News Multe sui sentieri in Trentino

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per quanto possibile anche io. Meno gente ho intorno e meglio sto. Vado in mtb per questo.

Tu forse intendi per pedonali, i sentieri supertecnici da fare in bici, ma pedonali lo sono anche quelli facili quando non le sterrate larghe. E in alcune zone è tutto vietato. O vorrebbero farlo.

Ipertecnici non per forza, ma con un minimo grado di difficoltà da renderli interessanti, sia a piedi sia in bici.
Del resto ho già specificato che le mie sono opinioni personali basate sulla mia esperienza, quindi ininfluenti.

Però mi chiedo a questo punto che attriti o pericoli potrebbero esserci tra pedoni e bici su sentieri lisci o su strade larghe? L’unico problema che potrebbe venirmi in mente è il sovraffollamento, ma allora bisognerebbe vietarne la fruizione anche al turista della domenica che sgambetta sul sentiero per fare un paio di foto durante la digestione.
Quelli con le e-bike si.....tranne qualche fesso che si ritrova grazie al motore in tanta malora magari scende per dove all'inizio è facile e poi diventa tecnico e lì sono cazzi amari, a portarsela giù a piedi. E ogni tanto ci pensa l'elicottero

Abiti in Alto Adige giusto?
Dato che sulle Dolomiti c’è sicuramente molto più movimento rispetto alle Alpi occidentali, effettivamente quanti casi di questo genere si verificano?
Perché dai messaggi precedenti mi sembra che comunque anche a tuo avviso questo fiorire di divieti sia dovuto più alla ottusità di alcuni talebani, piuttosto che ad una mole importante di avvenimenti problematici.
 

samuelgol

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Abiti in Alto Adige giusto?
Dato che sulle Dolomiti c’è sicuramente molto più movimento rispetto alle Alpi occidentali, effettivamente quanti casi di questo genere si verificano?
Perché dai messaggi precedenti mi sembra che comunque anche a tuo avviso questo fiorire di divieti sia dovuto più alla ottusità di alcuni talebani, piuttosto che ad una mole importante di avvenimenti problematici.
Si abito in Alto Adige e frequento anche le Dolomiti Bellunesi. In alcuni percorsi (tecnici e non soprattutto in zona Badia/Gardena/Fassa e Cortina/3Cime), in alcuni orari (10.30/16.30,) in alcuni periodi dell'anno (we estivi e tutto agosto) è sconsigliabile per i bikers andare. Troppo casino. Tutte e 3 le cose (percorsi/orari/periodi) contemporaneamente non una sola. Ne va proprio del divertimento (su sentieri tecnici) e della sicurezza (su sentieri veloci in discesa). I posti critici non sono molti. Si potrebbero regolamentare quelli. Il 90% dei sentieri vietati (o di quelli che si vorrebbe che lo fossero) non hanno alcuna motivazione di esserlo nè per la sicurezza e sicuramente non per il rovinarsi del terreno. Il restante 10% potrebbe essere vietato in certi orari e in certi periodi. Ce ne sarebbe lo stesso da scorrazzare a piacimento.
p.s. riguardo agli elettrizzati, sono molti e quasi tutti dilettanti allo sbaraglio. Non hanno capacità tecniche e spesso poca cultura della montagna intesa come prudenza, avvedutezza e rispetto degli altri fruitori.
 
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Però mi chiedo a questo punto che attriti o pericoli potrebbero esserci tra pedoni e bici su sentieri lisci o su strade larghe? L’unico problema che potrebbe venirmi in mente è il sovraffollamento, ma allora bisognerebbe vietarne la fruizione anche al turista della domenica che sgambetta sul sentiero per fare un paio di foto durante la digestione

L'escursionista che sgambetta sul sentiero se investe un altro escursionista non lo ammazza.

Dato che sulle Dolomiti c’è sicuramente molto più movimento rispetto alle Alpi occidentali, effettivamente quanti casi di questo genere si verificano?
Perché dai messaggi precedenti mi sembra che comunque anche a tuo avviso questo fiorire di divieti sia dovuto più alla ottusità di alcuni talebani, piuttosto che ad una mole importante di avvenimenti problematici.

Anch'io abito in AA. A parte che non sono le Dolomiti le più frequentate dalle bici, ANZI, i talebani usano come sponda per ottenere consenso l'aumento di frequentazione.
Per il CAIano medio non è necessario che avvengano gli investimenti, basta paventare loro che POTREBBERO avvenire, usando come argomento il numero di frequentatori.

In un certo senso avrebbero anche ragione. Il rischio è il prodotto tra entità del danno x probabilità dell'evento.
Se lungo il percorso dei 5 rifugi passi da 100-200mtb al giorno alle attuali 1000-2000....
 

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Si abito in Alto Adige e frequento anche le Dolomiti Bellunesi. In alcuni percorsi (tecnici e non soprattutto in zona Badia/Gardena/Fassa e Cortina/3Cime), in alcuni orari (10.30/16.30,) in alcuni periodi dell'anno (we estivi e tutto agosto) è sconsigliabile per i bikers andare. Troppo casino. Tutte e 3 le cose (percorsi/orari/periodi) contemporaneamente non una sola. Ne va proprio del divertimento (su sentieri tecnici) e della sicurezza (su sentieri veloci in discesa). I posti critici non sono molti. Si potrebbero regolamentare quelli. Il 90% dei sentieri vietati (o di quelli che si vorrebbe che lo fossero) non hanno alcuna motivazione di esserlo nè per la sicurezza e sicuramente non per il rovinarsi del terreno. Il restante 10% potrebbe essere vietato in certi orari e in certi periodi. Ce ne sarebbe lo stesso da scorrazzare a piacimento.
p.s. riguardo agli elettrizzati, sono molti e quasi tutti dilettanti allo sbaraglio. Non hanno capacità tecniche e spesso poca cultura della montagna intesa come prudenza, avvedutezza e rispetto degli altri fruitori.

Ma ovviamente, come accade sempre troppo spesso, non si lavora con cognizione di causa, ma si spara sulla folla per colpire un individuo; più facile, più veloce e più efficace a livello mediatico.
 

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p.s. riguardo agli elettrizzati, sono molti e quasi tutti dilettanti allo sbaraglio. Non hanno capacità tecniche e spesso poca cultura della montagna intesa come prudenza, avvedutezza e rispetto degli altri fruitori.
Mah, anche no. La sopravvalutazione delle proprie capacità o la mancanza di cultura della montagna, per non dire la maleducazione o il menefreghismo sono trasversali ed onnipresenti e non sono certo iniziate con le ebike, così come le talebanate dei sattini.

Semplicemente è' un effetto statistico, l'elettrificazione ha aumentato (di molto) il numero di praticanti ma gli idioti sembrano di più, ma percentualmente sempre quelli sono.
 

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Anch'io abito in AA. A parte che non sono le Dolomiti le più frequentate dalle bici, ANZI, i talebani usano come sponda per ottenere consenso l'aumento di frequentazione.
Per il CAIano medio non è necessario che avvengano gli investimenti, basta paventare loro che POTREBBERO avvenire, usando come argomento il numero di frequentatori.

In un certo senso avrebbero anche ragione. Il rischio è il prodotto tra entità del danno x probabilità dell'evento.
Se lungo il percorso dei 5 rifugi passi da 100-200mtb al giorno alle attuali 1000-2000....

Scusa però un singolo evento non fa statistica, vale quanto la mia o la tua esperienza personale.

Se per vietare tutta la rete sentieristica di una specifica regione ci si mette a fare calcoli da assicuratori, diventa davvero un abuso utile solo a fare propaganda per i talebani del cai.
I sentieri sono un patrimonio di cui tutti (ed intendo tutte le persone con un minimo numero di neuroni e con una discreta dose di rispetto) dovrebbero poter godere, non basta un possibile aumento del rischio per precluderli ad una determinata categoria.
 

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Mah, anche no. La sopravvalutazione delle proprie capacità o la mancanza di cultura della montagna, per non dire la maleducazione o il menefreghismo sono trasversali ed onnipresenti e non sono certo iniziate con le ebike, così come le talebanate dei sattini.

Semplicemente è' un effetto statistico, l'elettrificazione ha aumentato (di molto) il numero di praticanti ma gli idioti sembrano di più, ma percentualmente sempre quelli sono.
Non sono d'accordo. Se togli la funivia, in cima alla Marmolada o alle Tofane o al Piz Boè, ci arrivano in pochi. Quei pochi è verosimilmente gente allenata (e dunque esperta) e motivata. Oltre che attrezzata. Con le funivie ci arriva gente in ciabatte che viene direttamente da Via Montenapoleone. Gente a cui magari viene voglia di scendere a piedi perchè tanto in discesa "non si fa fatica ed è facile e veloce".
Il motore sulle bici è una sorta di funivia. Se prima c'erano nei punti + impervi 10 biker di cui un inesperto ora il rapporto percentualmente non è lo stesso ovvero 100/10. Diventa 100/70. Nei punti facili c'erano babbei anche prima fra i non elettrificati.
Ora il numero è aumentato a dismisura e con tante persone è meno gestibile in assoluto, che la percentuale rimanga la stessa (no in ogni caso secondo me) o sia aumentata.
 

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Scusa però un singolo evento non fa statistica, vale quanto la mia o la tua esperienza personale.

Se per vietare tutta la rete sentieristica di una specifica regione ci si mette a fare calcoli da assicuratori, diventa davvero un abuso utile solo a fare propaganda per i talebani del cai.
I sentieri sono un patrimonio di cui tutti (ed intendo tutte le persone con un minimo numero di neuroni e con una discreta dose di rispetto) dovrebbero poter godere, non basta un possibile aumento del rischio per precluderli ad una determinata categoria.
I "calcoli da assicuratori" sarebbero proprio quello di cui ci sarebbe bisogno appunto per valutare i rischi in modo corretto e razionale. Ma casomai a qualcuno non fosse chiaro, non è così che funziona questo paese, le decisioni si prendono facendo l'occhiolino a chi ti vota, e pazienza se sono decisioni impossibili da far rispettare o peggio "sbagliate" perchè controproducenti riguardo al problema sul tappeto: l'importante è far contenta la pancia di più gente possibile, e che le minoranze si fottano.
 

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Non sono d'accordo. Se togli la funivia...
E' innegabile che una più facile accessibilità aumenti i numeri, e con essi la probabilità di certi fenomeni. Lo abbiamo visto con le risalite meccanizzate, lo vediamo con le ebike.

Il punto è che gli incapaci e gli imbecilli sui sentieri ce ne sono sempre stati, e non solo sulle bici: io ho trovato la spazzatura nascosta sotto i sassi in posti dove la funivia non c'è ed arriva solo gente "allenata, esperta, motivata".
 

Matteo_Harlock

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I sentieri sono un patrimonio di cui tutti (ed intendo tutte le persone con un minimo numero di neuroni e con una discreta dose di rispetto) dovrebbero poter godere, non basta un possibile aumento del rischio per precluderli ad una determinata categoria
Qua c'é un errore di fondo.
Hai diritto di poterli frequentare, non di decidere COME frequentarli.

Io sono appassionato di moto. Ma non ho diritto di percorrerli con un CRF400.

Li chiudono alle bici, ma a piedi puoi continuare a fruirne.
 
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E' innegabile che una più facile accessibilità aumenti i numeri, e con essi la probabilità di certi fenomeni. Lo abbiamo visto con le risalite meccanizzate, lo vediamo con le ebike.
Questo è esattamente ciò che ho detto. Non aumentano solo i numeri in senso assoluto mantenendo la stessa probabilità (aka la stessa percentuale). Aumentando la percentuale non sarà più un rapporto di 10 a 1 che su 100 sarebbero 10 e già sarebbe un problema. Diventano 70 e il problema diventa grosso. E ne pagano tutti e 100.
Parliamoci chiaro per fare l'esempio di un posto che credo tu conosca. Una volta per arrivare sul Demut dovevi farti una salitona da 1300 metri, comoda lato Sesto, lato Sillian pure sgarrupata nella parte finale. Chi ci arrivava era gente che aveva un certo grado di confidenza con la bici. Ora da Sesto arrivi su con uno sterratone che con la E-bike è una passeggiata (sempre di non salire con la funivia Pollaio) e lato Sillian fattibilissimo. E poi a fare il Demut ti voglio. Quindi che fanno? lo vietano a tutti.
Il punto è che gli incapaci e gli imbecilli sui sentieri ce ne sono sempre stati, e non solo sulle bici: io ho trovato la spazzatura nascosta sotto i sassi in posti dove la funivia non c'è ed arriva solo gente "allenata, esperta, motivata".
Torniamo al discorso che quell'1 su 10 che ti metteva la spazzatura sotto ai sassi lo trovavi anche prima. E lo trovi ora dove la funivia non arriva.
Ma dove prima ne trovavi uno, ora con la funivia ci trovi i sassi sotto la monnezza.
 
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Hai diritto di poterli frequentare, non di decidere COME frequentarli.

Io sono appassionato di moto. Ma non ho diritto di percorrerli con un CRF400.

Li chiudono alle bici, ma a piedi puoi continuare a fruirne.

Hai semplicemente aggirato l’ostacolo.
Io sono libero di percorrere i sentieri anche camminando sulle mani, spetta a te provare che camminare sulle mani causi un danno agli altri fruitori o al sentiero stesso.

Quindi, in anni e anni di guerre fratricide, qualcuno ha portato delle argomentazioni realmente valide supportate dai dati? Quanti incidenti ci sono tra mtb ed escursionisti in rapporto ai frequentatori? Oppure si vieta perché in mtb siete sporchi brutti e viene la pelle d’oca nel guardarvi scendere sui sassi?

@sembola stiamo dicendo la stessa cosa, i divieti non sono supportati da nulla di concreto, sono propaganda per una manciata di talebani.
 

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Questo è esattamente ciò che ho detto. Non aumentano solo i numeri in senso assoluto mantenendo la stessa probabilità (aka la stessa percentuale). Aumentando la percentuale non sarà più un rapporto di 10 a 1 che su 100 sarebbero 10 e già sarebbe un problema. Diventano 70 e il problema diventa grosso. E ne pagano tutti e 100.
Il punto che contesto è tutto qua. Che l'elettrificato sia, per definizione, più scorretto e quindi "dannoso" è un'opinione legittima ma non sostenuta dai fatti. E lo dice uno che notoriamente non ha gran simpatia per batterie e motori.


Parliamoci chiaro per fare l'esempio di un posto che credo tu conosca. Una volta per arrivare sul Demut dovevi farti una salitona da 1300 metri, comoda lato Sesto, lato Sillian pure sgarrupata nella parte finale. Chi ci arrivava era gente che aveva un certo gradi di confidenza con la bici. Ora da Sesto arrivi su con uno sterratone che con la E-bike è una passeggiata (sempre di non salire con la funivia Pollaio) e lato Sillian fattibilissimo. E poi a fare il Demut ti voglio. Quindi che fanno? lo vietano a tutti.
"Fattibilissimo" per chi va in mtb ci va e un po' spinge, che se non ci metti (iun bel po') del tuo arrivato al SillianerHuette sei già in riserva. Per quello che può valere, son già due estati che sul crinale carnico ho visto più bici tradizionali che a pile.


Torniamo al discorso che quell'1 su 10 che ti metteva la spazzatura sotto ai sassi lo trovavi anche prima. E lo trovi ora dove la funivia non arriva.
Ma dove prima ne trovavi uno, ora con la funivia ci trovi i sassi sotto la monnezza.
E quindi, siccome non siamo in grado di punire quell'1 su 10, puniamo anche gli altri 9. Benvenuti in Italia.
 

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Io sono libero di percorrere i sentieri anche camminando sulle mani, spetta a te provare che camminare sulle mani causi un danno agli altri fruitori o al sentiero stesso.

Quindi, in anni e anni di guerre fratricide, qualcuno ha portato delle argomentazioni realmente valide supportate dai dati? Quanti incidenti ci sono tra mtb ed escursionisti in rapporto ai frequentatori? Oppure si vieta perché in mtb siete sporchi brutti e viene la pelle d’oca nel guardarvi scendere sui sassi?

Che ci siano luoghi e/o tempi "non adatti" è fuori discussione, basterebbe citare le TreCime. Io non sono concettualmente contrario ad una limitazione razionale, basata su motivazioni sensate. "I sentieri son fatti per andarci a piedi" non è l'uno nè l'altra. Idem se mi vieti una zona alle bici perchè areale di riproduzione del camoscio appenninico ma poi consenti a gruppi di escursionisti di percorrerla cantando (chiedimi come lo so...)

@sembola stiamo dicendo la stessa cosa, i divieti non sono supportati da nulla di concreto, sono propaganda per una manciata di talebani.
Più che propaganda sono un lisciare il pelo ad una parte del corpo elettorale.
 
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Si, purtroppo funziona così.
E finisce che, per rabbia o ripicca, anche uno o due di quei nove si comporta come quell' uno, aumentando il problema anzichè alleviandolo. Anche perchè se non hai i mezzi di controllare oggi, non ce li hai neppure domani. Ottimo risultato, non c'è che dire.
 

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Io sono libero di percorrere i sentieri anche camminando sulle mani, spetta a te provare che camminare sulle mani causi un danno agli altri fruitori o al sentiero stesso.

Quindi, in anni e anni di guerre fratricide, qualcuno ha portato delle argomentazioni realmente valide supportate dai dati? Quanti incidenti ci sono tra mtb ed escursionisti in rapporto ai frequentatori? Oppure si vieta perché in mtb siete sporchi brutti e viene la pelle d’oca nel guardarvi scendere sui sassi?

@sembola stiamo dicendo la stessa cosa, i divieti non sono supportati da nulla di concreto, sono propaganda per una manciata di talebani.
Fai domande di cui sai già la risposta.

Ma:
1) non esiste un DIRITTO di percorrenza dei sentieri. Stiamo parlando di territori amministrati da comuni, provincie e regioni, che ne possono disciplinare la fruizione. Nella Costituzione non vi è alcun accenno al "diritto" di percorrere alcunchè. tant'è vero che le amministrazioni possono interdire l'accesso.
2) le amministrazioni, in sede di "conflitto", tuteleranno sempre la parte debole. Un ciclista può investire un pedone. Un pedone NON può investire un ciclista
3) le amministrazioni, in sede di "conflitto" daranno sempre la priorità alla maggioranza di fruitori, in un distorto meccanismo democratico. I camminatori sono svariati ordini di grandezza dei mtb-bikers
4) le amministrazioni, essendo preposte e responsabili della tutela della salute pubblica, adotteranno sempre un approccio difensivo

Potete sbattere per terra i piedi quanto volete. Ma all'aumentare della frequentazione, saranno sempre di più le amministrazioni che decideranno di normare in senso restrittivo.
Basta un bambino investito su una forestale per dare fiato alle trombe. Certamente è uno ogni enne-mila che giornalmente camminano sulle suddette strade e oggettivamente non è un numero tale da giustificare un intervento normativo.
Ma in una regione che vive e si mantiene di turismo, in cui un singolo evento ha una ricaduta mediatica molto amplificata, i meccanismi sono molto diversi e decisamente NON razionali.
 
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Io resto comunque dell'idea che a voler proteggere tutti, a voler minimizzare i rischi ad ogni costo, si finisce sempre e solo per vietare, e per lavarsene le mani.

Purtroppo a quanto pare l'approccio del "fai danni, ti prendi le tue responsabilità" non sembra essere applicabile. E dire che sarebbe quello più civile e democratico. Ma alla fine la nostra "democrazia" è solo un nome che diamo al "paga, lavora, crepa".
 

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Il punto che contesto è tutto qua. Che l'elettrificato sia, per definizione, più scorretto e quindi "dannoso" è un'opinione legittima ma non sostenuta dai fatti. E lo dice uno che notoriamente non ha gran simpatia per batterie e motori.
I gruppi che consideri non sono rappresentativi dell'intera popolazione.
Se chiedessi ad un campione di 100 persone rappresentativo della popolazione italiana cosa sia il SAG probabilmente otterrei una percentuale bassissima di risposte esatte.
Se la stessa domanda la ponessi ad un gruppo di 100 persone rappresentative degli inscritti a questo forum otterrei percentuali di risposte esatte molto elevato, questo perchè gli inscritti non sono un campione rappresentativo della popolazione italiana ma solo un sottogruppo speciale di questa che si è autoselezionato avendo un interesse comune.
Chi decide di affrontare un itinerario alpino, poco importa se biker, alpinista e escursionista, fa parte di un gruppo di persone che si sono autoselezionate avendo una particolare indole e una certa propensioni ad un tipo di attività.
In poche parole sono coloro che superano la barriera all'ingresso, anzi sono coloro per cui non esiste la barriera all'ingresso perchè la fatica il sudore e l'aria fine dell'alta quota è proprio ciò che cercano.
Se metti la funivia la barriera all'ingresso viene automaticamente abbassata e questo permette ad un gruppo più numeroso che ha caratteristiche più simili a quello medio della popolazione non essendoci autoselezione.
Chi va in montagna è lo fa veramente ha mediamente un comportamento molto diverso da quello che hanno i merenderos in funivia, ha una etica diversa, ha un rispetto per l'ambiente diverso a dei modi completamente diversi di approcciarsi alla montagna.
 
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fontafox

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Questo non giustifica niente, se il divieto c'è va rispettato.

se il divieto c'è ed è un divieto idiota va ignorato...oppure rispettato "a fasce orarie".


Nella mia zona ci sono divieti senza senso su trail che vedono max 20 passaggi a ferragosto, mi pare sacrosanto che conoscendo il luogo e come funziona l'affluenza di merenderos me ne posso sbattere altamente.
 
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