News MTB in Trentino: divieti!

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DR_Balfa

Biker grossissimus
Ma li leggete i post prima di replicare? :nunsacci::



Per quanto riguarda la mia di incolumità, mi piacerebbe poter decidere da solo che cosa sono o non sono in grado di fare. Se sbaglio ne pago le conseguenze, come avviene in numerose altre attività potenzialmente rischiose (alpinismo, sci, parapendio etc.)

Ti riporto indietro di alcuni anni, ovvero l'introduzione del casco sulle moto una delle principali motivazioni che si adduceva alla non introduzione era proprio legata alla possibilità di scelta su come garantire la mia incolumità, dall'altro lato si discuteva del "costo sociale" della guida senza casco.

Tutti i divieti comportano una riduzione della propria libertà.

Per quanto riguarda il parellelismo alpinismo Mtb funziona fino a un certo punto, l'alpinismo è percepito da tutti come un'attività pericolosa la Mtb è visto come un passatempo, anche i bambini sanno andare in bici.
Per attaccare una via alpinistica c'è di mezzo la difficoltà di avvicinamento, ma soprattutto se non sei capace dificilmente ti stacchi più di due metri da terra, un ottimo metodo per evitare persone su ferrate dure è quello di non attrazzere i primi metri (vedi la piazzetta sul gruppo del sella). Questo in bici non avviene non c'è percezione del pericolo.
Poi questo non significa che la gente non si metta in pericolo, sulla direttissima al corno grande (via di I e II grado) troppo vicina al mare e troppo facilmente raggiungibile incontri gente inchiodata dopo i primi metri :-( e ti tocca riscenderla... o da un certo punto in poi salirla :-(

Dimenticavo in ogni caso io pure voglio poter decidere che fare in bici sensa nessuno che mi dica cosa posso fare e cosa no perché troppo difficile!

Ciao.
Gianluca
 

muldox

Biker nirvanensus
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...Per quanto riguarda il parellelismo alpinismo Mtb funziona fino a un certo punto, l'alpinismo è percepito da tutti come un'attività pericolosa la Mtb è visto come un passatempo, anche i bambini sanno andare in bici....

Peccato però che i morti ci siano ogni anno, così come ci sono fra gli scialpinisti e fra gli escursionisti. La storia dell'avvicinamento e delle difficoltà che in ambito alpinistico inducono a desistere ai primi metri regge fino ad un certo punto, visto che un sentiero può essere molto difficoltoso dal primo metro così come certe vie partono facili per diventare difficoltose o pericolose in seguito.
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Si ma la via alpinistica anche di II grado per molti non è fattibile. Il problema caso mai sono i sentieri esposti dove ti arrivano persone impraparate, infatti il maggior numero di interventi del soccorso alpino è dovuto agli escursionisti che spesso sono pericolosi per loro stessi e gli altri...

ma se andiamo per interventi del CNSAS... il maggior numero di interventi si fa per causa dei raccoglitori di funghi :-)

In ogni caso il discorso è come fare a tutelare il nostro diritto di andare in bici sui sentieri visto che non inquiniamo più di un pedone...
 

Ioria77

Biker serius
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Perchè no? La mia è una provocazione, ma non tanto. Lasciare chiunque libero di far male a se stesso agendo imprudentemente, non è positivo a mio modo di vedere, se non altro perchè quando si fa male, la cosa ricade sulla già disastrata sanità pubblica intasando ospedali e costando a tutti noi. Diciamo che è un discorso simili all'obbligo della cintura in macchina, il cui precetto agisce solo sulla salute del cinturato, o all'obbligo del casco per i motociclisti.
Ci sono varie cose che si potrebbero valutare in tal senso: un divieto assoluto magari no, ma una sorta obbligo di assicurazione limitata a certe attività o a certi sentieri esplicitamente catalogati come pericolosi che rimborsi la sanità pubblica se uno vuole percorrerli, simile all'assicurazione sanitaria vigente in America. E' un'idea buttata lì, sicuramente migliorabile o rivedibile, .....un obbligo del casco......diciamo che lasciar tutto alla libera interpretazione e prudenza di chi agisce, e in questo rispondo anche a Danybikers non sempre è opportuno per l'incolumità personale e per la sanità pubblica.

Secondo me l'idea di un'assicurazione non è male...
In questo modo verrebbe meno l'esigenza di vietare determinati sentieri, e verrebbe lasciato al singolo individuo il compito di valutare se un determinato luogo può rappresentare un pericolo per le proprie capacità.

Gianluca
 

samuelgol

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Sulla disastrata sanità pubblica gravi anche se ti rompi una caviglia giocando a calcio. Considerando che i praticanti di quello sport sono sicuramente in numero maggiore di chi pratica la mtb, potremmo vietare il completamente il calcio. Allo stesso modo potremmo vietare mille altre attività potenzialmente pericolose, compreso guidare l'auto alle 5 del mattino dopo una nottata di festa. Insomma, obblighiamo tutti a starsene buoni sul divano di casa (ovviamente senza ingozzarsi, perchè altrimenti aumentano i casi di infarto) e risolleviamo così le sorti della sanità pubblica.
Ripeto: da che mondo è mondo certe attività comportano una certa dose di rischio, e secondo il tuo ragionamento dovremmo vietare lo scialpinismo, le immersioni, il parapendio, l'alpinismo e molto altro ancora.

Muldox....non ho detto di vietare nulla (se non all'inizio del mio post aggiungendo subito che si trattava di una provocazione). Semplicemente regolamentare in modo che innanzitutto sia meno facile che tu, io o qualsiasi altro si faccia male, quindi introducendo ad esempio un obbligo di casco (nel calcio obbligano i parastinki e vietano certi tacchetti agli scarpini ad esempio) e poi facendo in modo, magari con una assicurazione ad hoc, obbligatoria solo se fai per tua libera scelta certe cose (in mtb limitate ad esempio a certi sentieri, sebbene di non facile catalogazione oggettiva), in maniera che il tuo, il mio divertimento ecc.ecc. per quanto possibile non gravi sulla già disatrata sanità.
Se io e te siamo colleghi in ufficio, prendiamo gli stessi soldi, paghiamo le stesse tasse, contribuiamo nella stessa maniera al sostentamento della sanità pubblica. Poi fuori dal servizio io gioco a bridge, tu fai downhill (pienamente libero di farlo) e se una macchina sulle striscie mi investe io trovo il letto di ospedale occupato da te che ti sei fatto male e devo andare in un altro ospedale a 100 km perchè la sanità pubblica non ha un posto sia per me che per te? Secondo me non quadra. Non che questa sarebbe la panacea di tutti i mali, lungi da me dal sognarlo, però magari un primo passo lo sarebbe. E' solo un'idea, magari non è giusta, magari è rivedibile e migliorabile, ma non mi sembra del tutto campata in aria.
 

marco10

Biker poeticus
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Muldox....non ho detto di vietare nulla (se non all'inizio del mio post aggiungendo subito che si trattava di una provocazione). Semplicemente regolamentare in modo che innanzitutto sia meno facile che tu, io o qualsiasi altro si faccia male, quindi introducendo ad esempio un obbligo di casco (nel calcio obbligano i parastinki e vietano certi tacchetti agli scarpini ad esempio) e poi facendo in modo, magari con una assicurazione ad hoc, obbligatoria solo se fai per tua libera scelta certe cose (in mtb limitate ad esempio a certi sentieri, sebbene di non facile catalogazione oggettiva), in maniera che il tuo, il mio divertimento ecc.ecc. per quanto possibile non gravi sulla già disatrata sanità.
Se io e te siamo colleghi in ufficio, prendiamo gli stessi soldi, paghiamo le stesse tasse, contribuiamo nella stessa maniera al sostentamento della sanità pubblica. Poi fuori dal servizio io gioco a bridge, tu fai downhill (pienamente libero di farlo) e se una macchina sulle striscie mi investe io trovo il letto di ospedale occupato da te che ti sei fatto male e devo andare in un altro ospedale a 100 km perchè la sanità pubblica non ha un posto sia per me che per te? Secondo me non quadra. Non che questa sarebbe la panacea di tutti i mali, lungi da me dal sognarlo, però magari un primo passo lo sarebbe. E' solo un'idea, magari non è giusta, magari è rivedibile e migliorabile, ma non mi sembra del tutto campata in aria.
è un esempio mooolto tirato per i capelli, poi i parastinchi sono obbligatori se gioco un campionato della federazione, se gioco con i miei amici la partitella nessuno mi obbliga a far niente
 

Ondo

Biker ultra
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Muldox....non ho detto di vietare nulla (se non all'inizio del mio post aggiungendo subito che si trattava di una provocazione). Semplicemente regolamentare in modo che innanzitutto sia meno facile che tu, io o qualsiasi altro si faccia male, quindi introducendo ad esempio un obbligo di casco (nel calcio obbligano i parastinki e vietano certi tacchetti agli scarpini ad esempio) e poi facendo in modo, magari con una assicurazione ad hoc, obbligatoria solo se fai per tua libera scelta certe cose (in mtb limitate ad esempio a certi sentieri, sebbene di non facile catalogazione oggettiva), in maniera che il tuo, il mio divertimento ecc.ecc. per quanto possibile non gravi sulla già disatrata sanità.
Se io e te siamo colleghi in ufficio, prendiamo gli stessi soldi, paghiamo le stesse tasse, contribuiamo nella stessa maniera al sostentamento della sanità pubblica. Poi fuori dal servizio io gioco a bridge, tu fai downhill (pienamente libero di farlo) e se una macchina sulle striscie mi investe io trovo il letto di ospedale occupato da te che ti sei fatto male e devo andare in un altro ospedale a 100 km perchè la sanità pubblica non ha un posto sia per me che per te? Secondo me non quadra. Non che questa sarebbe la panacea di tutti i mali, lungi da me dal sognarlo, però magari un primo passo lo sarebbe. E' solo un'idea, magari non è giusta, magari è rivedibile e migliorabile, ma non mi sembra del tutto campata in aria.
E vero non è campata in aria, di più.
Nella vita non si può quantificare tutto, non si può dare un prezzo a tutto.
Ad esempio non puoi dirmi che io inquino di più solo perchè scorreggio di più perchè mi piace mangiare più fagioli di te.
Oppure, visto che parli di lavoro e di tasse, non possiamo far pagare più tasse a uno che magari prende l'influenza una volta all'anno più di te.
Certo il discorso cambia se uno sta a casa diversi giorni tutti i mesi.
E i tossicodipendenti? Loro quanto incidono sul costo nella società? E magari hanno cominciato a drogarsi per scielta. Li facciamo fuori tutti?
E qui che entra in gioco il buon senso.
Ognuno ha il suo stile di vita e tutti possiamo migliorarlo, ma non si può intervenire con le leggi in tutte le scelte personali di tutti. Ma il discorso forse e troppo lungo.
 

muldox

Biker nirvanensus
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...ma non si può intervenire con le leggi in tutte le scelte personali di tutti...

Esatto!
@Samuelgol: se io, magro come un picco e discretamente sportivo, becco mio malgrado un infarto e trovo il letto occupato da un grassone sedentario? Cosa facciamo, mettiamo delle spie nelle case di tutti per controllare cosa mangiano e cosa fanno ed eventualmente penalizzarli debitamente?
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Oppure, visto che parli di lavoro e di tasse, non possiamo far pagare più tasse a uno che magari prende l'influenza una volta all'anno più di te.
Pensa che è esattamente quello che accade oggi in Italia col "decreto Brunetta".:duello:

In ogni caso stiamo andando abbondantemente offtopic. :il-saggi:
 

samuelgol

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Esatto!
@Samuelgol: se io, magro come un picco e discretamente sportivo, becco mio malgrado un infarto e trovo il letto occupato da un grassone sedentario? Cosa facciamo, mettiamo delle spie nelle case di tutti per controllare cosa mangiano e cosa fanno ed eventualmente penalizzarli debitamente?

Ovviamente no, tutto non si può controllare, ma resto dell'idea che tutta una serie di comportamenti dell'uomo, i più potenzialmente rischiosi (ci sarà una scala dal + rischioso al + innocuo, o no?), se regolati in qualche maniera potrebbero da un lato dissuadere il totale inesperto (se deve pagare un'assicurazione per fare Dowhnill magari evita) e coprire comunque anche l'avveduto e l'esperto. Ripeto NON parlo di vietare.
Mi vieti di drogarmi, giusto? (secondo me si, almeno certe droghe ma lasciam perdere). Perchè? Faccio male solo a me stesso (se non guido, se non delinquo per avere la dose ecc.ecc.). Mi vieti di andare senza casco in moto, perchè? Mi vieti di andare senza cintura, perchè?
Ecco, io sostengo solamente di introdurre una regolamentazione a certe attività per aiutarmi a non farmi male e per non gravare con le mie scelte sulla collettività. Ahò, io non so neanche giocare a Bridge, sia chiaro.
Tutto qui. o-o
 

limbica

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Conoscere le proprie radici e esserne fieri è un conto, continuare a coltivare micronazionalismi in un' era in cui anche i confini più ampi sono stati abbattuti è ben altra cosa. Tanto per la cronaca, è anche facendo leva su questi "orgogli" che la gente dei due versanti delle Alpi è stata costretta a combattere e morire, e proprio su quelle montagne.


la penso come te...non mi sembrano pensieri troppo diversi o sbaglio?
 

sembola

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la penso come te...non mi sembrano pensieri troppo diversi o sbaglio?

Non so che dirti. A me sembra che 91 anni dopo la fine di quel macello che fu la I guerra mondiale, combattuta ANCHE per riportare Trento in Italia, continuare con una denominazione sia un anacronismo ed un sintomo poco incoraggiante, ma è un mio parere. :prost:
 
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Ondo

Biker ultra
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Ovviamente no, tutto non si può controllare, ma resto dell'idea che tutta una serie di comportamenti dell'uomo, i più potenzialmente rischiosi (ci sarà una scala dal + rischioso al + innocuo, o no?), se regolati in qualche maniera potrebbero da un lato dissuadere il totale inesperto (se deve pagare un'assicurazione per fare Dowhnill magari evita) e coprire comunque anche l'avveduto e l'esperto. Ripeto NON parlo di vietare.
Mi vieti di drogarmi, giusto? (secondo me si, almeno certe droghe ma lasciam perdere). Perchè? Faccio male solo a me stesso (se non guido, se non delinquo per avere la dose ecc.ecc.). Mi vieti di andare senza casco in moto, perchè? Mi vieti di andare senza cintura, perchè?
Ecco, io sostengo solamente di introdurre una regolamentazione a certe attività per aiutarmi a non farmi male e per non gravare con le mie scelte sulla collettività. Ahò, io non so neanche giocare a Bridge, sia chiaro.
Tutto qui. o-o
Senza offesa, ma secondo me è un discorso talmente assurdo che non merita neanche di essere approfondito. Soprattutto quello di regolamentare i comportamenti dell'uomo dal + richioso al - rischioso.
Speriamo che non lo legga qualche politico che si ritrova con qualche ora libera tra l'aperitivo e il caffè. Visto l'andazzo che c'è in giro (leggi Trentino) potrebbe farsi ispirare ad emanare qualche legge ad hok.
 

samuelgol

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Senza offesa, ma secondo me è un discorso talmente assurdo che non merita neanche di essere approfondito. Soprattutto quello di regolamentare i comportamenti dell'uomo dal + richioso al - rischioso.
Speriamo che non lo legga qualche politico che si ritrova con qualche ora libera tra l'aperitivo e il caffè. Visto l'andazzo che c'è in giro (leggi Trentino) potrebbe farsi ispirare ad emanare qualche legge ad hok.

Nessuna offesa, ci mancherebbe. Siamo semplicemente in disaccordo su un argomento, o magari non sono stato capace di spiegare io quel che volevo intendere. o-o
 

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