News MTB in Trentino: divieti!

giobike

Biker tremendus
12/10/04
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bassano del grappa
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...intanto hanno chiuso anche Col Verde (San Martino) alla mtb, malgrado il buon rapporto che pareva essersi instaurato con la gestione degli impianti...tanto cosa interessa, evidentemente gli stipendi la provincia autonoma li paga lo stesso anche se gli impianti restano aperti senza nessuno...
...ma perché i politici/cai/altro non si fanno un giro in francia-svizzera-austria per vedere cosa succede là dove ci sono gli impianti?...cosa pensano facciano le bici e qualche struttura in legno rispetto allo SCEMPIO delle piste da sci e annessi cannoni mangia-acqua, gatti delle nevi e varie???...per non parlare dei pedoni domenicali d'estate...sempre i soliti vecchi discorsi, non si cambierà mai...mah...
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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Bike
Cube Stereo 29
....ma perché i politici/cai/altro non si fanno un giro in francia-svizzera-austria per vedere cosa succede là dove ci sono gli impianti?...

In Engadina (Svizzera) alcuni impianti non trasportano le bici, così come ci sono dei sentieri vietati (in genere perchè molto frequentati dai pedoni, non per un atteggiamento di chiusura nei confronti della mtb).
E' però vero che sulle Alpi sono sempre più le aree che puntano sulla mtb. Evidentemente in Trentino preferiscono camminare come i gamberi.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Torino
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cosa pensano facciano le bici e qualche struttura in legno rispetto allo SCEMPIO delle piste da sci e annessi cannoni mangia-acqua, gatti delle nevi e varie???...per non parlare dei pedoni domenicali d'estate...sempre i soliti vecchi discorsi, non si cambierà mai...mah...

Ti quoto perchè anche io penso, esattamente come te, che l'impatto ambientale generato dalle infrastrutture e i mezzi meccanici per la crezione e cura delle piste da sci è almeno 10 volte superiore a quello per la pratica della mtb.
Quindi io dico: non cadiamo nel tranello dell'impatto ambientale perchè è pura falsità.

E ce ne rendiamo conto proprio d'estate.
Basta vedere dall'alto una pista da sci senza neve. Km di prato (se va bene) o (se va male) di terra riportata e spianata dalle ruspe che hanno irrimediabilmente cambiato la morfologia del terreno.
E magari hanno pure tirato giù qualche migliaio di abeti per farla bella larga.

Io penso che sia una questione di numeri. La mtb è (per fortuna) uno sport non ancora di massa come lo sci o lo snowboard.
Dalle nostre parti in alcune località, in estate se ci sono 100 presenze per domenica è tanto....moltiplica per il prezzo del giornaliero (15 euro di media) e vedi che si tratta di poche migliaia di euro.
Ci si paga a malapena i ragazzi alla seggiovia e l'elettricità dell'Enel.
Nulla in confronto agli incassi milionari delle domeniche sciistiche.

Forse se la domanda improvvisamente diventasse + alta...vedi che gli operatori si farebbero 2 conti e qualche divieto comincerebbe a cadere sotto la pressione di albergatori e gestori degli impianti con la luce del $ negli occhi.
 

monorotula

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..

Io penso che sia una questione di numeri. La mtb è (per fortuna) uno sport non ancora di massa come lo sci o lo snowboard.
Dalle nostre parti in alcune località, in estate se ci sono 100 presenze per domenica è tanto....moltiplica per il prezzo del giornaliero (15 euro di media) e vedi che si tratta di poche migliaia di euro.
...

Esatto, però va fatta una distinzione per genere. Per le attività pedalate il fatto che i numeri siano minimi è una fortuna, perchè così riesce difficile portare avanti argomenti come erosione del terreno e compatibilità coi pedoni, perlomeno ai fini della giustificazione di una qualche forma di divieto. Per le attività gravity invece è una iattura, perchè gli spazi legati agli impianti di risalita rischiano di restringersi, per semplici motivi economici.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Torino
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o i trampolini olimpici di Pragelato?
Caxxo ma quando arrivarono le olimpiadi (e tutto il cemento che si portarono appresso) dov'erano le sacrosante coscienze ambientaliste degli amministratori locali?
Forse erano troppo impegnate a contare i $ che piovevano dal CIO...ma questa è un'altra storia...OT!!!!!
Però girano le balle...
 

Petek

Biker superioris
23/11/08
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Provincia BL
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Specy FSR XC nera - Canyon Spectral rossa
Sono d'accordo, però c'è un problema di fondo: i sentieri sono tracciati per gli escursionisti e mantenuti da volontari (generalmente del CAI / SAT /AVS) che sono escursionisti...
Dovrebbero tracciare i sentieri solo per le MTB e la manutenzione affidata ai gestori degli impianti di risalita oppure a volontari di associazioni ciclistiche


Ti quoto perchè anche io penso, esattamente come te, che l'impatto ambientale generato dalle infrastrutture e i mezzi meccanici per la crezione e cura delle piste da sci è almeno 10 volte superiore a quello per la pratica della mtb.
Quindi io dico: non cadiamo nel tranello dell'impatto ambientale perchè è pura falsità.

E ce ne rendiamo conto proprio d'estate.
Basta vedere dall'alto una pista da sci senza neve. Km di prato (se va bene) o (se va male) di terra riportata e spianata dalle ruspe che hanno irrimediabilmente cambiato la morfologia del terreno.
E magari hanno pure tirato giù qualche migliaio di abeti per farla bella larga.

Io penso che sia una questione di numeri. La mtb è (per fortuna) uno sport non ancora di massa come lo sci o lo snowboard.
Dalle nostre parti in alcune località, in estate se ci sono 100 presenze per domenica è tanto....moltiplica per il prezzo del giornaliero (15 euro di media) e vedi che si tratta di poche migliaia di euro.
Ci si paga a malapena i ragazzi alla seggiovia e l'elettricità dell'Enel.
Nulla in confronto agli incassi milionari delle domeniche sciistiche.

Forse se la domanda improvvisamente diventasse + alta...vedi che gli operatori si farebbero 2 conti e qualche divieto comincerebbe a cadere sotto la pressione di albergatori e gestori degli impianti con la luce del $ negli occhi.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Sono d'accordo, però c'è un problema di fondo: i sentieri sono tracciati per gli escursionisti e mantenuti da volontari (generalmente del CAI / SAT /AVS) che sono escursionisti...
Dovrebbero tracciare i sentieri solo per le MTB e la manutenzione affidata ai gestori degli impianti di risalita oppure a volontari di associazioni ciclistiche
Io sono un sostenitore dei sentieri riservati alla mtb...eviterebbero i "pericolosi contatti" tra gli utenti che oggi condividono lo stesso spazio, la maggior causa dei divieti.

Poi lo so bene che trovare spazi autorizzati per nuove tracce è durissima se non impossibile (un nuovo trail passerebbe un pò su terreni demaniali, un pò privati, un pò sono parco, un pò sotto tutela, insomma una giungla)

Però con la separazione tra i bikers e gli escursionisti credo che nessuno avrebbe più nulla da rimostrare.
 

Malpelo

Biker extra
16/7/08
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Rovereto
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Sono d'accordo, però c'è un problema di fondo: i sentieri sono tracciati per gli escursionisti e mantenuti da volontari (generalmente del CAI / SAT /AVS) che sono escursionisti...
Dovrebbero tracciare i sentieri solo per le MTB e la manutenzione affidata ai gestori degli impianti di risalita oppure a volontari di associazioni ciclistiche
:nunsacci: la maggior parte dei sentieri è stata "tracciata" da persone che dovevano passare di là...e quasi mai lo facevano per escursionismo.
Che ora vangano affidati per le manutenzioni a CAI/SAT/AVS è un'altro discorso, sono però d'accordo con te che se anche in Italia si sviluppasse una associazione tipo l'IMBA americano ([url]http://www.imba.com/international/italiano/index.html[/URL]) che andasse ad affiancare le associazioni sopra elencate nel lavoro di mantenimento dei sentieri sarebbe molto meglio.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Torino
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:nunsacci: la maggior parte dei sentieri è stata "tracciata" da persone che dovevano passare di là...e quasi mai lo facevano per escursionismo.
Che ora vangano affidati per le manutenzioni a CAI/SAT/AVS è un'altro discorso, sono però d'accordo con te che se anche in Italia si sviluppasse una associazione tipo l'IMBA americano (http://www.imba.com/international/italiano/index.html[url]http://www.imba.com/international/italiano/index.html[/URL]) che andasse ad affiancare le associazioni sopra elencate nel lavoro di mantenimento dei sentieri sarebbe molto meglio.
Oggi la montagna è per lo più terra degli escursionisti e degli sportivi.
Ieri erano i pastori a calcare i tratturi, oggi sono escursionisti, climbers, scalatori, sciatori, poi quad-ers, fuoristradisti, motociclisti,...
I mtbikers sono solo una categoria tra le tante.

Una IMBA italiana aiuterebbe l'amicizia ma chi di voi frequenta le associazioni che in montagna ci vanno a piedi (o con le corde) sa che i bikers sono una razza mal digerita.
Ancora ancora se hanno le ruote rivolte verso monte, ma se le ruote sono rivolte verso valle....quando ci si sfiora (a 5km/h sia chiaro) si percepisce lo sguardo severo e giudicante.
 

marco10

Biker poeticus
20/8/05
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Bergamo
www.officinevecchi.com
Io sono un sostenitore dei sentieri riservati alla mtb...eviterebbero i "pericolosi contatti" tra gli utenti che oggi condividono lo stesso spazio, la maggior causa dei divieti.

Poi lo so bene che trovare spazi autorizzati per nuove tracce è durissima se non impossibile (un nuovo trail passerebbe un pò su terreni demaniali, un pò privati, un pò sono parco, un pò sotto tutela, insomma una giungla)

Però con la separazione tra i bikers e gli escursionisti credo che nessuno avrebbe più nulla da rimostrare.
mi pare di averla già sentita, ma era per sciatori e snowborders...
 

giobike

Biker tremendus
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Sono d'accordo, però c'è un problema di fondo: i sentieri sono tracciati per gli escursionisti e mantenuti da volontari (generalmente del CAI / SAT /AVS) che sono escursionisti...
Dovrebbero tracciare i sentieri solo per le MTB e la manutenzione affidata ai gestori degli impianti di risalita oppure a volontari di associazioni ciclistiche

Ho una buona notizia e una cattiva: la prima...chiesto mille volte...
...la seconda è la risposta ricevuta: forse, vediamo, presentateci un progetto...e poi: NO MI SPIACE...
 

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