Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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kikhit

Biker incredibilis
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Bike
Occam Lt, Alma
quante opere dell'uomo che consideriamo mirabili non sarebbero mai state realizzate senza spianare un po' la natura...

questo senza dubbio, ma essendo oggetti storici, appartengono ad un determinito contesto, che al di là delle differenze tra i vari contesti storici, vi è un comune denominatore che era quello di una bassissima antropizzazione e urbanizzazione, che poteva consentire di 'permettersi' certe scelte...

senza considerare che vigeva una concezione antropocntrica dell'universo che legittimava qualsiasi tipo di opera e intervento da parte dell'uomo sull'universo accessibile tutto.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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vigeva una concezione antropocentrica dell'universo che legittimava qualsiasi tipo di opera e intervento da parte dell'uomo sull'universo accessibile tutto.
E' dal secolo dei Lumi che viviamo senza interruzione questo Evo che mette al centro l'uomo e la natura al suo servizio.
Io ancora oggi vedo solo sporadicamente solo lievi incrinazioni in questo pensiero cosiddetto "illuminato"...
L'ambientalismo, sia come coscienza che come forza politica, avrebbe dovuto rompere e innescare una nuova era di pensiero sostenibile, anche passando attraverso fenomeni di rottura.
Ma in Italia non solo è stato considerato per anni velleitario e pretestuoso, addirittura è dai più considerato sinonimo di oscurantismo, di ostruzione del progresso. Anche dalle forze più progressiste, spesso.
Messo al confino, si è estinto quasi del tutto almeno come forza politica.
Rimane nell'associazionismo e nelle coscienze di alcuni di noi
 

marco10

Biker poeticus
20/8/05
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...le opere esternamente visibili sono, a parte qualche trinceramento, costituite dalla ben più recente stazione di arrivo della funivia...
...e la parte mancante della montagna (ma poichè praticamente non c'è più nessuno che la vista intera non esiste più la mutilazione), ma come ho detto, ritengo le opere belliche, e le loro conseguenze, fuori contesto.
 

Bughi

Biker velocissimus
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il minimo per trasformare una porcheria in un rudere di grande valenza antropologica ed archeologica....:smile:

guarda qui in Brianza cosa è stato fatto ad esempio http://www.consonno.it/ nessuno si è fatto mancare nulla.
ribadisco che fino ad un certo punto (direi almeno al 70÷80%), sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero : poi pero' c'è questo tuo stucchevole integralismo ...
sicurmente fondato su valori solidi e condivisibili ma se poi non cambia niente tanto vale difendere il "minimo sindacale", accettare il modo in cui viviamo (entro certi limiti anche le grandi opere del passato erano "semplicemente" funzionali alla società stessa) e ritagliarsi un proprio spazio per ricaricare le batterie.
diversamente dovremmo tornare all'epoca in cui si facevano saltare i tralicci dell'alta tensione.
Peace & Love
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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tettabeta
Cosa possiamo fare concretamente SUBITO per rimettere a posto tutto, senza usare servizi segreti, massoneria, Ior, psicofarmaci e veline ?
Dov'e' che cambiano le utopie in euro, che all'iper non me le prendono ?


caro tetta hai mai l'impressione che certe cose vengano definite utopistiche solo perché "non in linea" con quello che (al momento) è il pensiero dominante?
solo perché ribalterebbero tutta una serie di status quo "duramente e faticosamente" raggiunti dalle elites al potere?
vengono definite tali così uno si mette il cuore in pace, le ripone nel cassettino delle cose belle ma irrealizzabili e smette di agitarsi lasciando che il presente sopravviva senza scossoni pericolosi per i manovratori di turno... che in tal modo continuano bellamente a farsi i caxxi loro... e noi a mugugnare...
cosa puoi fare di concreto?
studia, pensa, confrontati, agisci, agitati (in senso buono...), cerca di tradurre quelle "utopie" nel quotidiano anche quello più semplice e banale, "rompi le balle", pretendi quello che puoi (e che devi) pretendere da chi dice di rappresentarti, di servirti, di protteggerti....
sarai costretto a prenderti delle responsabilità... beh, prenditele...
c'è un prezzo da pagare? si c'è... ma c'è anche nel non fare nulla e personalmente (ma anche storicamente) ritengo sia infinitamente più alto...
ciao
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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Bughi
...poi pero' c'è questo tuo stucchevole integralismo ...
sicurmente fondato su valori solidi e condivisibili ma se poi non cambia niente tanto vale difendere il "minimo sindacale", accettare il modo in cui viviamo... ritagliarsi un proprio spazio per ricaricare le batterie.
diversamente dovremmo tornare all'epoca in cui si facevano saltare i tralicci dell'alta tensione.
Peace & Love

tra il far saltare qualcosa e l'accettare supinamente il mondo in cui si vive c'è un oceano di possibilità... il fatto che siano (relativamente) poco note non è casuale....
se vuoi il singletrack incontaminato con paesaggi mozzafiato te lo devi cercare per benino, difficile trovarlo proprio dietro casa e senza sforzo non credi? ecco qui è la stessa cosa....
il "minimo sindacale" viene costantemente eroso e si fa sempre più minimo... l'avrai notato?
ed anche quel "minimo sindacale" non è stato ne concesso ne regalato ma duramente conquistato salvo poi essere dato per scontato (errore grandissimo!) e male e poco difeso... mhhhh....
 

cesare RBO

Biker perfektus
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Originalmente inviato da teoDH
A me delle vostre teorie sull'ambiente non frega una mazza, ho le mie teorie, che non ho ne tempo ne voglia di espriemere in questa sede, tanto è come parlare alle rocce. A me da fastidio questa sistematica stigmatizzazione di chi fa freeride, di va in discesa per divertirsi, di chi ama il cancello pesante e il casco integrale.
E quando leggo queste cose, rispondo...
teorie? che teorie? e tu hai le tue?... trovate per caso nell'uovo di pasqua o nell'incarto dei baci perugina? se c'è una cosa che non è stata fatta è proprio sciorinare teorie... semmai punti di vista, fatti concreti, riflessioni....
anche sul concetto di teoria che esprimi avrei parecchio da dire ma poi imo trooppo OT...
sul fatto che fregandotene confermi il da me più volte citato "aforisma" di bikerciuk (il rispetto è inversamente proporzionale a quanto uno se ne sbatte i coglioni degli altri) che facciamo, sorvoliamo? e sorvoliamo va....
beh, se lo scopo era difendere la categoria (FR, DH, Park...) non è che ci stai facendo
proprio un figurone....
avrai notato (no eh?, vabbe'....) che non ho mai parlato di categorie ed anche chi l'ha fatto non ha certo fatto un "attacco indiscriminato" ma ha tratto spunto da un fenomeno per poi parlare di quelli che sono (o possono essere) i problemi che riguardano (e la riguardano, non è un opinione) la montagna (anche se io insisto: non solo la montagna!)...

Per il resto, vado in montagna come ci sono andato per 30 anni, con ammirazione e rispetto per quello che vedo, nel mio piccolo cerco di fare quel che si può per mantenere la montagna pulita e affascinante come la trovo...
quindi (almeno su questo) concordi con molti degli interventi sin quì fatti....? non trovi?

...ho smesso da tempo di combattere con i mulini a vento, tanto mentre io raccolgo una cartaccia su un sentiero, una piattaforma petrolifera esplode e stermina migliaia di chilometri quadrati di mare, e succede anche perchè io e te abbiamo un automobile.
non hai smesso di lottare contro i mulini a vento, non erano mulini a vento... guarda meglio.... hai solo smesso di lottare... una tua scelta, secondo me miope tanto da farmi dubitare fortemente tu l'abbia mai fatto davvero...
perdonami, non ti conosco (quindi potrei sbagliarmi) ma è una frase che nella mia vita ho sentito dire molte volte e sempre invariabilmente da persone che non avevano mai lottato proprio per nulla ma al contrario si erano uniformate alla (pavida, si diciamolo...) docilità tanto diffusa e al massimo avevano confusamente "sperato" che le cose migliorassero....
chi visse sperando.....
ciao
 
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Bughi

Biker velocissimus
30/3/04
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tra il far saltare qualcosa e l'accettare supinamente il mondo in cui si vive c'è un oceano di possibilità... il fatto che siano (relativamente) poco note non è casuale....

è proprio quando dico che condivido in gran parte (ma non del tutto) quello che dice l'autore del post

se vuoi il singletrack incontaminato con paesaggi mozzafiato te lo devi cercare per benino, difficile trovarlo proprio dietro casa e senza sforzo non credi? ecco qui è la stessa cosa....

scusami ma sorrido a questa cosa : anche scalare l'everest ormai è diventato alla portata della vicina di casa.
basta solo pagare.

il "minimo sindacale" viene costantemente eroso e si fa sempre più minimo... l'avrai notato?
ed anche quel "minimo sindacale" non è stato ne concesso ne regalato ma duramente conquistato salvo poi essere dato per scontato (errore grandissimo!) e male e poco difeso... mhhhh....

cosa abbiamo conquistato scusa ???
e poi la coscienza ambientale un pochettinoè cambiata.
Condivido parecchie cose anche di quelle che dici tu : vorrei solo sottolineare che l'integralismo non porta a nulla.
Qui da noi, ad esempio, molta gente si vedrà penalizzata dalla nuova autostrada "Pedemontana" che costruiranno.
Ma se la gente gira in macchina, per lavoro, per piacere o anche solo per cazzeggiare servono le strade, sopratttutto quando nel 2010 c'è una sola strada che collega Varese,Como e Bergamo.
Sempre qua in zona ci sono scempi tipo quello che ho citato di Consonno, oppure ancora un grattacielo costruito nel nulla ai Pian dei Resinelli a 1200 mt.
Ok, questi sono gli estremi, ma stiamo con i piedi per terra e chiediamoci la nostra società di cosa ha bisogno.
Vogliamo tornare ai tempi della clava ???
Cazzo, li si che l'ambiente era incontaminato.
 

cesare RBO

Biker perfektus
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scusami ma sorrido a questa cosa : anche scalare l'everest ormai è diventato alla portata della vicina di casa.
basta solo pagare.
e si vede che al giorno d'oggi è più difficile trovare il singletrack dei propri sogni che andare sull'everest :smile:(quanti morti quest'anno?):spetteguless:
chi crede che i soldi comprino tutto non ha capito una cippa... i soldi aiutano nulla di più (altrimenti tante altre cosucce sui "ricconi" non si spiegherebbero, no?) se invece di farci distrarre dalla "barchetta", dalla "macchinina" o dal "puttanone" di turno ci soffermassimo a guardarli in faccia o a soppesarne il reale stile di vita... mhhh...

cosa abbiamo conquistato scusa ???
nulla, nulla... nulla che non diamo per scontato pensando che "sia sempre stato così" o che sia "piovuto dal cielo"...
nulla di importante... talmente nulla che poi togliercelo è un gioco da ragazzi...
una volta si diceva che non capisci il valore di quello che hai finché non te la portano via.... il problema è che se uno non sa nemmeno di avercela...
sigh...
forse una letturina della costituzione (tanto per fare un esempio) aiuterebbe... quantomeno per valutare la distanza che separa la realtà da quella carta e quella "distanza" è dipesa e dipende solo da noi...


e poi la coscienza ambientale un pochettinoè cambiata.
Condivido parecchie cose anche di quelle che dici tu : vorrei solo sottolineare che l'integralismo non porta a nulla.
e dov'e che la mia personcina è stata integralista o estremista? mi citeresti un passaggio? senza considerare che le famose conquiste di cui prima (ma più in generale si potrebbe dire ogni conquista significativa) sono state ottenute proprio da gente che veniva tacciata di essere "estremista" e se non fosse per costoro si che saremmo all'età della pietra...
caspita siamo talmente precipitati in un baratro che quelli rimasti sul livello del mare paiono stare in vetta all'everest... e senza aver pagato per giunta! azz...

Ma se la gente gira in macchina, per lavoro, per piacere o anche solo per cazzeggiare servono le strade

e allora invece di farci tante domande asfaltiamo tutto e ricopriamolo con un bello strato di liscio cemento (così poi mi ci diverto in BMX, mi raccomando i vert non troppo esagerati, grazie), bando alle ciance...
poi però che nessuno osi lamentarsi...

Ok, questi sono gli estremi, ma stiamo con i piedi per terra e chiediamoci la nostra società di cosa ha bisogno.
è proprio perché stiamo con i piedi ben piantati nella terra che diciamo certe cose, non stiamo parlando di strane ed "originali" teorie...
occhio a distinguere i bisogni reali da quelli indotti, indotti per interessi molto terreni e molto privati che con il benessere della collettività poco o nulla hanno a che fare...

Vogliamo tornare ai tempi della clava ???
Cazzo, li si che l'ambiente era incontaminato.
il fatto che per te (dico per te ma in realtà riguarda una larga maggioranza di persone) la scelta sia ristretta a queste due opzioni dicotonomiche la dice lunga sull'ottimo lavoro che hanno compiuto in questi anni per (decostruire e poi) "formare" cittadini modello e fornire "orizzonti" tanto artificiali quanto largamente condivisi....

ciao
 

cesare RBO

Biker perfektus
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l'argomento di cui stiamo dibattendo, cioé come far coesistere la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali con varie ipotesi e forme di sviluppo delle attività antropiche è assolutamente nodale per la nostra epoca, è l'argomento con la L maiuscola... (o con la A... boh, la diatriba si accende:smile:) dalle scelte che porremo in essere dipenderanno davvero molte cose, molte più di quanto (quello che viene genericamente indicato come) "l'uomo della strada" è in grado di immaginare....
vuol dire indicare chiaramente che carattere avrà, su quali valori si fonderà ed insomma come sarà la società in cui viremo e in cui vivranno i nostri pargoli....
è per questo che ritengo l'essere dei cittadini attenti, consapevoli, informati, attivi, così importante..
ed è per questo che invece qualcun'altro ci vorrebbe proprio il contrario di quanto appena detto ;-)...
 
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tettabeta

Biker dantescus
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cosa puoi fare di concreto?
studia, pensa, confrontati, agisci, agitati (in senso buono...), cerca di tradurre quelle "utopie" nel quotidiano anche quello più semplice e banale, "rompi le balle", pretendi quello che puoi (e che devi) pretendere da chi dice di rappresentarti, di servirti, di protteggerti.


Ma qui non si parla di diritti civili, ma di montagne da tutelare e/o valorizzare e/o difendere dalle torme di freerider mannari e/o dhiller mutanti. :-)

Gnap
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cesare RBO

Biker perfektus
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cosi, tanto per rinfrescare...

Non chiamatemi fratello, non sono della tribù!

Ovvero confessioni occidentali di un biker controcorrente​

Sono un ribelle, un miscredente, un misantropo, un estremista. Lo diventai per difendermi dall’idiozia del mio mondo adolescenziale fatto di “paninari” e “baciapile” quando non di “paninari-baciapile” che erano l’universo intero del cattolicissimo liceo della prima cintura nel quale mi ero ritrovato “confinato”.

La Domenica e la montagna erano il mio rifugio. Imparai a conoscere, a scoprire e a gioire della scoperta. In silenzio. Sviluppai le mie regole: antitetiche, lapidarie ed inviolabili.
Così, mentre i miei pii e vestitissimi compagnucci si recavano a frequentissimi ed interminabili ritiri spirituali (ero l’unico a non andare) per compiacere l’ecclesiastico corpo docente io vagavo per boschi e pendii, fiero di rivendicare il mio diritto a farmi i cazzi miei almeno la domenica, con o senza il beneplacito di Dio, e forse perfino disposto a sopportare che per questo qualche suo ministro della fede provvedesse ad interrogarmi puntualmente ogni lunedì dovendo farmi scontare il mancato incasso della mia confessione -invariabilmente incentrata sul numero di volte in cui uno si “toccava” nella settimana- prima della messa serale di fine ritiro.

Avendo legato il concetto di montagna a una scelta esistenziale, il mio approccio diventò elitario, estremista, selettivo. Essa era diventata una sorta di luogo sacrale dove si affermava la mia indipendenza dalle regole della società civile. Parallelamente a questa visione -distorta o meno che fosse e sia- si sviluppava la mia idiosincrasia per tutto quanto di “urbano” il turista della domenica volesse portare sulla montagna: la 127 da lavare in riva al torrente, le radio, i palloni da calcio, i tavolini delle orde barbariche che infestavano i prati armate del più spaventoso ordigno che il “merendero” anni ’80 fu capace di inventare: “il pizzamatic”, una specie di bomba a gas spalleggiabile e in genere utilizzata per cucinare en plein air caponate,pizze,”milinzani” e quant’altro. Alla stessa stregua motociclisti, fuoristradisti e quanti non riuscivano ad accontentarsi di stare per un attimo in silenzio ma dovevano portarsi fin lassù un qualunque sonoro ricordo del mondo civile quasi a scongiurare il latente pericolo di dover ascoltare per un attimo i loro pensieri a causa dell’assenza di rumore.

Già…alla montagna ci si può adattare come facevano i pastori o portarci per qualche ora la propria più o meno invasiva e discutibile civiltà.

Gli anni, è ovvio, limano un po’ gli spigoli, ma quegli stessi pensieri non mi abbandonano mai del tutto nel vedere che la montagna è sempre più fruita in modo consumistico e sempre più in tale modo si cerca di venderla a masse via via crescenti.

Per questo abbiamo fior di riviste a celebrare le gesta di “truzzetti” stranieri di indiscutibile bravura vestiti per “far tendenza” più che sport…per uniformarsi a questi e sembrare altrettanto bravi occorrerà calarsi completamente nella parte prevista e canonizzata: il biker si vestirà adeguatamente, userà con proprietà lo “slang” caratteristico, ascolterà musica in linea con il trend più o meno adrenalinico di quanto applicato sul campo, in una specie di continua e precisa adesione al “manifesto ideologico” che sancisce i requisiti minimi per essere parte della tribù.
Se sarete dei “dirtisti” o dei “friraider” da “baikpark” allora vi toccherà avere sempre in cuffia o in amplificazione tipo stadio la tecno o un miscuglio di suoni,rumori & rutti tipo rap…anche se vi trovate al margine di un bosco, anche se sarete in un posto nel quale, per una volta, varrebbe la pena di aver dimenticato a casa il frastuono della civiltà insieme all’improbabile guardaroba fatto di cappellini di lana da calcare sugli occhi e di braghe dal cavallo troppo basso per pensare davvero di poterci cavalcare una bicicletta.

La teoria del “requisito minimo” per essere omologato al volere modaiolo tribale mi sconvolge così come la promozione di tutti quegli enti (commerciali e istituzionali) che cercano, attraverso lo stesso tipo di immagini evocative, di proporre al grande pubblico la montagna esclusivamente come un “terreno di gioco” senza voler nemmeno prendere in considerazione che essa è prima di tutto un ecosistema naturale che talvolta reca tracce importanti di culture e civiltà umane passate la cui “esplorazione” potrebbe avere perlomeno un “valore aggiunto” per l’offerta turistica.
L’approccio consumistico svilisce la montagna. Un pendio alpino non può e non deve essere posto alla stregua di una rampa da allenamento piazzata in un sordido contesto suburbano con il doveroso contorno di graffiti di varia natura e con l’immancabile filodiffusione di suoni, rumori & rutti sempre troppo sonora.

Il marketing consumista cerca il grande numero, l’economia di scala, l’ottimizzazione delle risorse, l’industrializzazione del processo produttivo dell’offerta.
Il grande numero è inversamente proporzionale alla fatica necessaria.
Il grande numero è inversamente proporzionale alla qualità dell’offerta.
Il grande numero conterrà per postulato un numero più elevato di idioti.
La montagna non è fatta per i grandi numeri, se io piscio contro un larice non succede niente, se ci pisciamo in cinquecento il larice muore.

Volenti o nolenti progresso porterà sempre più persone in montagna con sempre meno fatica e queste saranno sempre meno preparate a rapportarsi con l’ambiente naturale in quanto sempre meno disposte a sacrificare qualcosa per conoscerlo.
Si consoliderà sempre di più la figura indefinita di un “eroe della domenica globale”, abbigliato con schinieri e corazze al pari di un principe acheo, combatterà su cavalcature ipertecnologiche le sue “battaglie” su pochi campi universalmente riconosciuti idonei da un grande numero di guerrieri e potrà comodamente rifocillarsi concludendo le sue tenzoni sulle terrazze di altrettanti ristori strategicamente posti alla fine di ogni discesa ove, indipendentemente che egli si trovi a Whistler mountain o in Valle di Susa, gli verrà servito lo stesso cheese-burger con le stesse patatine fritte perché la cultura del territorio, come è noto, si fa anche a tavola e perché a questo tipo di eroe fregherà sempre meno della cultura e delle tradizioni del posto che avrà la fortuna di ospitare le sue luminose gesta.
Niente di male, è economia. Però mi spiace che montagne come le mie, ricche di storia, di tradizioni ,di limpidi esempi di indipendenza politico-culturale e della possibilità di raccontare una parte di tutto ciò attraverso i loro sentieri abiurino ancora una volta qualsiasi riferimento alla loro peculiarità territoriale volendo presentarsi al grande pubblico soltanto come una trentina di percorsi attrezzati (campi di battaglia?) per eroi della domenica utili in fondo per scendere senza perdersi sulla cassa un qualche anonimo fast food d’alta quota.

E’ vero che infondo andiamo tutti in bicicletta, ma nessuno mi chiami fratello, non sono della tribù.

Vostro
Bikerciuc
 

tettabeta

Biker dantescus
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e no, non stiamo parlando ne dei dhiller mannari ne dei friiraider mutanti... sorry...
pensavo si fosse capito molti post fa....

Vero.
Ma abbiamo trovato un efrem :-)

Scherzi a parte: essere parte attiva, cittadini consapevoli, etc... sono d'accordo.

MA RIPETO: adesso cosa possiamo fare per gli "scempi" ?
Demolirli ? E che lavoro diamo ai conduttori di funivie, camerieri, etc ?
Ridipingerli, come certi ripetitori per farli assomigliare a larici schizoidi ?
Dimenticarli ?
Venderli ?
Boicottarli ?
Eleggerli a patrimonio negativo dell'umanita' ?

Differenza tra diritti civili e montagne violate ?
I diritti civili sono battaglie che puoi combattere individualmente ogni giorno e ragionevolmente vincere.

Le montagne sono, guarda un po', leggermente piu' complicate da gestire, non fosse altro che per la rimarchevole differenza di interessi economici :-)


IMHO qui si fa solo accademia e utopia.

Per la carita', piu' che legittimo.

MA io non sono cosi' intelligente da reggere il filo della discussione per decine di pagine stile editoriale di quotidiano :-)

... in fondo sono solo un weekend warrior, un po' freerider e un po' anarchico con simpatie destroidi, ma tendenzialmente buddista con simpatie cattoliche ed ecumenicamente europeista, ma con derive ultranazionaliste.

Gnap
(o )Beta


PS.: Per maggiori info circa il termine Efrem: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=4102703&postcount=407

Ps2: Sei efrem, in quanto rispondi al requisito #58 :-)
 

marzia

Modera_i_tour?
24/6/03
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Qui da noi, ad esempio, molta gente si vedrà penalizzata dalla nuova autostrada "Pedemontana" che costruiranno.
Ma se la gente gira in macchina, per lavoro, per piacere o anche solo per cazzeggiare servono le strade, sopratttutto quando nel 2010 c'è una sola strada che collega Varese,Como e Bergamo.
Sempre qua in zona ci sono scempi tipo quello che ho citato di Consonno, oppure ancora un grattacielo costruito nel nulla ai Pian dei Resinelli a 1200 mt.
Ok, questi sono gli estremi, ma stiamo con i piedi per terra e chiediamoci la nostra società di cosa ha bisogno.
Vogliamo tornare ai tempi della clava ???
Cazzo, li si che l'ambiente era incontaminato.

non è questione di non fare...semplicemente si potrebbe fare meglio!
c'è un traffico assurdo nelle zone che hai citato e il trasporto pubblico è un disastro..
forse che un primo passo per ridurre il traffico su gomma si sarebbe potuto fare?
se l'unica soluzione che la maggiorparte della gente vede è la costruzione di strade e strade e strade...beh, allora non se ne uscirà mai.

perchè chi è danneggiato dalla loro costruzione tenderà a spostarsi verso altri posti appena può farlo (week-end) e la conseguenza è altro traffico, a danno di chi vive in zone normalmente + tranquille..
questo quello che accade già da anni, ad esempio, in valtellina (come nelle restanti valli, mari e quant'altro..). e ogni volta mi chiedo su i "migranti del we" non possano pretendere un modo migliore per sposatrsi in massa...
che amino fare la stessa vita in coda che già fanno tutti i giorni?? paradossale no?


eppure qualche alternativa ci sarebbe...
 

bikerciuc

Biker infernalis
guarda qui in Brianza cosa è stato fatto ad esempio [URL]http://www.consonno.it/[/URL] nessuno si è fatto mancare nulla.
ribadisco che fino ad un certo punto (direi almeno al 70÷80%), sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero : poi pero' c'è questo tuo stucchevole integralismo ...
sicurmente fondato su valori solidi e condivisibili ma se poi non cambia niente tanto vale difendere il "minimo sindacale", accettare il modo in cui viviamo (entro certi limiti anche le grandi opere del passato erano "semplicemente" funzionali alla società stessa) e ritagliarsi un proprio spazio per ricaricare le batterie.
diversamente dovremmo tornare all'epoca in cui si facevano saltare i tralicci dell'alta tensione.
Peace & Love

il tuo "minimo sindacale" sarebbe da intendersi come: "teniamoci i casermoni, se ne fanno altri vuol dire che sono opere pubbliche e tanto basta che ci siano tre o quattro pini con un praticello perchè mi possa rilassare in tranquillità???"...

io sono un integralista, l'ho scritto nelle premesse, se continui a leggermi e ad indignarti significa che ti vuoi proprio male, nessuno ti obbliga nè a condividere nè ad accettare le mie posizioni.

i minimi sindacali mi hanno fatto sempre incazzare perchè ritengo che tra fare una cosa giusto per farla e finire la propria giornata e porre un'etica e tutta la passione che si può nel cercare di farla al meglio il passo sia molto breve ma i risultati, spesso, siano alquanto differenti una volta tradotti sulla carta. Proprio perchè lavoro in un campo dove i segni della mia penna possono essere 'deleteri' per una valle o un paese io cerco di non lavorare MAI a minimo sindacale... taluni lo fanno ed i risultati, mi spiace dirlo, si vedono.

Altro discorso è poi quello del falso ambientalismo che dice di NO a tutto...certo che le infrastrutture servono, negare questo è mettere in discussione le fondamenta della società contemporanea e, spesso, molte delle cose che noi stessi apprezziamo del nostro viverci come ad esempio la comodità di prendere un'autostrada per andare a farci il nostro beneamato giro in mtb, salvo poi pigliare un cartello con scritto No questo/No quello e No quell'altro pensando che i gas inquinanti, gli sfruttamenti insostenibili e gli eco-scempi siano sempre quelli degli altri...
forse una posizione un attimino più seria sarebbe quella non di erigere barricate ma di impegnarsi, opporsi, proporre migliorie così che le eventuali infrastrutture vengano fatte e progettate non a "minimo sindacale"...

se il mio discorso non ti fosse gradito, ripeto, nessuno ti obbliga a seguirlo.
 
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