Magra consolazione vedere che anche ad Arenzano il tempo non era dei migliori.
Noi abbiamo effettuato questa esplorazione che non è stata una delle più soddisfacenti.
Le salite sì, ottime, ma la prima discesa sul sentiero abbandonato era potenzialmente molto interessante, benché sia dal M. Pian Nave che in basso era poco ciclabile.
La seconda discesa, inizialmente molto molto bella (col sole), iperpanoramica, tecnica, ma scorrevole, scemava in un calvario angosciante.
Le rassicuranti parole di un boscaiolo della zona "si fa tutta; c'è una frana, ma portate in spalla la bici solo 100m; vi divertite con quelle curve strette..." estaminchia! la frana, freschissima, non era per niente stabilizzata. Attraversarla due volte è stato solo l'inizio di un'ora col cuore in gola,
calando la bici metro per metro su quel che del sentiero aveva solo i segni bianco-rossi sugli alberi, ma che di sentiero non aveva nulla. Non ci passavano neanche gli animali da parecchio tempo. La terra soffice e la roccia friabile rendeva ogni passo un biglietto omaggio per un volo di sola andata per il burrone. Grazie al cielo non siamo caduti, non s'è messo a piovere e abbiamo sempre (faticosamente) trovato le tracce sugli alberi.
Successivamente ad aver raggiunto un alpeggio abitato, abbiamo tribulato ancora molto nel trovare un sentiero per arrivare al lago, perché quelli segnati in mappa erano abbandonati e i segni bianco-rossi si perdevano nel nulla.
Siamo arrivati alla macchina alle 18e11, abbastanza provati.
Per fortuna non ero da solo.
Per fortuna la combricola era andata a casa.
Per fortuna ero con Va Pian, che è bravissimo, in gamba e "mistico".
Per fortuna non siamo precipitati.
Per fortuna non s'è messo a piovere di nuovo.
Per fortuna siamo arrivati alla macchina prima che facesse buio.
Ieri sera ero ancora un po' scosso.
FOTO:
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Questa ultima discesa si colloca al terzo posto delle mie peggiori esplorazioni (primo posto: Valle dell'Elvo in solitaria; secondo posto: Gibidumpass - Briga con avofabio).
Oh. E' il freeride. Non può andare sempre bene.
Però devo essere contento, perché era così facile che andasse peggio, che non posso che essere felice di essere qui.
Diventa improcrastinabile il rifacimento delle suole di quegli scarponcini. L'angoscia di quella discesa era data principalmente dall'insicurezza di ogni passo.
Avrei dovuto mettere la Camp Four... ma chi pensava di farla quasi tutta a piedi!!
@Va Pian, ho misurato: 34cm x 12cm Vibram Dolomite
EDIT: No, cazz0, no!!
Abbiamo sbagliato! se avessimo avuto il navigatore non saremmo finiti in quel casino!
Ora riguardando la cartina grande su google earth ho visto dove siamo scesi... e non era sulla traccia che avevo disegnato.
Maledizione!
Era troppo bello il sentiero nella parte alta per finire così...