News MTB in Trentino: divieti!

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DR_Balfa

Biker grossissimus
Conoscere le proprie radici e esserne fieri è un conto, continuare a coltivare micronazionalismi in un' era in cui anche i confini più ampi sono stati abbattuti è ben altra cosa. Tanto per la cronaca, è anche per via di questi "orgogli" che la gente dei due versanti delle Alpi è stata costretta a combattere e morire, e proprio su quelle montagne.

e per rendersi conto dell'assurdità basta recarsi a Caporetto e girare per le trincee restaurate e non, o sulle dolomiti sulle ferrate che sono state costruite durante la I guerra mondiale il tutto per conquistare due metri di confine... che oggi (per fortuna) non esiste più
 
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Gingig

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Conoscere le proprie radici e esserne fieri è un conto, continuare a coltivare micronazionalismi in un' era in cui anche i confini più ampi sono stati abbattuti è ben altra cosa. Tanto per la cronaca, è anche per via di questi "orgogli" che la gente dei due versanti delle Alpi è stata costretta a combattere e morire, e proprio su quelle montagne.


Non posso che quotare !!!
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Bravo la questione è proprio questa...edesso ti quoto se capisco come si fa...

scusa come si fa cosa?...

come si arriva ai vertici del cai? come si diventa accompagnatore?

Allora la seconda risposta è facile si seguono i corsi di formazione del CAI si fa attività e si superano le prove (con il nuovo regolamento ci sono due livelli, primo livello e un scondo livello non puoi fare il secondo senza il primo e una serie di specializzazioni per le ferrate e l'ambinete innevato.... questo regolamento è la causa delle attuali contestazioni... faccio prima a prendere una laurea che dventare AE di II livello).

Ora veniamo ai vertici... bhe dipende che vuoi fare e quanto è grande la tua sezione e la tua regione. Diciamo che in sezione se ti dai da fare, ad esempio organizzi escursioni in bici e fai unpo' di soci, e non sei a Bergamo, Milano, Torino, Trento e poche altre alle prime elezioni del Consiglio Direttivoe ti fai eleggere. Poi bisogna cominciare i giochi regionali capisci chi è il presidente regionale gli fai due p@##e giganti che vuoi il gruppo regionale per la bici ecc. ecc. e alla fine se aggreghi un altro po' di sezioni che fanno MTB ecco il tuo gruppo regionale. Ora ti DEVENO accettare nell'organo tecnico periferico per l'escursionismo come gruppo di lavoro (se sei fortunato fai una commissione)... sei consuntivo (non voti) ma stesso discorso ti fai mettere nel gruppo sentieri come ESPERTO per la mtb... e li rompi i cog##o## affinche non tocchino i sentieri alle bici (tantosi dimenticano che non voti :-))....

Per il nazionale è più dura nel senso che la base dà solo un'indicazione, la scelta la fa il comitato di direzione come dire i ministri che si scelgono i sottosegretari, e in ogni caso ti devi far conoscere ed appoggiare insomma vanno tessute delle relazioni e a volte devi essere meno duro e diretto di quello che vorresti essere (io non lo sono) e non chiederedavantia 150 persone al rappresentante della SAT perché non fa passare le bici sui sentieri quando predica la novità nel CAI e che il CAI deve andare avnti e non fossilizzarsi... e non dirgli che il più giovane di loro ha 60 anni.... e che in una sala di Accompagnatori il 42 se non ero il pù giovene ci andavamo vicino (e io ho iniziato a meno di 30 ero il più giovane e il più giovane sono rimasto)... Certo ora hanno problemi a confermare persone come Cavallaro, presidente uscente, che la base ha sfiduciato in toto 34 voto su 120 vontanti (circa)...

In ogni caso il problema non è il nazionale quello è una torre d'avorio autoreferenziata, dove si comanda è il regionale e chi si mette avanti e lavora e riesce a fare gruppo in sezione e a far "crescere" altre sezioni ha la via spianata.... certo ci sono eccezioni in Trentino è dura, idem in lombardia... ma in molti altri posti le cose migliorano... dopo i primi ovvero liguri piemonte valle d'aosta, e l'abruzzo si va avanti il friuli venezia giulia ha fatto il suo gruppo, il veneto, il lazio, le marche, calabria ecc. tutto sulla base di pochi pochissime persone che ora hanno un peso nel cai...
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Però adesso riesco a capire meglio le insane leggi che questo meccanismo produce :bleah:

Le leggi non sono espressione del CAI ma delle persone che nel CAI/SAT si sono dati da fare... soprattutto a tutelare i propri interessi...

Ma non tutti hanno prodotto cose insane prendi ad esempio il Piemonte... ma anche nei parchi abruzzesi si sta lavorando affinche nulla (o quasi) si vieti alle mtb...

il problema è sempre lo stesso fino a quando noi staremo a piangerci addosso, dicendo come possiamo fare... altri faranno a loro modo e noi resteremo con un nulla di fatto. E torno a dire non speriamo nella FCI a cui nulla frega dell'escursionismo in montagna (sempre che gli freghi della MTB), oalle cose tipo UISP, AUDACE ecc., non possiamo appoggiarci a associazioni "ambientaliste" ecc. quindi c'è poco da fare o lottare nel CAI per tutelare i nostri diritti o fare un'associazione che abbia PESO, ora per la mia personale esperienza la prima soluzione ha portato risultati (piemonte, abruzzo ad esempio) la seconda no.

Ti assicuro che se in veneto si fà pressione al presidente dell'otp escursionismo anche con dei numeri (soci che vanno in mtb) allora la legge cambierà...

Nelle Marche esiste già o in in dirittura di arrivo un gruppo regionale e lì anche molto si potrà fare.

Insomma bisogna passare dal piangere lamentarsi al fare come volete ma si deve FARE...

(scusate la durezza ma quando ci vuole ci vuole)...
 

andr76

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TRENTO
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Da Trentino quello che mi dà molto fastidio e vedere la assurda politica dei permessi sulle strade forestali.
Strade su cui i veicoli non dovrebbero transitare se non autorizzate, le trovi trafficatissime, con auto che passano anche a 50km/h sollevando polveroni e facendo saltare i sassi in tante direzioni.

Per quello che ho visto io, già in provincia di Bolzano la questione è molto differente. Non esiste che con l'auto arrivi direttamente al passo magari dopo 10 km di forestale.

Credo che ci volgia un turismo più selezionato.
Chi vuole andare in montagna deve essere anche disposto a camminare e quindi lasciare la sua auto 500-600-..800 metri di dsl più sotto.
Penso al parco naturale dell'Adamello Brenta e di come in certe domeniche centiania di auto arrivino a quota 1800 proprio nel cuore del parco, dopo 7 km di forestale, ovviamente chiusa al traffico.

Le mtb sui sentieri possono rappresentare un problema ed un pericolo per quanti stanno transitando su quei sentieri, troppo esposti o troppo stretti.
Martedì scorso sono stato in Pasubio, malgrado tutti i divieti di transito delle 52 gallerie, ho visto un ciclista tedesco che partendo dal rifugio Papa scendeva proprio da quella via.

Io credo che ci siano situazioni che debbano essere regolamentate, per giustizia e per sicurezza. Credo che in talune situazioni come quella descritta del Pasubio la multa sia una sanzione troppo lieve, ma sarebbe necessario anche il sequestro del mezzo.
Li è una questione di intelligenza, di capacità di ragionamento, se uno non c'è l'ha è molto meglio che non vada in bici.

Però è anche vero che la MTB può rappresentare una ricchezza per l'ambiente e per il territorio che grazie al turismo può arricchirsi. Guardate in Svizzera, grazie al buon lavoro delgi ultimi anni, il turismo estivo portato dalla MTB ha eguagliato in numero il turismo invernale, non sono balle sono numeri!!!

Quindi fare percepire la MTB come un veicolo di arricchimento del terirtorio è molto importante, come è molto importante avere l'intelligenza di comprendere che scendere da certi percorsi a velocità troppo elevate non avendo la capacità di sapersi fermare, espone noi e chi è lungo quel percorso a incidenti che possono essere gravi.
Mi piacciono le discese, molto, ma da quando ho avuto un bimbo, ho preso l'abitudine di essere sempre ingrado di governare il mio mezzo. Se sto scendendo da un sentiero ed un bambino salta fuori all'improvviso io sono in grado di evitarlo? La montagna deve essere una riccheza per tutti, per chi va in MTB e chi va a piedi e gli uni non devono ostacolare gli altri, ne tanto meno metterli in pericolo, non credete?

Quindi come hanno detto altri prima di me, giustamente, è nostro dovere far percepire quanto c'è di positivo nella MTB raccogliendo firme, associandoci, diventando un gruppo tutte cose che vanno nella giusta direzione, ma noi dobbiamo anche dare prova di senso di responsabilità, sapendo essere i primi a dire che certi sentieri con la MTB non devono essere affrontati, e se per sfiga ci capitiamo dentro sappiamo andare con prudenza!
 

nonnocarb

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ma noi dobbiamo anche dare prova di senso di responsabilità, sapendo essere i primi a dire che certi sentieri con la MTB non devono essere affrontati, e se per sfiga ci capitiamo dentro sappiamo andare con prudenza!
Se parli di sentieri all'interno di parchi ad equilibrio ambientale delicato o altre eccezioni sono d'accordo, per il resto io vorrei essere libero di frequentare qualunque sentiero, sempre nel rispetto dei pedoni che devono avere sempre la precedenza, l'importante in certi sentieri è moderare la velocità e avere prudenza, ma non devono essere vietati:prost:
 

Ioria77

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Se parli di sentieri all'interno di parchi ad equilibrio ambientale delicato o altre eccezioni sono d'accordo, per il resto io vorrei essere libero di frequentare qualunque sentiero, sempre nel rispetto dei pedoni che devono avere sempre la precedenza, l'importante in certi sentieri è moderare la velocità e avere prudenza, ma non devono essere vietati:prost:

Ad una frase del genere posso solo rispondere: :hail:
Poche parole che riassumono in maniera esaustiva il mio pensiero!!
La parola RISPETTO dice tutto!!
Bravo nonnoCARB

Gianluca
 
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DR_Balfa

Biker grossissimus
Quindi come hanno detto altri prima di me, giustamente, è nostro dovere far percepire quanto c'è di positivo nella MTB raccogliendo firme, associandoci, diventando un gruppo tutte cose che vanno nella giusta direzione, ma noi dobbiamo anche dare prova di senso di responsabilità, sapendo essere i primi a dire che certi sentieri con la MTB non devono essere affrontati, e se per sfiga ci capitiamo dentro sappiamo andare con prudenza!

Infatti tutte le leggi e regolamenti dei parchi in "preparazione" parlano di chiusure "selettive" insomma invece di chiudere tutto e poi aprire qualcosa, lasciare aperto (sperando nel buon snso di chi percorre determinati sentieri) e chiudere solo quando ci sono pericoli per l'incolumità dell'escursionista e/o del ciclista o per l'ambiente.

E anche uno dei motivi per i quali quei "beceri" individui del conveno LPV hanno inserito il codice di autoregolamentazione :-) http://www.mtbcai.it/autoregolamentazione.asp anche se su alcuni punti stiamo ancora discutendo.... (impianti :-))

Ciao
 

andr76

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Se parli di sentieri all'interno di parchi ad equilibrio ambientale delicato o altre eccezioni sono d'accordo, per il resto io vorrei essere libero di frequentare qualunque sentiero, sempre nel rispetto dei pedoni che devono avere sempre la precedenza, l'importante in certi sentieri è moderare la velocità e avere prudenza, ma non devono essere vietati:prost:
Anche io vorrei frequentare qualunque sentiero ma se un sentiero viene esplicitamente vietato (52 gallerie del pasubio) non è corretto infrangere la legge.
Credo che chi voglia ghettizzare le mtb sia minoranza.
 

Tasi e tira

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Infatti tutte le leggi e regolamenti dei parchi in "preparazione" parlano di chiusure "selettive" insomma invece di chiudere tutto e poi aprire qualcosa, lasciare aperto (sperando nel buon snso di chi percorre determinati sentieri) e chiudere solo quando ci sono pericoli per l'incolumità dell'escursionista e/o del ciclista o per l'ambiente.

Ciao



...il contrario...
...rispetto al mio trentino...
 

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