News MTB in Trentino: divieti!

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Ioria77

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Non è così. Ad esempio sul passo Cassana, a 2600 Mt in val Faderia a Livigno, ci transita una famosa Marathon con 1000/2000 partenti. L'ultimo tratto dopo il rifugio la strada forestale si stringe e fino al passo diventa un stretto single track. Se la legge fosse applicata, a meno di deroghe, non si potrebbe più fare la gara. Penso che anche la Pedaleda non si possa fare per lo stesso principio.


Scusa Ondo ma la pedaleda non è a livigno? Ci sono anche li i divieti o si tratta di un'altra pedaleda?

Gianluca
 

nonnocarb

Redazione
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Scusa Ondo ma la pedaleda non è a livigno? Ci sono anche li i divieti o si tratta di un'altra pedaleda?

Gianluca
Infatti non centra niente e poi in trentino per il passaggio di gare su alcuni tratti particolari di collegamento, anche se vietati, danno una deroga.

Esatto, se non la facero rispettare sarebbe peggio ancora. Vorrebbe dire che oltre ad essere incapaci a legiferare sono anche incapaci nel far applicare la legge.
E' proprio il contrario, hanno fatto la legge per venire incontro ad una certa parte "votante" (i sattini), ma poi si sono accorti che altrettanta parte votante (albergatori e aziende turistiche) si sono ribellate, hanno dato deroghe e dato ordini (non scritti) ai forestali di lasciar perdere con l'applicazione della legge (visto che hanno cose più importanti da fare).
E' trentino ma è pur sempre Italia no? I politici sono tutti uguali:omertà:
 

Ondo

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Infatti non centra niente e poi in trentino per il passaggio di gare su alcuni tratti particolari di collegamento, anche se vietati, danno una deroga.


E' proprio il contrario, hanno fatto la legge per venire incontro ad una certa parte "votante" (i sattini), ma poi si sono accorti che altrettanta parte votante (albergatori e aziende turistiche) si sono ribellate, hanno dato deroghe e dato ordini (non scritti) ai forestali di lasciar perdere con l'applicazione della legge (visto che hanno cose più importanti da fare).
E' trentino ma è pur sempre Italia no? I politici sono tutti uguali:omertà:

E' come quando un arbitro per recuperare l'assegnazione, sbagliata, di un precedente rigore, assegna un secondo rigore che non c'è, alla squadra avversaria.
Il risultato della partita magari non viene falsato, ma l'arbitro ha fatto comunque due errori. :zapalott:
 

Fiamma_82

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se vi può interessare oggi leggo sul giornale che sui colli euganei è stata organizzata una retata contro i motociclisti che corrono sui sentieri in moto

beh...dopo un week end e uno schieramento di più di 30 uomini hanno beccato solo 2 persone...
 

nonnocarb

Redazione
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E' come quando un arbitro per recuperare l'assegnazione, sbagliata, di un precedente rigore, assegna un secondo rigore che non c'è, alla squadra avversaria.
Il risultato della partita magari non viene falsato, ma l'arbitro ha fatto comunque due errori. :zapalott:
Beh diciamo che in questo caso il primo errore è stato sicuramente fatto, il secondo si può chiamare in tanti modi, ma è sicuramente cosa saggia:il-saggi:
 

nonnocarb

Redazione
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se vi può interessare oggi leggo sul giornale che sui colli euganei è stata organizzata una retata contro i motociclisti che corrono sui sentieri in moto

beh...dopo un week end e uno schieramento di più di 30 uomini hanno beccato solo 2 persone...
Anche se ne hanno beccate solo due è l'esempio che conta, adesso si spera che per la paura di essere beccati non ci vadano più:arrabbiat:
 

sembola

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una nera e l'altra pure
mah...piuttosto a me sembra che hanno dimostrato che non si sa come l'hanno saputo...altrimenti ne avrebbero beccati mooooooolti di più...e invece in 2 giorni manco l'ombra!!!

In ogni caso sui sentieri dei Colli Euganei le moto non c'erano. Seguito, si dice dalle mie parti. ;-)
 

Fiamma_82

Biker serius
20/5/09
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In ogni caso sui sentieri dei Colli Euganei le moto non c'erano. Seguito, si dice dalle mie parti. ;-)


si ma mi viene da pensare che non c'erano perchè lo sapessero che c'era la retata...anche perche leggendo l'articolo sembra che quei sentieri erano molto molto frequentati...eppure...guardacaso....proprio quando c'è la retata....non si è visto nessuno (a parte quei 2...)
 

Ioria77

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Appena letto sulla rivista mtb magazine sul numero di luglio....

a voi i commenti...

Gianluca
(ps non riesco ad ingrandire di più l'immagine... come faccio???)
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Il responsabile dell'APT dice una verità: nessuno vuole assumersi responsabilità :omertà:
salvo quella di acchiappare i quattrini ai turisti :omertà: Di incidenti sui sentieri e sulle ferrate ne avvengono a centinaia, eppure non mi risulta che ci siano cause contro i comuni e la SAT; e quand'anche, tali strutture muovono migliaia e migliaia di presenze, per cui il gioco vale la candela. Come sempre è una questione di vile denaro...
 

Ioria77

Biker serius
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A me la storia di possibili denunce suona come una giustificazione ai divieti...
Se si applicasse questa teoria a tutti gli sport non si potrebbe nemmeno andare a camminare SUI SENTIERI, visto che una possibile scivolata potrebbe innescare una denuncia.

Gianluca
 

Danybiker88

Redazione
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Il discorso è che se io comune dico: "questo sentiero, in deroga alla legge n° ####, è percorribile in MTB" e magari ci faccio apssare un itinerario segnato, di fatto se qualcuno si fa male posso correre un rischio, perchè io comune ho detto che quel sentiero è idoneo alle MTB.
Diverso è il discorso se un biker decide liberamente di farsi un sentiero, magari esposto o pericoloso, di sua spontanea volontà. A quel punto sono cavoli suoi se si fa male.
Purtroppo qui in italia spesso sei responsabile anche della deficenza altrui e giustamente nessuno vuole rischiare, a meno che non ne valga la pena come ritorno economico.
 

rovermtb

Moderatur Beatus


Riporto qua l'articolo incriminato:

ROVERETO. Continuano le proteste dei ciclisti nei confronti dell’amministrazione, che con gli ultimi cantieri sta di fatto togliendo alcuni tratti di piste ciclabili nel centro della città. Fa molto discutere infatti la cancellazione della pista ciclabile di via Fontana, per fare spazio al marciapiede - allargato a norma di legge - e eliminata per non togliere i parcheggi sul lato opposto. «Anch’io sento l’urgenza di esprimere una forte protesta - scrive Riccarda Colla - per l’indirizzo anacronistico e antidemocratico che sta prendendo l’amministrazione comunale sulla scelta di eliminare le ciclabili. Anacronistico, perché basta guardarsi intorno, nelle città e negli stati vicini, ovunque si cerca di fare nuove piste. Le scelte sono anche antidemocratiche, perché i ciclisti sono migliaia di cittadini che hanno gli stessi diritti dei pedoni e degli automobilisti. Invito l’assessore alla viabilità a rivedere le proprie posizioni e a ricercare una migliore vivibilità nelle vie del centro cittadino. Lo invito ad andare anche, ad esempio, a Vienna, dove potrebbe vedere i marciapiedi allargati per fare spazio anche alle biciclette».

Va bene essere critici, però non esageriamo.

Nella fattispecie la pista ciclabile verrà effettivamente tolta da Via Fontana, ma per far passare le biciclette direttamente nel centro storico e nel centro pedonale (dove le biciclette sono espressamente ammesse) distante 50 metri dalla vecchia ciclabile.
Il tratto incriminato era lungo 100 metri e portava alla via principale di Rovereto e lì si fermava. Facendola passare dal centro storico, invece, si potrà congiungere con l'altra ciclabile che passa dal Mart.

Tanto per cambiare il giornalista ha puntano al clamore. :omertà:
 

Malpelo

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16/7/08
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Rovereto
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Riporto un'intervista al nuovo presidente SAT Piergiorgio Motter, tratta dall'ultimo numero de "L'Artigiano".
Gli hanno fatto 4 domande, 4 di numero, ed è riuscito a parlare di noi :arrabbiat:
Il mensile con l'intervista è scaricabile a quest'indirizzo:
[url]http://www.artigiani.tn.it/index.php/artigiani/rivista_online[/URL]


[FONT=Arial, sans-serif]È un artigiano il nuovo presidente SAT[/FONT]


[FONT=Arial, sans-serif]Resterà in carica fino al 2012. La Società Alpinisti Tridentini raggruppa 25mila soci. Tra le[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]emergenze la gestione straordinaria dei sentieri e la revisione della vie ferrate del Trentino. Fiore all’occhiello una biblioteca con 45mila volumi dedicati alla montagna.[/FONT]


[FONT=Arial, sans-serif]È Piergiorgio Motter, titolare della Editrice Rendena di Tione, il nuovo presidente della SAT Trentina che, eletto il 4 maggio scorso, rimarrà in carica fino al 2012.[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Motter, tipografo ed editore, è da sempre appassionato di montagna. La tessera ce l’ha del 1970. Nel 1992 è stato eletto presidente della SAT Carè Alto, carica confermata fino al 2009, nel 1999 ha cominciato a collaborare con la SAT centrale di Trento e dal 2003 fa parte del Consiglio centrale e della Giunta esecutiva che aveva come presidente Franco Giacomoni.[/FONT]


[FONT=Arial, sans-serif]Cosa significa essere presidente[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]della SAT?[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]È un impegno, anzitutto, di tempo: dovrò essere in sede due pomeriggi a settimana per gli incontri con le[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]sezioni ed i politici. È comunque una bella sfida, perché le cose da fare sono tante.[/FONT]

[FONT=Arial, sans-serif][/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Quali gli impegni più imminenti?[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]È emersa la necessità di elaborare un piano per la gestione straordinaria dei sentieri, dissestati dalle abbondanti nevicate dello scorso inverno, e la revisione delle vie ferrate del Trentino.[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]In cantiere ci sono anche interventi al Rifugio Mandrone ed a quello del Cevedale, per quanto riguarda le centraline idroelettriche, ed ai rifugi Denza e XII Apostoli per le teleferiche.[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Stiamo poi predisponendo dei percorsi di tipo naturalistico nella zona del Rifugio Pernici per avvicinare ed appassionare alla montagna.[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Abbiamo appena dato alle stampe anche una monografia sul Lagorai. Stiamo inoltre lavorando, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici della Provincia, al recupero e valorizzazione dei sentieri della Grande Guerra.[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Siamo costantemente in contatto con il CAI altoatesino e con l’Alpenverein Südtirol, con i quali ci incontriamo annualmente per affrontare i problemi che interessano tutti: chiusura dei passi alpini, potenziamento del trasporto pubblico, convenzione delle Alpi.[/FONT]


[FONT=Arial, sans-serif]Il binomio montagna-sport, soprattutto sport invernale, ha vissuto, in questi ultimi anni, momenti di tensione. Qual è la vostra posizione al riguardo? [/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Non c’è nessuna chiusura preventiva, ma siamo ovviamente contrari ad uno sfruttamento selvaggio della montagna.Mi riferisco, per esempio, al nostro “no” ai collegamenti sciistici tra San Martino e Passo Rolle che dovrebbero attraversare la zona dei laghetti del Colbricon, con conseguenze facilmente immaginabili. [/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Oggi ci stiamo confrontando con le esigenze di un nuovo gruppo di sportivi, gli appassionati di downhill. [/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]Anche in questo caso, rifiutiamo l’etichetta di negazionisti, ma come sentinelle della montagna riteniamo doveroso individuare percorsi ad hoc per gli amanti della discesa nel bosco in sella alla mountain bike. Anche il sottobosco ha un’importanza che non va sottovalutata. [/FONT]


[FONT=Arial, sans-serif]Un vostro fiore all’occhiello?[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]La biblioteca che vanta un archivio storico unico in tutta Italia con 45mila volumi dedicati alla montagna.[/FONT]
[FONT=Arial, sans-serif]E le nostre Commissioni Sentieri, Rifugi, Tutela Ambiente Montano, Storica, Glaciologico, Alpinismo Giovanile, Biblioteca, Speleologica e Scientifica, ognuna specializzata ed attiva nel proprio ambito. Con orgoglio, per esempio, possiamo affermare che il Comitato Speleolo gico gestisce il più grande catasto delle grotte, al quale fa riferimento anche la Provincia.[/FONT]
 

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