o caxxo forse non dovevo scriverla sta roba... si sa mai che qualche politichetto la legge e decide che ho pure ragione
Sergio ha scritto:Da www.satarco.it:
"La SAT non è pregiudizialmente contraria allutilizzo della mountain bike in montagna: centinaia di soci e decine di Sezioni organizzano uscite ed escursioni con questo mezzo. E altrettanto consapevole che questa pratica, se correttamente condotta, è ecologicamente compatibile e rappresenta unoccasione importante per il turismo.
Coerentemente, già nel 1996 la SAT, il CAI Alto Adige e lAlpenverain Suedtirol avevano valutato laffermarsi della pratica della mtb indicando agli appassionati norme di comportamento coerenti con lambiente frequentato.
La SAT è invece nettamente contraria quando questattività diventa esasperata e distorta, non rispettosa delle persone, dellambiente, del territorio, della fauna e flora, in buona sostanza, diseducativa.
Non è accettabile, per un sodalizio che promuove da oltre 130 anni, la frequentazione delle montagne tramite lalpinismo e lescursionismo, che il più naturale, economico, educativo e sano modo di conoscere la natura e il territorio, il camminare, sia subordinato, sul sentiero, ad altro, sia questo automobile, moto, cavallo.
Si assiste preoccupati ad un proliferare di iniziative, promosse da soggetti pubblici, parapubblici, privati, che tramite offerte, percorsi, servizi, cartografie e guide, promuovono la pratica della mountain bike senza nessuna considerazione e rispetto per i sentieri che, da sempre patrimonio culturale e storico, prima delle popolazione che della SAT, sono sicuramente destinati, oltre che a sicuro degrado, a una progressiva banalizzazione e, di conseguenza, alla riduzione a semplice pista.
Nemmeno la legislazione provinciale, liberalizzando la circolazione su ogni sentiero, aiuta un corretto utilizzo della rete sentieristica tale da rendere possibile la convivenza di diversi modi di frequentazione del territorio.
Deve essere un concetto fondamentale del vivere civile che non tutto è permesso, che deve esistere un senso del limite, del non si può, supportato, più che dai divieti, dal buon senso, dal rispetto per gli altri, per le loro libertà e per il lavoro meritorio dei soci della SAT che hanno creato e mantenuto una sentieristica ormai patrimonio del Trentino e dellalpinista.
Se è inopportuno andare a piedi o in bici in autostrada, perché esistono i divieti, (ma crediamo che anche in loro assenza vi siano buoni motivi per non farlo), altrettanto deve essere escluso il transito su sentieri che, per la loro frequentazione, quota, pericolosità intrinseca, facilità di degrado, rendono dannoso il passaggio di biciclette di mezzi motorizzati e di cavalli.
Proposte quali lindividuazione di percorsi "dedicati" possono essere considerate chiedendosi però: per chi, come (e oltre ai problemi di manutenzione) dove. Se cioè si intenda chiudere agli escursionisti dei sentieri esistenti, costruire percorsi ex novo o, addirittura, artificiali.
E necessario trovare un equilibrio tra più aspetti: da una parte il diritto dellescursionista a camminare sui sentieri in sicurezza, in ogni luogo e ad ogni quota, dallaltra la possibilità di praticare unattività contro la quale, lo ripetiamo, la SAT non ha contrarietà di sorta.
E necessario uscire da una logica anomala che, in sintesi, vede nel degrado dei sentieri il prezzo da pagare per un indotto economico e dallaltra il contributo pubblico (anche alla SAT) per il ripristino dei sentieri stessi.
Diviene quindi necessario un patto tra soggetti che, reciprocamente, ascoltino le rispettive posizioni, trovino assieme soluzioni condivise e rispettate e si attivino a divulgarle.
In tale senso un ruolo importante possono assumerlo, oltre alla PAT, i Comuni, le APT, i soggetti che promuovono turismo assieme alle rappresentanze dei bikers.
Ad esempio, il manuale mtb "Ruote Amiche" edito dallAssessorato Provinciale al Turismo nel 2003, contenente suggerimenti e regole di comportamento condivisibili, va ampiamente diffuso e pubblicizzato.
La SAT è pronta, da subito, a confrontarsi, mettendo a disposizione la sua esperienza consolidata in tema di sentieri con lavvertenza di non essere disponibile a svendere un patrimonio che appartiene alla storia e alla memoria di tutta la comunità trentina."
pablo77 ha scritto:I sentieri al 20% sono troppo pericolosi? Cosa vogliono fare allora? Vietarmi di usare la mtb sulla rampa del garage perchè è troppo ripida?!?!
carb level ha scritto:Può sembrare una strana coincidenza, ma nei regolamenti comunali c'è scritto che è vietato costruire rampe dei garage più ripide del 20%!
Renzo ® ha scritto:Forse chiedo una ca***ata, :???: ma questa legge vale per tutta la Regione, compreso l'Alto Adige, oppure solo in Trentino? :???:
konablu ha scritto:Dovessero mettere questi limiti in Liguria sarebbe precluso OGNI sentiero...
marco ha scritto:trentino non è alto adige
per fortuna
carb level ha scritto:Poi rimane il problema di chi controlla, io in due anni e 10000 km. fatti non ho incontrato neanche una guardia forestale
carb level ha scritto:Se però non stiamo attenti a cercare di bloccare subito queste insane iniziative, c'è la possibilità che il morbo si diffonda!
Poi rimane il problema di chi controlla, io in due anni e 10000 km. fatti non ho incontrato neanche una guardia forestale
maurof2 ha scritto:io sono del cuneese e qua fortunatamente di idiozie del genere non se ne vedono ancora.
ho letto che molti di voi pensano che questo divieto sia per l'inquinamento, ma io non la vedo così secondo me vogliono tuelare l'incolumità dei trekker e fino a quì posso dirmi d'accordo è capitato anche a me di trovarmi un biker davanti senza averlo sentito arrivare, però in francia (des alpes docet) hanno risolto dedicando sentieri ai pedoni sentieri ai trialisti e sentieri ai biker facendo decidere a degli esperti e non a dei colletti bianchi!!!
ma quello che sarei curioso di sapere é: questi benedetti sentieri sono vietati anche in SALITA?
comunque solo per farvi sapere l'e-mail del caro mellarini è bloccata
ciao e buon divertimento
Trinità ha scritto:Se problema di degrado fosse bisognerebbe considerare che anche molti a piedi costituiscono degrado. E come lo risolvono ? con la storia della bici di traverso (???)
mah
Trinità ha scritto:oh a mè hanno risposto ... hanno girato la mia mail all'ufficio competente
(ho scritto a [email protected])