Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

Lonewolf

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E' successo proprio questo sul picco dello Chaberton.
Durante la prima guerra mondiale, per montarci sopra il supercannone che doveva fare fuori Briancon e gli odiati francesi, i militari han fatto che saltare l'intera punta della montagna spianandola del tutto.
La storia dell'uso dissennato dell'ambiente ha radici lontane.
La differenza tra ieri e oggi è che "stupri" simili allora erano eccezioni è una prassi consolidata e riguarda grandi numeri

E' proprio questo che volevo dire, in passato lo sfruttamento del territorio era limitato solamente dalla possibilità tecnica ed economica di farlo. Ed infatti gli stupri più macroscopici potevano permetterseli solo i militari. A partire dal secondo dopoguerra le possibilità "distruttive" si sono moltiplicate, oggi una qualunque impresa di costruzioni è in grado di cementificare una valle in un batter d'occhio, se esiste la convenienza economica per farlo. Ecco perchè serve una coscienza "autolimitatoria" nell'uso dell'ambiente.

Paradossalmente gli antichi "stupri" (mulattiere, strade bianche) vengono oggi considerati esempi positivi e costituiscono il nostro "terreno d'avventura".

PS: giusto per la precisione, il forte dello Chaberton è stato fatto negli anni '30, cioè dopo la prima guerra mondiale (dove eravamo alleati della Francia). Nella seconda guerra mondiale invece è stato usato per attaccare Briancon, finendo semidistrutto come sappiamo
 

maxgemax

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io non parlo di miti, ma di ciò che vedo nelle aree che frequento ;-) altri contesti, altre situazioni, ma mai preteso di estendere una realtà socioculturale all'intero arco alpino.. ;-)

anzi...il tuo esempio della Val d'Ayas conferma che se in mano ai valligiani e non a gruppi di interessi superiori, si può evitare lo scempio maggiore..

Giusto, anche io ho parlato di posti che conosco, il mio esempio però ha due facce: se in Val D'Ayas ha contribuito a una sorta di salvaguardia, a Livigno ha portato invece una paese di montagna a diventare un centro commerciale con enormi negozi, code di auto (hanno costruito poi strade esterne al paese per deviare il traffico e le code ai distributori...) e un viavai in centro che sembra quello del periodo dei saldi..
 

kikhit

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Giusto, anche io ho parlato di posti che conosco, il mio esempio però ha due facce: se in Val D'Ayas ha contribuito a una sorta di salvaguardia, a Livigno ha portato invece una paese di montagna a diventare un centro commerciale con enormi negozi, code di auto (hanno costruito poi strade esterne al paese per deviare il traffico e le code ai distributori...) e un viavai in centro che sembra quello del periodo dei saldi..

non ci sono agevolazioni fiscali a livigno?
 

iurifrenk

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PS: giusto per la precisione, il forte dello Chaberton è stato fatto negli anni '30, cioè dopo la prima guerra mondiale (dove eravamo alleati della Francia). Nella seconda guerra mondiale invece è stato usato per attaccare Briancon, finendo semidistrutto come sappiamo

o.t.
Sempre e solo per precisione storica (anch'io credevo risalisse agli anni '30), su wikipedia viene confermato che il forte è stato costruito tra la fine dell'800 (1898) e l'inizio del '900 (1906-1910)
[URL="http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton"][URL="http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton"][URL="http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton"][url]http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton[/URL][/URL][/URL][/URL]
 
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marco10

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perchè, le opere di pubblica utilità non si possono fare in modo quanto più rispettoso possibile dell' ambiente? :nunsacci:
certo,
non ho precisato che parlavo di opere belliche e pubbliche esistenti e d'epoca, mi riferivo all'accenno ai forti alpini (vogliamo parlare del lagazuoi?)
se parlassimo di opere belliche sull'arco alpino odierne pretenderei il rispetto ambientale (darei minore importanza al fatto che qualcuno si aspetti un attacco a terra dall'Austria o dalla Francia...;-))
 

Lonewolf

Biker superioris
certo,
non ho precisato che parlavo di opere belliche e pubbliche esistenti e d'epoca, mi riferivo all'accenno ai forti alpini (vogliamo parlare del lagazuoi?)
se parlassimo di opere belliche sull'arco alpino odierne pretenderei il rispetto ambientale (darei minore importanza al fatto che qualcuno si aspetti un attacco a terra dall'Austria o dalla Francia...;-))

Ovvio che gli interventi umani "storici", come strade e forti alpini d'epoca, ci sono da almeno un secolo, ormai sono integrati nell'ambiente e nessuno si sognerebbe di smantellarli (almeno spero!).
Anzi, raccontano la storia di uomini e dei loro sacrifici: quando arranco su quelle strade provo ancora meraviglia a vedere quelle pietre messe di taglio, ancora ben salde dopo più di 100 anni.

Ma il minor impatto ambientale di queste opere è dovuto al fatto che i mezzi dell'epoca non permettevano di fare scempi maggiori: non penso proprio che il genio militare di quei tempi facesse le analisi di impatto ambientale, e se avessero avuto il cemento armato e l'asfalto al posto delle pietre, li avrebbero sicuramente impiegati!

o.t.
Sempre e solo per precisione storica (anch'io credevo risalisse agli anni '30), su wikipedia viene confermato che il forte è stato costruito tra la fine dell'800 (1898) e l'inizio del '900 (1906-1910)
http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton[url]http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton[/URL]

Hai ragione, avevo visto foto dei lavori fatti negli anni '30 e non ricordavo che il forte risalisse a tempi precedenti
 

bikerciuc

Biker infernalis
ma a parte le confusioni storiche...

chi ha mai detto che i centinaia di kilometri di strade bianche di origine militare siano in assoluto un esempio positivo...anzi...il fatto che molte siano impunemente sfruttate dalle auto di chi "porta il cane a pisciare in quota" a bordo del meglio che la tecnologia 4wd può offirire è cosa che mi fa inorridire quanto e più di molte altre cose citate in questi post...

le opere militari sono però una testimonianza storica che qui nel nordovest copre la storia Patria dal trattato di Utrecht fino ai giorni nostri...volenti o nolenti ce le siamo ritrovate e volenti o nolenti in molti casi costituiscono dei veri e propri "capolavori dell'ingengo umano" quand'anche pensate per scopi tutt'altro che umanitari.

le opere militari, inoltre, per la loro destinazione d'uso tendevano al mimetismo ed al "basso profilo" sul terreno per offrire meno bersaglio al tiro nemico, sono inoltre opere isolate che pur in buon numero si "perdono" (o nascondono) se preferisci in mezzo alle pieghe della natura... in nessun modo mi sognerei di proporre un ardito paragone tra queste e quanto frutto di speculazioni edilizie di varia portata.

Stesso dicasi per le opere pubbliche, che proprio perchè pubbliche dovrebbero essere le più rispettose e meno invasive possibili nei confronti dell'ambiente collettivo.
Sono dell'avviso che forse le grandi firme dell'architettura, talvolta, mal si adattino ai piccoli contesti tendendo ad una certa "autocelebrazione" attraverso la dimensione faraonica dell'opera pubblica... nella fattispecie i trampolini di Pragelato oltre che a mio avviso completamente avulsi dal contesto locale sono anche un monumento all'inutilità dato che da Torino 2006 più nessuno si è sognato di utilizzarli nemmeno per tentare qualche ardito 'drop' con la bici. Ora, come già ho scritto tempo fa in un post che parlava proprio di ciò, ritengo che certe opere pubbliche per essere veramente tali possano e debbano avere anche il requisito della reversibilità o della provvisorietà di modo che il mondo non ne debba sopprotare le carcasse in decomposizione a sempiterno ricordo di tutti i bei soldoni che abbiamo speso per costruirle...

ma come ho detto ed è noto io sono un estremista...

per precisazione sullo chab non fu mai installato nessun "supercannone" ma 8 pezzi da 149/35 del tipo 'Armstrong montagna' con una gittata teorica di 17.78km...

stesse cose applicabili al lagazuoi di cui parla marco10... al lagazuoi sono presenti le gallerie scavate dal basso verso l'altro dagli uomini del r.gto Valchisone (alpini) per rifornire la "cengia Martini" e la galleria di mina scavata dagli AlpenJaeger austriaci dall'alto in basso per far saltare la cengia Martini suddetta...le opere esternamente visibili sono, a parte qualche trinceramento, costituite dalla ben più recente stazione di arrivo della funivia...
 

Lonewolf

Biker superioris
chi ha mai detto che i centinaia di kilometri di strade bianche di origine militare siano in assoluto un esempio positivo

nessuno, però è anche vero che

le opere militari sono però una testimonianza storica che ...volenti o nolenti ce le siamo ritrovate e volenti o nolenti in molti casi costituiscono dei veri e propri "capolavori dell'ingengo umano" quand'anche pensate per scopi tutt'altro che umanitari.

appunto quello che dicevo, infatti quando percorro la strada dei cannoni dal Frais e arrivo al Gran Serin, un po' mi emoziono ancora, mentre quando vedo gli scheletri di cemento di Pian Gelassa mi prende lo sconforto (sono solo esempi presi dall'ultima gita che ho fatto)
 

booger

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14/10/06
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o.t.
Sempre e solo per precisione storica (anch'io credevo risalisse agli anni '30), su wikipedia viene confermato che il forte è stato costruito tra la fine dell'800 (1898) e l'inizio del '900 (1906-1910)
http://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chabertonhttp://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_dello_Chaberton


per precisazione sullo chab non fu mai installato nessun "supercannone" ma 8 pezzi da 149/35 del tipo 'Armstrong montagna' con una gittata teorica di 17.78km...

Vi faccio i miei complimenti per la preparazione... :-) io sono andato a memoria, ricordando alcune letture fatte sul tema.
Cmq giuste precisazioni

ma a parte le confusioni storiche...
le opere militari sono però una testimonianza storica [...] e costituiscono dei veri e propri "capolavori dell'ingengo umano" quand'anche pensate per scopi tutt'altro che umanitari.

[OT]
Se è vero (ma a questo punto lascio a chi è più preparato dire se lo è) che per montare gli 8 pezzi Armstrong migliaia di soldati hanno di fatto spianato la guglia dello Chaberton a colpi di dinamite, pale e picconi, beh.....proprio un'opera di basso profilo non mi sembra.
Quando me lo raccontarono la prima volta, rimasi abbastanza sbigottito al pensiero che 100 anni fa quella montagna aveva un profilo e un apice del tutto diversi da oggi e non è stata l'erosione a modificarla...
Tutto qui.
[Fine OT]
 

bikerciuc

Biker infernalis
ma a parte le confusioni storiche...

le opere militari sono però una testimonianza storica che qui nel nordovest copre la storia Patria dal trattato di Utrecht fino ai giorni nostri...volenti o nolenti ce le siamo ritrovate e volenti o nolenti in molti casi costituiscono dei veri e propri "capolavori dell'ingengo umano" quand'anche pensate per scopi tutt'altro che umanitari.

...

in molti casi non significa sempre...
nello specifico la realizzazione dello 'spalto' richiese il rimodellamento della vetta della montagna...
l'esigenza difensiva era esigenza difensiva...forse giustificabile forse no, la forma caratteristica delle torrette era stata scelta per evitare che la neve impedisse il 'brandeggio' dei pezzi, ma la loro debole struttura unita ad una corazzatura delle torrette insufficiente fu l'elemento che determinò la debacle del forte che pure qualche colpo sulle fortificazioni francesi lo sparò centrandole (visibili i fori sulle pareti del casermone dello Janus e su alcune strutture del fort de l'olive).

lo spalto che attualmente è la vetta del monte era stato pensato così perchè i pezzi risultavano teoricamente più riparati dal tiro nemico...
tipico esempio in cui la forma segue la funzione...un concetto ingegneristico che spesso non tiene conto di nient'altro che causa ed effetto...non è detto che il risultato sia sempre un capolavoro, questo è chiaro.
 

kikhit

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e pensare che già Pilnio nella Historia Naturalis, nel libro dedicato a mineralogia ed architettura e altre belle cose, metteva in guardia dall'utilizzare natura, e nello specifico la montagna, per il solo soddisfacimento dei bisogni umani, perforandola, scavandola per i marmi, ecc...
e Plutarco non era da meno, avendo a mira l'architetto Dinocrate/Stasicrate che, per soddisfare la megalomania di Alessandro, aveva progettato di trasformare il monte Athos in un monumento immane...

Il succo...è che il problema, in generale, e le preoccupazioni, sono tanto antiche quanto il rapportarsi dell'uomo alla montagna..
 

shrdlu

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(...)
Quando me lo raccontarono la prima volta, rimasi abbastanza sbigottito al pensiero che 100 anni fa quella montagna aveva un profilo e un apice del tutto diversi da oggi e non è stata l'erosione a modificarla...
(...)
Nel 1716 qualcosa di simile è stato fatto al colle di Superga: il colle è stato spianato ed abbassato di 40 metri per far posto alla basilica. Con gli attuali criteri di tutela del paesaggio la basilica di Superga non sarebbe mai stata costruita... o forse si? In effetti il piazzale della basilica è un buon esempio di posto di raduno per merenderos che non hanno voglia neppure di salire in auto in montagna.

(cfr: [url]http://www.parrocchie.it/torino/basilicasuperga/storia.htm[/URL])
 
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shrdlu

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e pensare che già Pilnio nella Historia Naturalis, nel libro dedicato a mineralogia ed architettura e altre belle cose, metteva in guardia dall'utilizzare natura, e nello specifico la montagna, per il solo soddisfacimento dei bisogni umani, perforandola, scavandola per i marmi, ecc...
e Plutarco non era da meno, avendo a mira l'architetto Dinocrate/Stasicrate che, per soddisfare la megalomania di Alessandro, aveva progettato di trasformare il monte Athos in un monumento immane...

Il succo...è che il problema, in generale, e le preoccupazioni, sono tanto antiche quanto il rapportarsi dell'uomo alla montagna..
Vero, pare che il primo inquinamento atmosferico da piombo sia da collegare alle attività minerarie degli antichi romani... poi abbiamo continuato noi con la benzina...

Comunque il problema non è solo montano, gli stessi istinti di sterminio li ho provati io quest'estate a Porto Cesareo, a Santa Cesarea Terme e, soprattutto, a Porto Selvaggio.
 

bikerciuc

Biker infernalis
eh...già... Juvarra non fu certo un architetto da 'punta di pennino', arrivò a Torino investito dal potere assoluto e si sbizzarrì...

ma come è dimostrato dalla storia umana le grandi opere si fanno grazie ai megalomani...basti vedere stonenghe, le piramidi, la grande muraglia, il Taj Mal...

quante opere dell'uomo che consideriamo mirabili non sarebbero mai state realizzate senza spianare un po' la natura...

tra 5000 anni, posto che siano ancora in piedi, magari qualcuno troverà belli anche i casermoni di campo smith... a noi, per ora, non è dato sapere...
 

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