News MTB in Trentino: divieti!

Aleploch

Biker superis
10/9/07
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Volano (Tn)
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Sono d'accordo con molte cose che scrivi, però forse ancora non sono riuscito a spiegarmi: io credo che tu ti comporti in modo rispettoso quando pedali, ma puoi essere sicuro che gli altri facciano altrettanto? Quando vedo gli estremi che ha raggiunto il mountain biking grazie al progresso tecnico dei mezzi e alla riduzione dei costi di acquisto delle bici (oggi pedaliamo sentieri che 15 anni fa era quasi impensabile) e combino questa realtà con il numero di praticanti in continua crescita, qualche dubbio che il fenomeno abbia bisogno di un 'governo' mi viene. Le esperienze personali sono importanti, ma non rappresentative della totalità. Per uno come te che da sempre fequenta la montagna e la rispetta ce ne sono tanti che fino a ieri facevano bmx sulle panchine della stazione in città e che da domani 'pedaleranno' con una bici da downhill lungo gli stessi tuoi sentieri. Personalmente preferirei che questo 'governo' venisse dall'interno del movimento, ovvero che chi si occupa della gestione territoriale in rapporto alla MTB sappia di cosa parla, in modo da fare scelte efficaci e proporsi come interlocutore delle pubbliche amministrazioni e di chi gestisce le realtà montane. Questo è possibile soprattutto puntando sull'educazione dei bikers, che passa attraverso associazioni sportive (CAI, Scuole di MTB, Associazionismo sportivo etc) in modo da rendere condivise quelle regole di fondo che, in sostanza, fanno parte da sempre dell'etica della MTB (vedi codice NORBA). Questo è possibile solo lasciando perdere particolarismi e individualismi e cercando di assumere un atteggiamento propositivo che andrebbe a vantaggio di tutti. Perchè l'opinione pubblica spesso sbaglia ma quasi sempre si schiera, se pur in modo emozionale, a partire da fatti reali. Sta a noi cercare di limitare al massimo questi attriti puntando anche sulla corretta informazione, più che sulle contrapposizioni.

Sul tuo discorso nulla da eccepire. Concordo pure sul fatto che ci sono mtbiker che si comportano affatto bene...e questo mi da estremamente fastidio. Probabile pure che senza nessun tipo di filtro, leggasi "educazione" a tutto tondo, la situazione non possa che peggiorare. Ma tornando al discorso divieti, proprio in virtù di un confronto che finora non sembra esserci stato, trovo assurdo e non concepisco la decisione unilaterale di vietare di percorrere i sentieri SAT in mtb. Come dire che essendoci il 50% di escursionisti maleducati (e credimi non ci vado molto lontano), allora non sarà più possibile nemmeno percorrere i sentieri a piedi. Ti assicuro che essendo satino, il rispetto che ho per le leggi che regolano il rapporto uomo/montagna è estremamente forte. Ma quando le cose vengono fatte 'a panza' (come si dice da noi), allora certamente mi sento di dissentire...e a volte a disobbedire.
Spero solo riescano a trovare una soluzione che sappia accontentare tutti e che non sia invece penalizzante solo per una parte. Fra l'altro considerando che la maggior parte dei satini, oltrechè alpinisti o escursionisti sono pure mtbiker.
Vabbè...chi vivrà vedrà. Intanto buone pedalate a tutti...e buona educazione a tutti!! :i-want-t::celopiùg:
 

Michele.D

Biker popularis
5/4/09
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Givoletto
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Spero solo riescano a trovare una soluzione che sappia accontentare tutti e che non sia invece penalizzante solo per una parte. Fra l'altro considerando che la maggior parte dei satini, oltrechè alpinisti o escursionisti sono pure mtbiker.
Vabbè...chi vivrà vedrà. Intanto buone pedalate a tutti...e buona educazione a tutti!!
Ma a questo punto mi pongo una domanda: se molti soci SAT sono anche bikers, perchè non fan pressione sul direttivo perché sia più favorevole alle MTB e magari si eviti di leggere dichiarazioni anti DH in un'intervista che non c'entra nulla?
Se la cosa non funziona mi sembrerebbe logico rinunciare all'iscrizione ad un'associazione che va contro l'interesse di alcuni soci.
 

petrofilo

Biker superis
23/3/04
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Pistoia
www.toscanabike.it
Sul tuo discorso nulla da eccepire. Concordo pure sul fatto che ci sono mtbiker che si comportano affatto bene...e questo mi da estremamente fastidio. Probabile pure che senza nessun tipo di filtro, leggasi "educazione" a tutto tondo, la situazione non possa che peggiorare. Ma tornando al discorso divieti, proprio in virtù di un confronto che finora non sembra esserci stato, trovo assurdo e non concepisco la decisione unilaterale di vietare di percorrere i sentieri SAT in mtb. Come dire che essendoci il 50% di escursionisti maleducati (e credimi non ci vado molto lontano), allora non sarà più possibile nemmeno percorrere i sentieri a piedi. Ti assicuro che essendo satino, il rispetto che ho per le leggi che regolano il rapporto uomo/montagna è estremamente forte. Ma quando le cose vengono fatte 'a panza' (come si dice da noi), allora certamente mi sento di dissentire...e a volte a disobbedire.
Spero solo riescano a trovare una soluzione che sappia accontentare tutti e che non sia invece penalizzante solo per una parte. Fra l'altro considerando che la maggior parte dei satini, oltrechè alpinisti o escursionisti sono pure mtbiker.
Vabbè...chi vivrà vedrà. Intanto buone pedalate a tutti...e buona educazione a tutti!! :i-want-t::celopiùg:

Quoto in pieno! L'importante è fare di tutto per farsi sentire! buone pedalate anche a voi!
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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Bolzano
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In Alto Adige il famoso giro dei Waalweg (i canali che portano l'acqua nei frutteti e nei vigneti) è stato proibito, per vari motivi alcuni più altri meno validi.
Confermo quanto scritto da Carb, ci sono stato scorsa settimana con Claudia e Il piccolo Fabian in passeggino, ed in certi punti facevamo fatica a passare, figuriamoci se fosse passata una "mandria" di biker :smile::smile::smile::smile:ci sono posti dove il buonsenso deve far capire che in bici non ci si và o-o
 

tostarello

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15/11/05
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roma
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Confermo quanto scritto da Carb...
ci sono posti dove il buonsenso deve far capire che in bici non ci si và o-o

confermo anche io

foto fatta la scorsa settimana sopra Merano, il divieto qui è decisamente opportuno (anche se ne ho incontarti altri in luoghi poco frequentati)

dscn6909.jpg


OT - mi ha colpito anche questo cartello sulla ciclabile della Val Venosta (presso Merano), c'è un piccolo rigonfiamento dell'asfalto dovuto ad una radice, la ciclabile di Roma in confronto è una pista freeride :mrgreen:

dscn6851w.jpg
 

sembola

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una nera e l'altra pure
In definitiva mi dai ragione, dunque.
No, evidentemente mi sono spiegato male.

Non sono contrario a dei divieti mirati: per esempio non trovo assurdo vietare la discese dal Locatelli, visto che sono trafficatissime di turisti, nè troverei folle un divieto in un'area particolarmente delicata dal punto di vista ambientale.

Invece qui si vieta sostanzialmente tutto: il Viel del Pan su cui passano centinaia e centinaia di merenderos al giorno è consentito, mentre su un sentiero in cima ad una montagna dove non c'è mai nessuno non ci si può andare. E non ditemi che il motivo è ambientale, perchè allora bisognerebbe regolamentare anche il numero degli escursionisti, vista la spazzatura e i tagli che si trovano sui sentieri (perfino i pannolini infilati sotto ai mughi...). Se c'è un'area veramente da tutelare si fa il numero chuso come all'Uccellina, chi arriva presto entra (a piedi) e gli altri restano fuori.

La cosa tragicomica è che la legge è stata voluta per buttare fuori i biker tedeschi dal Garda ed ora lì c'è la deroga...
 

Aleploch

Biker superis
10/9/07
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Volano (Tn)
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Ma a questo punto mi pongo una domanda: se molti soci SAT sono anche bikers, perchè non fan pressione sul direttivo perché sia più favorevole alle MTB e magari si eviti di leggere dichiarazioni anti DH in un'intervista che non c'entra nulla?
Se la cosa non funziona mi sembrerebbe logico rinunciare all'iscrizione ad un'associazione che va contro l'interesse di alcuni soci.

Credo che le pressioni ci siano anche, ma non sempre è facile sfondare una porta, soprattutto se sprangata :azz-se-m:
In ogni caso credo che su questo aspetto si dovrà per forza tornare a discutere. Speriamo che nel cambio generazionale a livello di organi direttivi, si arrivi a una sensibilità diversa, o comunque che si possa tenere conto di mutate esigenze del popolo "montanaro", pur sempre nel rispetto dei principi dell'associazione che sono irrinunciabili.
Rinunciare all'iscrizione vuol dire anche rinunciare agli sconti riservati ai soci e soprattutto all'assicurazione per l'attività in montagna. Al di là del discorso sconti, che è marginale, personalmente rinunciare alla possibilità di essere assicurato nelle mie attività, nel corso di tutto l'anno, non è un aspetto trascurabile. Ancora più importante: senza tessera nessuna possibilità di accedere ai corsi organizzati dalle Sezioni. Quest'anno avrei dovuto rinunciare al corso di sci-alpinismo. Sarebbe stato un peccato :medita:
 

Aleploch

Biker superis
10/9/07
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Volano (Tn)
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No, evidentemente mi sono spiegato male.

Non sono contrario a dei divieti mirati: per esempio non trovo assurdo vietare la discese dal Locatelli, visto che sono trafficatissime di turisti, nè troverei folle un divieto in un'area particolarmente delicata dal punto di vista ambientale.

Invece qui si vieta sostanzialmente tutto: il Viel del Pan su cui passano centinaia e centinaia di merenderos al giorno è consentito, mentre su un sentiero in cima ad una montagna dove non c'è mai nessuno non ci si può andare. E non ditemi che il motivo è ambientale, perchè allora bisognerebbe regolamentare anche il numero degli escursionisti, vista la spazzatura e i tagli che si trovano sui sentieri (perfino i pannolini infilati sotto ai mughi...). Se c'è un'area veramente da tutelare si fa il numero chuso come all'Uccellina, chi arriva presto entra (a piedi) e gli altri restano fuori.

La cosa tragicomica è che la legge è stata voluta per buttare fuori i biker tedeschi dal Garda ed ora lì c'è la deroga...

QUOTOOOOO!!!!
Ma i biker tedeschi sono la ricchezza del Garda e allora 'avanti coi scavi'!! :ueh:
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Torino
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Sono d'accordo con molte cose che scrivi, però forse ancora non sono riuscito a spiegarmi: io credo che tu ti comporti in modo rispettoso quando pedali, ma puoi essere sicuro che gli altri facciano altrettanto? Quando vedo gli estremi che ha raggiunto il mountain biking grazie al progresso tecnico dei mezzi e alla riduzione dei costi di acquisto delle bici (oggi pedaliamo sentieri che 15 anni fa era quasi impensabile) e combino questa realtà con il numero di praticanti in continua crescita, qualche dubbio che il fenomeno abbia bisogno di un 'governo' mi viene. Le esperienze personali sono importanti, ma non rappresentative della totalità. Per uno come te che da sempre fequenta la montagna e la rispetta ce ne sono tanti che fino a ieri facevano bmx sulle panchine della stazione in città e che da domani 'pedaleranno' con una bici da downhill lungo gli stessi tuoi sentieri. Personalmente preferirei che questo 'governo' venisse dall'interno del movimento, ovvero che chi si occupa della gestione territoriale in rapporto alla MTB sappia di cosa parla, in modo da fare scelte efficaci e proporsi come interlocutore delle pubbliche amministrazioni e di chi gestisce le realtà montane. Questo è possibile soprattutto puntando sull'educazione dei bikers, che passa attraverso associazioni sportive (CAI, Scuole di MTB, Associazionismo sportivo etc) in modo da rendere condivise quelle regole di fondo che, in sostanza, fanno parte da sempre dell'etica della MTB (vedi codice NORBA). Questo è possibile solo lasciando perdere particolarismi e individualismi e cercando di assumere un atteggiamento propositivo che andrebbe a vantaggio di tutti. Perchè l'opinione pubblica spesso sbaglia ma quasi sempre si schiera, se pur in modo emozionale, a partire da fatti reali. Sta a noi cercare di limitare al massimo questi attriti puntando anche sulla corretta informazione, più che sulle contrapposizioni.
Concordo con il rispetto sempre (e anche con una sorta di regolamentazione) ma volgio solo dire che chi fa dh o freeride difficilmente frequenta i sentieri che dici tu.
Per il semplice fatto che:

a. pedalare in salita con le putrelle da 20kg è opera immane se non impossibile, a meno che non ti portino su col furgone

b. chi ama scendere predilige percorsi preparati appositamente. Parlo di sponde, ripidoni, passerelle, salti....ecc ecc

In genere freeriders e dh-ers vanno nei bike park o su trail appositamente preparati e per questo "riservati".
Dalle mie parti ricordo rari casi in cui ci sono stati contatti tra bikers che scendevano a scapicollo e pedoni che camminavano.

Le ragioni dei divieti a mio avviso stanno altrove
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
1.451
-19
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Torino
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No, evidentemente mi sono spiegato male.
E non ditemi che il motivo è ambientale, perchè allora bisognerebbe regolamentare anche il numero degli escursionisti, vista la spazzatura e i tagli che si trovano sui sentieri (perfino i pannolini infilati sotto ai mughi...). Se c'è un'area veramente da tutelare si fa il numero chuso come all'Uccellina, chi arriva presto entra (a piedi) e gli altri restano fuori.
Sono di nuovo pienamente d'accordo con te.
O si vieta a tutti perchè la pressione antropica è diventata insostenibile per l'ambiente montano, oppure è palese la discriminante di categoria (vizio di incostituzionalità?).
Sui numeri chiusi...mmm...mi piacciono di meno.
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
Oggi mi sono sentito ispirato e mi sono spacciato per un turista che capita per la prima volta in trentino è ho scritto alla SAT per avere informazioni sui migliori sentieri da percorrere in Trentino... domanda normale che ricevo come referente mtb all'interno del mio cai...

Ma loro ovviamente mi hanno scritto della legge, dicendomi che non ci sono deroghe... io cado dalle nuvole... la telenovela continua. Ovviamente ho anche espresso la mia profonda incredulità che si chiuda un'intera regione senza "colpire" solo i siti critici o delicati

Vi terrò informati... perchè potrebbero anche chiudersi a riccio e continuare a rispondere in modo preconfezionato.

ps. dopo aver letto le loro risposte ho capito che non "c'è spazio di trattativa" almeno con chi detiene il "potere". Pensate che mi hanno detto che attualmente non ci sono deroghe in atto per by-passare la legge :smile:, mi han detto di tenerli informati sulle risposte dell'APT di dove vado in vacanza dopo le mie lamentele

ps2. ovviamente mi sono lamentato anche su un sito di informazioni turistiche in quanto della legge non ne parlano. E chi sano di mente lo farebbe?
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
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Ma i biker tedeschi sono la ricchezza del Garda e allora 'avanti coi scavi'!! :ueh:
Basterebbe "colpire" e sanzionare chi va in malo modo, come succederebbe a noi se andassimo in modo osceno sui loro sentieri... in Francia nella valle delle meraviglie se ti beccano con la mtb te la sequestrano senza tante storie...

ps. per la SAT non ci sono deroghe sul territorio Trentino :spetteguless:
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
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Rinunciare all'iscrizione vuol dire anche rinunciare agli sconti riservati ai soci e soprattutto all'assicurazione per l'attività in montagna
Non si dice di non tesserarsi ma di lavorare da dentro per evitare che pochi "potenti" rovinino l'immagine di molti... un pò come per il discorso di chi scava solchi, butta spazzatura ecc. ecc.

Così evitiamo rischi di figure da cioccolatai come si è rischiato per il Pedalitalia, non tanto come risultato finale ma come immagine nei confronti dell'opinione pubblica :fantasm:
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
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Il consorzio di dove vado in vacanza mi ha appena detto che non ha idea del perchè della legge e si è meravigliato che io abbia detto che è stata vietata un'intera regione senza logico criterio...

Per ora son contento di vivere in piemonte... speriamo che duri anche qua
 

Gepp1

Biker assatanatus
27/5/08
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rovereto
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Oggi mi sono sentito ispirato e mi sono spacciato per un turista che capita per la prima volta in trentino è ho scritto alla SAT per avere informazioni sui migliori sentieri da percorrere in Trentino... domanda normale che ricevo come referente mtb all'interno del mio cai...

Ma loro ovviamente mi hanno scritto della legge, dicendomi che non ci sono deroghe... io cado dalle nuvole... la telenovela continua. Ovviamente ho anche espresso la mia profonda incredulità che si chiuda un'intera regione senza "colpire" solo i siti critici o delicati

Vi terrò informati... perchè potrebbero anche chiudersi a riccio e continuare a rispondere in modo preconfezionato.

ps. dopo aver letto le loro risposte ho capito che non "c'è spazio di trattativa" almeno con chi detiene il "potere". Pensate che mi hanno detto che attualmente non ci sono deroghe in atto per by-passare la legge :smile:, mi han detto di tenerli informati sulle risposte dell'APT di dove vado in vacanza dopo le mie lamentele

ps2. ovviamente mi sono lamentato anche su un sito di informazioni turistiche in quanto della legge non ne parlano. E chi sano di mente lo farebbe?

Siamo sempre i più ecologisti d'Italia....:smile::smile::smile::smile:
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Per capire cosa un turista si aspetti:

"La Val di Ledro è un vero paradiso per gli amanti della MTB con oltre 200 km di percorsi segnalati su strade forestali, sentieri (:nunsacci:) e vecchie mulattiere adatti sia per chi è ancora alle prime pedalate, sia per chi vuole sentire l'adrenalina esplodergli in corpo (:nunsacci:).... l'unico percorso consigliato solo per il downhill (:nunsacci:) è quello che scende da Caset lungo un sentiero abbastanza stretto nel bosco"... tratto dal sito http://www.vallediledro.com/pagine/dettaglio/3/45.html

Se si parla di adrenalina penso che non si parli di sterrate :medita:, se voglio provare adrenalina o vado su sentieri tecnici o vado su asfalto negli orari topici :smile:

Trovo che ci sia qualche dissonanza dallo spirito che la SAT anela per la regione :nunsacci:, magari glielo giro domani a chi tratta con il pubblico per la montagna

Me ne sono accorto solo ora... ve l'ho detto che oggi sono pignolino:smile:
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Bike
una nera e l'altra pure
Al di là dell'argomento della discussione, il fatto che le APT non siano a conoscenza di circolari diramate dall'assessorato al turismo ed a loro direttamente indirizzate la dice lunga sulla competenza del sistema turismo in Italia.

La realtà è che le bici, a torto o a ragione, danno fastidio solo ad una parte della SAT. Per gli altri attori la mtb è evidentemente un non-problema o un problema marginale: ignorato dalle APT che non vogliono turbare il turista, ignorato dai comuni che chiedono ed ottengono deroghe più o meno formali, ignorato anche dalla Forestale che probabilmente ritiene di dover controllare fenomeni più rilevanti e pericolosi.
 

Gepp1

Biker assatanatus
27/5/08
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Consigliere SAT della mia zona:
-magari ci fossero più MTB in giro la primavera...ci terrebbero puliti i sentieri già solo colpassaggio

Guardiacaccia incontrato al Finoncio Envasiom:
-beh le bici non fanno i danni delle moto anzi tengono lontane un pò di bestie che così non si avvicinano troppo alle strade(forestali n.d.r.)

Fate vobis da dove è calato sto divieto e a favore di chi
 

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