alla tecno ascolto musica italiana e molti dei gruppi più famosi al mondo ( U2, Madonna, Pink Foyd ecc...) ma amo anche la musica Afro, non mi piace il metal, ma non dico che chi suona metal è uno scorreggione. Se stò salendo da solo per un sentiero stupendo con un paesaggio mozzafiato e magari ascolto una delle mie canzoni preferite.... ecco il massimo della felicità!!!
Perché per forza di cose tutto deve essere silenzio per godere la montagna?
Mia figlia a sei anni ( e ripetuta con grande entusiasmo a 7) si è fatta la San Candido-Lienz in bici senza bater ciglio, una strada creata per il turismo di massa.... si ma che ha fatto la felicita di una bambina che si è innamorata delle montagne per ora a livello commerciale, ma che sicuramente in futuro apprezzerà per la sua vera essenza. Poi è compito mio insegnarle il massimo rispetto per la natura e i posti che visita, che un giorno visiteranno i suoi figli, nipoti, pronipoti ecc...
Su una cosa sono d'accordo:
"Volenti o nolenti progresso porterà sempre più persone in montagna con sempre meno fatica e queste saranno sempre meno preparate a rapportarsi con l’ambiente naturale in quanto sempre meno disposte a sacrificare qualcosa per conoscerlo."
Su questa frase c'è tutta la verità della lenta agonia di posti meravigliosi che stanno morendo.
Certo il progresso porta sempre più gente in montagna, ma non è colpa della tecnologia se la persone ignoranti distruggono luoghi e paesaggi.
In tutto quello che facciamo manca sempre un cosa semplicissima IL BUON SENSO.
Scusa se sono stato polemico, ma come dice Caparezza: "ogni cosa giusta rivela il suo contrario".
Ciao,
..Uttolo..
 

MTBVENETO

Biker superis
31/8/10
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Veneto
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Gran belle parole!!!
Hai tutta la mia approvazione...

Mia figlia a sei anni ( e ripetuta con grande entusiasmo a 7) si è fatta la San Candido-Lienz in bici senza bater ciglio, una strada creata per il turismo di massa.... si ma che ha fatto la felicita di una bambina che si è innamorata delle montagne per ora a livello commerciale, ma che sicuramente in futuro apprezzerà per la sua vera essenza.
Poi è compito mio insegnarle il massimo rispetto per la natura e i posti che vista, che un giorno visiteranno i suoi figli, nipoti, pronipoti ecc...
In tutto quello che facciamo manca sempre un cosa semplicissima IL BUON SENSO.

:celopiùg::medita::celopiùg::medita:
 
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bikerciuc

Biker infernalis
Gran belle parole!!!
Scusa se sono stato polemico, ma come dice Caparezza: "ogni cosa giusta rivela il suo contrario".
Ciao,
..Uttolo..

beh Uttolo... tu sei liberissimo di ascoltarti la tua musica afro un po' dove vuoi... ovviamente lo sei meno di imporla ad altri con sistemi di amplificazione di qualsivoglia maniera.

a me piaccion gli aisidisì e non mi importa una sega se tu pensi che io sono uno scorreggione... fa parte della tua libertà di pensiero et, eventualmente, di espressione. Me li ascolto in cuffia alla facciazza di Caparezza.

E' ora, permettimi, di finirla con 'ste cazzate buoniste del politicamente corretto a tutti i costi. Rivendico la mia libertà di dire che certe cose, comportamenti o pose mi stanno su' 'oglioni, punto e basta.
Io non sono un opinionista, non ho mai detto in nessun mio intervento di aver di certo ragione (anzi il contrario) e nessuno è obbligato a pensare che io ce la debba avere perchè manifesto apertamente il mio modo di pensare. Si può non essere d'accordo e scriverlo, senza tema che m'offenda.
Forse se la gente osasse di più esternare la propria peculiare individualità, allora sì, si potrebbe fare un passo avanti.
Forse se tu imparassi ad ascoltare i suoni del mondo che ti circonda, per una volta, la felicità potrebbe essere più piena del silenzio che silenzio non è mai davvero. E la vita m'ha insegnato che sovente le cose più degne d'esser ascoltate son quelle che, per essere sentite,necessitano del silenzio... ma, ancora 1 volta è una mia opinione.
 
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La musica è arte sia metal, techno, rock, rap, house e altro (commerciale a parte... la quale ha solo il compito di fare ascolti e incassare denaro) la musica è espressione dei propri sentimenti ed è sfogo..... si accomunerebbe molto alla MTB pensandoci bene...
la MTB è sfogo , è un'arte e un espressione di libertà.... dove sei libero di prenderti i tuoi spazi nel rispetto comunque degli altri....

Siamo tutti differenti e in fondo tutti stessi sia se fossimo dei Downhiller , dei freerider o degli XCisti...
Noi , limitiamoci a dare il massimo di noi stessi e a credere nelle nostre idee... poi il resto viene da se......;-)

Ciao...
Matteo detto il "Tacco":fantasm:
 

Uttolo

Biker serius
beh Uttolo... tu sei liberissimo di ascoltarti la tua musica afro un po' dove vuoi... ovviamente lo sei meno di imporla ad altri con sistemi di amplificazione di qualsivoglia maniera.
e non mi importa una sega se tu pensi che io sono uno scorreggione... fa parte della tua libertà di pensiero et, eventualmente, di espressione. Me li ascolto in cuffia alla facciazza di Caparezza.

forse non hai letto bene quello che ho scritto.. cmq non intendevo offendere nessuno e sopratutto te!!! io ho solo detto che le mie preferenze sono altre, ma non per questo definisco altra musica come spazzatura.. questo era il senso.
Per farti capire: mio fratello suona metal e lo vado ad ascoltare, ma non mi piace. E una questione di buon senso non definire la sua musica rumore ruti o altro.
Il fatto è che ci accaniamo contro gli altri perché il loro modo di pensare (diverso dal nostro) lo riteniamo sempre sbagliato...
Non sono un politicante buonista... La penso così e come hai fatto tu l' ho scritto.
P.S. non è che io vado in bici sempre con la cuffia e musica a palla, ma qualche volta i miei pensieri devono lasciar spazio a qualcosa che "IO" ritengo bello tipo la musica..
Ciao,
Uttolo
 

bikerciuc

Biker infernalis
ma caro Uttolo io infatti non mi sono offeso, così come non mi offendo per quello che mi affibbia reputazione negativa, sono idee... tu sei libero di ascoltarti la musica afro in cuffia o no e io son libero di pensare che forse faresti meglio ad ascoltare il silenzio. Stai pur certo che io non verrò mai a strapparti le cuffie o a darti fuoco perchè sei diverso da me, infatti
io dico d'essere un estremista, ma la differenza tra me ed altri è che io lo dico a parole ma senza conseguenza alcuna per chicchessia... qualcun altro che si imbianca di 'rispetto & democrazia' forse tanto uguale a come si dipinge non è poi davvero... la statura di un individuo, talvolta, si vede dalle piccole cose e chi eccelle nelle piccolezze tanto grande non è.
 
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bikerciuc

Biker infernalis
io ho scritto le mie opinioni...
forse in modo violento o forse in modo sbagliato,
ripeto che non c'è scritto da nessuna parte che le mie parole siano per forza quelle giuste... lo sono per me.

a qualcuno non piacciono... non me ne frega un tubo, sono mie.

Qualcuno non mi piace... beh quest è un'evidenza. Rivendico la mia libertà di dirlo che nulla toglie al modo di essere degli altri. Non sono Dio, non sono il Fuhrer e non ho intenzione di far carriera politica.

Devo poi dire che tra le pagine di questo forum si annidano individui che mascherano dietro uno sbandierato (ma badate solo sbandierato) "vivi e lascia vivere" gretti e biechi interessi personali e questo non fa certo onore a tali persone... le divergenze di opinione fanno parte della vita, c'è chi c'ha il coraggio di mandarti affanculo apertamente o chi ti riga la macchina quando non lo vedi.
Ho imparato a rispettare gli uomini con i coglioni quand'anche di credo diverso dal mio, non ci sono riuscito con quelli che si aggirano fischiettando e facendo solo finta di farsi pacificamente i cazzi loro intanto che cercano di capire se è meglio la portiera destra che è vicina al muro e meno in vista oppure l'altra che è sotto la luce del lampione.
 

kundam

Biker ciceronis
29/1/05
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Genova
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Mondraker Dune - MDE Damper
misantropo o no, abbiamo bisogno degli altri, possiamo manifestarlo in maniere radicalmente opposte, ma non possiamo venirne a meno..
 

Uttolo

Biker serius
Devo poi dire che tra le pagine di questo forum si annidano individui che mascherano dietro uno sbandierato (ma badate solo sbandierato) "vivi e lascia vivere" gretti e biechi interessi personali e questo non fa certo onore a tali persone... le divergenze di opinione fanno parte della vita, c'è chi c'ha il coraggio di mandarti affanculo apertamente o chi ti riga la macchina quando non lo vedi.
Ho imparato a rispettare gli uomini con i coglioni quand'anche di credo diverso dal mio, non ci sono riuscito con quelli che si aggirano fischiettando e facendo solo finta di farsi pacificamente i cazzi loro intanto che cercano di capire se è meglio la portiera destra che è vicina al muro e meno in vista oppure l'altra che è sotto la luce del lampione.

vedi che anche se io non sono estremista, ma bensì uno (a mio vedere) più ponderato posso condividere dei pensieri come quello sopra citato da te.
Se uno mi manda aff..... lo apprezzo magari glielo restituisco se serve... se mi riga la macchina e lo vedo quella è l'ultima volta che riga una macchina. Buono si. Co..... e bastonato no!!!
Hai fato bene a scrivere il tuo pensiero, sicuro che io non ti darò un voto negativo, ma visto che hai scritto su un forum aperto a tutti mi sono permesso di esprimere la mia opinione....
Poi se devo essere sincero fino in fondo c' è una canzone degli AC/DC che mi piace tantissimo, il titolo non lo ricordo, però tu lo saprai di sicuro! Comincia con il suono delle campane.
Voglio seguire un tuo consiglio.
La prossima uscita sarà senza il mio prezioso J Pod, magari è la volta che mi disintossico da quell'aggegio infernale che ho sempre nelle orecchie..
Ciao bikerciuc e buone pedalate ;-)
 

bikerciuc

Biker infernalis
vedi che anche se io non sono estremista, ma bensì uno (a mio vedere) più ponderato posso condividere dei pensieri come quello sopra citato da te.
Se uno mi manda aff..... lo apprezzo magari glielo restituisco se serve... se mi riga la macchina e lo vedo quella è l'ultima volta che riga una macchina. Buono si. Co..... e bastonato no!!!
Hai fato bene a scrivere il tuo pensiero, sicuro che io non ti darò un voto negativo, ma visto che hai scritto su un forum aperto a tutti mi sono permesso di esprimere la mia opinione....
Poi se devo essere sincero fino in fondo c' è una canzone degli AC/DC che mi piace tantissimo, il titolo non lo ricordo, però tu lo saprai di sicuro! Comincia con il suono delle campane.
Voglio seguire un tuo consiglio.
La prossima uscita sarà senza il mio prezioso J Pod, magari è la volta che mi disintossico da quell'aggegio infernale che ho sempre nelle orecchie..
Ciao bikerciuc e buone pedalate ;-)

be' Uttolo... massimo rispetto.
questo non è un post fatto per condannare le idee di nessuno. Piuttosto per condannare l'assenza delle stesse dalla mente di chi fa quel che fa perchè va fatto e non perchè lo vuole.
Infatti, l'importante è che il nostro agire corrisponda a qualche sinapsi nella mente di ciascuno di noi: quando le idee sono proprie e non meramente assorbite da altrui predicazioni è lì che si afferma l'individualità del singolo ed è lì che più difficilmente allignerà il concetto di massificazione. Poi, quanto è vero che l'acqua è bagnata, ne potremo avere di differenti e diametralmente opposte...antitetiche e contrastanti. Se non si prescinde dalla buonafede intellettuale da un confronto aperto si potrà vedere in me al massimo un avversario ma mai un 'nemico'..

http://www.youtube.com/watch?v=BwxJ46HWXbA
 

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