Nomad....VIII puntata

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sembola

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Potresti vincere i campionati mondiali di arrampicata sugli specchi! ;-)
Prendo atto ma non condivido.

É dunque inevitabile che il listino italiano di SC e Yeti (per citare i soliti noti) risulti più "addizionato" (rispetto a quello USA) di quello dei marchi importati direttamente dal produttore. :medita:
Per quanto possa non essere d'accordo non è questo il punto.

Oggi SC vende a 50 all' importatore che rivende al negoziante a 75, ed a voi costa 100 (cifre a caso, tanto per capirci).

Se le vendite sono soddisfacenti, perchè un' ipotetica Santa Cruz Italia o Santa Cruz Europe dovrebbe vendere al negoziante a 65 o 70? perchè dovrebbe rinunciare ad una parte di profitto? per farvi un piacere? :spetteguless:
Certo, se dal prezzo dipendesse il volume allora sì che potrebbe convenire, vendere più pezzi con un margine minore potrebbe dare un profitto maggiore e quindi essere preferibile. Ma la situazione NON è questa, attualmente il problema è l'opposto, è avere abbastanza telai da consegnare...

Tutto qua: per me una distribuzione diretta non farebbe abbassare i prezzi. Che è quello che dico fin dal primo intervento...
 

cavanenghi

Biker tremendus
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Prendo atto ma non condivido.


Per quanto possa non essere d'accordo non è questo il punto.

Oggi SC vende a 50 all' importatore che rivende al negoziante a 75, ed a voi costa 100 (cifre a caso, tanto per capirci).

Se le vendite sono soddisfacenti, perchè un' ipotetica Santa Cruz Italia o Santa Cruz Europe dovrebbe vendere al negoziante a 65 o 70? perchè dovrebbe rinunciare ad una parte di profitto? per farvi un piacere? :spetteguless:
Certo, se dal prezzo dipendesse il volume allora sì che potrebbe convenire, vendere più pezzi con un margine minore potrebbe dare un profitto maggiore e quindi essere preferibile. Ma la situazione NON è questa, attualmente il problema è l'opposto, è avere abbastanza telai da consegnare...

Tutto qua: per me una distribuzione diretta non farebbe abbassare i prezzi. Che è quello che dico fin dal primo intervento...

...bè neanche tu puoi provare empiricamente il contrario...
 

gale8

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che casino. ma se voglio la nomad perchè mi piace e posso permettermela la prendo, punto. indipendentemente dal quanto costa, da chi la importa, da chi ci guadagna o dai cuscinetti.
se non posso o non mi piace prendo altro.

da lavoratore autonomo i clienti che mi fanno i conti in tasca danno un po' fastidio. il mercato è libero, vuoi comperare da me? fallo; pensi di trovare a meno? vai da un'altra parte. siamo contenti in due
fintanto che io guadagno abbastanza e il lavoro tira perchè dovrei rinunciare a del guadagno?
 

ducams4r

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[MENTION=351]sembola[/MENTION]

Probabilmente se SC intraprendesse la strada di una distribuzione autonoma in Europa, con chiare mire espansionistiche, i suoi prezzi sarebbero in linea con gli altri competitors, con una politica simile a quella che hanno sul mercato casalingo. In pratica potrebbero scendere per aumentare i numeri di vendita.
Con certezza non potremo saperlo fino a quando non accadrà...
 
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ducams4r

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che casino. ma se voglio la nomad perchè mi piace e posso permettermela la prendo, punto. indipendentemente dal quanto costa, da chi la importa, da chi ci guadagna o dai cuscinetti.
se non posso o non mi piace prendo altro.

da lavoratore autonomo i clienti che mi fanno i conti in tasca danno un po' fastidio. il mercato è libero, vuoi comperare da me? fallo; pensi di trovare a meno? vai da un'altra parte. siamo contenti in due
fintanto che io guadagno abbastanza e il lavoro tira perchè dovrei rinunciare a del guadagno?

Non fa una piega, ognuno è libero di spendere i propri soldi come più gli piace, ci mancherebbe altro.

La discussione non è "Ma quanto sono care le SC" ma "In un'ipotetica distribuzione diretta da parte di SC, il sevizio potrebbe migliorare e i prezzi calare?"

Nessuna polemica sul prezzo!
 

sembola

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Probabilmente se SC intraprendesse la strada di una distribuzione autonoma in Europa, con chiare mire espansionistiche, i suoi prezzi sarebbero in linea con gli altri competitors, con una politica simile a quella che hanno sul mercato casalingo. In pratica potrebbero scendere per aumentare i numeri di vendita.
Con certezza non potremo saperlo fino a quando non accadrà...
Certo, ma non sarebbe una "semplice" riduzione di prezzo quanto un cambio di strategia completo, che comporterebbe anche un riposizionamento del prodotto.


...bè neanche tu puoi provare empiricamente il contrario...

E' l'economia di mercato a provare empiricamente (e teoricamente) che tutti gli attori cercano il massimo del profitto. Non comprendo il perchè Santa Cruz dovrebbe smettere di farlo.

Permettemi poi di dire qualcos'altro, anche se so che sarà provocatorio.

A me sembra che qualcuno abbia le idee un po' confuse, identificando un "buono" (SC) ed un "cattivo" (l'importatore). Un buono che progetta bici ganzissime e regala felicità ai biker insieme ai cuscinetti, ed un cattivo che "applica la propria marginalità secondo convenienza".

Un buono che vende i suoi prodotti in Europa ad un prezzo artificialmente più alto, appunto "applicando la propria marginalità secondo convenienza", ed un cattivo che resta a prendersi gli schiaffi in rete perchè i calzini SC costano 25 euro. A me sembra che non sia chiarissimo chi siano i buoni e chi i cattivi, nè sia chiaro perchè se ci siano dei cattivi si continui a dargli dei soldi.

Perchè o casi son due: o le bici SC meritano quello che costano, ed allora non ha senso lamentarsene, o non lo meritano ed allora meglio comperare Specialized, Cannondale o Canyon (come ho fatto io), in questo sono d'accordo al 100% con [MENTION=20159]gale8[/MENTION]. Il resto è irrazionalità allo stato puro.
 

cavanenghi

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Perchè i casi son due: o le bici SC meritano quello che costano, ed allora non ha senso lamentarsene, o non lo meritano ed allora meglio comperare Specialized, Cannondale o Canyon (come ho fatto io), in questo sono d'accordo al 100% con @gale8. Il resto è irrazionalità allo stato puro.[/QUOTE]

..."se le Sc meritassero quello che costano" allora se SC mi dice cuscinetti garantiti a vita io non devo continuamente discutere con il negoziante e l'importatore o mandare mails alla casa in california per ottenere qualcosa... oppure addirittura sapere che ho la garanzia retroattiva di 5 anni!!!!:omertà:
Ecco perché con la distribuzione diretta presumo che il servizio sarebbe SICURAMENTE più facile (contatti diretti senza mails varie in giro per il mondo) e meno costoso perché l'azienda sà benissimo che lucrare su questi aspetti marginali ( come dite voi..) NON gli gioverebbe di certo a livello di immagine...
Qui parlaimo ANCHE e molto del discorso servizio...perchè se pago quello che pago una SC è chiaro che mi aspetterei meno difficoltà con questi aspetti...sennò GIUSTAMENTE mi compro la CANYON e faccio sempre tutto via mail...ecco qual'è il problema...:omertà::omertà::omertà:
 
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Sam Cooper

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Prendo atto ma non condivido.


Per quanto possa non essere d'accordo non è questo il punto.

Oggi SC vende a 50 all' importatore che rivende al negoziante a 75, ed a voi costa 100 (cifre a caso, tanto per capirci).

Se le vendite sono soddisfacenti, perchè un' ipotetica Santa Cruz Italia o Santa Cruz Europe dovrebbe vendere al negoziante a 65 o 70? perchè dovrebbe rinunciare ad una parte di profitto? per farvi un piacere? :spetteguless:
Certo, se dal prezzo dipendesse il volume allora sì che potrebbe convenire, vendere più pezzi con un margine minore potrebbe dare un profitto maggiore e quindi essere preferibile. Ma la situazione NON è questa, attualmente il problema è l'opposto, è avere abbastanza telai da consegnare...

Tutto qua: per me una distribuzione diretta non farebbe abbassare i prezzi. Che è quello che dico fin dal primo intervento...

Non vorrei stupirti, ma ho superato le elementari: ricordo ancora le tabelline e soprattutto so fare le moltiplicazioni perfino con la penna sulla carta! :-)

Esistono mille modi per determinare il prezzo di un prodotto sul mercato e cercare di massimizzare il profitto, ma il più diffuso rimane il caro vecchio modello microeconomico dell'incrocio tra la curva della domanda e quella dell'offerta.
Quindi, ecco che dal prezzo dipende sicuramente il volume delle vendite!
Se una Bronson Carbon fosse in vendita a 100€ probabilmente ne vedremmo decine di migliaia e se invece costasse 100.000€ non ne avremmo vista nemmeno una!

Ed ora un altro postulato: SC (ma anche Yeti, ecc) è un marchio con posizionamento di alta gamma, che (almeno finora) non ha interesse ad espandere la gamma verso il basso e che pertanto non genererà mai i volumi di vendita di Specialized (che invece vende anche biciclette da 300€). Quindi, se quest'ultima ha tutta la convenienza a costituire una propria società di distribuzione in Italia (basta vedere quanto fattura), un marchio di nicchia come SC non ne trarrebbe vantaggio: meglio lasciar fare a DSB o chiunque altro voglia prendersi un tale impegno!

Perciò, molto meglio vendere a 50€ a DSB (che poi rivende ai negozianti a 75€ - riprendo le cifre esemplificative che hai suggerito ) piuttosto che mettere in piedi una struttura in Italia per vendere direttamente a 75€..... o anche 70!

E tornando al discorso di fondo (una distribuzione diretta farebbe abbassare i prezzi?) tutti gli esempi citati finora (Specialized, Cannondale, Santa Cruz, Yeti, ecc) non fanno che confutare la tua affermazione.
Se poi vogliamo discutere di cosa sarebbe accaduto se la Germania avesse vinto la seconda guerra mondiale o se mia nonna avesse le rotelle, beh, troviamoci una sera al bar a discutiamone! ;-)
 

ducams4r

Redazione
Certo, ma non sarebbe una "semplice" riduzione di prezzo quanto un cambio di strategia completo, che comporterebbe anche un riposizionamento del prodotto.




E' l'economia di mercato a provare empiricamente (e teoricamente) che tutti gli attori cercano il massimo del profitto. Non comprendo il perchè Santa Cruz dovrebbe smettere di farlo.

Permettemi poi di dire qualcos'altro, anche se so che sarà provocatorio.

A me sembra che qualcuno abbia le idee un po' confuse, identificando un "buono" (SC) ed un "cattivo" (l'importatore). Un buono che progetta bici ganzissime e regala felicità ai biker insieme ai cuscinetti, ed un cattivo che "applica la propria marginalità secondo convenienza".

Un buono che vende i suoi prodotti in Europa ad un prezzo artificialmente più alto, appunto "applicando la propria marginalità secondo convenienza", ed un cattivo che resta a prendersi gli schiaffi in rete perchè i calzini SC costano 25 euro. A me sembra che non sia chiarissimo chi siano i buoni e chi i cattivi, nè sia chiaro perchè se ci siano dei cattivi si continui a dargli dei soldi.

Perchè o casi son due: o le bici SC meritano quello che costano, ed allora non ha senso lamentarsene, o non lo meritano ed allora meglio comperare Specialized, Cannondale o Canyon (come ho fatto io), in questo sono d'accordo al 100% con [MENTION=20159]gale8[/MENTION]. Il resto è irrazionalità allo stato puro.

Non credo che la discussione sia identificare chi siano i Buoni o i Cattivi nelle politiche di vendita e distributive di SC. La tua analisi è chiara ed esaustiva, ed è chiaro che è l'acquirente finale che fa il mercato (compra cosa e dove vuole), è comunque un argomento comune che SC sia costosa, specialmente in Europa, si cercava di capire se una distribuzione diretta avrebbe potuto cambiare le politiche di prezzo di SC.

Non credo sia irrazionale, fare delle ipotesi argomentate come ha fatto [MENTION=111574]Sam Cooper[/MENTION]
 

Velocity

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:celopiùg:Prometto che a Sc non scrivo piu niente:smile:, nemmeno che le loro T-Shirt in italia si scoloriscono piu velocemente.La risposta sarebbe: The Italian biker should talk less and raiding more...Io per primo!!!
 

kiko5

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E tornando al discorso di fondo (una distribuzione diretta farebbe abbassare i prezzi?) tutti gli esempi citati finora (Specialized, Cannondale, Santa Cruz, Yeti, ecc) non fanno che confutare la tua affermazione.

Se il prezzo finale fosse determinato solo dalla presenza o meno del distributore nazionale specialized e cannondale dovrebbero costare meno di cube, focus, mondraker , torpado, radon, ghost. A me non risulta….:medita:
 

ducams4r

Redazione

Effettivamente...

Bene, cambiamo discorso

Un mio caro amico e compagno di uscite, entusiata possessore di Nomad3, domenica ha preteso di provare la mia Capra pro '15, dopo un tratto di discesa scassata e un paio di curve si ferma e impressionato mi dice "è una bici da dh, passa sopra ad ogni cosa senza che te ne accorgi, la Nomad è molto più scorbutica"

Stessa cosa pensavo io dopo avergli reso la sua Nomad3, però io ho notato anche che la Nomad3 è più rapida e maneggevole nei cambi di direzione.

Qualcuno ha fatto la stessa prova?
 
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Sam Cooper

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Se il prezzo finale fosse determinato solo dalla presenza o meno del distributore nazionale specialized e cannondale dovrebbero costare meno di cube, focus, mondraker , torpado, radon, ghost. A me non risulta….:medita:

Stiamo parlando di marchi extracomunitari e del confronto tra il listino USA e quello italiano: tutti i marchi da te citati sono europei.




Aggiungo (ancora una volta) una piccola nota a margine: non discuto minimamente le politiche di prezzo di SC (ne ho una!), nè il lavoro dei distributori: DSB ha subito (almeno) 3 furti, paga la merce che riceve (sell in) e viene pagato solo quando e soprattutto se la merce esce dal suo magazzino (sell out), eventuali rimanenze invendibili sono a suo carico, eventuali rotture nel trasporto dal suo magazzino a quello dei rivenditori sono a suo carico, paga gli stipendi dei dipendenti anche se il fatturato cala improvvisamente per crisi o altro....
Fosse anche che compra a 100 e rivende a 1000 (anticipo subito che non è così), sarebbe poi il mercato a decidere se acquistare o meno i suoi prodotti.... e a 1000 un prodotto che vale 150/200 non lo vendi nemmeno se ci disegni sopra una mela o se fai fare la promozione a Mastrotta! ;-)
 

sembola

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Esistono mille modi per determinare il prezzo di un prodotto sul mercato e cercare di massimizzare il profitto, ma il più diffuso rimane il caro vecchio modello microeconomico dell'incrocio tra la curva della domanda e quella dell'offerta.
Quindi, ecco che dal prezzo dipende sicuramente il volume delle vendite!
Se una Bronson Carbon fosse in vendita a 100€ probabilmente ne vedremmo decine di migliaia e se invece costasse 100.000€ non ne avremmo vista nemmeno una!
Purtroppo non è così semplice.
Il principio della domanda e dell'offerta vale solo in un mercato perfetto, vale a dire in un mercato in cui TUTTE le offerte e TUTTE le domande si incontrano. Fuori da un ambito del genere (irrealistico come tutti i modelli) le cose cambiano, talvolta di parecchio.

E tornando al discorso di fondo (una distribuzione diretta farebbe abbassare i prezzi?) tutti gli esempi citati finora (Specialized, Cannondale, Santa Cruz, Yeti, ecc) non fanno che confutare la tua affermazione.
No, lo confuterebbero se S'd o Cannondale passando da un modello di distribuzione tradizionale ad uno diretto avessero abbassato i prezzi. Così com'è ora la situazione dimostrano solo che ci sono diversi modelli distributivi applicati (guarda caso) a diversi modelli di business (S'd e C'dale marchi generalisti, dalla bici da bimbo a quella top, SC marchio di nicchia solo top)


Non credo che la discussione sia identificare chi siano i Buoni o i Cattivi nelle politiche di vendita e distributive di SC.
La sensazione che provo io è questa.

Non credo sia irrazionale, fare delle ipotesi argomentate come ha fatto [MENTION=111574]Sam Cooper[/MENTION]
Ovviamente non mi riferivo ai suoi interventi con l'aggettivo "irrazionale", ma da quanto si legge in altri interventi :prost:


:celopiùg:Prometto che a Sc non scrivo piu niente:smile:, nemmeno che le loro T-Shirt in italia si scoloriscono piu velocemente.La risposta sarebbe: The Italian biker should talk less and raiding more...Io per primo!!!

O forse la loro risposta sarebbe "riding more", visto che "raid" per andare in bici lo usano solo i seguaci italici dello slang alla Masserini :spetteguless:
 

krj

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Bene, cambiamo discorso

Un mio caro amico e compagno di uscite, entusiata possessore di Nomad3, domenica ha preteso di provare la mia Capra pro '15, dopo un tratto di discesa scassata e un paio di curve si ferma e impressionato mi dice "è una bici da dh, passa sopra ad ogni cosa senza che te ne accorgi, la Nomad è molto più scorbutica"

Stessa cosa pensavo io dopo avergli reso la sua Nomad3, però io ho notato anche che la Nomad3 è più rapida e maneggevole nei cambi di direzione.

Qualcuno ha fatto la stessa prova?

:spetteguless: Tu raidi più di quanto parli quindi difficili trovare tante altre comparative di questo tipo.

:celopiùg:
 

Sam Cooper

Biker grossissimus
Purtroppo non è così semplice.
Il principio della domanda e dell'offerta vale solo in un mercato perfetto, vale a dire in un mercato in cui TUTTE le offerte e TUTTE le domande si incontrano. Fuori da un ambito del genere (irrealistico come tutti i modelli) le cose cambiano, talvolta di parecchio.


No, lo confuterebbero se S'd o Cannondale passando da un modello di distribuzione tradizionale ad uno diretto avessero abbassato i prezzi. Così com'è ora la situazione dimostrano solo che ci sono diversi modelli distributivi applicati (guarda caso) a diversi modelli di business (S'd e C'dale marchi generalisti, dalla bici da bimbo a quella top, SC marchio di nicchia solo top)

Ovviamente non mi riferivo ai suoi interventi con l'aggettivo "irrazionale", ma ad altri atteggiamenti

Va bene, dai, hai ragione tu.
Sei troppo intelligente! :prost:
 
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Stiamo parlando di marchi extracomunitari e del confronto tra il listino USA e quello italiano: tutti i marchi da te citati sono europei.
Vero che sono tutti marchi europei e quindi non c'è la variabile del cambio.

Stiamo comunque parlando di prodotti che son realizzati materialmente negli stessi paesi e che da tali paesi arrivano poi direttamente sul mercato europeo. Un solo dazio ma qualcuno te ne fa pagare due...e la colpa è certamente dell' importatore...:roll:
 

pierocoach

Biker cesareus
14/2/09
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vedessi come va ora!
eh gia' ho visto..... :-)
sara' mica che il famigerato effetto SC per il quale uno la compra credendo poi di diventare bravo :fantasm: abbia un opposto.....cioe' che appena ne prendi un'altra sei spronato a migliorare ugualmente per dimostrare che non era la tua bella e cara SC a farti 'andare'?? :omertà:

la differenza c'è tra tutto aperto e tutto chiuso
ieri sera, ero in notturna con danybiker88 e anche lui non piaceva del tutto il comportamento, sebbene fosse una analisi fatta alla veloce
il mio va abbastanza bene, a me che di base piace il rebound veloce lo tengo un pelino piu' frenato perche' soprattutto sulla roba 'grossa' si sente il rapid recovery....pero' non ho provato altri ammo sulla Capra per avere un paragone


che casino. ma se voglio la nomad perchè mi piace e posso permettermela la prendo, punto. indipendentemente dal quanto costa, da chi la importa, da chi ci guadagna o dai cuscinetti.
se non posso o non mi piace prendo altro.

da lavoratore autonomo i clienti che mi fanno i conti in tasca danno un po' fastidio. il mercato è libero, vuoi comperare da me? fallo; pensi di trovare a meno? vai da un'altra parte. siamo contenti in due
fintanto che io guadagno abbastanza e il lavoro tira perchè dovrei rinunciare a del guadagno?
ma era qui che una volta si parlava di Nomad?? :-)
non mi va di fare i conti in tasca a nessuno,non entro nella discussione su costi, prezzi e margini comunque concordo con gale8: ognuno fa il suo lavoro e il mercato e' libero...visto come si comportano con i prezzi e visto che le vendite le continuano ad avere a loro va bene cosi' :medita:
in ogni caso ognuno si fa i suoi conti e ha diverse opportunita',personalmente quando presi la N2 gia' mi giravano che spostarono la produzione da USA a Taiwan abbattendo i costi ma i prezzi salirono ugualmente (......) cosi' questa volta ho deciso di cambiare:inutile fare il 'finto',per me i soldi dedicati alla passione non sono mai 'troppi' e avrei potuto permettermi anche una N3 ma ho deciso di non sottostare piu' a certe politiche....ho speso la meta' e contento che sono,come vedo essere anche chi ha preso la N3 :medita:
 
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