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marco

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per me gli Iron si fermano a "live after death". Mi ricordo ancora quanto eravamo in fermento per l'uscita del nuovo album (somewhere in time) e quanto ne restammo delusi.

L'album più bello, secondo me, è "the number of the beast", quello che mi tirò dentro il metal. La titletrack con l'avvento di Dickinson alla voce mi ipnotizzò per anni, fin quando non arrivarono 4 tizi di san francisco....

Dopo quest'album se ne andò clive burr e per me gli iron non sono mai più stati gli stessi.
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Market ha scritto:
beh se qualcuno riesce a mandarmi qualche discografia sarei contento
ecco cosa mi è piaciuto
anthrax
iron maiden
pennywise lagwagon anti flag
good riddance
shandon racìncid ska p...........
ac dc... nofx
system of a down millencolin e x adesso bon :prost:

Eccoci di nuovo qui caro Market (chissà se hai letto i precedenti e se avrai pazienza di leggere la mia imminente logorrea)... Perchè dedico tanto tempo ad una cosa simile? Semplice, perchè il metal è una missione e io sono un umile propagatore della profonda devozione allo stile, una specie di pazzo fanatico con qualche rotella fuori posto che cerca disperatamente di convertire altri uditi al suono distorto e cattivo che ama...
Ok, e ora sotto con il seguito della storia:

3) THE NUMBER OF THE BEAST - 1982 - EMI
Terzo album della band, con consistenti novità: al posto di Paul Di'anno arriva dai Samson (dopo aver cantato con loro nei due lps Head On e Shock Tactics) il nuovo vocalist Bruce Dickinson, colui che da ora in avanti diverrà uno dei membri più caratteristici e significativi della band, grazie alla sua vena creativa (di questa avremo modo di parlarne a partire dal disco successivo), interpretativa, e al suo grande carisma da trascinatore esibito durante i live shows (questo fu uno dei motivi per il quale la band scelse lui in luogo di Di'anno, oltre che per le maggiori qualità tecniche, ma poi c'erano anche altri motivi, legati alla vita sregolata di Di'anno).
Questo album è uno dei migliori che il quintetto inglese ha inciso e ancora oggi pezzi come Children Of The Damned, The Number Of The Beast, Run To The Hills e l'indimenticabile Hallowed Be Thy Name fanno parte dei loro concerti; peccato che altre grandissime songs come The Prisoner e 22 Acacia Avenue siano state un pò dimenticate nelle scalette live.
L'avvento di Dickinson modificò sensibilmente il sound della band, ma l'identità del gruppo restò facilmente distinguibile e fedele a quanto precedentemente mostrato: tanto metal, molto duro e veloce, in un'autentica cavalcata dall'inizio alla fine. Ultimo disco con gli Irons per un Clive Burr in fase calante rispetto a Killers, poi sostituito dal più virtuoso e raffinato (ma meno cattivo) Nicko Mc Brain. Posso continuare a scrivere cazzate fin che voglio, ma su una cosa credimi: PRENDI QUESTO DISCO ASSOLUTAMENTE!!!

4) PIECE OF MIND - 1983 - EMI
Come già mostrato nei dischi precedenti, gli Irons seppero abilmente creare diversi tipi di brani, dalle classiche composizioni semplificate della N.W.O.B.H.M. (nella strutture all'incirca così esemplificata: riff-bridge-chorus / repeat / solo / repeat) a brani d'atmosfera (vedasi Strange World del I e Prodigal Son del II), passando anche per le strumentali e per gli episodi più lunghi e vari, quali Hallowed Be Thy Name e Phantom Of The Opera, tanto per capirsi, e anche in questo quarto Lp la tendenza genreale non si discostò più di tanto. I lenti vennero proposti solo nei primi due albums, così come le strumentali (una la ritroveremo poi in Powerslave), ma su Piece Of Mind la band continua quanto proposto sul precedente The Number...", anche se l'attenzione per gli arrangiamenti e la cura nelle composizioni vanno sempre aumentando di anno in anno. Per la prima volta i brani non sono più in stragrande maggioranza ad opera del bassista Harris, perchè Smith e Dickinson cominciano (quest'ultimo già su The Number Of The Beast aveva scritto qualcosa) a far sentire la loro voce, e che voce! Harris firma grandi classici come The Trooper (epica song ancora oggi suonata dal vivo), Where Eagles Dare e la conclusiva To Tame A Land (inizialmente chiamata Dune, in omaggio al famoso film di fantascienza, poi reintitolata per una questione di Copyright rivendicata dai produttori del film) ma gli altri non sono certo da meno: Dickinson ci regala la stupenda Revelations e, in collaborazione con Smith, anche la grande Flight Of Icarus, breve ed intensa song da live show, con il testo dedicato al mito di Icaro. A tal proposito va detto che i testi degli Irons presero spesso spunto da miti, fatti storici (The Trooper) o da ispirazioni letterarie (Murders In The Rue Morgue, Rime Of The Ancient Mariner), oltre che alle solite tematiche un pò comuni nel mondo del rock in generale.
In questo quarto e grandioso album fece la sua comparsa il batterista Nicko Mc Brain, proveniente dai francesi Trust, con i quali registrò lo stupendo Savage nel 1982... Altro disco, altra storia.
Secondo me Dickinson raggiunse il suo apice come vocalist con gli Irons su Piece Of Mind, anche dal punto di vista compositivo. Già Killers era stato un successo, ma dal 1982 per la band le vendite erano cresciute di molto, al punto che alcuni loro pezzi scalarono anche le classifiche fino ai primi posti e, mi piace sottolineare, con pieno merito.
Se proprio devi limitare la tua scelta a quattro albums degli Irons, fatti i primi quattro: la loro essenza è racchiusa quì dentro.

5) POWERSLAVE - 1984 - EMI
Il disco del World Slavery Tour, dal quale prese forma il successivo grande double live album "Live After Death"; la formazione all'opera è la stessa di Piece Of Mind e anche in questo caso la paternità delle composizioni è suddivisa soprattutto tra Harris, Smith e Dickinson (questi ultimi due oramai sempre più lanciati e intraprendenti nel voler lasciare la loro indelebile impronta nello stile della band); ancora una volta il gruppo ci regala un ottimo disco: più ragionato e strutturato dei precedenti, Powerslave è il disco della maturità, grazie alla cura estrema impiegata dalla band per ogni dettaglio compositivo ed escutivo ma ha un lato debole, secondo me, identificato in due punti:
- l'eccesso di pulizia e ricercatezza fa venir meno (in parte) la carica violenta precedentemente mai intaccata;
- la voglia di scrivere brani sempre più lunghi e complessi gioca un pò a sfavore dell'immediatezza dell'insieme.
Questo non significa che Powerslave non sia un album importante e assai appetibile: la strumentale (rediviva) Losfer Words è stupenda e molto curata, senza parlare di altri cavalli da battaglia come Aces High, Two Minutes To Midnight e Flash Of The Blade. La title track (ad opera di Dickinson) è molto bella e vanta una durata per nulla trascurabile, oltre che un'atmosfera che sembra portare indietro nel tempo), ma Rime Of The Ancient Mariner è troppo lunga: 13 minuti sono tanti anche per un grande gruppo come gli Irons, mai avventuratisi prima d'ora in esperimenti del genere. Molto bella è The Duellists, ingiustamente trascurata nelle scalette live dei concerti (ma non è la sola).

6) LIVE AFTER DEATH - 1985 - EMI
Eccoci al double live, testimonianza del world tour del 1984-85 e registrato al Long Beach Arena in California (le prime tre facciate del vinile) e all'Hammersmith Odeon di Londra (la quarta facciata). Il Cd è sconsigliato come formato perchè il materiale proposto è incompleto, a differenza dei 100 minuti presenti su vinile. Martin Birch, che lascia anche la sua testimonianza scritta tra le note presenti all'interno, produce in modo magistrale questo live e l'esecuzione della band può dirsi davvero encomiabile: grande energia, professionalità, interpretazione dal vivo e scelta del materiale; ci sono classici attinti un pò ovunque dai cinque lps pubblicati precedentemente dalla band, senza una minima sbavatura: sottolineo questo fatto perchè ho ascoltato dei bootlegs (live non ufficiali) degli Irons e spesso mi sono imbattuto in esecuzioni non all'altezza del loro nome, ma su Live After Death non c'è questo problema. Ah, una curiosità: il distico di H.P. Lovecraft inciso nella tomba che si vede in copertina è tratto dal racconto "The Nameless City" composto dallo scrittore di Providence nel 1921.

7) SOMEWHERE IN TIME - 1986 - EMI
Dopo aver esplorato il metal in un certo modo, nel 1986 la band decise di dare una svolta al suo sound, utilizzando per la prima volta le chitarre synth, con conseguente ammorbidimento della vena "cattiva" precedente (per la verità già intravisto in Powerslave, a mio modesto parere) a favore di un approccio più soft, ricercato e voluto per abbattere l'ultima roccaforte che la band ancora non aveva conquistato del tutto: il mercato americano. Su questo discorso glisso, perchè sarebbe interminabile, quindi mi limiterò a cercare di recensire sommariamente il disco in questione secondo quello che è il mio personalissimo e opinabile metro di valutazione. La qualità delle composizioni non venne troppo intaccata dalla nuova vena; tra le note di quest'album, per l'ultima volta, trovo ancora episodi in grado di coinvolgere ed emozionare. E' vero, non sono più gli Irons di prima, ma non dimentichiamo che alcune ritmiche utilizzate dalla band si riciclano per bene a partire già da killers (ascoltare per credere), quindi non entro in merito a discorsi sull'innovazione e sull'originalità dei brani, dato che sono portato a vedere la musica come interpretazione, la quale può essere valida o meno: niente si crea in musica, le note a disposizione sono quelle che tutti conoscono e le vie da esplorare non sono infinite, soprattutto se si compone tenendo conto dell'orecchio di un pubblico sempre più numeroso, il quale non dev'esser deluso. Brani come Alexander The Great e Somewhere In Time sono incalzanti, vantano una loro atmosfera ben precisa e una durata non indifferente. Anche qui la cura nelle composizoni è molto ricercata, forse anche troppo, così come avvenne in Powerslave, ma non mancano gli episodi in stile più immediato come Wasted Years, The Loneliness Of The Long Distance Runner e Stranger In A Strange Land: atmosfere diverse ma non per questo scollate da quel che è il filo conduttore dell'album. Secondo me l'esperimento "ardito" di introdurre i Synth non snaturò più di tanto la band e la scelta non ne limitò le potenzialità, diversamente a quanto ascoltato con il successivo "Seventh Son..." nel quale la vena commerciale divenne palese e la voce di Bruce Dickinson ebbe un tracollo incredibile, così come la vena compositiva della band.
Somewhere In Time non vale uno qualsiasi dei primi quattro capolavori degli Irons, ma resta un disco più che dignitoso, che consiglio vivamente a tutti i fans dei Maiden.

Ora però rispondo ai tre Esimi Signori che hanno commentato le mie deliranti recensioni:
@ Dallas: vorrei tanto esser d'accordo con te ma "Seventh Son..." mi deluse molto, forse perchè lo attesi con troppa aspettativa, ma anche perchè mi diede l'impressione di un rilassamento generale della band, con ammorbidimento del suond e impoverimento compositivo.
@ marco: capisco il giudizio su "Somewhere.." Dopotutto si trattava di un disco assai diverso dai precedenti e l'introduzione delle guitar synth smussò gli spigoli di quel che, fino ad allora, era stato un sound marcatamente heavy (sappiamo che le keyboards non erano ben viste nel metal ai tempi ed utilizzare sonorità del genere era un pò ardito).
@ panzer: ricordo Fear Of The Dark e sono d'accordo con te su una cosa: dal 1987 ai tempi attuali è senz'altro il disco più dignitoso che gli Irons hanno fatto.

Saluto tutti e ringrazio per l'attenzione concessami.
DEATH TO FALSE METAL - INTO GLORY RIDE!!!
:-? :-? :-?
 

Market

Biker cesareus
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:eek: :eek: :-? eccomi qua la roba precedente l' ho letta!
e quella ultima la leggero visto che adesso a causa della scuola ho poco tempo..............allora fear of the dark PAURA!!!!!!sto tenatndo di imparare a suonare la versione live ma è veloce....killers l' ho gia
e altra roba la devo scaricare!mica ho tanta grana io................. :-(
comunque powerslave lo devo avere.aces high è bellissima!!
poi capitolo metallica.fade to black è fantastica, ora mi hanno prestato vertigo............e mi sono scaricato i disappear, una delle nuove disprezzate da tutti.................bah non è male sara che son giovane,
gli anthrax mi piacciono ma fai fatica a trovarli, a provare su win mx sembra che abbiano fatto solo bring the noise coi public enemy! :-( :-(
si trova poco..........dei kiss ho sentito detroit rock city!bella!ma a che genere appartengono i kiss??
so che posso sembarare un disonesto scaricatore ma avendo 14 anni......................non ho i soldi x prendermi i cd!!! :-(
 

muldox

Biker nirvanensus
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A proposito di HM, ieri sera, sfogliando una rivista "di settore", sono rimasto stupito di come gruppi e personaggi che erano alla ribalta a metà degli anni '80 siano ancora sulla cresta dell'onda. Se mi avessero detto che il giornale che stavo sfogliando era un numero di vent'anni fa ci avrei tranquillamente potuto credere, e non solamente per i nomi che comparivano, ma anche per un certo "stile" generale che mi sembra abbastanza immutato nel tempo :-?
 

marco

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muldox ha scritto:
A proposito di HM, ieri sera, sfogliando una rivista "di settore", sono rimasto stupito di come gruppi e personaggi che erano alla ribalta a metà degli anni '80 siano ancora sulla cresta dell'onda. Se mi avessero detto che il giornale che stavo sfogliando era un numero di vent'anni fa ci avrei tranquillamente potuto credere, e non solamente per i nomi che comparivano, ma anche per un certo "stile" generale che mi sembra abbastanza immutato nel tempo :-?

questo la dice lunga sulle novità HM degli ultimi 15 anni. Purtroppo, dopo il thrash e, per un certo verso, il grunge, c'è stato davvero poco di nuovo. I metallica sono sempre in cerca di eredi. Si pensava potessero essere i KoRn, ma questi non riescono ad uscire dal loro stile trito e ritrito, manca una band che porti veramente innovazione. Sono curioso di sentire il nuovo dei System of a Down (esce il 17 maggio), secondo me gli unici che potrebbero veramente portare ad una svolta, senza le pagliacciate dei vari Slipknot ed i grugniti senza senso di altre band che si credono "dure" solo perchè il "cantante" vomita sul microfono.

Altri, purtroppo sciolti, che avrebbero potuto dare una spallata alla noia imperante, erano i Refused. R.I.P. Ascoltatevi il loro album , però :-?
 

panzer division

Biker meravigliosus
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marco ha scritto:
[q
questo la dice lunga sulle novità HM degli ultimi 15 anni.

I metallica sono sempre in cerca di eredi. Sono curioso di sentire il nuovo dei System of a Down

beh i Metallica si sono fatti assai poco onore nel mondo hm negli ultimi anni. se parli con qlc metallaro sopra i 25 ti dirà che dopo il black album sono diventati una parodia di se stessi. io la penso esattamente così.....e trovare degli eredi non sarà facile se si guardano le cose vecchie. secondo me il metallo deve essere roba dura, sennò che metallo è? ST. Anger è metallo? non penso. gruppi che suonano musica simile ce ne sono a centinaia per il mondo, gruppi che suonano metallo alla Master of Puppets invece no. quello era metallo. i System saranno pure duri ma nemmeno loro mi convincono, troppo crossover in mezzo. se il metal da tantissimi anni non propone nulla di nuovo è anche perchè troppi generi si sono "bastardati" a vicenda. le influenze possono portare a risultati apprezzabili, ma nel metal non so perchè ma questo non succede, secondo me.
il cantato grugnito è un cardine del metal. si chiama cantato Growl , è una tecnica ben precisa che trova ampio spazio nella musica death. Obituary, Sinister, Suffocation, Morbid Angel e tantissimi altri. Gli Slipknot hanno provato a portare un cambiamento nel death mescolandolo con altra roba , ma anche loro non ci sono riusciti. peccato perchè le potenzialità c'erano. solo che non ci si puo presentare sul palco in 9 quando quelli che suonano davvero sono 4.
al momento sto ascoltando un po di Epic, genere non molto digerito da tutti, e sono rimasto favorevolmente colpito dai triestini Rhapsody (ebbene si, sono di Trieste).
cmq rimango dell'opinione che questa musica deve essere dura e tirata. e sapete che mi ascolto ora:
Celtic Frost - Into the Pandemonium
 

marco

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panzer division ha scritto:
Celtic Frost - Into the Pandemonium

bell'album quello!

Io chiaramente intendevo i "veri" metallica, non quelli col make up...

Il grugnito sarà pure growl, ma non porta da nessuna parte. Puó piacere ai fans, ma non si crea un nuovo genere con delle linee vocali senza mezza nota.

Qui a monaco ci sono in giro le locandine per il prox concerto dei sabbath, con una foto di loro nella formazione originale ad inizio anni settanta. Dove andremo a finire.......
 

panzer division

Biker meravigliosus
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marco ha scritto:
Il grugnito sarà pure growl, ma non porta da nessuna parte. Puó piacere ai fans, ma non si crea un nuovo genere con delle linee vocali senza mezza nota.

ehmmmmm......sono 30 anni che si canta growl nel metal. se nuovi gruppi lo fanno ora, devono anche preoccuparsi di supportrae questo cantato (perchè tale è) con delle musiche adeguate. purtroppo è questo che non succede. per quello nel mio lettore cd continua a girare Leprosy dei Death piuttosto che roba nuova
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Probabilmente la mia è una visione da nostalgico, ma il fatto di ritrovare dei vecchi volti a vent'anni di distanza non l'ho visto così negativo, anche perchè c'erano comunque parecchi nomi nuovi. Neppure il fatto che lo "stile HM" sia rimasto immutato nel tempo mi pare una cosa tanto negativa, tutto sommato significa che non è un movimento modaiolo. Fra i nuovi mi piacciono i SOAD, ma ho anche un paio di album dei Deftones che non mi sembrano affatto male.

PS: ho scoperto che un mio amico possiede un paio di album storici dei Manowar in CD. Non vedo l'ora di procedere alla masteratio! :-?
 

marco

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panzer division ha scritto:
marco ha scritto:
Il grugnito sarà pure growl, ma non porta da nessuna parte. Puó piacere ai fans, ma non si crea un nuovo genere con delle linee vocali senza mezza nota.

ehmmmmm......sono 30 anni che si canta growl nel metal. se nuovi gruppi lo fanno ora, devono anche preoccuparsi di supportrae questo cantato (perchè tale è) con delle musiche adeguate. purtroppo è questo che non succede. per quello nel mio lettore cd continua a girare Leprosy dei Death piuttosto che roba nuova

i death sono l'esempio lampante che il grugnito non porta da nessuna parte... prima che il batterista se ne andasse agli Slayer (giusto?) avevano prodoto roba interessante, ma che non si è sviluppata in qualcosa di travolgente come il thrash negli anni 80
 

Winterhawk

Biker grossissimus
panzer division ha scritto:
marco ha scritto:
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questo la dice lunga sulle novità HM degli ultimi 15 anni.

I metallica sono sempre in cerca di eredi. Sono curioso di sentire il nuovo dei System of a Down

beh i Metallica si sono fatti assai poco onore nel mondo hm negli ultimi anni. se parli con qlc metallaro sopra i 25 ti dirà che dopo il black album sono diventati una parodia di se stessi. io la penso esattamente così.....e trovare degli eredi non sarà facile se si guardano le cose vecchie. secondo me il metallo deve essere roba dura, sennò che metallo è? ST. Anger è metallo? non penso. gruppi che suonano musica simile ce ne sono a centinaia per il mondo, gruppi che suonano metallo alla Master of Puppets invece no. quello era metallo. i System saranno pure duri ma nemmeno loro mi convincono, troppo crossover in mezzo. se il metal da tantissimi anni non propone nulla di nuovo è anche perchè troppi generi si sono "bastardati" a vicenda. le influenze possono portare a risultati apprezzabili, ma nel metal non so perchè ma questo non succede, secondo me.
il cantato grugnito è un cardine del metal. si chiama cantato Growl , è una tecnica ben precisa che trova ampio spazio nella musica death. Obituary, Sinister, Suffocation, Morbid Angel e tantissimi altri. Gli Slipknot hanno provato a portare un cambiamento nel death mescolandolo con altra roba , ma anche loro non ci sono riusciti. peccato perchè le potenzialità c'erano. solo che non ci si puo presentare sul palco in 9 quando quelli che suonano davvero sono 4.
al momento sto ascoltando un po di Epic, genere non molto digerito da tutti, e sono rimasto favorevolmente colpito dai triestini Rhapsody (ebbene si, sono di Trieste).
cmq rimango dell'opinione che questa musica deve essere dura e tirata. e sapete che mi ascolto ora:
Celtic Frost - Into the Pandemonium

Secondo me eredi ai metallica non è possibile trovarne: erano altri tempi, la scena musicale è troopo cambiata e le possibilità di innovare sono sempre meno ormai; quel che rende unici i quattro di Frisco è stato aver inventato un genere, ma non si sono fermati qui, perchè hanno continuato a sperimentare e crescere (e qui sta la loro grandezza) quindi, come tutti i gruppi, hanno conosciuto la loro fase ascendente e discendente, fino al declino avvenuto dopo i primi quattro grandi lavori. Il black album, secondo me, contiene brani da juxe box, hits da MTV, non musica dei Metallica, e dopo è stato anche peggio purtroppo.
Il cantato Growl, che dona spesso brutalità e potenza, non sempre è ben inserito nel contesto di un disco, perchè può non sposarsi con alcune sonorità di certi generi , che comunque restano molto heavy ugualmente. Poi si tratta di gusti, ma ci sono certi vocalists che non usano questa tecnica e sono lo stesso molto molto potenti!!!

@ panzer: bravi i Rhapsody, li seguo dal loro debutto! Se ti piace la musica epica ci sarebbero pagine e pagine da scrivere...
Into The Pandemonium è un disco originale, per l'epoca era davvero coraggioso; peccato per gli assoli suonati in modo penoso, perchè quanto fatto dalla band era veramente unico, non conforme agli standards seguiti dai più (come del resto anche per i canadesi Voivod, altro gruppo unico nel suo genere).

@ marco: il batterista dei death non è andato agli Slayer: questi ultimi hanno preso Paul Bosthap dai californiani thrashers Forbidden, con i quali Bostaph (non ancora superlativo come agli Slayer) ha inciso due albums) tra la fine degli ottanta e gli inizi dei novanta. I Death hanno variato tante formazioni (solo il vocalist-guitarist Chuck Schuldiner è sempre rimasto) e tra loro hanno avuto, in periodi diversi, Gene Hoglan (dai Dark Angel) e Sean Reinert (poi nei superlativi e virtuosissimi Cynic) alla batteria.
I Death, assieme ad Atheist, Cynic e pochi altri sono stati tra i pochi che hanno fatto un genere estremo nei contenuti accompagnato ad una esecuzione valida, grazie al contributo di gente preparata, anche se questo si nota soprattutto a partire dal quarto lavoro (Human). Grandiosi sono Individual Thuoght Patterns (con Andy LaRocque alla chitarra solista), Symbolic e l'ultimo The Sound Of Perseverance!!!
:-?
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Market ha scritto:
:eek: :eek: :-? eccomi qua la roba precedente l' ho letta!
e quella ultima la leggero visto che adesso a causa della scuola ho poco tempo..............allora fear of the dark PAURA!!!!!!sto tenatndo di imparare a suonare la versione live ma è veloce....killers l' ho gia
e altra roba la devo scaricare!mica ho tanta grana io................. :-(
comunque powerslave lo devo avere.aces high è bellissima!!
poi capitolo metallica.fade to black è fantastica, ora mi hanno prestato vertigo............e mi sono scaricato i disappear, una delle nuove disprezzate da tutti.................bah non è male sara che son giovane,
gli anthrax mi piacciono ma fai fatica a trovarli, a provare su win mx sembra che abbiano fatto solo bring the noise coi public enemy! :-( :-(
si trova poco..........dei kiss ho sentito detroit rock city!bella!ma a che genere appartengono i kiss??
so che posso sembarare un disonesto scaricatore ma avendo 14 anni......................non ho i soldi x prendermi i cd!!! :-(

Accidenti, hai cominciato a sentire metal alla stessa età in cui ho iniziato io... :eek: :-?
I Kiss hanno cominciato a suonare negli anni settanta e a quell'epoca il metal ancora non esisteva (è nato in Inghilterra alla fine degli anni settanta); è vero, in quel periodo c'erano bands che poi avrebbero dato un contributo determinante al metal degli anni a venire (se pensi ai Judas Priest), ma a quell'epoca fecevano un genere diverso.
Per rispondere alla tua domanda potrei dirti che i Kiss sono (o forse dovrei dire erano, dato che conosco solo il loro genere vecchio) una band di Hard Rock puro, nudo e semplice: la coreografia che li ha contraddistinti è figlia di un periodo ben preciso; anche Alice Cooper era famoso negli anni settanta (ma anche 80) per i suoi live shows teatrali, con tanto di trucco, travestimenti e spettacoli che simulavano l'horror (i Kiss però si limitavano a truccarsi). Poi gli imitatori di questa tendenza ad accompagnare la musica con travestimenti e/o coreografie di contorno si sono sprecati: basti pensare al buon vecchio King Diamond (prima con i Mercyful Fate, poi con il suo gruppo omonimo) e ai nostrani Death SS (tanto per fare due nomi)...
Se vuoi chiedermi informazioni per qualche gruppo cercherò di risponderti meglio che posso (se conosco ovviamente)!
Ciao!

:-?
 

GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
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Schio ( Vicenza )
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Il povero Chuck Schuldiner , leader dei Death , secondo me era un genio del thrash -death ( definioteli come volete ) . Il primo disco ,Scream Bloody Gore, se l'era scritto e suonato tutto da solo , gli altri sono uno meglio dell'altro e adesso la scena e' un po' piu' povera , sigh :-(
 

Market

Biker cesareus
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:eek: :eek: :eek:
eppure su un giornale''rock sound'' li mettono sotto metal :-( anke se a me nn mi pare che lo siano............
parlami dei metallica! :prost: :-? :-? ho sentito qualcosa di ride the lighting, mi han prestato vertigo e ne ho sentita una del periodo rimasticato parlato sputato dopo black-album...........non è male!
gli ac dc li conosci?gli anthrax?? :-?
ciao grazie!
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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GOLDRAKE ha scritto:
Il povero Chuck Schuldiner , leader dei Death , secondo me era un genio del thrash -death ( definioteli come volete ) . Il primo disco ,Scream Bloody Gore, se l'era scritto e suonato tutto da solo , gli altri sono uno meglio dell'altro e adesso la scena e' un po' piu' povera , sigh :-(

Vero. Però ha ragione WH nel dire che i Death da Human in poi hanno fatto i lavori migliori. E grandissimi erano anche i Cynic!!
Bei tempi, ma son finiti. Il metal è musica da 20anni...e li si ha una volta sola.... :-(

Winter, aspetto con trepidazione la continuazione! (At the gates, Dark Tranquillity, etc.) :-o
 
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