News MTB in Trentino: divieti!

muldox

Biker nirvanensus
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Cube Stereo 29
marco ha scritto:
O prode muldox, chiama la Joseph Marziopula e fatti spiegare cos'è un'area di riproduzione faunistica. O non ci va dentro nessuno, o non fa senso vietarla solamente alle bici. Questo è il razzismo di cui parlavi, se non sbaglio.

Sono d'accordo, però non deve passare il principio secondo il quale ognuno di noi, di fronte ad un divieto, si sente autorizzato a giudicarne la sensatezza e quindi decidere se rispettarlo o meno. Un comportamento simile, oltre che poco condivisibile, si rivelerebbe alla lunga un clamoroso boomerang. Che nel caso specifico la storia del disturbo alla fauna fosse solamente una balla dei Sattini o loro amici può anche essere, ma io parlavo della questione più in generale.
 

marco

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muldox ha scritto:
Sono d'accordo, però non deve passare il principio secondo il quale ognuno di noi, di fronte ad un divieto, si sente autorizzato a giudicarne la sensatezza e quindi decidere se rispettarlo o meno. Un comportamento simile, oltre che poco condivisibile, si rivelerebbe alla lunga un clamoroso boomerang. Che nel caso specifico la storia del disturbo alla fauna fosse solamente una balla dei Sattini o loro amici può anche essere, ma io parlavo della questione più in generale.

vabbè, la storia della fauna, fra l'altro, non è neanche un divieto (per ora).
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
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marco ha scritto:
O prode muldox, chiama la Joseph Marziopula e fatti spiegare cos'è un'area di riproduzione faunistica. O non ci va dentro nessuno, o non fa senso vietarla solamente alle bici. Questo è il razzismo di cui parlavi, se non sbaglio.

Beh, diciamo che un biker che scende ad una certa velocità, frenando al limite e smuovendo sassi o terreno fa sicuramente più rumore di una persona che cammina cercando animali con il binocolo, ma può fare lo stesso rumore di una famigliola di turisti con bimbi starnazzanti, a questo punto forse è giusto chiudere a tutti o a nessuno, è questione di educazione e sensibilità alla natura
 

marco

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carb level ha scritto:
Beh, diciamo che un biker che scende ad una certa velocità, frenando al limite e smuovendo sassi o terreno fa sicuramente più rumore di una persona che cammina cercando animali con il binocolo, ma può fare lo stesso rumore di una famigliola di turisti con bimbi starnazzanti, a questo punto forse è giusto chiudere a tutti o a nessuno, è questione di educazione e sensibilità alla natura

esatto, come al solito nel mondo civile.
Però visto che non si può sapere a priori se la famigliola fará casino o se il biker scenderà (o salirà) facendo fracassi, o si chiude a tutti o nisba.
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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muldox ha scritto:
Sono d'accordo, però non deve passare il principio secondo il quale ognuno di noi, di fronte ad un divieto, si sente autorizzato a giudicarne la sensatezza e quindi decidere se rispettarlo o meno. Un comportamento simile, oltre che poco condivisibile, si rivelerebbe alla lunga un clamoroso boomerang. Che nel caso specifico la storia del disturbo alla fauna fosse solamente una balla dei Sattini o loro amici può anche essere, ma io parlavo della questione più in generale.
Hai perfettamente ragione, ma se si comincia a vietare tutto la gente disobbedisce, non ci vogliono sui sentieri, ci diano degli spazi riservati, ci avevano provato anche con lo scialpinismo a vietarlo e un giudice ha detto che una persona può andare dove vuole, ora senza tagliare per i boschi lasciateci i sentieri i più frequentati dagli escursionisti li eviteremo
 

muldox

Biker nirvanensus
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Dallas ha scritto:
Hai perfettamente ragione, ma se si comincia a vietare tutto la gente disobbedisce......

Infatti non va vietato tutto, ma solamente ciò che ha senso essere vietato per valide ragioni. Quelle della SAT le conosciamo ( :cagozzo: ), e di valido hanno meno di nulla.
 

giaz

Biker superis
9/10/04
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Cremona
www.nonsolopanza.it
Tempo fa qualcuno chiedeva se le riviste del settore avessero messo in risalto la notizia.
Su MTB World di questo mese potete vedere come gli editori abbraccino la causa dei bikers.
Viene proposto l'itinerario S. Martino di Castrozza - Trento, la valle del Primiero e del Vanoi. Seguono tutte le indicazioni del caso, le foto con un bel gruppone di bikers nei pressi di malga Fiamena, poi verso la fine:

"Attenzione. Dopo il 1° maggio 2006, data di entrata in vigore, nella sola provincia di Trento, delle nuove norme che vietano la circolazione delle mtb sui sentieri di larghezza inferiore alla bici messa di traverso e con pendenza superiore al 20%, prima di effettuare il percorso occorre verificare presso le locali aziende turistiche o gli alberghi, se i tratti dell'itinerario su sentiero siano o meno soggetti a queste restrizioni. In caso di divieto, si fa presente che i suddetti tratti dovranno essere effettuati a piedi, con la bici al fianco o in spalla."

Un paio di considerazioni:
1) è bello vedere quanto questi signori della carta stampata abbiano informato i loro lettori della normativa trentina, e quanto abbiano preso la parte dei loro clienti che pagano gli abbonamenti alla rivista
2) forse i suddetti signori partecipano attivamente in qualcuna di quelle nuove aziende turistiche che stanno crescendo come funghi e che organizzano gite per bikers in nord Africa, sud America, Irlanda, etc.. (super servizi di più pagine con mega foto sempre presenti!) e quindi sono contenti se in Italia proliferano leggi ciofeca come quella in oggetto
3) è interessante vedere che gli albergatori trentini sono stati promossi ad autorità competente sulla gestione dei sentieri e quindi ci si può informare direttamente presso i loro "sportelli" per sapere come e dove viene applicata la normativa.


Brindiamo!!!
 

twenti

Biker extra
20/8/04
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verona
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giaz ha scritto:
Tempo fa qualcuno chiedeva se le riviste del settore avessero messo in risalto la notizia.
Su MTB World di questo mese potete vedere come gli editori abbraccino la causa dei bikers.
Viene proposto l'itinerario S. Martino di Castrozza - Trento, la valle del Primiero e del Vanoi. Seguono tutte le indicazioni del caso, le foto con un bel gruppone di bikers nei pressi di malga Fiamena, poi verso la fine:

"Attenzione. Dopo il 1° maggio 2006, data di entrata in vigore, nella sola provincia di Trento, delle nuove norme che vietano la circolazione delle mtb sui sentieri di larghezza inferiore alla bici messa di traverso e con pendenza superiore al 20%, prima di effettuare il percorso occorre verificare presso le locali aziende turistiche o gli alberghi, se i tratti dell'itinerario su sentiero siano o meno soggetti a queste restrizioni. In caso di divieto, si fa presente che i suddetti tratti dovranno essere effettuati a piedi, con la bici al fianco o in spalla."

Un paio di considerazioni:
1) è bello vedere quanto questi signori della carta stampata abbiano informato i loro lettori della normativa trentina, e quanto abbiano preso la parte dei loro clienti che pagano gli abbonamenti alla rivista
2) forse i suddetti signori partecipano attivamente in qualcuna di quelle nuove aziende turistiche che stanno crescendo come funghi e che organizzano gite per bikers in nord Africa, sud America, Irlanda, etc.. (super servizi di più pagine con mega foto sempre presenti!) e quindi sono contenti se in Italia proliferano leggi ciofeca come quella in oggetto
3) è interessante vedere che gli albergatori trentini sono stati promossi ad autorità competente sulla gestione dei sentieri e quindi ci si può informare direttamente presso i loro "sportelli" per sapere come e dove viene applicata la normativa.


Brindiamo!!!


quella persona ero io....
la situazione è talmente grottesca..... ed ancora di + in confronto a quello che stanno facendo all'estero per la stessa causa.
 

Warlock

Biker infernalis
3/9/04
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Trento town
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Articolo apparso oggi sul quotidiano "Il Trentino"....

NON C'E' CONFLITTO
"Tutti i sentieri sono pane per i bikers"
Appello di Di Stasio. Troppa disinformazione su divieti inesistenti
Sui percorsi gestiti dalla Sat non ci sono limiti di sorta
Un solo dico rosso ma su piccoli tratti dove pedalare è folle


RIVA. "Non c'e' un solo sentiero praticabile ai biker, a Riva, che corra il rischio di essere chiuso per l'entrata in vigore della "variante Mellarini". Basta quindi, scrivere che a Riva i sentieri sono chiusi alle mountain bike. E' pericolosa disinformazione che ha l'unico risultato di allontanare l'ultima risorsa di turismo che ci sostiene. se si perdorno i biker, resta solo la speranza di essere assunti in cartiera".

Fabrizio "Bicio" Di Stasio è stufo di leggere sui giornali (stranieri) o sul web notizie infondate e parzialmente distorte. Lo sfogo arriva al termine di una giornata passata a leggere in Internet le notizie più disparate sulle norme della transitabilità sui sentieri del garda trentino in mountain bike.
"C'è di tutto, anche una cartna del trentino su cui appare la scritta "Trentio Power Abuse" e, stto, "Mtb is not a crime", due esempi di come in giro per il mondo si parli (male) della nostra zona. E' mai impossibile che chi e' deputato a fare informazione in questo senso non alzi la voce per dire basta?"
Di Stasio e' anche un biker e con la sat di Riva ha affrontato in prima persona la questione. "La Sat con Marco Matteotti e il comune nelle persone degli assessori Paolo Matteotti e Giancarlo Tonelli, hanno apprntato una relazione sull'apertura, perche' in realta' d'apertura si tratta (la Legge Provinciale n°8 del 15 marzo 93, i sentieri li chiudeva al transito dei mezzi meccanici e motorizzati, ndr), dei sentieri al transito delle mountain bike. La relativa documentazione è già in Provincia, e una prova della buona volontà è la recente sistemazione del sentiero che da Bocca Trat scende a Malga Grassi. qui si pensa in modo particlare a chi pratica la discesa e il freeride godendo un percorso meraviglioso unico."
I sentieri del comune di Riva, dunque, saranno di fatto aperti alle mountain bike?
"Sì, proprio così -afferma perentorio Di Stasio - resterà qualche limitazione su di un paio di tratti dove in mountain bike nessuno c'è mai passato perchè sarebbe da idioti farlo. ad esempio il tratto che dai tubi della centrale idroelettrica porta al Bastione, che in salita non e' nemmeno pedalabile ed in discesa lo percorrono forse cinque a stagione, Tutti gli altri di competenza della Sat di Riva saranno, come in effetti sono, liberi e transitabili alle mountain bike. Smettiamola di parlare di divieti, parliamo d'aperturache fa certamente un altro effetto"
E l'entrata in vigore della modifica dell'articolo 22 voluta dall'assessore Tiziano Mellarini in merito? (20% di pendenzaed ingombro della Mtb di traverso al sentiero, il 1 maggio, ndr).
"Per quello ci sono le deroghe già richieste, dunque il problema non sussiste. Il Comune non ha mai chiuso i sentieri e non li chiuderà il 1 maggio. Andare da Riva a Tremalzo, Pregasina, in Val di ledro, al rifugio Pernici, a Malga Grassi, percorrere il sentiero della Pinza o arrivare a san Giovanni, a Cima Rocchetta e percorrere la Ponale è sempre stato libero e sempre lo sarà. Diciamolo a chiare lettere affinchè il Garda trentino continui la sua vocazione di territorio che di turismo vive e vivrà a lungo. Finiamola si massacrarci con le nostre mani."
Oggi l'assessore allo sport Tonelli incontrera' una delegazione di biker tedeschi sulla questione.


Lascio a voi i commenti..........
 

marco

Not
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Diretur
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ma da quando Riva è il Trentino? I divieti riguardano l'intera regione, mica solo Riva.

La delegazione di biker tedeschi è la DIMB, che è stata lì ieri e oggi con la lista delle firme di protesta.

Comunque ci terrei a dire che la disinformazione viene direttamente da chi la legge l'ha fatta, visto che poche settimane fa si leggeva, proprio sullo stesso giornale, che solo 3 sentieri di Riva sarebbero rimasti aperti. E chi ci dovrebbe capire qualcosa? Si degnassero almeno di spedire un comunicato stampa ai canali di informazione che, evidentemente, leggono così attentamente (forum compreso, dato che il logo di "power abuse" viene da qui). Invece si incazzano e basta, senza pensare alle proprie mosse nella comunicazione di quello che sta succedendo in Trentino da mesi.
 

BlackteA

Biker tremendus
3/7/04
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Gorizia
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ahahahh non ho parole.
non riesco a capire una cosa .......... l'anno passato ho fatto molti sentieri e non era vietato nulla. Si attiverà una legge che vieta i sentieri che conosciamo e dovrei essere ancora più libero di circolare?


Paura eh di perdere qualche euro ora!
 

Dallas

Biker immensus
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marco ha scritto:
ma da quando Riva è il Trentino? I divieti riguardano l'intera regione, mica solo Riva.

La delegazione di biker tedeschi è la DIMB, che è stata lì ieri e oggi con la lista delle firme di protesta.

Comunque ci terrei a dire che la disinformazione viene direttamente da chi la legge l'ha fatta, visto che poche settimane fa si leggeva, proprio sullo stesso giornale, che solo 3 sentieri di Riva sarebbero rimasti aperti. E chi ci dovrebbe capire qualcosa? Si degnassero almeno di spedire un comunicato stampa ai canali di informazione che, evidentemente, leggono così attentamente (forum compreso, dato che il logo di "power abuse" viene da qui). Invece si incazzano e basta, senza pensare alle proprie mosse nella comunicazione di quello che sta succedendo in Trentino da mesi.
Infatti io mi sono stampato le due dichiarazioni, una di Mellarini in cui si dice che non ci saranno divieti, o meglio nella zona del lago sono state date delle deroghe dai comuni, e una della Sat che nell'assemblea di fine gennaio proclamava la chiusura di tutti i sentieri tranne due o tre.
 

BlackteA

Biker tremendus
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Gorizia
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o sennò questo

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dexter

Biker dantescus
10/5/03
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Prov. Mo
garuti.eu
secondo me è un po l'ultima carta che si giocano, ora vanno all'attacco dicendo che si puo girare ovunque cosi fanno sxzembrare superficiali ed in torto i biker che denigrano la provincia.
sono veramente degli "specchio riders":specc:
 

Dallas

Biker immensus
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dexter ha scritto:
secondo me è un po l'ultima carta che si giocano, ora vanno all'attacco dicendo che si puo girare ovunque cosi fanno sxzembrare superficiali ed in torto i biker che denigrano la provincia.
sono veramente degli "specchio riders":specc:
magari usano due pesi e due misure:nunsacci: , lasciano girare i turisti e castigano i locals:wink: , tanto i periodi del turismo sono noti :maremmac:
 

giaz

Biker superis
9/10/04
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Cremona
www.nonsolopanza.it
Ma io mi chiedo che senso ha deliberare una normativa provinciale di divieto di transito alle MTB per poi consentire deroghe a livello locale? Che senso hanno le parole "In Trentino nessuno, oggi o domani, deve o dovrà arrendersi ai divieti, alle restrizioni o proibizioni nel praticare il mountain bike" pronunicate da uno che ha appena creato, firmato e fatto approvare una delibera di divieto di transito alle MTB?
Mi sembra che ci stiano solo e deliberatamente prendendo per il cu..........
Tutti fanno affermazioni per poi smentirle dicendo il contrario subito dopo.
Di fatto quando una legge è scritta, poi viene fatta anche rispettare da chi è preposto a farlo, e se i signori blateratori non sono chiari, anche la nostra guardia forestale non capirà una fava e nell'indecisione cosa pensate che farà? Ovviamente sceglierà di applicare la via restrittiva e coercitiva della legge, chiudendo il sentiero e multando lo sventurato biker!
 

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